sabato 28 marzo 2009

L'ULTIMA ONDA di PETER WEIR

Uno strano film tra il trhiller e il genere horror-apocalittico. Una piccola opera che manifesta però una grande perizia tecnica e una certa ricerca di rappresentazione da parte del famoso regista australiano.
David è un giovane avvocato che accetta la difesa di un gruppo di aborigeni accusati di avere ucciso uno di loro. Strani sogni ed eventi inquietano l'uomo di legge,fino a che arriva alla sconcertante verità:lui è un messagero della fine del mondo,che arriverà tramite una gigantesca onda che sommergerà il pianeta,o quantomeno l'Australia.

Il film ha uno stile raggelante e quasi documentaristico,che mantiene volutamente sottotono la materia-gli americani fracassoni come sono avrebbero riempito il tutto da musiche stile gregoriano,riprese alla cazzo di cane di statue e chiese,dialoghi pompatissimi e scleri dei protagonisti,d'altronde devono spiegare le cose a un popolo tra i più ignoranti del mondo..Quindi il linguaggio deve essere sempre sopra le righe e filo-bigotto- il che non è un difetto,anzi:sottolinea ancora di più la tragedia di questo uomo ,della sua solitudine,del fatto che è semplicemente un mezzo senza forza alcuna per bloccare la fine in arrivo.
Si parla tanto di fine del mondo,un argomento che rende benissimo ai sciacalli menagrami di tutte le chiese e religioni,penso sia un modo buono per tenere a freno la popolazione e con la paura si governa meglio.Il tema però ,è di per se affascinante e ricco di sfumature interessanti.Se verrà questa fine del mondo sarà per colpa collettiva,per collasso finanziario,perchè berlusconi perde i capelli?Per quale motivo un mondo dovrebbe finire?Non esistono tante piccole apocalissi che hanno trasformato violentemente le nostre società?

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