venerdì 31 agosto 2012

E mo avete rotto il cazzo 2-polemica interna al cinepolitico

Sai che oggi dovrebbero premiare Francesco Rosi,si?E che dovrebbero proiettare quel film dannatamente capolavoro ,che è Il caso Mattei.Sai che lo faranno no?Ecco,non vorrei che qualcuno,incautamente,poi si mettesse ad azzardare paragoni con il presente.Non vorrei sentire altri commenti se non dalla viva voce di Francesco Rosi,non vorrei vedere attori democretini in prima fila a dire scemenze in libertà sul grande cinema politico.Perchè?Perchè mi avete rotto il cazzo o falsi compagni,compagne e via dicendo.Da decenni non siete capaci di fare film degni di nota.Oh,non ditemi che voi fotografate la realtà del paese,che mi sa dovete cambiare rullino e macchina eh.
Siamo sinceri:il cinema italiano migliore è quello neorealista del dopoguerra e quello fortemente politicizzato -che ovviamente non piace ai diversamente minchioni di film tv-degli anni 60-70
Il cinema è anche questo:divulgazione,propaganda,attenzione massima ai fatti veri e concreti della vita.
Lezione ai cittadini sul come sia fondamentale essere radicati nel realismo,perchè è qui che ti inculano come George Eastman a Bellicapelli ne I Nuovi Centurioni-na cagata pazzesca-tu sogni,fantastici,non ti occupi di cose come la politica che son due palle e scemi chi se ne interessa e poi...Oh non ho il lavoro,non ho la casa,mi tolgono i diritti,chiedi a superman di aiutarti..Bigolo!
Guarda il cinema popolare e di intrattenimento ha un suo scopo politico ben preciso:rilassamento e ludico nei paesi superiori ,quindi socialisti,di rincoglionimento delle masse nei paesi capitalìsti.Tutto è politica,amica e amico mia e mio.Perchè ripeto il cinema è arte della propaganda,attraverso vari tipi di linguaggio.

Usi il genere western per parlare di rivoluzione e il poliziottesco per propagandare la reazione.Il popolo minuto si annoierebbe a sentire dotti comizi e allora dacci dentro con il genere.

Noi avevamo però la splendida tradizione del cinema neorealista.Ladri di Biciclette,Paisà,Roma città aperta,la terra trema e così via.Film che raccontavano la verità:un paese a pezzi,abbandonato,occupato dagli americani,devastato dai nazifascisti.Era questo il punto massimo del nostro cinema:la verità è fottutamente rivoluzionaria e io ve la sbatto in faccia.Fino ai massimi livelli con l'immenso capolavoro che è stato:Umberto D.
La vita sciatta,solitaria,misera,di un povero pensionato e il suo cagnolino.In un paese che si stava riprendendo,vendendo i minatori al belgio in cambio di carbone,il paese agli americani che ci avrebbero colonizzato non solo militarmente con le loro cazzo di basi e politicamente,ma cosa peggiore :culturalmente.Rovinandoci,e gli effetti si vedono ancora oggi.Quanti e quante nandi e nande mericoni che ci sono in giro..
Film epocale che fece incazzare anche il nostro Highlander:Andreotti.I panni sporchi si lavano in famiglia,ricordate?Verissimo solo nel caso avessimo noi il potere eh!
Poi venne a noia il genere e si preferì la commedia.Prima come spensieratezza ,talora di classe:Poveri,ma belli ,spesso innocua e inoffensiva:gli spiaggiarelli.
Nondimeno anche in questo genere popolare alcuni sceneggiatori e registi lavoravano sodo per portarla ai massimi livelli,ne parleremo in un post a parte.
Con la ripresa dello scontro sociale,il cinema neorealista tornò come film di impegno politico,militante,radicale,grazie ad alcuni immensi maestri:Petri,Lizzani,Montaldo,Rosi,e altri che misero sullo schermo :la corruzione politica,la vita e le problematiche degli operai,gli orrori del fascismo e la lotta santissima e giusta dei partigiani -rossi-il potere repressivo delle istituzioni contro l'uomo e spesso l'intellettuale,film vigorosi e rigorosi.
Lizzani:il processo di verona-sulla vendetta mussoliniana contro i responsabili del 25 luglio 43- l'oro di roma,il gobbo del quarticciolo,mussolini ultimo atto,san babila un delitto inutile,roma bene-con quel finale splendido dei borghesi che annegano..mitico!-

Montaldo:l'agnese va a morire,tiro al piccione-sugli ultimi giorni della r.s.i-sacco e vanzetti-che non piace molto ai delicatini di film tv-giordano bruno

Petri:classe operaia va in paradiso,indagine su di un cittadino al di sopra di ogni sospetto,la proprietà privata non è più un furto,a ciascuno il suo.

pontecorvo:ogro,la battaglia di algeri,quaemada.

Maselli:i delfini,il sospetto,lettera aperta a un giornale della sera

Grandissimi film:lezioni di politica,militanza,memoria storica.Le pagine gloriose del nostro cinema
Poi il riflusso e la merda negli anni di merda che son gli anni 80.

Mo son tornati di moda e che ci possiamo fare?


Cambiano i tempi.Se il cinema del neorealismo era lo specchio delle istanze e delusioni della nostra sacra resistenza,negli anni 60 e 70 stagioni di grandi lotte e grandi cazzate rappresentava la nuova generazione rivoluzionaria e le istanze politiche di una società che cambiava in modo vorticoso.La crisi politica aperta con quel maledetto anno 1989 ha generato il democretinismo,cioè una nuova e poderosa svendita alla democrazia da salotto borghese.
Così laddove prima il cinema era arma di battaglia,che non concedeva sconti a nessuno,che proponeva analisi,riflessioni,linee da seguire,siam finiti ai discorsi vuoti e falsi di borghesi delle roma bene con le loro bestie nel cuore,le cene tra amichette a sparlar di problematiche der core,(tanto il mondo e le donne delle classi meno abbienti,quelle ignoranti che non  parlano francese,si attacchino al cazzo),ci si parla e sparla addosso:abbiamo fallito,gli altri non capiscono un cazzo di un cazzo,si lascia fuori la politica e il partito,pensando che basti un po' di anti berlusconismo spicciolo per far presa sui coglioni che sbavano per saviano ,fazio,leggono la repubblica e son convinti di sapere tutto.In sostanza non sanno un cazzo:nè di politica interna,nè in quella estera.

Gli operai vengono seguiti attraverso un falso approccio proletario e dalla parte del lavoratore.Slavato,da turista che va a fotografare le scimmie.Senza l'apocalisse di Petri e il sostegno umano di un grande come Comencini,guardate recuparate DELITTO D'AMORE.

Chiacchiericcio fatuo,finto impegnato che :oh,vedo rai tre,moralismo schifato da gente dabbene che è scandalizzata dal fatto che i popolani -per colpa loro-navighino nell'ignoranza e nel cattivo gusto.
Così abbiamo sempre quei registucoli-lucchetti,si uno è lui,cristina comencini è un 'altra,talora mazzacurati,e tantissimi altri- e attori e attrici-sempre gli stessi e stesse-che girano operine morali di scarsissimo peso politico.Roba noiosa,dabbenista,con musichette e marcette che fa simpatia,ma andate a cagare va!Ammuffite la cultura tenendola prigioniera come fosse cosa solo vostra,rinnegate la potenza del realismo con le vostre menate del cazzo ,di chi vive lontanissimo dal problema e dal popolo.Faccine eleganti che declamano patemi d'animo degli illuminati ,di una sionistra americanizzata,liberale fino al buco del culo e oltre,pleonastica e frignona.
Mi avete rotto il cazzo,avete sputtanato stagioni fantastiche di lotte e di potenza cinematografica.Vi fa schifo l'ideologia e vi manifestate per quei parassiti che hanno lavorato con il pci e dintorni,ma fondamentalmente siete sempre stati anti comunisti della peggiore specie,quelli dei borghesi che han giocato spocchiosamente a far gli amici dei proletari.
La merda del cinema democretino ha spazzato via l'urgenza di un cinema politico che troviamo nei Dardenne ad esempio e una volta,prima del declino,anche in Loach.
Mi hanno rotto veramente il cazzo,e spero che oggi vedendo il caso mattei provino disgusto per essi e il loro inutile cinema borghese

giovedì 30 agosto 2012

PRIMO AMORE di MATTEO GARRONE

Titolo sarcastico,amaramente e ferocemente romantico,per una pellicola che a mio avviso è tra le migliori ,non solo del regista,ma della nostra morente cinematografia fatta di anemiche pellicole dabbeniste e borghesi.Incapaci di analizzare il malessere,la follia,la crudeltà,in un contesto di benessere materiale,si abbandonano a lezioncine morali inopportune  e noiose.Garrone invece ha il coraggio di girare una pellicola non facile,non per tutti,non consolatoria.Storia vera,reale,e per questo ancora più spaventosa,traumatizzante,perchè nemmeno possiamo nasconderci dietro il solito:ma tanto è un film!Perchè quello che vediamo sullo schermo,già terribile di suo ,qualcuno l'ha subito nella sua vita quotidiana.
Mostri,così li chiamiamo dopo.No?Qualcuno si lamenta,cerca giustificazioni,dice che sono come noi,ma ...ma sono mostri !Sicuramente mimetizzati benissimo tra i tanti tontoloni normali che popolano il mondo.Avranno subito traumi e visti così sono come noi,nel senso:non vanno in giro a fare minchiate.Gente normale,qualcuno potrebbe dire..e dicono poi nei tg.
Alla base c'è un libro:il cacciatore di anoressiche.Alla base c'è uno che ha scritto questo libro e che è in carcere per l'omicidio della sua compagna-quindi anche il finale che per molte sarà liberatorio,in realtà è beffardo e non conclude un beato cazzo-Marco Mariolini,mi pare si chiami.

