giovedì 23 maggio 2013

WOMB di BENEDEK FLIEGAUF





Irrisolto,imperfetto,puro freddo formalismo che prende un tema importante,ne apre altri ,ma lascia tutto sospeso.Un falso film occhialuto,come suggerito intelligentemente dall'amico Simone,ma in fin dei conti non è così l'esistenza umana?Con vuoti di sceneggiatura incolmabili,sentimenti tanto profondi quanto traballanti,raramente vi è chiarezza ,raramente riusciamo ad approfondire qualcosa. Certo è un film che nelle mani di un Von Trier o di una Bier sarebbe diventato un capolavoro immenso e incancellabile.
Non è così, nondimeno noi che viviamo sulla barricata in difesa del cinema d'autore lo abbiamo trovato non riuscito,ma interessante



Rebecca e Tommy si conoscono da ragazzini. Lei vive con il nonno ,la madre lavora lontana. Il film li mostra ingenui e innamorati , usando tanta delicatezza e pudore , questa scelta mi piace assai Magari fosse tutto così il film,un'opera sull'amore tra bambini,ragazzini .Poi lei deve andare via. Va a vivere in Giappone.
Tornerà anni dopo,quando ormai è una donna e va a cercare il suo amato Tommy. Lo ritrova,ma la felicità insieme dura poco. Lui muore in un incidente.

Così lei decide di sottoporsi a un nuovo trattamento sperimentale,partorirà il suo grande amore.




Così lei dà alla luce il bambino che crescendo diventerà il suo Thomas.Le cose vanno abbastanza bene fino a quando lui è un bambino,anche se son costretti a vivere isolati in una casa sulla spiaggia perchè emarginati dalla collettività che non amano le "copie".
I guai cominciano quando il ragazzo diventato adulto e quindi somigliante al suo bello,si innamora e porta a vivere in casa la sua fidanzata.

Mi piace come vengono descritti i piccoli,grandi , conflitti ,attraverso sguardi e silenzi,però talora si eccede troppo,a furia di non voler essere retorici si finisce con spegnere la potenza simbolica del film.
Ed è la pecca evidente di un film decente,ma che poteva dare di più.
Un conflitto più acceso tra le due donne,maggior intensità nel descrivere la vita delle copie , è tutto accennato e abbandonato alla deriva.
Però vi è in fondo una profonda malinconia,un senso di abbandono al fato,alla solitudine,il personaggio di Rebecca infatti è molto toccante,commovente ed Eva Green si mostra bravissima attrice.




Quindi un buon film che avrebbe potuto osare molto di più,essere radicalmente un film d'autore e invece è una sorta di primo passo per quelli che non conoscono un certo modo di fare cinema.
C'è pure uno dei migliori Dr Who,cioè Matt Smith..che nel ruolo di Tommy si mostra volenteroso e credibile




4 commenti:

Simone Corà ha detto...

Per me rimane un film eeeergh!, troppo forte il tema trattato soprattutto se non c'è dietro una capacità narrativa abbastanz amatura per essere in grado di affrontarlo.

babordo76 ha detto...

si,il mio lato più commerciale si è fermato sulle belle immagini e la bravura di Eva,l'altra invece mi chiedeva perchè il dr who non cercasse emily e sopratutto è tutto descritto un po' troppo superficialmente.
Però non mi ha fatto completamente schifo,mi è abbastanza piaciucchiato

ps:io dopo aver visto: this is the place non riesco più a dar un giudizio critico ai film

Napoleone Wilson ha detto...

L'ho visto,non mi ha entuasiasmato. Meglio non vedere cimunque film con Eva Green, in periodi di lunghissima reiterata solitudine.

babordo76 ha detto...

è irrisolto,superficiale nel trattare i temi,difetti vistosi di sceneggiatura,ma Eva Green è bravissima e rende davvero bene il suo personaggio,così come il regista sa ben descrivere con pudore e pochi sentimentalismi l'amore tra ragazzini