mercoledì 11 settembre 2013

COME PIETRA PAZIENTE di ATIQ RAHIMI

Mi viene sempre più difficile rispondere alla domanda: "cosa per te è un buon film?" Per molti è l'inquadratura, il montaggio,la fotografia, non so...Si,anche questo. Per altri è la storia,l'espressività degli attori, le emozioni, ok mi sta bene anche questo.
Per me , sinceramente, è sopratutto questo: mi fa pensare e riflettere. Magari anche con cose che non c'entrano un cazzo con la pellicola in questione. Cioè quelle opere che non si fermano alla loro natura di genere e storia ,ma ti permettono di pensare a quello che sei e che vedi intorno a te.
Prendi questa pellicola che è tratta da un romanzo dello stesso regista. Ora,e qui mi sa che farò incazzare molte donne eh, mi pare che sia un prodotto assai furbo per piacere al pubblico femminile occidentale. Non dicendo nulla sulla guerra e le sue ragioni, nulla sulla politica locale che non siano facili denunce su cui tutti concordiamo , sono assiomi, cose che anche saviano..Ecco, il film in questo è carente .Tipico prodotto di un dissidente che vive in altre nazioni e che vuol parlare del suo paese. E anche i dialoghi della donna, non sono sempre all'altezza della situazione, certe cose di natura sessuale sono riviste e risentite tante volte,molte. Mi pare che vi sia una semplificazione per la ragazza che da cosmopolitan e glamour voglia darsi un po' di impegno umanitario e civile ,magari sentendosi superiore  e arrivare  pensare che viviamo in società migliori.
Ecco questi sono i difetti della pellicola,per me. Che sono particolare eh? Si ,perchè  a volte mi mettevo a pensare all'eroismo dei resistenti contro l'imperialismo e contro i collaborazionisti, in tutte le guerre. E alla popolazione civile. Dici che è intrappolata? Bè,scelga da che parte stare. E la scelta giusta è una sola. Si forse questo sfugge a tante, forse non si comprende il combattere per quello che credi. Magari fanno anche bene a non comprenderlo,forse si vivrebbe meglio. Io però gli eroi dell'armata rossa, dell'ira, della resistenza irachena, i soldati assadisti, insomma ecco meritano massimo rispetto e lo ricevono da me.



Torniamo alla pellicola: ma allora non ti è piaciuta? No, no! Mi è piaciuta e anche molto. Ecco, scusate apro un'altra parentesi. Vale non solo per  i film ,ma anche per le persone. Non è che una persona diversa da me che pensi in modo radicalmente opposto al mio non mi possa piacere e io non possa reputarla amica, circondarsi di persone che vedono solo i lati positivi di te o la pensano come te è un modo di essere rassicurate e protette,ma non c'è curiosità e amore per gli altri.Ami solo te proiettata nelle parole sempre buone e caritatevoli di chi ti circonda.
Io invece considero amiche anche persone che hanno gusti diversi dai miei, perchè mi danno pezzi preziosi di verità, che io non ho , e trovo anche giusto  tra amici la critica e il giudizio. Perchè quando c'è affetto non devi temere nulla, non devi temere l'ira che non verrà perchè sono disposto a ragionare su quello che dici.
Lo stesso valga per le pellicole:tu cara Come Pietra Paziente mi hai dato sensazioni, pensieri, riflessioni, cosa che non c'entrano un cazzo con la tua condanna , anche sacrosanta eh, al regime talebano, (regime che come le orde di figli di puttana in siria ,parlo dei ribelli, è stato finanziato  e sostenuto da noi anime belle occidentali,perchè in quella parte del mondo non vi fosse traccia di socialismo e perchè avessimo la scusa per fare queste guerre democratiche del cazzo),ho pensato tanto alla comunicazione tra persone , e tra uomo e donna in ogni paese.
Cosa diciamo e cosa ascoltiamo? Siamo capaci attraverso la parola di spiegare noi stessi -stesse e ascoltare la profondità umana degli altri e delle altre?
Quella donna afghana che confessa sè stessa davanti al marito ferito,immobile,impossibilitato a parlare, non potrebbe essere una donna di qui? Quante riescono a comunicare e a far capire di sè stesse agli altri? E quante donne sono disponibili ad ascoltare un uomo?
Ecco a me questo film è piaciuto assai per questo,per questa riflessione che mi ha donato e poi perchè mi son chiesto se io son capace di dialogare con le altre persone, con le mie amiche ,se riesco a capirle e loro capiscono me.



Eh,sono menoso! E anche tanto.

In ogni caso è un film che va visto,ha un'attrice bravissima  e anche bellissima , almeno per me, a volte si intravvede nei dialoghi, che non sono il massimo,anche qualcosa di urgente.
In ogni caso è il cinema che amo io:quello delle riflessioni,della critica e autocritica, urgente e necessario.


qui lascio la recensione di Valentina

http://liquida75.wordpress.com/2013/04/06/chi-non-e-capace-di-amare-puo-solo-fare-la-guerra/

che peraltro ringrazio per avermi regalato codesto film

4 commenti:

hetschaap ha detto...

Io penso che la bellezza di questo film, al dì là di una splendida fotografia e della bravura della protagonista, consista nel sottolineare la forza dirompente e liberatoria che ha la verità. Si può vivere tutta una vita in ombra, nella menzogna e nell'inganno ma, una volta trovata la strada per la propria autenticità, il coraggio di rivelare se stessi, diventa impossibile tacere. Man mano che la verità emerge cominciamo a vedere la protagonista sotto una luce diversa e a noi spettatori si rivela, esattamente come fa al marito, man mano che racconta. E, secondo me, è questo il senso profondo di questa pellicola quello di sottolineare quanto sia indispensabile essere davvero se stessi senza dover fingere continuamente con il mondo per apparire diversi.

babordo76 ha detto...

si,ma infatti ed nel suo discorso universale che vedo la sua forza,infatti questa cosa mi è piaciuta,sarebbe stata meglio una scelta radicale:solo lei e il marito in scena e niente altro

Babol ha detto...

Volevo recuperarlo da qualche tempo, ora sono più convinta ^^

babordo76 ha detto...

il film si regge principalmente sulla grandissima prova dell'attrice. Per questo merita anche se la sceneggiatura ha dei limiti didascalici e un po' ruffiani evidenti
ma va visto per discutere non solo della situazione politica dell'afghanistan che non si comprende,ma dei difficili rapporti fra la gente e altre cose
Da vedere