Nel ricco Veneto Sonia incontra Vittorio ,un piccolo artigiano orafo che gestisce la minuscola azienda paterna con due operai,potrebbe sembrare una storia come tante,(anche se dall'inizio dà segnali inquietanti),se non fosse che l'uomo è ossessionato dalla magrezza,anzi da una magrezza estrema che lui giudica la reale purezza,la perfezione.Così lei in principio accetta di dimagrire,poi si ritrova prigioniera dell'ossessione dell'uomo.
Quello che molti reputano un gesto di salvezza finale della donna,in realtà non cambia nulla-la voce dell'uomo dice che rimarrà sempre con lei-e infatti nella realtà lei è morta,uccisa a coltellate.
L'amore è una malattia feroce e spietata,che anulla la volontà nei soggetti deboli,una guerra dove i rapporti di forza contano come in ogni altro settore.Un film oscuro,lento,fatto di piccole cose ed esplosioni incontrollabili-da manuale la scena del malore di Sonia in discoteca e la crisi al ristorante- certo molti lo abbandoneranno subito:vogliono solo evadere e azione,pazienza.Non interessa a noi.Gli altri,quelli che chiedono al cinema di non trattarli da coglioni perchè figli di operai,ma di farli crescere troveranno una grandissima pellicola ,un film imperfetto ma fondamentale,importante,uno di quelli che ti trascinano in un universo dove la normalità di tutti i giorni nasconde una follia incontrollabile,furiosa,devastante.La solitudine assoluta della vittima e del carnefice rinchiusi in una prigione che dovrebbe essere la cosa più bella che possa capitare nella nostra vita.Implacabile e crudele.
Da vedere assolutamente

mercoledì 29 agosto 2012

IL FUGGITIVO di ANDREW DAVIS

Quando non hai un film vecchio da rifare,un fumetto,un libro,che fai?Porti sullo schermo una serie tv.Per dar modo a tutti di dire: eh si da piccolo era il mio telefilm preferito e menate simili.Che poi migliora la vita e crolla il colonialismo a sapere cosa guardassero le patetiche stelle di hollywood eh!
Comunque era il 1993 e io andavo incontro a un ennesimo disastro scolastico,ma che ci frega,al cinema vidi questo film e mi piacque subito.Sai quelle passioni tremende,incontrollabili?Ecco non così.Però diciamo che Il Fuggitivo divenne uno dei miei film preferiti,non della vita,ma della pensione e pompino da parte di giovane infermiera nazi lesbo si!Assolutamente si.

Ora cosa ha di buono questa pellicola?Che è purissimo cinema.Due ore di fuga e inseguimento,girato però senza quelle carnevalate che avrebbero spopolato nel decennio successivo,a suo modo questa pellicola è crepuscolare,malinconica.Perchè c'è un tizio innocente accusato dell'omicidio della sua moglie che scappa e uno che nella vita non ha altro da fare che inseguire le persone che gli dà la caccia.Due uomini soli alla ricerca di verità e giustizia,in un mondo che sacrifica amicizia e vite innocenti pur di fare soldi.Visto che l'assassino è il poliziotto senza braccio,ma il mandante l'amico di famiglia..si,si,è un fottutissimo spoiler,il finale tutto per voi.
Mi piace perchè è un onestissimo film di genere,altamente professionale,con tante scene davvero al cardiopalma-l'inseguimento sulle scale in carcere,la parata di san patrizio,il salto dalla cascata,il lungo finale-e memorabili.Un film virile,nel senso buono non nel senso di malattia venerea,ma nel senso con quella rudezza maschile sana,spicciola,ma non sciocca.Roba da cowboy e tabacco.
Il film è anche il Colpo di Culo,di un meno che mediocre mestierante di nome Andrew Davis,che con questa pellicola,dopo tantissima robaccia,firma un'opera di genere destinata a rimanere negli annali della storia del cinema,(esageriamo alla grande,ma non sottovalutate questa pellicola eh),uno di quei film che andrebbero rivisti con gli amici e le amiche ,per una serata di tifo e ottimo cinema di genere

Harrison Ford come sempre è funzionale alla parte,giganteggia Tommy Lee Jones,che infatti vinse l'oscar.Il suo Sam Gerard è la forza del film.Ahimè ,essendo gli ammmeregggani degli inferiori coglionazzi,girarono pure un bruttissimo,squallido,orribile semi seguito:u.s. marshall.Non ebbe riscontri di nessun tipo.
Quindi rimanete solo legati al bellissimo Il fuggitivo,un grande film di quelli che si facevano ai tempi!^_^

martedì 28 agosto 2012

MANHUNTER di MICHEAL MANN

Esiste un periodo della nostra vita ,legato al passaggio tra infanzia e pubertà,in cui ci troviamo in una sorta di nuovo animismo primitivo.Forse il nostro es è incasinato con le pratiche :maturità,responsabilità,e cerca di contraffare i documenti.Per farci rimanere sempre giovani,bambini.Stupidi.
Tuttavia in quel momento esatto emergono,non in tutti solo nei migliori e più intelligenti,certe zone d'ombra,di disagio,di malessere.Puoi dire:esistenzialismo?No,una sua versione più scorticante e dolorosa,terrena:immedesimazione.Trovi sullo schermo,sulle scene ,qualcuno che ti potrebbe essere amico,se non tu stesso.Vedevo Woody Allen e mi guardavo come in uno specchio:sono questo.Guardavo Clint Eastwood e pensavo:vorrei essere questo.O anche il buon Arnold,ma non gli altri tamarroni con i loro film fatti da e per oligofrenici.
Poi una sera ,appena finito di fare i compiti mi imbatto in quello che è diventato un Mito,di cristallo e uragano.La violenza e il desiderio totale e totalizzante di amore,ma non quello Grande Eterno,quello quotidiano.Dove anche una mano che accarezza una tigre che dorme,dice moltissime cose che 1000 LOVE STORY non diranno mai.L'amore brucia gli invisibili,quelli che non son nemmeno talmente cool da essere dei poveracci tossici emarginati e poverini salviamoli,no cari miei!Parlo di quelli che sfiorate ogni giorno,senza che essi lascino un ricordo.Esattamente come Francis,gli amici lo chiamano Dente di fata-si vocifera che sia un errore di tradizione dall'originale che sarebbe Tooth Fairy che dovrebbe essere Fatina dei denti-e io da quel momento ho compreso che c'era spazio anche per altri.Non solo brillanti e nevrotici intellettuali-cosa che poi son diventato con successo del tutto personale,perchè inspiegabilmente gli altri mi considerano il solito pirla ^_^-o duri che non chiedono mai,ma anche la violenza e il desiderio di fare male per imporre una propria sottile e tagliente disperazione.
Si,Francis è l'assassino.Si,è quello che i poveri di spirito e intrappolati nel semplicismo chiamerebbero il Cattivo...Cattivo?Uno che porta sullo schermo l'amore totale,profondo,sussurrato,in punta di piedi,ma così indimenticabile.Una persona dotata di appena un po' di sensibilità non può rimanere indifferente a codesta bellezza devastante,alla purezza assolutista e totalitaria dell'amore per Dente di Fata.Come provocare forte commozione senza ricattare facilmente lo spettatore.Ecco,il rapporto alto e nobile che dovrebbe esserci sempre fra noi che vediamo e quelli che fanno cinema.Queste cose non capitano con i mestieranti,i quali vengono fatti passare per salvatori del cinema,ma è una panzanata che piace dire tanto per dir qualcosa:"fa caldo oggi","i negri hanno il ritmo nel sangue","i mestieranti hanno salvato il cinema".Nell'immediato,forse,ma a furia di film inguardabili,girati in fretta e furia per far i danè,oppure come robaccia da studio alla fine ha impoverito la cinematografia,anche perchè hanno smesso di incassare. Vogliamo specificare come si è rovinato il nostro cinema?Grazie ai coglioni che hanno cominciato a riempire il mercato di filmacci di genere:western,polizieschi,mitologici,horror.Sono stati i mestieranti a farci guadagnare,ma anche a farci perdere.Questa la verità,imparatela e fatala conoscere ai vostri figli.Lo dice Zio Davide
Micheal Mann:solo un pirla potrebbe vederlo come un semplice regista di ottimi film di genere.Mann è il Cinema autoriale che usa un genere al massimo delle sue potenzialità artistiche.Porta il sublime e l'estetica gelida,tagliente,urticante dove altri andrebbero piatti e trucidi.Con pochi tratti descrive personaggi complessi e completi senza disperdersi in troppi intimismi e parole,ma anche trasformando lo stereotipo in qualcosa di vivo,palpitante,credibile

