mercoledì 10 dicembre 2008

NUOVO CINEMA PARADISO di GIUSEPPE TORNATORE

Film premiato con l'Oscar e non poteva non essere altrimenti,in quanto è costruito ,pensato,ragionato per piacere al vasto pubblico e per appassionare gli americani.Una pellicola ruffinissima,allora?Certo!Ma con grande gusto e girata davvero bene.La storia del piccolo Totò che stringe amicizia con Alfredo proiezionista del cinema parrocchiale Paradiso,è ben scritta e diretta.Tocca temi importanti come l'amicizia e l'amore per il cinema.Un amore inspiegabile a volte,spesso mal corrisposto,ma che quando ci colpisce difficilmente si perde.Oggi non è che stia benissimo:le mocciate,il sentimentalismo borghese,il tarantinismo,i blockbuster senza personalità,eppure da qualche parte c'è sempre un regista o un film che colpiscono perchè fanno altro e qualche volta raggiungono persino un oltre.Certo le sale sono diventate "multisala",cambiando profondamente il modo di porsi come spettatore nei confronti del cinema.Non più i chiassosi,ingenui,partecipanti spettatori del film di Tornatore,ma posti prenotati,nn si entra più all'inizio del film,una visione passiva e subita,senza intervento e commozione nella scoperta o nella polemica contro o a favore di questo o altro autore.Un pubblico disciplinato,spento,che si accontenta e gode di pieraccionate,cinepanettonismo,di sbobba sentimentalista,di maledettismo con i dollaroni e senza reale perdizione.Per non parlare dei critici improvvisati,di chi a tutti i costi vuo, difendere il trash,il b-movie anche quando il giochino ha ormai stancato e da quella parte ormai il meglio è stato rivalutato e non ci rimane che l'amarissima riscoperta del genere che più di altri ha manifestato la fine del cinema in italia:la commedia scollaciata.Così tra chi è passivo e chi si improvvisa critico,lo spettatore ha subito una trasformazione verso il peggio di grande rilevanza,segno anche dei nostri tempi cafonissimi e ignoranti.
Il film di Tornatore in questo senso è una boccata di ossigeno, di dolci ricordi e tenere nostalgie,il finale quando demoliscono il cinema è assolutamente commovente e straziante.Il film lanciò la breve carriera di Totò Cascio-molto bravo in questo film,peccato che successivamente interpretò quella cazzata letale di Jackpot con Celentano,un film a dir poco non riuscito-un grandissimo Noiret,e un toccante Cannavale.
Film che merita di essere visto,perchè pone delle riflessioni sul cinema e sul fatto di essere spettatori

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La versione estesa e' una schifezza per la storia d'amore irreale, ipersentimentale e mielosissima. La versione corta rimane sicuramente più godibile.
Lo stesso anno Scola ha diretto un film chiamato "Splendor" che tratta lo stesso tema ma senza la ruffianeria di Tornatore (che dopo Baaria non posso più guardare).

Sin

babordo76 ha detto...

si,splendor è ben altra cosa,ma poco universale ...Nel senso di americanizzazione delle emozioni.
Nuovo cinema ha invece tutto questo,l'Italia come piace alla gente di oltre oceano.
Non ho visto la versione lunga,mi basta questa.
Mi piacque tempo fa anche La leggenda del pianista sull'oceano.Dovrei rivederlo oggi