mercoledì 21 dicembre 2011

HALLOWEEN di JOHN CARPENTER

Cosa è la paura?Come si manifesta?Possiamo sconfiggerla?Fa parte della storia naturale dell'uomo e quindi è pur sempre qualcosa che ci appartiene ,legata a noi, oppure è il passaggio momentaneo dell'età infantile e adolescenziale?Sono le domande che mi pongo vedendo codesto film e immaginando di parlarne con il mio amicoamico tanto amico che mi paga i puttanoni:il buon caro e vecchio Sigmund.
Lui mi dice di stare zitto e concentrarmi sulle ghiandole mammarie di Jamie Lee,vabbè è fatto così il ragazzo.Invece io mi son soffermato su queste domande.Si la paura è una nostra compagna fedele e seppure ci possa abbandonare per un po'... Poi torna.Tante cose potremmo perdere crescendo:una certa illusione magica nel futuro,una certa ingenuità e candore,ma lei no!Come l'erba cattiva continua a rinascere anche se la estirpi. Perchè tu puoi sconfiggere Una paura, ma non LA Paura.E credimi c'è una grossa differenza.
Perchè il Male lo puoi combattere,lo puoi guardare in faccia e riconoscere. Si pavoneggia lo stronzo!Invece lei no,è subdola:è quella cosa che muove la siepe,la macchina posteggiata da giorni o che ti segue,il rumore improvviso in casa,il buio e il segreto macabro che nasconde.Cose che ci perseguitano dalla notte dei tempi.
Per questo credo che Michelino non rappresenti il male,proprio per via del suo essere esplicito come dicevo prima.No,Micheal più di altri è La Paura in un corpo umano o quasi.
Perchè mica arriva combina macelli e poi tu scopri che puoi ucciderlo in questo o altro modo,no!
Lui si prende tutto il film per terrorizzarci.Lo senti e vedi,sai che è pericoloso,ma non attacca..Non ancora.
Halloween non quindi solo un grande film horror,un classico del genere,esso è il migliore trattato sui meccanismi della Paura.Un potentissimo enunciato teorico che passa i tempi e le mode.

Certo poi il mercato ha trasformato Micheal nel solito killer paranormale,ammazzandolo di normalità,però questo primo capitolo era anzi è altra cosa.
E ora il mio pensiero su questo tipo di assassini.Leggenda vuole che siano dei moralisti che attaccano la sana gioventù che vorrebbe esprimere i corpi desideranti,la libertà sessuale e relativa rivoluzione,le coppie aperte e così via.Sembrava in quei tempi che queste tematiche fossero progressiste,in realtà spianavano la strada all'erotizzazione forzata e massificata,al vizio debole ed esibizionismo del sè da mentecatti,alla trasgressione facilona e mercificazione di corpi vuoti che pare essere l'ultima fortezza dell'occidente prima della sua naturale fine.
Per questo i mostri degli slasher sono lungimiranti,vedono come il falso progressso della borghesia usi i suoi giovani per soddisfare un individualismo di massa che li porterà a non reggere il confronto con altri popoli.Per questo li colpiscono:non perchè peccano,ma perchè svendono il piacere del peccato alla riproduzione bassa dei mercati.

Bello sto pippone occhialuto è?

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Bello davvero! Mi piace molto questa riflessione sulla paura. E' una cosa a cui non avevo mai pensato in questi termini. Nel senso che è davvero come dici tu. E' uno stato d'animo che permane, totalmente irrazionale e soggettivo. Magari ti passa una paura ma te ne spunta un'altra. Con la paura ci devi fare i conti per tutta la vita. E' proprio vero.

babordo76 ha detto...

eh,si..poi se uno è pauroso come me!
Credo che ess sia una delle poche cose che davvero ci accompagnino per tutta la vita.Non possiamo sfuggirle.
Puoi usarla per avere voti o potere,puoi scriverci romanzi e film,è tutto quello che c'è in giro e dentro di noi.
Per questo il genere horror credo sia sempre più profondo di quello che potrebbe sembrare e io non sono un grande fan del genere

Frank M. ha detto...

In pratica tutto l'opposto di quello che ho scritto io. In realtà è una visione affascinante ma con cui non sono molto d'accordo: alla fine chi ha veramente paura dell'ombra della strega (i bambini) sopravvive, mentre chi non se ne cura soccombe.

babordo76 ha detto...

si,ma appunto chi non se ne cura è l'uomo che pensa di potere dominare a piacimento le paure e quasi negarle,mentre chi comprende che essa sarà la nostra compagna di vita e cerca in un modo o nell'altro di conviverci riesce a vivere.Detto in soldoni
Che poi è l'assunto di quanto scritto da me,La Paura è immortale,subdola,si combatte,ma rinasce.Il dottore e la Curtis in parte hanno afferrato il concetto e vivono perchè comprendono amaramente che l'ombra non può essere fermata per sempre

MonsieurVerdoux ha detto...

Complimenti, grande post su un grandissimo film. Non posso che essere d'accorod su tutta la linea, in particolare quando parli di micheluccio come personificazione della paura, e non del male. Del resto per un ora non ammazza nessuno, ma dà modo a Carpenter di mostrare tutta la sua abilità nell'utilizzo della suspence. Sulla lungimiranza dei serial killer mi hai aperto la mente a nuove prospettive cui non avevo pensato, credo proprio che tu abbia ragione.
A proposito, auguri di un felice natale!

babordo76 ha detto...

buon natale anche a te!
Grazie anche per i complimenti,questa idea mi è venuta fuori dopo l'ennesima visione
La potenza di questa pellicola e di Micheal è tutta qui.
Mi fa anche piacere che tu sia concorde sulla natura dei serial killers dei film horror,è una mia idea che è saltata fuori discutendo con un mio amico sul moralismo e libertà sessuale nei film ammmmeregani