Manhunter, lo sapete tutti,è tratto da un romanzo di Thomas Harris:il delitto della terza luna-RED DRAGON,in originale-moltissimi lo conoscono perchè in questa opera,sia letteraria che cinematografica-appare Hannibal Lecter,che per volere di Mann nel film si chiamerà Lektor.Personaggio poi ampiamente sputtanato,dal pessimo Hannibal in avanti.
Racconta la storia di Will Grahm abilissimo agente federale che ha il potere di comprendere i folli,serial killers e mostri umani che popolano le nostre civiltà poco civili.L'ultima volta è uscito a pezzi,ma deve tornare di nuovo in azione per fermare Dente di fata ,un pazzo che stermina intere famiglie ,solo quando arriva la luna piena.Potrebbe essere raccontata così ,questa storia.Niente di nuovo,ma infatti..Eppure è una sorpresa continuaa,una gioia macabra e decadente,una ballata d'amore suonata da un 'orchestra diretta dalla Morte..Capite cosa intendo?Il cervello vi va in fumo?Fate così:andate a vedere una roba con Van Damme e poi tornate eh?
Dente di Fata cerca il suo posto nel mondo,la sua riconoscibilità affettiva,nella megalomania suprema:quella di togliere la vita.Meccanicamente egli porta il suo spettacolo-mette le vittime in cerchio affinchè ammirino la sua trasformazione-nelle case degli americani.Scelti guardando i filmati delle loro vite,desiderando di far parte di quel mondo così normale,perfetto,a portata di mano,ma che lo respinge totalmente.E io sto con  lui.Ne comprendo il dolore e la voglia infantile,tenerissima di essere "normale".Dicevo all'inizio del post:Dente di Fata,come il serial killer impersonato da Bob Hoskins in Il viaggio di Felicita,o il Cesar di Bedtime,è una grandissima figura di fondamentale importanza per me ,come spettatore e non solo.Non ricorrono al pietismo,buonismo d'accatto per commuovere le masse,ma nemmeno al cattivismo di merda per eccitare i fighetti di sta cippa.Sono Esseri Umani portatori di morte,ma ESSERI UMANI.
Tanto che quando Francis si innamora della non vedente ne capiamo le sue potenzialità come uomo,potrebbe vivere normalmente,essere marito,padre,un buon amico o collega.Poi la mazzata finale,uno dei finali più atroci,disperati,crudeli,spiazzanti senza che vi sia nulla di nuovo sullo schermo.La caduta di un dio,del drago rosso,e dell'uomo :francis.Per mano di un angelo borderline,uomo solo che annaspa tra l'inferno e la quiete che è Graham
Mann secondo me offre una versione migliore anche del romanzo.Film notturno,apocalittico,eppure labile la luce di una speranza si vede nel finale ,a casa,in famiglia,per Graham.Però è solo un'illusione per me:l'ombra di Francis,della sua grandezza sovrasta ogni cosa.
Indimenticabile,leggendario,capolavoro.Cazzo va venerato come un fottuto dio di fine del mondo e inzio di una nuova era dove gli Antichi risorgono dalle nostre macerie di disamore,follia,orrore

giovedì 23 agosto 2012

KISS OF THE DRAGON di Chris Nahon

 L'action è un genere in cui conta moltissimo l'aspetto tecnico ,cioè il cinema puro:montaggio,movimenti di mdp.Una esteriorità prepotente,ganassa,un luna park infuocato e veloce di mazzate ,esplosioni,scontri.Tuttavia nel genere è possibilissimo anche sperimentare .Perchè è proprio qui che è facile mostrare la pochezza di chi fa film ridicoli,piatti,noiosi,conformisti,di squallida idiozia e chi invece gira robustissimi prodotti popolari,spesso arrivando anche a inventare cifre artistiche e di innovazione del linguaggio notevoli,pensiamo a John Woo,il cinema è industria e con i film di cassetta si finanzia altre cose importanti,tuttavia il cinema è arte nel senso che ricorre prepotentemente all'estetica.Certo questa cosa spiegarla alla cinematografia italica è assai dura.Si son fottuti con prodotti scadentissimi ,improvvisate,una certa cialtroneria che in  grandissima misura stanno pagando ancora oggi.Il discorso che si debba ringraziare un harlin perchè la sua merda che curiosamente non puzza un po' come direbbe jannacci,dovrebbe spingerci a ringraziare i cinepanettoni,lodare san neri parenti,fare sacrifici per de sica.Visto che la mettiamo così ogni discorso critico viene a crollare e tutto fa brodo.Io non la penso in questo modo,e siccome presto massima attenzione a quello che penso e voglio lo dico:il cinema come prodotto industriale deve essere di grande qualità.La sciatteria,l'opera dei mestieranti non serve a un beato cazzo.Il pubblico è stato rincoglionito per decenni con la spazzatura degli americani,ammaestrato a dire solo wow e a pretendere storie minime ,scarse,personaggi macchietta divisi nettamente e scioccamente,botti e fuochi di artificio che hanno poco da dire.
Per fortuna sono arrivati gli orientali,mentre noi sborravamo e orgasmavamo stile ditalino per i Top Gun dei miei coglioni,a hong kong giravano A Better Tomorrow.Metti a paragone queste due pellicole:la prima è un'oscena opera propagandistica piena di stronzi e troie,che piacciono a un pubblico di collaborazionisti,o ai nandi mericoni de noantri.Opera come tutte quelle girate da Scott davvero sciatta,scialba,ridicola,uno spottone imbarazzante,pachidermico e tedioso.La seconda è una continua invenzione,una rielaborazione delle potenzialità della macchina cinema.Una meraviglia ,un film di genere,dentro le regole del genere,eppure girato come un'opera d'arte.
Lo stile rivoluzionario ed esetizzante verrà ripetuto anche dai bambini occidentali,che al grido :anche io,anche io,rovineranno svuotandolo di ogni poesia della tecnica e della ripresa,in assurde acrobazie.
Tra i film che fanno il verso alla moda di hong kong ,questa pellicola la reputo tra le migliori.Niente di particolare,moltissima azione.Però c'è nei rapporti tra il poliziotto cinese e la prostituta di origine americana ,una certa tenerezza,una sottile malinconia che ci prepara alle prossime coreografie spettacolari.I personaggi hanno un minimo di credibilità,anzi sono ben realizzati,pur essendo del tutto funzionali alla storia e alla regola di un cinema per masse.Inutile dire che amo profondamente questa pellicola perchè i cinesi sono i buoni,buonissimi,mentre i francesi i cattivissimi e coglioni.Amano la cina e odiando la francia,wow!Un poliziotto comunista di un grande paese dove regna il socialismo di mercato contro un paese di colonialisti del cazzo.E i colonialisti le prendono eh!
Il film ha scene spettacolari,avvincenti,adrenaliniche,suggestive.Quando Jet Li uccide un cattivo con una pallina di biliardo è roba da ringraziare dio per avere gli occhi ed essere vivo eh!

Non offre nulla in più di uno spettacolo di corpi e mazzate eppure ha qualcosa di amarognolo,di malinconico nei personaggi e un grandissimo cattivo che aiuta a questo tipo di storie!

