domenica 5 maggio 2013

THE CHILDREN di TOM SHANKLAND

Locandina The Children


Non è il tema quello che ti fa star male per tutta la durata del film, (per fortuna breve perchè a mio avviso per i più sensibili come questo tenerone ptio ptio che scrive , è stata una mazzata violenta la visione di questo film),meglio non è solo il tema..Perchè parliamoci sinceramente: cosa c'è di peggio dei bambini che con la loro innocenza,il gioco,uccidono gli adulti?E se quei bambini che si ribellano e ci fanno pezzi fossero i nostri figli?Per sopravvivere saremmo disposti a ucciderli?
Sai,non è una novità questa. Molti sono i film che indagano su questo tabù, tante le storie horror con protagonisti bambini satanici,assassini,spietati macellai di adulti. Dalle cazzate totali della serie Children of the corn,fino al Villaggio dei Dannati,per passare al capolavoro assoluto :Ma come si può uccidere un bambino?Malsano e inquietante ,ancora oggi inarrivabile. Massacrato senza pietà da un pessimo remake senza nerbo e angoscia intitolato Come Out And Play.Girato da una sòla di uomo terrificante..Ma vabbè dimentichiamo lammmerda..va





Le vacanze di Natale, quale periodo migliore per rivedere i propri parenti?Un rito,rituale,per alcuni ipocrita e inutile,ma per i bambini non lo  è mai. Significa regali,gioco,questo rappresenta per i bambini Natale. Infatti a me è caduto giù dal birlu, (ha incominciato a strami sul cazzo,in antico linguaggio brianzolo),dal momento che in casa di un mio amico,sua madre,mi disse che Gesù Bambino non porta nessun cazzo di regalo e che minchia scrivi ste merde di letterine del cazzo,fottuto occhialuto sfigato che la sfiga si gratta per la rogna quando ti vede?Così mi disse. Bè,no...il linguaggio era più crudo
Da quel momento niente più letterine e regali..avevo 35 anni....No scherzo! 8 anni.
Però ,al di là di tutto, è proprio il Natale che ci unisce,ci rende buoni per un momento . Una festa magica,diciamo.Non nel senso di simsalabin,ma per quella atmosfera così diversa rispetto al resto dell'anno.

Due famiglie si incontrano con relativi figli per passare insieme le festività.Le vediamo scherzare,palesare una sorta di unione ,di affetto,sembra tutto incantevole. Bè,sembra...Piccoli conflitti non esplosi covano nel buio,biechi interessi commerciali stanno alla base delle tante belle frasi e atteggiamenti da amiconi che si scambiano tra cognati,il mondo degli adulti. Casey è una ragazza che sta crescendo e che vive male quella vacanza forzata con mamma,patrigno,zia e zio..E poi i bambini..




Giocano,scherzano,fanno cose tipiche della loro età. Dopotutto quale è il periodo migliore per la maggior parte di noi?L'infanzia. Io ricordo, prima che cominciassero i problemi, che vivevo spensierato in cascina. Giocavo,correvo, (lo so noi occhialuti che corriamo facciamo sempre tanto tanto tanto tanto tanto ridere),la violenza,il male,chi li conosceva?Erano le raccomandazioni delle nonne a star attenti agli zingari,era la paura del buio,dei fantasmi...Perchè la paura esiste già dal tuo primo giorno di vita eh.

Insomma il film ci mostra due famiglie normali.Gente comune,tanto che a ben vedere la sceneggiatura non perde ore a narrarci ogni piccolo particolare della vita di questi tipi per farceli sentire vicini. Da cosa dipende questa immedesimazione presso che immediata?Nella grande bravura degli attori. Un piccolo movimento degli occhi,una sfuggevole smorfia,un tono di voce,e così provi simpatia per lo zio,un uomo buono dopo tutto e per Casey,la giovane che cerca confusamente di passare il passaggio difficile per ogni ragazza che diventa donna, (bella frase Raffaele Morelli potrebbe rubarmela),e anche per tutte le altre persone. Sono insopportabili come lo siamo noi,ma hanno anche qualcosa di buono.In fondo.



