venerdì 22 ottobre 2010

PANE E CIOCCOLATA di FRANCO BRUSATI

Come erano gli italiani prima?Si,prima che non ci fosse il bisogno di andare in un paese straniero a cercare lavoro.A fatica e delinquere a volte,insomma quale è il passato ingombrante che abbiamo lasciato alle spalle?Quello del protagonista di questo bellissimo film.
Nino lavora come cameriere in Svizzera,fa di tutto per non sgarrare e rimanere all'interno delle regole della società elvetica.In lotta con un turco-con il quale divide l'appartamento-per rinnovare il contratto del posto di lavoro,il quale significa avere il permesso per rimanere in quel paradiso reale o immaginario,ma che tanto offre all'uomo.Tanto da permettergli di mandare soldi a casa.
Un giorno per una scemenza-per caso viene fotografato mentre urina contro un muro-viene espulso dalla nazione.Comincerà per lui un calvario di illusioni e delusioni.Sia ad opera di una vicina di casa greca profuga politica con bimbo a carico che si sistemerà con un gendarme svizzero,sia da parte di un ricco milanese fuggito per scappare dagli operai e dal fisco.
Si scontrerà con lo spirito italiota del tira a campare,della risata e cantata sguaiata per difendersi dalle umiliazioni,cercherà di farsi passare per "ariano",e alla fine si troverà solo in bilico ..
Un grande film,tra i migliori con Manfredi-che collabora anche alla sceneggiatura- una di quelle opere che ci portano a ragionare e riflettere.Non poco visto i tempi

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