I FALCHI DELLA NOTTE di BRUCE MALMOUTH

La base del cinema,come industria,è fatta dai film medi.Cosa sono?Quelle pellicole che non stanno ai piani superiori delle grandi produzioni o del cinema d'autore,ma nemmeno in quelli bassi delle piccole produzioni,e del trash più ottuso.
Questa pellicola fa parte di questa categoriaUn buon esempio di poliziesco metropolitano,urbano,che certamente è reazionario e propagandistico-il veterano eroe del vietnam dal cuore d'oro contro il folle terrorista che lavora per i movimenti di liberazione e i cattivi comunisti,ah ma no..questa cosa non verrà presa in considerazione dalla nuova critica gggiovane,popolana,alternativa delle riviste e robe simili-però ha un suo perchè.E vuoi sapere quale è?Rutger Hauer.Si,perchè se per le masse di amorfi e oligofrenici che corrono a vedere ste robe magari interessa il nome dell'eroe,alla storia e al film servono assolutamente un cattivo.Più il cattivo è ben descritto e interpretato,più il film funziona.E devo dire che nella parte del terrorista tedesco,ma educato nelle università di Mosca Wulfgren o roba simile,Rutger è strepitoso.Glaciale,beffardo,feroce,imprendibile.Senza sbavature.urla,discorsi sciocchi.Lui uccide e lo fa bene.Ganzissimo,potremmo dire .Ma certo scriviamolo:ganzissimo.
L'eroe è un giovane e lanciatissimo Stallone ,il suo Da Silva non è male.Un poliziotto che con il suo collega il nero Fox affronta la criminalità notturna nei luoghi più sporchi e miseri di New York.Il film vale la pena di vederlo per uno Stallone en travesti,si dice così?Bè,vestito da donna :all'inizio e alla fine del film!Già questo ti fa amare questo piccolo,ma ben fatto prodotto degli anni 80.Primi anni ottanta e per questo senza le spacconate oscene ,anzi osceme che seguiranno durante il tempo del reaganismo.Stallone sarà un attore di punta di quella spazzatura ammmmeregggana .
Qui invece abbiamo personaggi certamente legati al genere,ma ancora non ridicole macchiette reazionarie.Il personaggio di Stallone è in fin dei conti un uomo normale,che si trova ad affrontare un grande pericolo.Hauer certamente è il dominatore,il mattatore del film,si aspetta che colpisca per far alzare le quotazioni della pellicola.
Insomma un gradevolissimo oggetto ludico,di mero intrattenimento con messaggio propagandistico pro capitalismo ,occidente,liberaldemocrazia,,colonialismo e imperialismo,ma se togliete questo avrete un buonissimo poliziesco.

mercoledì 22 agosto 2012

GANGS OF NEW YORK di MARTIN SCORSESE

Le città e le nazioni nascono dal sangue,dalla violenza,dal fuoco,dalla devastazione,dalla morte.Un atto di guerra insomma,altro che le cazzate sull'Innocenza Americana.Non è mai esistita,non c'è mai stata,ma gli ammeregggani raccontono e si raccontano troppe balle.Da bambinoni ci credono pure.
Questo titanico,giantesco,potentissimo film di Scorsese ci mostra tutto chiaramente fin dalla primissime scene:la preparazione alla battaglia tra i dead rabits e i nativi.Atmosfera carica di violenza,assenza di regole,sfruttamento delle forze migranti per costruire un sogno che non sarà mai loro.
Certo non tutto funzione,ci sono parti forse troppo riempitive,ma è un grandissimo spettacolo per gli occhi ,grazie alle magistrali scene di massa,ai costumi,alla fotografia,sembra di essere anche noi in quel di Five Point nell'inferno americano
La storia è quella classica del tizio che torna per vendicarsi.Infatti il poveretto ha perso il padre,capo dei Dead Rabit per mano di un crudele assassino Il Macellaio.Il ragazzo entrerà nelle grazie del tipaccio,fino all'inevitabile scontro finale.
Solo che entra in scena la Storia,quella fatta dagli uomini di potere che usano i figli dei poveracci per fare la guerra a sud,durante la guerra civile e allora la rabbia della gente esploderà e sarà un'apocalisse di inaudita ferocia.Ci rimettono i ricchi,ma anche i neri-visti come causa della guerra che strappa dalle case mariti,figli,fratelli,padri-travolgendo le bande,le loro leggende e regole
Così nasce la città di New York, sulle ceneri e il sangue dei poveracci a loro volta portatori di morte e distruzione
Una lunghissima sinfonia di violenza,tradimenti,onore e altre menate.
Un grandissimo film di un maestro assoluto come Scorsese.Ottimo cast,Di Caprio bravissimo,ma è Daniel Day Lewis a trionfare:un personaggio memorabile ,più grande del film e del cinema in generale.Un cattivo straordinario

martedì 21 agosto 2012

DIARIO DI UNA SCHIZOFRENICA di NELO RISI

Uno dei crimini peggiori compiuti dagli spettatori è senza ombra di dubbio la mancanza di curiosità verso un cinema altro e oltre,sicuramente non sguaiatamente per le masse pìù ottuse,ma alla portata di una fetta di pubblico normalmente scolarizzato.Sono quelle opere fatte da registi che agivano veramente ai margini,(non come certi macellai del cinema di genere che mo paiono dei poveri emarginati,che facevano film con due lire,e invece all'epoca facevano soldi a palate e i loro film avevano budget medi ,altro che due lire e tanto genio),ed isolati.Uomini che credevano in  un cinema che non fosse solo mera industria senza un bricciolo di formazione educativa,pedagogica,delle masse.Bruttissime cose vero?Visti i tempi direi di si.Compito dello Spettatore Indisciplinato è andare pescare anche questo cinema,come la grande tradizione sovietica o il cinema cinese e altre menate,da mescolare con i  grandi classici popolari hollywoodiani,certo.Nelo Risi,non dovessi sbagliare,dovrebbe essere il padre di Dino Risi.Nel 1968,anno di grazia e lotta,gira questo piccolo e potentissimo film,credo per la tv.La storia è quella di Anna una ragazzina con gravissimi problemi psicologici,anzi psichiatrici.Figlia dell'alta borghesia,passa di clinica in clinica senza mai migliorare.Fino quando la affidano a un centro dove lavora una dottoressa Bianca,che vuole sperimentare un nuovo metodo di cura.Trattando i pazienti da esseri umani,non usando i farmaci se non solo quando sono assolutamente necessari.La pellicola parla del rapporto tra la donna e la sua giovane paziente.Il lungo,doloroso,irto di ostacoli,percorso spesso sul punto di fallire miseramente che si instaura tra le due donne è descritto con uno stile asciutto,anti retorico,essenziale,spoglio,quasi come un film dei miei amatissimi Dardenne.La magia del cinema è anche questa:riflettere,pensare,domandarsi.Cosa è la malattia mentale?Possibile uscirne?Un malato di mente è per forza un individuo da rinchiudere ed emarginare dalla società?Siamo sicuri che alla fine Anna sia veramente guarita?Lo dicono in un film,ma nella realtà?Ti fa riflettere sul movimento che in  quegli anni nasceva sotto il nome di anti psichiatria,sulla legge 180,tantissime cose.Ecco queste opere del tutto ignorate,dimenticate,perse,sono le vere chicche del cinema italiano,che meriterebbero non uno spettatore indisciplinato e un po'pirla che le riscopra,ma tutta sta ciurma di cvitici popolani,popolari,alternativi e conformisti al sistema.che si impegnino a recuperare una parte preziosissima ,l'essenza del cinema necessario,utile,di un modo davvero alternativo a quello che poi alla fine ha ucciso la nostra industria,del famo,giramo,annamo.Non è che siccome Boris ci fa ridere allora dobbiamo reputare normale che si lavori alla cazzo di cane,rozzamente,dammi sta robba da fare va..Così,come viene viene.
Brunello Rondi e Nelo Risi con le loro opere ci indicano un cinema che non dobbiamo lasciare sparire.Vabbè,il primo poi ha diretto film erotici...Lassa perde!

