giovedì 26 gennaio 2012

VIVERE E MORIRE A LOS ANGELES di WILLIAM FRIEDKIN

Cosa sarà che ha cresciuto così bene una generazione o anche più di cineasti?Come mai dalla fine anni 50 fino ai primissimi anni 80 si facevano così tanti ottimi film,diretti da grandi registi spesso artigiani talmente di lusso da essere dei veri e propri autori?Come è il caso di uno dei miei registi preferiti-a cui dedicherò senza ombra di dubbio un Atto d'amore-cioè il generale dell'armata assaltatori dell'immagine:William Friedkin. Film i suoi assolutamente"maschili"non nel senso tamarro/machista ma sempre un po' frocesco-come lo sono inconsciamente i vari toraci lindi e oliati degli eroi dei film d'azione:film froceschi per froci inconsapevoli,sappiatelo-no il nostro William fa film solidi,duri,robusti,senza fronzoli,diretti,ma sempre con delle atmosfere degne di nota.L'aria maledetta e infernale di un Cruising-si ok avete capito che sono un gran fan di codesta opera-e quella tragica,solenne,marziale,malinconica,solitaria,di anime perse e orgogliose che segna dall'inizio alla fine questa pellicola.Pellicola?No,questa è molto di più:siamo nei paraggi del vero capolavoro,di un film che brilla prepotentemente nella cinematografia degli anni 80 e non solo.Di un film che colpisce per la perfezione dei personaggi:tutti scolpiti nella leggenda,più grandi dello schermo che li contiene.E a ben vedere mica stiamo parlando poi di attori blasonati o altro,tranne il divino e ambiguissimo Willem Dafoe.Però mi preme sottolineare la presenza e la bravura di un grande attore ampiamente sottoutilizzato,ma che ha marchiato indelebilmente l'immaginario collettivo dei cinefili con due capolavori:questo e ManHunter di Micheal Mann,parlo di :William Petersen.Si,vabbè poi ha fatto C.S.I.
Però vi consiglio di ammirarlo in questi magnifici film,ne vale la pena.
La storia trae potenza e immortalità da un fatto assai semplice:è tradizionale,classica,solida,robusta. Usa moltissimi stereotipi e luoghi comuni,ma li sposta oltre anche di poco,ma basta un millimetro per far di un film di genere "la solita cosa" o "wow!magnifico".Ecco Friedkin è occupato a tempo indeterminato nel secondo reparto,andate a trovarlo.Si trova alla cassa.
Jim agente segreto è legatissimo al suo gemello.Il quale prima di andare in pensione -gli mancano solo 3 giorni- da vero brianzalotto made in usa che fa?Se ne frega del lavoro e arriva vivo alla sua estromissione dal lavoro?Noooo,decide di andare a beccare -da solo- un pericoloso falsario ,tale Richard Masters-i dominatori dell'universo,e infatti baby in questo mondo di merda dominano e come no!-il quale ringrazia il vecchio uccidendolo.
Si scatena così una lunghissima e violente vendetta che da una parte ha come soggetto un indomito Chance e dall'altra il perfido criminale.Sullo sfondo come aiutanti non sempre leali:Vucovich,interpretato benissimo da un ottimo John Pankow, una agente ligio al dovere che dovrà sporcarsi e in un certo senso ,nello splendido finale di vendetta e sostituzione,perdere la sua innocenza nei confronti della legge,un viscido John Torturro corriere del falsario,il doppiogiochista avvocato di Masters- un buon Dean Stockwell- e anche le due donne co protagoniste non sono niente male:Debra Feuer e Darlene Fluegel.Due donne diverse :una informatrice ed amante,non sempre fedele.Una donna sconfitta eppure che con una certa forza fatalista cerca di vivere,l'altra è l'amante -complice del criminale.Una coppia assolutamente raffinata e decadente.
Un film violento,radicale,pessimista- non si sconfigge il male senza diventare come esso-che ci dona una delle più belle e memorabili sequenze di inseguimento.

5 commenti:

Elio ha detto...

Essì, anni '80 da tutti i pori. Gran pellicola, davvero. Oltre a tutte le sequenze d'azione e al gran ritmo, io ricordo sempre la scena in cui in macchina sta andando dalla tipa, con una canzone perfetta ed una fotografia che più suggestiva non poteva essere. Bello bello.

babordo76 ha detto...

e il montaggio nella scena iniziale della costruzione della banconota falsa?Che figata
Oh,non capisco nulla di montaggio che è roba troppo tecnica ,ma questo film ha una parte tecnica assolutamente perfetta!
Poi ripeto:grande Petersen!

Rear Window ha detto...

Uhhh... ecco un film di cui mi ero completamente dimenticato. Ricordo che lo vidi all'uscita e mi piacque molto. Poi, non so bene per quale motivo, mi è uscito dalla mente. Adesso lo recupero! Più generalmente concordo sul fatto che Friedkin sia stato un grandissimo professionista. Ha realizzato dei lavori notevoli (io preferisco "Il braccio violento della legge" e "Cruising" al più acclamato "L'esorcista") fra i 70 e gli 80. Anzi, credo che questo in esame costituisca un pò il suo canto del cigno e che dopo non sia più riuscito a restare sullo stesso livello qualitativo. Sbaglio?

babordo76 ha detto...

Può darsi,ma credo che abbia sempre fatto del dignitosissimo cinema.Certo Hunted non mi piace moltissimo,per colpa della sceneggiatura ,ma che il suo mestiere salvi capra e cavoli.Poi ho letto molto bene di Bug,che dovrò vedere e anche il suo ultimo film a Venezia è stato acclamato.Certo che Il Braccio Violente della Legge,L'Esorcista,Cruising e questo sono opere memorabili

Unknown ha detto...

Come non concordare? Mi ripeto ma da quella fucina di cinema che sono stati gli '80's Vivere e Morire a Los Angeles emerge di molte tacche (questo senza voler nulla togliere all'opera immensa dei Coen, tanto per citare)