Il piccolo Paulie è malato. Ha vomitato ed è un po' strano.Lo dice anche la piccola Leah,anche lei ha vomitato qualcosa..ma sai,gli adulti non ci fanno caso.I bambini fanno sempre i capricci. Lo fanno anche quando raggiungono i 40 e passa anni eh!
Fino a quando la situazione crolla e comincia un lungo viaggio nella violenza e nella paura.
A pranzo, avete presente i pranzi di Natale no? Uno che parla troppo del lavoro nel quale vorrebbe far entrare anche il cognato,e questo  ultimo che gentilmente fa notare di non rompere più i coglioni. Piccolo segnale, ma son quelle cose imbarazzanti che rimangono nell'aria per un bel po'. Lo dico perchè solitamente sono io l'esperto, il professionista , che distrugge le atmosfere troppo alla volemose bene.
I bambini cominciano a fare i capricci,non vogliono mangiare,piangono,poi si ammutoliscono ..Improvvisamente.



Piano piano i pargoli mostrano un aspetto sinistro e sadico,arrivando ad uccidere gli adulti. I quali non troveranno di meglio che litigare tra di loro, (la zia contro Casey, per gelosia, e contro la sorella,che giudica una deficiente)mentre i bambini si organizzano per colpire

Il film non è adatto a tutti e tutte ,a mio avviso.Perchè se in una vaccata come Come Out And Play, si sente l' "artefizio", la rappresentazione filmica,il make up sanguinolento,ma tanto è solo una pellicola...Qui non succede lo stesso.
La violenza in questa pellicola fa male,è dura da sopportare,intollerabile,sai non hai il tempo per la sghignazzata liberatoria. No, nemmeno di dire :"Ah,questa è la citazione..."No,lascia perdere e pensa: "Io cosa farei?Cosa farei se il mio bambino incominciasse a essere violento?Se cominciasse ad uccidere?Sarei capace di sopprimerlo?"


Così ti ritrovi a dover sopravvivere,e potrebbe capitare di uccidere il tuo adorato figlio. Non è una cosa che puoi sorpassare tranquillamente e nemmeno con difficoltà, non la superi mai
Oltretutto non hai nemmeno il sostegno degli altri,anzi...Questo è un film,ottimo e feroce,ma solo un film dopotutto,pensate che cosa potrebbe mai essere quando la violenza si abbatte su un bimbo nella realtà per mano della madre.




è un film sul conflitto famigliare,sui rancori che ci portiamo avanti,sull'autoritarismo del tutto inesistente terreno aperto e fertile per alimentare scomposte ribellioni contro chi è del tutto impreparato a ricoprire un ruolo importante che significa educare e guidare i bambini.Quindi si eccede in qualche punizione idiota oppure si lascia andare tutto,ma non rappresentano nulla. Si possono tranquillamente ammazzare i genitori e gli adulti,la nuova generazione è affamata di violenza e non ha bisogno di voi.
Questo conflitto è rappresentato dalle figure degli adulti e dalle loro debolezze,dal loro modo di porsi con i bambini e la giovane Casey.

Rimani travolto da tutta questa implacabile violenza,l'ineluttabile disfatta,la contaminazione che ci porta via l'ultima eroina anche lei ormai pronta a scatenare l'inferno,gli adulti-bambini sono ormai prede per le giovani belve.Un film apocalittico,perchè il finale fa pensare a questo e l'arrivo dei bambini è un suggestivo rimando all'arrivo delle donne che circondano l'uomo nel bellissimo finale de Antichrist di Von Trier,(anche se il film non è il migliore del regista).
Durante la visione sudi freddo e ti lasci pure scappare dei :vai così! Quando muoiono, e muoiono malissimo, i bambini e le bambine.Troppa tensione e la devi scatenare.
E ti senti in colpa,ti rendi conto di che cosa bruttissima tu abbia pensato o detto. Questa sensazione di cadere dal piedistallo della tua sicura educazione democratica e pacifista ti urta.
Ecco questo deve fare il cinema horror.Niente altro.

7 commenti:

Napoleone Wilson ha detto...