BEVERLY HILLS COP di MARTIN BREST

Il primo film che vidi con i miei amici al cinema fu:beverly hills cop 2,una cazzatona atroce.Lo ricordo volentieri solo perchè era la prima uscita da bamboccio delle medie eh!
Il primo lo avevo visto in tv e mi pare che andassi ancora alle elementari.Ci piaceva per il linguaggio che in quei tempi ci sembrava assai spinto,quel senso del proibito che nei tempi delle pussy riots ahimè non esiste più,ma per fortuna il grande Putin ci sta pensando a ripristinarlo.
Rivisto oggi cosa possiamo dire?Un buon filmettino.Divertente,con un certo ritmo che tiene desta l'attenzione.Sopratutto è un film di attori.Murphy all'epoca era una promessa del cinema americano e questo film confermò il suo periodo d'oro,che ha sprecato in fretta con il secondo bruttissimo capitolo-e infatti è diretto da Tony Scott-e con cazzate oltre la decenza come il fanta-commedy Il Bambino D'Oro .
Questo primo film della saga che si compone di 3 episodi non è male,e ancora oggi lo si guarda con un certo gusto.Certo non parliamo di una grande pellicola,ma di un prodotto di sano intrattenimento girato con una certa piccola e sottile grazia da Brest.Regista di commedie ,che ha diretto una stupenda commedia d'azione come Prima d Mezzanotte con De Niro e Grodin,sicuramente superiore a questa pellicola con il buon Eddie,e poi anche film noiosi e inutili come Vi presento Joe Black,o il remake sciaguratissimo di Profumo di Donna.
La storia è quella di Axel Foley,agente di colore della polizia di Detroit,un poliziotto indisciplinato che si mette sempre nei guai.Un giorno riceve la visita di un suo amico d'infanzia,il quale viene assassinato poco dopo.
Il poliziotto parte per la California,precisamente il quartiere ultra lussuoso di Beverly Hills.
Si troverà tra i piedi un duo di sbirri del luogo con i quali alla fine stringerà una forte amicizia.
Piccolo classico degli anni 80,mantiene un certo fascino.Ma anche talora appare un prodotto datato,poco incisivo.Comunque da rivedere di tanto in tanto

e mo mi avete rotto il cazzo


Il delicato titolo con cui apriremo questo post vuole sintetizzare un mio sentimento ,più che opinione,verso un movimento che veramente mi sta facendo a fette la poca pazienza e il pochissimo spirito democratico che tengo da qualche parte


Non ho un opinione altissima della gente che mi circonda e poi ho la curiosissima abitudine di dover puntualizzare,rompere il cazzo in genere,litigare con le persone che -chissà perchè poi- stimo o credo di stimare.Con orgoglio posso dire che non sono una persona con il carattere bello e facile,ma un lunatico in assetto di guerra e di cazzate permanente.

CON QUESTO POST VOGLIO RENDERE CHIARO COSA MI ROMPA DAVVERO I COGLIONI E NON TOLLERO PIU'

PROLOGO

Tony Scott se ne va,ma Paul Thomas Anderson sbarca al festival di venezia.Non sempre la vita è ingiusta.


LE DAME E I CAVALLIERI DELLA NOSTALGIA CANAGLIA

Disprezzo profondamente questa moscia,invertita,smidollata,generazione.Anzi non generazione di cui ahimè faccio parte.E vedendo i cretinetti che ci seguono temo che le cose non andranno affatto bene.
Fare un confronto con le altre generazioni è spiazzante,davvero.Qualcuno ha nostalgia di come sarebbero andate le cose se la resistenza partigiana avesse spazzato via non solo il fascismo,ma anche i collaborazionisti dei nuovi occupanti.Altri rammentano i grandi giorni delle lotte operaie,dei conflitti sociali,noi?Fate un giro sui blog,ascoltate per strada,domandate direttamente.Abbiamo iniziato con la girella,continuato con i cartoni animati,mo siamo finiti a difendere in nome di una ridicolissima adolescenza tarocca portata agli estremi ,qualsiasi troiata filmica degli anni 80.Anni odiosi,di plastica,ma si sa..eravamo giovani.Eh,sai siamo vecchi a 30 e qualcosa anni.Chiaro potremmo discutere sul fatto che questa forma di governo nazionale e non solo ci tolgono fiducia nel futuro,ma sai dire questo significa che poi dovremmo fare anche una riflessione politica,giungere al fatto che il socialismo reale è la meta da ambire,ma va la..con questi?Mi ricordo le zoccole e i coglioni che mi volevano far passare per pirla-a me ..dico a uno che è nato geniale e superiore,ma ahimè proprio per questo irriquieto e perennemente incazzato-perchè mi interesso di politica e sopratutto perchè no:i vsotri scott,harlin,anderson-il coglione-rambi ,van damme  e cagate simili.Me li ricordo.Erano tantissimi,ora poverini soffrono la sindrome di essere accerchiati da tanti cattivoni che hanno splendidi gusti cinematografici.Vocianti e stramazzanti ,prepotenti nel loro spirito acritico e di contraddizione si attaccano alla nostalgia,al non crescere come uomini e donne e nemmeno come spettatori.Magari si illudono e ti illudono,ma è chiaro quanto siano legatissimi a un immaginario collettivo colonizzato dalla merda più merda della peggior cagata americana.
Trovano scuse imbarazzanti,perchè rammentiamo :si popolani contro gli intellettuali,ma talora il brivido ci coglie e allora si vuol celebrare un certo semplicismo tamarro.Bada bene che poi questi sono borghesissimi come me,anzi io modestamente sono pure figlio della cosidetta classe operaia,e per questo ,sapendo quanto la cultura sia fondamentale come arma per non farsi inculare da falsi bisogni e nostalgismo becero, mi faccio un bel mazzo per migliorare.
Vero la nostalgia è un sentimento importante,profondo,serio,ma non la sua decadenza legata a pessimi gusti o improbabili rivalutazioni.


LA SANTA MEDIOCRITA'

Irritante e insostenibile.Non credo si possa dire o scrivere altro.Questo discorso comunque si lega sempre al capitoletto precedente.Non è sbagliato rivedere il cinema popolare anche quello più robusto e genuino,ma una cosa dovrebbe essere ben chiara:non celebrare quei registucoli che attraverso le loro pellicole hanno danneggiato l'immaginario comune spingendo la gente,le masse a essere amorfe spettatrici di opere :piatte,prevedibili,conformiste,scialbe,sciatte,senza guizzi che sia uno nemmeno a pregare la madonna .Questa esaltazione del fondo del barile mi disgusta.Perchè mi offende e offende l'intelligenza dello spettatore medio.Il quale non deve essere un bambinone ad oltranza,con i suoi pop corn del cazzo.Perdersi nel nostalgismo ed esaltazione del mediocre perchè era quello che vedevamo oppure è solo una spacconata,per quanto legittimo..ma no che cazzo faccio il democratico quando non lo sono,no!Non è legittimo.Trattasi di cretinata.

SENSO CRITICO,CRESCITA,MILITANZA,ATTIVISMO,ANCHE NEL GENERE

Così ti ritrovi da un po' di anni armate del menga che dai blog e social network portano avanti andando oltre il comune senso del ridicolo ,l'esaltazione assoluta del nulla.E badate bene usando un doppio linguaggio di contraddizioni perchè da una parte ci sono quelli che cercano di esaltare lammmerda degli anni 80 ,prima erano fissati con i 70 e una clamorosa falsissima santità del nostro cinema di genere.Quello che permetteva che si producessero cazzate orride come i Nuovi Barbari,altri invece giolivi:ehi è tamarra wow.Ripeto,discorso spesso fatto da gente assolutamente borghese,che i tamarri li vedono con il binocolo dalle loro ville eh!Oppure da reali tamarri che si lasciano infinocchiare.Continuate,continuate,così loro domineranno la vostra vita e immaginario,ma per carità non dateci retta,che siamo degli occhialuti,dei poveracci.Io chiaramente no.
Entra in gioco quello che per me deve essere lo spettatore e il motivo per cui ho chiamato questo blog:Lo spettatore indisciplinato.
Vedo solo masse amorfe che pensano di essere liberi,starsene comodamente in fila verso il macello delle fantasie e delle idee.Non è vero,come qualcuno scrive,che è un problema del cinema odierno-e chiaramente per  cinema odierno nella loro testolina ammmeregggana,c'è solo il cinema usa eh?-contro una certa genuinità spontaneista dei magnifici anni 80.Anzi,se il cinema attuale è pieno di maicol bèi è proprio perchè prima c'erano i Tony Scott.,Renny Harlin,Paul Ws Anderson,che con il loro nulla assoluto-mettetelo al confronto con i film di un mestierante professionista come Richard Donner e di maestri come Verhoeven,Mactiernan,per non dire di Woo , e vedrete la schifezza al servizio della grande industria con lo scopo di distruggere il senso critico autonomo dello spettatore e la grande scuola del cinema di genere fatto con i controcazzi-hanno asfaltato la strada alle sciagure attuali.Roba che in sostanza riguarda per lo più il cinema ammmeregggano popolare e di massa,e i suoi estimatori.
Certo che gran merito di questa merda è dovuto al fatto che il senso critico sia scomparso o mal funzionante.A cazzo di cane e a seconda di dove ci porti il vento.Tentazione che colpisce anche me,figurati gli altri.Ora dovremmo sapere distinguere quello che per noi è oro dalla realtà oggettiva che forse lo stiamo fin troppo pompando.Tutto va bene,tutto è giustificabile.Basta che si faccia la guerra a quella brutta cosa chiamata cultura e ai maledetti intellettuali.Fatta ripeto dai loro figli e dalle truppe cammellate dei poveracci che si sentono importanti perchè oh,vedi che avevo ragione io.
Infatti la colpa gravissima di questo disastro è da attrbuire principalmente alle nuove generazioni di critici alternativ-popolan-fighetti,nello snobbismo dell'anti snobbismo come giustamente dice uno che non mi piace molto,ma che sta volta ha ragione:Mereghetti.Ora tutti noi abbiamo avuto un periodo di ribellismo in cui si è riveduto alla cazzo ogni cosa non fosse giudicata accademica.Tuttavia come spettatore ed essere umano deve pretendere di intraprendere un percorso di crescita,maturità,dove per maturità si intende il ruolo sempre attivo di chi assiste,di militanza in quanto portatore sano di senso critico che non subisce l'appiattimento  di un certo cinema ,ma lo contrasta perchè anche nel genere si cerca la storia,il personaggio,lo stile,non la smargiassata,la spacconata fine a sè stessa.Noi vogliamo il meglio ,lo pretendiamo,perchè non siamo bamboccioni.Chi vuole esserlo,va bene,ma si ricordi di evitare di fare la vittima,(eh si perchè ripeto si sentono dei poveretti solitari in un mondo dominato dalla dittatura degli occhialuti intellettuali...magara..magara sora mia!), e di propagandare il loro nostalgismo sciatto e reazionario come se stessero facendo chissà quale epocale guerra per il popolo.
Il popolo mantenuto sciocco fa piacere alle classi dominanti,invece egli deve crescere,anche con la forza se necessario.Quindi affidatemi la stasi con delega per il cinema e l'informazione,cazzo ve lo raddrizzo io sto paese di minchioni.
Il fatto che moltissimo cinema indipendente che usa linguaggi sperimentali o di crudo documentarismo sia stato del tutto dimenticato e scomparso,se non nelle videoteche dei folli come me,mentre tantissima merda e tantissimi assassini del cinema vengano esaltati da masse di conformisti piatti,è una cosa assai grave.Entra in gioco la riflessione e l'autocritica ,che deve essere spietata.D'altronde io critico  e giudico,perchè mi critico e mi giudico assai pesantemente.
Lo stesse vale per i film.Non vuol dire un cazzo che ero giovane o altro,ma li rivedo con attenzione.Tante cose che mi piacevano ora mi fanno schifo al cazzo,altre invece continuano.

