martedì 17 gennaio 2012

PESCE D'APRILE di FRED WALTON

Dopo aver parlato di cinema alto e nobile,torniamo nei territori del cinema di genere.Prendi l'ascensore,scendi un piano e dove ti ritrovi?A visionare un deliziosissimo film del 1986,quando il sottoscritto aveva 10 anni e andava di moda quella bella musica glam-street-a.o.r tipica del periodo.
Tra le tante cose uscite in quel periodo ci sono dei prodotti diventati oramai leggenda ,vedi ad esempio Venerdi 13 o Nightmare,robe folli come i film Troma e qualche piccolo gioiellino nascosto,ma da rivedere assolutamente
Siccome non voglio prendermi il merito di cose che non sono mie,devo dire che per quanto riguarda il genere horror mi rifaccio a quei bloggers e a quelle bloggers che amano questo modo di fare cinema.Quindi questo film l'ho scoperto grazie alla top five slasher di lucia.
Mi son fidato a esser sincero,sopratutto,per il nome del regista.Ora Fre Walton non dirà nulla a moltissimi di voi,ci mancherebbe.Chi è costui?Un regista americano di pellicole del mistero e trhiller per lo più,il quale ha debuttato con un piccolo classico come "Quando chiama uno sconosciuto",del quale ha diretto anche il remake "uno sconosciuto alla porta",anche roba brutta come i Delitti del Rosario,eh?
Bè questo "Pesce d'aprile" narra la storia di un gruppo di amici che va a trovare una loro conoscente la quale abita su un'isola .Vi rimarranno il week end.Perchè la prima barca disponibile per il ritorno sarà lunedi.Durante l'arrivo al molo però a causa di uno stupido scherzo ,un lavoratore del traghetto si fa molto male.L'atmosfera sembra rovinata,ma il ritrovarsi insieme e l'aria di festa sembra portare di nuovo un po' di serenità.Improvvisamente uno alla volta spariscono e muoino tutti i ragazzi ospiti di Muffy,la padrona di casa.

Questo è un piccolo,ma intelligentissimo e sopratutto occhialutissimo film di suspence e terrore.Una riflessione sui meccanismi ,i luoghi comuni,le dinamiche,la costruzione dei personaggi,le motivazioni,alla base di moltissimi film di paura.Un discorso metacinematgrafico,un invito dietro le quinte,uno svelare attraverso la suggestione e la percezione che lo spettatore vive quando guarda i film horror.Come Scream,ma più sottile ,raffinato,almeno a mio avviso.
Il film funziona bene proprio grazie a una buona sceneggiatura scritta da Danilo Bach,che è uno studio sul genere,ma fatto senza la seriosità di un saggio,bensì rappresentare la finzione con il gioco e l'azione.Una lezione pedagogica per quella massa di bambini e bambine che amano farsi terrorizzare.Oltretutto ha dei bei personaggi,stereotipi certo,ma ben descritti e certe sfumature su discorsi anche importanti come la vita dopo la scuola,la maturità,i ricchi e i poveri non come gruppo-lo lasciamo ai tamarri der tufello bar piranha 3d-ma come classe.
Credo sia un piccolo film,ma che nella sua onestà abbia anche un grande dono:una piccola,umile,importante,lezione di cinema.Di serie b,bis,chiamalo come vuoi,ma amalo per quello che vale e che è,non per quello che vorresti che fosse.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono contentissima che ti sia piaciuto. E' molto sottile, questo film, poco conosciuto da noi, molto amato in patria. Anzi, in patria è un piccolo classico del genere.
Ci hanno fatto anche un remake che non ho visto, perché persino io ho dei limiti di decenza

babordo76 ha detto...

noooo,il remake no!Anche di questo piccolo gioiellino?
Temo che qualche coglione stia pensando a rifare Strade Violente di Mann o Cruising di Friedkin.

Si,il film di Walton è davvero deliziosissimo.Mi piace assai il suo modo di fare ironia e analisi del genere.Ben recitato,non banale.
Thank you!

babordo76 ha detto...
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