domenica 7 dicembre 2008

PICCOLO MONDO ANTICO di MARIO SOLDATI

Tratto dal romanzo di Fogazzaro,questa sublime opera dello scrittore e regista torinese si può iscrivere nel calderone dei melodrammi storici.
Genere che attraverso lo schema rigido e ripetitivo dell'amore contrastato -tra un personaggio nobile e l'altro no- mostra particolari scenari storici:rivoluzionari o di cambiamento
Qui ci sono i "patrioti" che vorrebbero l'Italia unita e libera dagli invasori o dai stati papali.Un nobile Franco,vittima di una cattivissima nonna -donna avida di denaro e ben voluta dai potenti,quanto dal compiacente prete-che si innamora di una donna del popolo.Lotteranno contro le brame della vecchia e supereranno la tragedia di una figlia persa,perchè per loro c'è la speranza di una nuova terra e di libertà.Così lui con la simpatica ottusità degli idealisti parte per combattere e lei lo saluta con commozione dal porticciolo.
Un bellissimo esempio di cinema letterario e di costume,certo un po'datato in alcune interpretazioni,ma gustoso.
Ottimo l'uso del montaggio nella scena dell'incubo della marchesa,non mancano frecciate contro un certo mondo clericale e si sospetta che il film sia stato usato in modo anti-fascista.La polizia del periodo e certe parti di dialogo della contessa e dei suoi amici paiono essere collegabili al fascismo.
Film di altri tempi che vale la visione

Certo che l'Italia poi è stata completamente modificata rispetto ai presupposti iniziali,governi liberali deboli e tenetazioni guerresche e imperiali-la libia- che hanno minato la credibilità del paese che migliaia di patrioti hanno voluto far nascere.Dopodiche il fascismo,la gloriosa stagione della resistenza-checchè ne pensi un pansa qualsiasi-i democristiani e grigi anni 50,la celere di scelba,i morti di reggio emilia,il 68,l'autunno caldo...momenti di grande entusiasmo,spazzati via dalla reazione dello stato dei suoi servizi e dai criminali fascisti:piazza fontana e le altre stragi.
I rivoluzionari rossi troppo pochi per una guerra folle,il riflusso,quella rivoluzione profondamente borghese di tangentopoli,l'arrivo del berlusconismo ormai maturo per rovinare il paese,genova e un movimento debole che si credeva forte,la fragile e risibile parentesi prodiana,l'inutile nascita del pd, il populismo orribile di Grillo e il giustizialismo idiota di di pietro e company,le aggressioni e uccisioni razziste-fasciste,le morti bianche ,l'onda studentesca che non diventa mai tsunami,la crisi economica.
Povera patria,direbbe Battiato

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