IL SENSO DELL'AMICIZIA PER SMILLA

Si,era della neve.Palloso romanzo rifatto alla cazzo ,bè dicevo..Mi sa che questo post magari non piacerà a tutti e voleranno madonne oppure un 'alzata di spalle, un sospiro  e un;vabbè è occhialuto che ci vuoi fare.

Io però dubito assai dell'amicizia votata all'applauso permanente,alla condivisione acritica di ogni cosa,al leccaculismo di parte.Io sono un uomo di conflitto e scontro,rude,pesante,ma sincero.Meglio un vaffanculo che però dietro nasconde anche un reale interesse per la persona che una pacca sulle spalle tanto per fare.
L'amicizia è anche questo,non si sacrificano le personalità solo per il quieto vivere.


Ho finito,volevo scrivere delle cose che ho dimenticato,semplificato molti concetti..vabbè,ma quanno ce vo ..ce vo!

domenica 19 agosto 2012

BULLET IN THE HEAD di JOHN WOO

Si può usare un genere per raccontare una grande storia,un amarissimo e titanico racconto di formazione e morte?Si può fare action spettacolare e avvincente senza scadere nelle tamarrate rozze e imbecilli che ultimamente vengono pure lodate perchè c'avevamo 12 anni o meno e sai che fighi gli anni 80?Certo che si può.Quello che lo spettatore deve esigere sono due cose.una critica severa,mai popolana,ruffiana,finto proletaria,ma il contrario.Per la sua formazione di spettatoree, e delle belle storie da vedere.Scritte decentemente,con personaggi che seppure legati alle regole e agli stereotipi sappiano però coinvolgere,farti provare empatia per loro e le loro vicissitudini.Cinema classico,rigoroso,tradizionale,mica chiediamo per forza l'originalità e men che meno l'alternativismo che domina di questi tempi.




Un film d'azione è pure sempre una pellicola e non merita di mortificare l'intelligenza umana più del dovuto o di essere sgangherata e tamarra.Le spacconate fiere di esserlo valgono pochissimo,in un mondo giusto e sano,cioè quello dominato dalle mie regole.



In questo film il regista di Hong Kong raggiunge livelli altissimi e lirici di melodramma unito all'azione violenta coreografata che egli ha reso un vero e proprio stile artistico.



Tre amici nel 1967,vivono in un quartiere popolare.Sognano,si innamorano,vorrebbero vivere meglio.Uno di loro si sposa,ma un suo amico Frankie se la vede brutta con un tizio loro nemico:Ringo.La vendetta degli amici purtroppo si conclude in omicidio.Scappano in Vietnam dove conoscono l'orrore della guerra e della violenza.Qui però,uno dei tre :Tom,impazzisce per l'oro e il potere economico ,tanto da tradire gli amici.



Una ballata di morte,tradimento,sconfitta totale delle speranze e illusioni giovanili,del crollo dell'amicizia che non resiste all'interesse bieco e squallido del denaro.Uno struggente capolavoro,forse la vetta artistica di Woo,se non fosse per la scena del campo di concentramento troppo derivativa e troppo rozza nella sua propaganda ammmmeregggana-con tanto di arrivano i nostri-ma questo è una piccola caduta di tono che nulla toglie alla grande emozione ,alla commozione profonda,al dolore sincero che si avverte quando guardiamo questo magnifico film

I NUOVI BARBARI di ENZO G . CASTELLARI

L'operazione culturale di devastazione del senso critico,del giudizio,di una sana idea di critica  e autocritica dell'opinione ,ha generato gli improvvisati e sprovveduti che in preda a bambinesche nostalgie rivalutano non dico lammerda,che almeno è concime,no..lo squallore ,la bassezza,la volgarità ,di chi ha insultato con il suo cinema del cazzo l'intelligenza dello spettatore.
Esaltando mediocri mestieranti come maestri,evitando invece di riscoprire il nostro cinema migliore e marginale,come ad esempio il Demonio di Rondi o Diario di una schizofrenica di Nelo Risi.Sono tantissimi questi alternativi fighetti,finto popolani perchè a montenapoleone o ai parioli va di moda così.Non mancano nemmeno quei sottoproletari felici di esserlo,che ci vuoi fare?Funziona così e questi vanno avanti a celebrare il nulla
Come questo filmaccio:ridicolo,noioso,insulso,scadentissimo,dove si ritiene di aver uno stile perchè si usa e si abusa del rallenty- si noi abbiamo er rallentaro,er zoomaro e così via-dura ottantasette minuti e sono tutti di azione,ma devasta i coglioni peggio di ogni altra cosa.Mica è il primo film semi dilettantesco girato da Castellari,dobbiamo rammentare l'ultimo squalo,colpi di luce e robaccia simile.Tuttavia è anche vero che il regista ha girato un grandissimo e splendido film :Keoma, e due ottimi polizieschi:La polizia incrimina  ,la legge assolve e Il grande Racket.Poi scadeva in orribili minchiate come queste.
Sarebbe giusto riportare le cose come stanno e non inventare idoli,manco fossimo indigeni nella foresta eh!

LADY HAWKE di RICHARD DONNER

C'era il tempo del cinema popolare fatto senza originalità,ma con la passione per fare i soldi e dare sogni di grana grossa ai gonzi,che poi siamo noi eh?Nondimeno il metodo era piacevole,divertente,entusiasmante,così regalavamo ad altri il compito di crearci un immaginario a loro immagine e somiglianza,tanto..Però che bei film certe volte facevano.
Come in questo caso:una delle più emozionanti storie d'amore,magia,amicizia,duelli,mai fatte al cinema.
Philip è un abile ladro che per caso si imbatte in Etienne,un cavalliere errante con la compagnia di un falco.Si scoprirà che i due sono vittima di una maledizione perpretata dal cattivissimo vescovo noto figlio di puttana.Di notte il falco diventa una donna e l'uomo si trasforma in lupo.

