venerdì 20 gennaio 2012

DEMONIACA di RICHARD STANLEY

Sicuramente,da qualche parte,esiste un universo parallelo dove il cielo è un telo bianco e il sole un proiettore.Qui vi abita ,senza mai pagare l'affitto peraltro,un dio bastardo e manigoldo con un suo particolare e crudele senso dell'umorismo,la cui missione è tormentare e fermare coloro che fanno grande cinema- di ogni livello gerarchico e d'importanza-e avvantaggiare i modestissimi impiegati,i distruttori dell'immaginario popolare e collettivista.Il collettivismo infatti ricorda a questo dio bastardissimo qualcosa di natura socialista,e lui è un reazionario che Ronald Reagan metti le quattro frecce e levate va!
Si,deve essere così care le mie lettrici e carissimi lettori...Altrimenti come spiegare che vi siano in giro i Nespier ed Ellis e sia scomparso-ma ora sta tornando alla facciaccia tua dio bastardo e protettore del cattivo - un grande come Richard Stanley.
Autore che si era messo in luce con il suo debutto :Hardware.Un cupo film post apocalittico e post atomico,dove però era stato risolto il problema delle liberalizzazioni attraverso una simpatica guerra nucleare e una sana dittatura per poveracci.Film ambientato in pochissimi ambienti al chiuso,regia lenta ma efficace e alcune scene di violenza degnissime di nota.Dopo questo gioiello fantascientifico il nostro si ricorda delle sue origini sudafricane e gira uno dei classici e cult degli anni 90.Una pellicola horror,ma con evidenti venature autoriali.Mica ci troviamo nei paraggi di un mero film di genere squarta e ammazza,tanto pe'girà.No,qui abbiamo certe raffinatezze di regia e certi tocchi di sceneggiatura .Prima di tutto,dove ti ambienta la sua seconda opera questo geniale regista?Mica a Londra o in America.No:in Africa. Precisamente in Namibia.Al confine sudafricano.Forse rammentando le sue origini che trovano le radici nella terra degli afrikaner-fiji de mignotta-e di Mandela, lo sceneggiatore e regista decide di donarci un piccolo gioiellino che da una parte è horror puro,ma dall'altra descrive una situazione di violenza e instabilità tipiche di quelle zone da tempo sotto il controllo brutale del colonialismo e imperialismo euroatlantista.Così si parla di guerra,si vedono soldati,si avverte tutta la tensione sociale e razziale.Non sono terre pacificate ed è naturale sentirsi soli e abbandonati,arrabbiati e desolati.E questo vi spingerà a incontrare il misterioso vagabondo.Uno spirito che vaga da secoli,intrappolato su questa terra a caccia dei dannati:perdenti,sconfitti,gente che non ha più nyulla da tenere per vivere o forse anche solo sopravvivere.Lui è puro spirito,ma per vivere e cacciare da noi deve farsi carne.Soggetto quindi alle tentazioni e debolezze umane
Lo vediamo all'inizio mentre conosce una donna e poi l'ammazza.Un delitto comune,eppure è un rito satanico,nutrimento per l'essere infernale.Nel frattempo Wendy una donna sudafricana fugge da casa,perchè il marito ha scoperto che lei si prende delle libertà sessuali non opportune.La donna incontrerà per caso il misterioso vagabondo e per un brevissimo momento nascerà davvero un certo sentimento tra i due.Poi la natura rapace ha la meglio e si arriva a un amarissimo scontro finale tra i due.Nel mezzo le indagini di un disilluso investigatore di colore,il clima rovente della società,una scena mostra persino un prete che allena giovani bianchi a sparare contro i neri.
Stanley quindi gira horror,ma con certe leggere variazioni e inclinazioni autoriali che non lo rendono assimilabile a certi altri registi,i quali basano tutto sullo schock e l'azione.Ad avercene,ecco questo è il cinema che farei.Anzi,per fare soldi e vivere decentemente,mi metterei a scrivere quelle odiose puttanate per masse amorfe,ma se avessi una mia carriera da regista farei film alla von trier,dardenne e qualche puntata nel genere horror alla Stanley.Con richiami che evadano le gabbie strette del genere per dire pudicamente anche altro.
Comunque siccome il dio bastardo e protettore del cattivo cinema ci vede benissimo ,che succede?Fallisce la casa di produzione e il film giunge faticosamente alla fine.Sforzo titanico che purtroppo non porta fortuna al film,il quale si rivela un mezzo fiasco.Poi il regista viene contattato per girare L'Isola Perduta,ma ha a che fare con attori ammmmreggggani,i quali notoriamente hanno l'intelligenza e sensibilità artistica di uno Stanis La Rochelle.Viene licenziato per colpa di quel coglione di Val Kilmer.Ora dovrebbe però tornare con un film horror a episodi,mah...Non amo questo tipo di film dell'orrore,ma chissà che potrà mai donarci.
Noi vogliamo bene a questo grande e sfortunato artista,senza il quale -per me-il rilancio del genere in Inghilterra non sarebbe forse avvenuto-o forse si,ma ci piace pensare che sia da lui che nasca la rinascita,lasciateci sognare no?-proteggiamolo dal dio bastardo del cattivo cinema.Ne vale la pena

4 commenti:

Frank M. ha detto...

Ecco, io di Demoniaca ho visto recentemente la versioen senza tagli, quella inglese. Però l'ho dovuta vedere in inglese senza capirci tantissimo...

babordo76 ha detto...

figurati io:giovine brianzalotto che dopo il dialetto locale,a stento conosco l'itagliano!^_^

Rimane il fatto che questo sia davvero un grande film e Stanley un talento che merita di essere non solo riscoperto,e anche di ritornare definitivamente e alla grande a fare cinema

MonsieurVerdoux ha detto...

Fantastico, ora lo ricordo questo film. Certo Hardware era nettamente superiore, un vero capolavoro del genere, ma anche demoniaca non scherzava. Non sapevo fosse Stanley il regista designato per l'isola perduta, cavolo, chissà cosa ne sarebbe saltato fuori!

babordo76 ha detto...

Io invece preferisco questa seconda opera,ma è chiaro che anche Hardwere non scherzi.Non ho una pellicola preferita di questo grande regista.Spero in un suo grande ritorno
Per quamto riguarda L'isola,mostra la coglioneria degli attori mediocri ammmmmmereggggani,dei produttori,del mondo del cinema.