lunedì 9 gennaio 2012

CULT HORROR:PATRICK di RICHARD FRANKLIN

Mini speciali di quattro titoli che posterò probabilmente uno dietro l'altro,per celebrare un'iniziativa presente nelle edicole di tanto in tanto,cioè dei cofanetti con sfiziosi titoli di filmetti adorabilmente di serie b e dell'orrore,Tante pacchianate,forse,ma anche piccole gemme ed opere interessanti.
Questo film ci viene direttamente dall'Australia,dove comunque un certo cinema di genere ha sempre avuto un suo spazio-pensiamo ai film di Miller su Mad Max-e anche un certo horror più raffinato-vedi l'Ultima Onda,a firma di Peter Weir,presente tra i film recensiti in questo blog-il film di Franklin è una via di mezzo spostata verso lo stile dell'autore di Witness,ma senza la maestria di Pietruccio caro.
Richard invece è stato,quanto pare,assistente di Hitchcock sul set di Psycho e anche autore del seguito del noto capolavoro del Maestro Inglese.Diciamo che come regista ha alcune idee buone :le immagini che riflettono nella pupilla di Patrick,i segnali e le percezioni di pericolo,la preparazione e l'esecuzione dell'omicidio della caposala.A suo favore anche la costruzione dei personaggi sopratutto quello della protagonista:Kathy.Un' infermiera separata,donna normale in ogni aspetto,ma non scialba o marionetta insignificante.Vi è una certa verità,diciamo.
La storia è tuttosommato semplice:un ragazzo uccide la madre e l'amante,poi cade in coma.Una giovane infermiera trova lavoro presso la clinica dove da tre anni questo giovane ,Patrick,giace pressochè insensibile ai richiami del mondo.Strani fenomeni e incidenti,ci portano a credere che in realtà il ragazzo possa dialogare attraverso poteri telecinetici e con questi si mette in contatto con Kathy,attaccando i suoi spasimanti per gelosia.Acerrima nemica della ragazza e di Patrick una stronzissima caposala che fa una fine orribile e meritata
Quanto pare questo film ebbe un suo effimero e importante successo,legato ai tempi forse.Certo ha delle buone musiche elettroniche di Brian May,qualcosa di buono nella regia,e una storia-in fin dei conti una storia d'amore- di un qualche interesse.Nondimeno appare anche un po' datato.
Vale comunque la visione

ps:c'è pure un ridicolissimo e bruttissimo falso sequel italiota che si chiama Patrick..vive!Una idiozia che molto probabilmente farà orgasmare i revisionisti estremisti del cinema bis

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Patrick è uno di quei film che davvero lo rivedrei in continuazione per quanto mi diverte.
Ma io mi spertico per cinemino canguro.

babordo76 ha detto...

eh,il cinemino canguro è sempre foriero di buone sorprese.
Questo film l'avevo sentito nominare,ma non l'avevo mai visto.
Non male,assolutamente.Non un capolavoro,ma dignitoso e poi la sega al comatoso..che chiccheria!