Una classica favola ,una storia emozionante per le masse e i candidi-come me eh-che ci regala personaggi immortali,con grandi interpretazioni del mitico Rutger Hauer,il cavalliere,Michelle Pfiefer,la donna falco e Matthew Broderick,Philp.
Uno dei più bei ricordi d'infanzia e adolescenza per molti di noi

L'AMORE E IL SANGUE di PAUL VERHOEVEN

A mio avviso il miglior film di ambientazione medioevale mai fatto.Lo so,ce ne sono moltissimi grandiosi e avvincenti,ma nessuno è ironicamente spietato,dissacrante,feroce come questa sorta di armata brancaleone in salsa mazzate e sangue.
Una scorribanda di ribelli del cinema che mette a ferro e fuoco :religione,eroi,figure classiche,luoghi comuni del cinema,personaggi che dovremmo conoscere benissimo.
Il film comincia già col botto:una città sotto assedio e dei soldati che bevono,pregano,puttane gracchianti.Il caos cialtrone e ganassa della battaglia.Il signorotto locale per riprendersi la città si affida un comandante e ai suoi mercenari,ma poi spinge l'uomo a tradire i suoi "soldati".
I quali scappano e vagabondando meditano vendetta.Che si offre il giorno che per caso rapiscono una ragazza che deve sposare il figlio del signorotto.Comincia così una caccia spietata ,roba già vista.Solo che un genio popolare come Verhoeven gira le carte in tavola e i personaggi non sono mai come li abbiamo lasciati due minuti prima.Sottilissima la linea tra buoni e cattivi.Molto sottile,così come l'amore e la carne.Il nemico potrebbe diventare l'amico o l'amante e viceversa chi ci è amico potrebbe essere un nostro ostacolo.Un mondo di sangue,polvere,guerra,peste e morte.Tragico e cupo,eppure descritto con una ribalda gioia caglianesca.Dove il capriccio del destino viene scambiato come volere del Santo protettore dei mercenari e puttane,san martino,dove questi emarginati,esclusi,violenti,sudici assassini e donne di dubbia moralità hanno una forza travolgente e umanissima
Un grande cast,nel quale spicca per carisma e presenza scenica Rutger Hauer:il despota e innamoratissimo Martin

sabato 18 agosto 2012

IL DEMONIO di BRUNELLO RONDI

Esiste un cinema andato disperso,scomparso,dimenticato,che nessuno comunque cerca.Ora che gli spettatori vivacchiano di allucinazioni nostalgiche,di mediocrità para televisiva,di pochezza intellettuale.Persi tra il nulla del democretinismo civile ,le commediole di stantìo romanticismo,e tante cazzate su quanto fossero belli i film di genere di una volta.Dimenticando i nomi e le opere che invece meriterebbero una riscoperta  e difesa assoluta.
Come questo bellissimo,straziante,inquietante,horror sociale di Rondi.Lo definisco horror non solo perchè primissimo film a descrivere la possessione e l'esorcismo,che è l'elemento più visibile ed esteriore,ma sopratutto perchè è l'orrore il genere a cui appartengono i bifolchi,i i villani,i villici,da sempre.Creature dell'orrore perchè sprofondate nell'oscurantismo,nelle superstizioni e credenze di bassissimo valore umano.
Il fatto è una storia vera:in lucania una ragazza,abbastanza particolare di suo,per poter vivere con l'uomo che ama usa metodi "magici",lui però sposa lo stesso un'altra.La ragazza cerca di dividerli,ma sprofonda nella follia.Il paese la reputa una strega e decide di punirla.Aizzati dall'ignoranza,dalla miseria,decidono che lei sia l'incarnazione del male e la perseguitano.Inevitabile un finale tragico e amarissimo
Rondi è stato co-sceneggiatore di 8 e mezzo di Fellini e poi ha preso la strada della regia.A essere sinceri ha diretto parecchi film erotici,ma questa sua pellicola del 1963 è una vera perla di folgorante pulcretudine.I personaggi della ragazza e del "zio giuseppe" un santone e guaritore sono perfette anticipazioni del film di Fulci "Non si sevizia un paperino",il capolavoro del regista romano,parlo dei personaggi della Bolkan-l'attrice del film di Rondi interpreta un personaggio assai simile-e le scene di possessione sono potenti e a mio avviso possono anche aver influenzato il film l'esorcista,visto che la ragazza cammina come un ragno esattamente come dieci anni dopo farà Linda Blair.Il bianco e nero delinea zone d'ombra minacciose,lo stile è rigoroso,severo,senza sbavature,documentaristico,militante,radicale,pessimista.
Io dico che scaricate tante cazzatone e dovreste invece cercare questo piccolo e grandissimo film

venerdì 17 agosto 2012

DRIVE di NICOLAS WIDDING REFN

Una delle pecche maggiori di un certo cinema che ci ha colonizzato e schiavizzato da tempo è l'eroismo un tanto al chilo.Quel cazzo di arrivano i nostri,quei fottuti john wayne del cazzo senza macchia e paura.La figura dell'eroe tradizionale mi fa imbestialire e non poco,perchè è pure invenzione a sostegno dello status quo-non la banda rock- borghese e liberale.
Vi è però tutta una letteratura-cui faccio parte anche io eh-che predilige gli anti-eroi.Cioè persone che stanno ai margini,che non hanno nessun halleluja gente e santi a proteggerli,spesso violenti per necessità,ma è una violenza doverosa e purificatrice.Ecco,amo questo tipo di eroi.Se dovessimo chiamarli così per forza.

Drive appartiene totalmente a questa categoria.Anzi è una riscrittura fedelissima del genere,un atto d'amore nei confronti di questo tipo di cinema che ha perle clamorose come Strade Violente di Mann o Driver di Hill tra i suoi predecessori.Credo che l'opera del regista danese sia una summa di questi film,una rielaborazione del già detto e visto,ma con una potenza e urgenza indomabili e strazianti.
Un dolore implacabile e freddo.Che cova per metà film e  quando esplode è sinfonia di sangue e apocalisse di ossa.
Refn forse questa volta rende più accessibile il suo linguaggio di dotta riflessione sui generi-meno sperimentale o artistico rispetto a Bronson o Valhalla Rising,che per me è il suo capolavoro,il suo 4 potere-ma non perde nulla, anzi guadagna dal punto di vista dell'immaginario collettivo.
Boy è uno stuntman senza storia nè passata nè presente,forse futura visto che a suo modo si è innamorato di una giovane madre con il consorte in galera.Piccoli e timidi gesti,che colpisconodi più di scene di sesso ridicole o sentimentalismi mal assortiti.Prendi la scena del bacio in ascensore,tenerissima e reale,poi l'esplosione di violenza furiosa che segue.Già questo ti fa urlare al capolavoro.Che forse non è,anzi reputo che gli oscar a quell'immenso atto d'amore per il cinema e le sue ruffianerie che è The Artist ,se li sia meritati.Però a me degli oscar frega un cazzo,un premio ammmmeregggano figurati!
Il film è pieno di grandi personaggi.Diretti,scritti,interpretati con grande passione ,simpatia,dolore.Umanissimi.Anche nella loro crudeltà .
Credo proprio che non debba mancare nella vostra videoteca eh!E prendete il dvd originale cazzo!

martedì 14 agosto 2012

GOOD BYE LENIN di WOLFANG BECKER

Difficile trovare un film che sia il film della tua vita.Non credo in queste cose.Sono tanti che ci accompagnano lungo la nostra esistenza.Con motivazioni anche del tutto slegate e diverse tra loro.
Però se dovessi dire quale per me è il FINALE della mia vita,il miglior modo di concludere un film già di per se bellissimo e memorabile,bè direi che il premio spetta a questa magnifica opera.
Ci dicono da tempo che il socialismo reale era il male,terre grige e tristissime,mentre noi viviamo nell'eldorado grazie alle libbbbertààààà e alla democrazzzia.Il blog è troppo stretto per farvi una bella lezione politica,ma poi sai ..regalare pelle ai porci mi ha un po' stancato.
Il nostro sistema è abilissimo nel rincoglionire la gente,nel far pensare a loro di vivere benissimo.Ci rinchiudono a protestare su feisbuc e noi siamo felicissimi.Non chiediamo altro,ci hanno tolto i diritti sociali,ma cazzo che bello abbiamo quelli civili made in u.s.a..Ci tolgono il lavoro,demoliscono la scuola pubblica,la sanità,nei giornali e nelle televisioni la manipolazione dei fatti è una prassi consolidata-false fosse comuni,nazioni che pretendono di essere indipendenti descritte come orribili dittature,brogli elettorali quando ci fan comodo-sopra tutto la presunzione di essere tutti noi portatori naturali di valori magnifici da esportare ,perchè siamo superiori.
Mi fanno schifo i regimi liberali e preferisco di gran lunga le dittature rosse.
Quindi la DDR è stata per me nel bene e nel male,un grande esperimento,un grande tentativo,riuscito di creare una piccola repubblica socialista.
Il film è la storia di un ragazzo,Alex,che vive con inquietudine la sua gioventù,il quale durante una inopportuna manifestazione delle quinte colonne e nemici del popolo viene giustamente arrestato.Questo fatto capita sotto gli occhi della sua madre,Hanna,donna devota alla splendida causa del socialismo-ma non quello craxiano eh?-la quale ha un infarto.
Purtroppo scoppia la tragedia di novembre,la caduta del muro e l'avanzata delle truppe capitaliste e liberali.Le quali rovineranno il mondo in modo indecente,ah ma tu navighi su internet e scrivi :brutta cattiva casta,son indignato e allora ti senti libbbbero e forte.Certo!
Come?Lavori precario,manca solo che devi leccare il culo al tuo capo e ringraziarlo se si degna di tenerti lì.Non senti mai in tv o leggi sui giornali una voce contro le nostre rivoluzioni colorate e missioni di pace,se non con il pacitontismo di comodo,quello dei nè nè.
Ritorniamo al film in questione:opera sublime e toccante che racconta metaforicamente il rapporto tra il popolo e la massa e la sua nazione.Questo simboleggiano il figlio e la madre.
Il ragazzo infatti è costretto a fare vivere la DDR nel loro appartamento e tenere all'oscuro di tutto la madre,perchè l'emozione potrebbe costargli la vita.
Farà partecipare al suo delirante piano qualche vecchio vicino e la sorella.

