lunedì 20 maggio 2013

L'IMPERATORE DEL NORD di ROBERT ALDRICH

Robert Aldrich potrebbe esser visto come il fratello bastardo di Peckinpah, i due si assomigliano abbastanza,ma laddove il vecchio Sam punta su una sorta di lirismo della morte e della violenza,Robert preferisce dar sfogo a una vena irriverente,dissacrante,una sorta di amarissimo grottesco libertario,caustico.
Sono due grandissimi ,due leggende alle quali dedicherà due speciali..Se mi ricordo.
Il cinema di Aldrich è bestemmiatore di prima mattina e sa essere anche tragico e implacabile,quando vuole.
In questo caso non troppo,ma la vena ironica e grottesca serve per mascherare un disagio assoluto nei confronti  della società capitalista che esclude e punisce le fasce meno abbienti. La lotta di classe più rudimentale ed eterna tra privilegiati ed esclusi. Tra l'egoismo padronale e la richiesta umanissima di vivere ,da parte della classe operaia allo sbando.



Schack è il controllore-guardia del treno n 19,noto per essere un ferocissimo e crudele assassino di vagabondi. Un uomo senza pietà,implacabile e inflessibile tutore dell'ordine e della protezione dei beni della compagnia delle ferrovie.In realtà un assassino,disumano.Il suo più feroce nemico è un vagabondo detto Numero Uno. Leggenda per tutti i poveri,rispettato anche dai lavoratori delle ferrovie, che invece odiano Schack,l'uomo decide di sfidare la guardia scroccando un lungo viaggio sul suo treno.




Come compagno di viaggio si ritrova un giovanotto sbruffone,millantatore di mille e inverosimili avventure:Cigaret.
Tra i due si instaura un rapporto di solidarietà e rivalità,tra il giovane che scalpita e l'anziano che ha esperienza.

Praticamente tutto il film è girato su un treno, risultando un prodotto epico,potente,che va ad alta velocità.
Grande cinema davvero,di quello che facevano negli anni 70. Infatti è quello il mio modello di formazione e della nostalgia,me ne frego degli anni 80,sopratutto dal 1984 in avanti. Anni e film di merda,per la mia debole  e frignona generazione. Io adoro i duri degli anni 70,i film sovversivi,la polvere da mordere con i denti alla fine di una lunga e ingloriosa lotta.
Questa pellicola è un concentrato di quei tempi,ma diversamente di certe pirlate del decennio successivo che risultano superate,questo film ancora oggi ti promette e mantiene due ore di possente spettacolo
Merito dei grandissimi e mai dimenticati Ernest Borgnine e Lee Marvin. Memorabili e grandi quanto il cinema  nei loro ruoli. L'inflessibile e sadica guardia,(che si diverte un mondo a uccidere i pezzenti ) e l'eroe del popolo,vendicatore dei diseredati.
Non c'è altro in questa immensa pellicola,se non tutta la lezione cinematografica di un Maestro forse dimenticato dai giovani bloggers alla moda,dalla critica sempre più fashion e popolan-chic,invece Aldrich meriterebbe cicli su cicli di conferenze dedicate al suo cinema.



Nobile l'origine del film,quanto pare un racconto di Jack London e in effetti si respira un'atmosfera londoniana fatta di gente che fa fatica,avventura,ingiustizia.
Lo reputo un grande film anche con una sua vena sovversiva,anti autoritaria e anti repressiva,ma non scade nel docile liberalismo delle libertà personali,qui si parla di sopravvivenza di masse rese povere dal capitalismo,di ampi gruppi sociali allo sbando.Ed è evidentissima da che parte stia il regista.
Il film è ironico e ha i ritmi della commedia,ma non lesina in violenza e sangue. Prima dei titoli di testa vediamo Schank uccidere un vagabondo e il cadavere del tizio tagliato a metà,non manca nello scontro finale
Il peso della violenza non viene mitigato dall'assurdo,dal grottesco,come va di moda dagli anni 90, cosa che reputo squallida e intollerabile,ma è cruda e concreta.

Guarda che questo film è imperdibile eh!Non lasciarti scappare nulla di Aldrich !

6 commenti:

Napoleone Wilson ha detto...

CAPOLAVORO, SENZA SE, SENZA MA. Ne scrissi la recensione quando uscì al cinema nel 1974, per Paese Sera. Lee Marvin, Keith Carradine e Ernest Borgnine semplicemente leggendari,immensi, uno dei più belli ed etici, epici, finali mai visti al cinema. Leggi le mie recensioni, di tutti i film di Aldrich, in particolare per gli anni '70 de "I Ragazzi del coro" e "Ultimi bagliori di un crepuscolo".

Napoleone Wilson ha detto...

Sono d'accordissimo anche su ovviamente tutte le tue connsiderazioni e conclusioni. Pensa però non so se lo sapevi, che Aldrich era di famiglia ricchissima, davvero ricchissima, tutta intessuta di banchieri-banchieri, come il padre- e petrolieri texani. I film che faceva però, erano ben diversi, forse anche per l'esperienze nella WWII come cineoperatore - di immagini tra l'altro divenute famosissime-.
Spero tu abbia il bel dvd- minibooklet della Media Koch uscito nel 2010, quello la cui copertina hai postato in testa alla rece. Molto bello perchè contenente anche una featurette- making of d'epoca con rare immagini delle riprese del film.

Napoleone Wilson ha detto...

Bei film e pure "politici" radicalmente come anche metaforicamente, si facevano pure negli anni ottanta altro che e nella sua seconda metà, più che altro, sono stati i novanta veramente i più mediocri e deprimenti, in media.

babordo76 ha detto...

Si questo film è bellissimo perchè è una potente metafora politica rimanendo però una sorta di film di genere,era ed è il metodo che preferisco quando si gira cinema di genere,non amo molto-con i dovuti distinguo-il genere puro.
Non ho il dvd è diciamo una visione per altre vie.
Vero che sono immortali i Borgnine e Marvin,duri senza essere dei tamarri da palestra, Uomini Veri ,leggende e miti. Qui sono spettacolari.

ciao!

LaRic ha detto...

Me lo ricordo questo film. In tv non lo passano mai ed e' un peccato perche' e' bellissimo. Grandi attori, grande sceneggiatura per una film girato praticament tutto sul treno. Da vedere

babordo76 ha detto...

è un film che dice molte cose tutte sottotraccia,all'esterno rimane una grandissima avventura,l'ispirazione dell'epica di London è chiara,riveduta però nei tempi della grande depressione,quindi anche echi di steinbeck.
Borgnine e Marvin io li adoro assolutamente,perchè appunto sono quei duri reali,concreti,non dei tamarri depilati e oliati eh!
Film epico sullo scontro di classe e anzi tra emarginati e i cani da guardia del potere. Sovversivo !