E' molto bello si', e anche l'o.s.t., "solito" ennesimo ottimo prodotto dalla sempre in assolutamente ed eccellente salute industria britannica del cinema di genere...E qui si aspettano in pompa magna si ddè chè, gli ultimi deliri liceal- adolescenziali del tal quarantenne Zarantonello.
Nell'esposizione del mostrabile "The Children" si sposta ben al di là del punto di riferimento inevitabile del sottofilone, con "Ma como se puede matar a un nino"di Narciso Ibanez Serrador.

babordo76 ha detto...

il nostro cinema vive di qualche ottima pellicola,nonostante il cinema italiano,direi.
Darò un'occhiata anche a Zampaglione o come si chiama,tanto..Il problema per me è come al solito,che noi italiani non abbiamo il senso della misura.Prima criticando troppo e poi, questa cosa la reputo peggiore, santificando ed elogiando alla cazzo tutto il cinema di genere, intellettualizzando,urlacchiando:genio a tutti.
Invece dovremmo fregarcene le palle del passato e fare piccoli film,piccole cose,magari mettendole in rete, tentando di creare le basi per un futuro di cinema di genere autoriale e importante.
Che i film onesti,sinceri,e bla bla bla,ma senza altro che non sia mero intrattenimento ,mi hanno rotto i coglioni
Fate male!turbate lo spettatore

Napoleone Wilson ha detto...

Zampaglione proprio no, dammi retta. Già uno che si chiama così e non ha nemmeno trovato un cognome d'arte. Almeno Rob era già il frontman -e bravo- di una orgia d'energia musical-cinetica come i White Z. Zampaglione secondo te potrà mai fare qualcosa di veramente perturbante come dici, uno che, come cazzo si chiama la sua band, ah sì, i "Tiromancino"...E che canzoni...Brrrr che brividi d'inquietudine!!!! Non si tratta di criticare troppo aprioristicamente, ad esempio Cosimo Alemà è stato forse l'unico, che almeno con "At the End of the Day" sarà anche per gli interpreti tutti inglesi e non i soliti cani italioti, e la bella colonna sonora della ragazza austriaca di Soap & Skin, ha confezionato un buon prodotto. Niente di eccezionale, ma almeno un degno survivalist movie che si può esportare e far vedere all'estero senza vergogna, ma con indubbia professionalità.
Però se è robaccia invedibile alla Manetti Bros, o cialtronate dilettantesche alla "Eaters" e che cazzo bisogna dirlo, niente consorterie alla Nocturno di "amici degli amici".
Se le ottime pellicole le aspetti da Zampaglione e quelli come lui credimi, aspetti all'infinito, scherzo. Egli mi fa pensare ad una volta che vidi alla Rai dei '70 i Reitano Brozs. a cantare. Si presentarono che di tutto punto eran pettinati e vestiti come i Deep Purple. Poi cominciano a suonare e che cazzo,attaccano una canzone che sembrava una versione calabra di Memo Remigi. Tutto questo per dire, che non basta volere e millantare, per diventare, pur con l'aiuto dell'ammaliatrice stampa fatta di scribacchini amici.

babordo76 ha detto...

non aspetto nulla da Zampiglione,quando mai.Al massimo per puro masochismo gli darò un'occhiata.
Vero quanto riguarda i fashionaroli manetti bros e la cattivissima stampa a difesa della sua fazione e dei suoi amici,il film di alemà è pronto da esser visto

LaRic ha detto...

L'ho scaricato, ora non mi resta che guardarlo :)

babordo76 ha detto...

si,si guardalo...maddo che filmone!

hetschaap ha detto...

Visto e... bello, bello, bello! Ben scritto e girato in maniera superba. La ripresa dall'alto quando scompare il corpo dello zio è mozzafiato. E poi trovo riuscitissima la figura di Casey, non ancora adulta e non più bambina. Si colloca in quella terra di mezzo che le permette di essere esclusa dalle dimamiche dei due mondi con i quali si confronta e di avere, quindi, gli strumenti per essere l'unica a capire cosa sta accadendo veramente. Angosciante e terribile. Gli interrogativi che ti lascia te li porti dietro a visione conclusa.