I personaggi di Hanna e di Alex sono davvero memorabili:umanissimi,ti viene voglia di toccarli ,di vivere con loro.
Un film che vidi al cinema,quando uscì,con altri due compagni:non ti dico l'emozione e la commozione.Poi il finale ci ha devastato del tutto.
La genialata di fare credere alla madre che siano quelli dell'ovest a migrare verso l'est,capovolgendo le immagini del crollo del muro è sicuramente il FINALE che tutti noi sani di mente e dalla parte della ragione,verità abbiamo sempre desiderato.Il mondo però è un ambiente che favorisce gli idioti e così non è stato.
Rimane questa pellicola strepitosa,leggendaria,mitica,questo travolgente film e i suoi immensi personaggi
Gloria alla DDR!

sabato 11 agosto 2012

LO SQUALO di STEVEN SPIELBERG

C'era una volta un bimbetto di otto anni che ripeteva:voglio vedere lo squalo,voglio vedere lo squalo,voglio vedere lo squalo!Fino a quando fu accontentato.Lo diedero su Rai uno un lunedi sera di quasi 30 anni fa,sai era il periodo in cui in tv davano i film non come ora con tutta sta merda di migliaia e migliaia di televisioni inutili e a pagamento.Il pluralismo mi fa schifo in modo assoluto,vuol dire indebolire :proposte,senso della scelta ,della responsabilità di visione e così via.Va benissimo anche con due canali:uno per i modaioli modernisti e gente dalla bocca buona,l'altra per i normali,cioè noi tradizionalisti hai capito?-insomma alla fine vidi quel film e vinsi-caso più unico che raro- le olimpiadi delle frignate.Credo che alla scena dell'uccisione del bimbo mi venne un attacco di macarella incredibile,mai pianto così tanto in vita mia.Mia madre pensò bene di cambiare film,ma col cazzo.Noi occhialuti piangiamo,ma non molliamo.Sappiatelo,abbiamo uno stranissimo e umanissimo senso del coraggio,che è un'altra grandissima qualità che i tamarri non hanno.Sempre più convinto che essi possan solo fare i tavoli viventi.Bè,oggi a 36 anni l'effetto è sempre lo stesso.Mica piango eh!Però questo film è una fottutissima macchina da guerra,ti assale fotogramma dopo fotogramma e non serve dire :vabbè è cinema o altro.Questo dannatissimo capolavoro ti trascina con lui verso l'abisso.
Il capostipite di un genere che è stato poi ripetuto diverse volte usando qualsiasi tipo di animali,anche se prima il vero prototipo è un altro grandissimo e immortale film:Gli Uccelli,che non è un porno con Rocco Siffredi,Bob Malone e altri,ma il capolavoro di Hitchcock.Ecco queste pellicole sono tesissime e spettacolari nello stesso modo.Sai quando il cinema ti regalava suggestioni che tieni per tutta la vita.Quando veramente faceva parte della vita di milioni di persone.Ho preso anche il libro che chiaramente è diverso,basti pensare al finale:dove sopravvive solo Brody,ma sopratutto la moglie del povero sceriffo tradisce il marito con il fighettino Matt Hooper.Scatenando quello che è immaginabile.Il libro l'ho letto una volta tanto tempo fa,non era male comunque.Almeno mi pare.
Peter Benchley ebbe l'idea leggendo la storia di un pescatore che nel 1964 pescò un immenso squalo bianco.Da lì la stesura del libro che poi convinse i produttori a ferne un film-perchè Zanuck aveva una moglie che scriveva critiche letterarie,vabbè in america capirai,ed ella scrisse che il libro Jaws poteva essere un ottimo prodotto cinematografico- il copione venne affidato allo stesso scrittore,a cui affiancarono anche Carl Gottlieb originariamente preso come attore per una particina.La regia venne affidata al giovane e promettente Steven Spielberg.Aveva alle spalle il suo primo film per il grande schermo:sugarland express e sopratutto quel capolavoro assoluto e uno dei miei film preferiti di sempre che è il magnifico Duel.Diciamo che per tre film ,questo modesto impiegato di hollywood,questo pessimo narratore di cazzatone ammmmmereggggane,questo spacciatore molesto di sionismo in salsa yankee e di squallido,ricattatorio,conformista,patetico e ridicolo stuporismo,insomma per tre film ha brillato alla grande.Una grossissima delusione,se una persona ha un minimo di gusto eh!Si,si,ci tengo a essere mister simpatia,ci tengo davvero!
Spielberg vide in questa pellicola il potenziale seguito di Duel,perchè anche qui c'è un uomo contro una perfetta macchina assassina.Là un camion ,qui uno squalo.Tanto lo ritenne una sorta di seguito che mise nel finale del film,quando la bestia è esplosa in mille pezzi,lo stesso ruggito del t-rex-pescato in un film di serie b-che conclude duel.
Vedendo questa pellicola noti il grande amore per fare cinema,la passione,la genialità nel risolvere i problemi,la potenza della creatività,gli interessi economici,il lavoro massacrante delle maestranze e  manodopera.Era il cinema,quello che ci faceva crescere,ci emozionava,creava quel colonialismo culturale che ahimè alcuni di noi ancora non son riusciti a superare,ma glielo farò superare io va..Scherzi a parte,era la nostra bella infanzia,quando si poteva e si doveva sognare.
Non fu facile la lavorazione di questa immensa opera,di questa leggenda che prende a calci in culo tutte le leggende e miti.No,non lo fu.
Bruce si rompeva di continuo,così si è dovuto faticare moltissimo per girare il film.La barca sprofondò gettando nel panico la troupe e gli attori.
Ecco gli attori:io impazzivo totalmente per Roy Schneider,scelta che avvenne casualmente-a una festa l'attore sentì parlare di questo squalo che distruggeva una barca-ma fu una scelta azzeccatissima.L'attore aveva proprio la faccia giusta per rappresentare un uomo come noi,Da bambino il fatto che lui aveva paura dell'acqua-come ce l'ho io ancora oggi-mi gasava.Il fifone distrugge il  mostro tiè!Poi c'è Richard Dreyfuss-scelto per via dell'amicizia tra spielberg e un'altra grandissima disgrazia del cinema occidentale:Lucas-nei panni del ricco e saputello Matt Hooper.Infine:il capolavoro aggiuntivo,l'uomo che vale da solo tutto il film e la visione.Robert Shaw :Quint.
Un personaggio che è come questo film :bigger than life.Epico,solitario,eroico,umanissimo dietro la sua corrazza.Per me l'eroe del film,certo non posso che gioire quando lo squalo lo fa a pezzi e sai perchè?Il bastardo era uno di quelli che ha consegnato la bomba atomica per distruggere Hiroshima.Cioè l'atto più squallido,ignobile,schifoso che sia mai stato fatto durante la guerra,insieme all'agente orange,al finanziamento dei contras,alle missioni di pace e alle rivoluzioni colorate.Mi sorprende l'alto tasso di pirlaggine dei miei connazionali che dopo tutte queste cose continuano a idolatrare l'ammmereggga ,cioè la nazione che con Israele è causa di tutti i casini di questo mondo.Quindi eccezionale Quint,ma la fine che fao è meritatissima.Un po' come Hitler che viene divorato dal piranha nella vasca da bagno in Up di Meyer-guardatelo quel film eh.
Infatti per me Jaws è due film in uno:la prima parte e la seconda potrebbe ro essere anche pellicole differenti.Inutile che vi dica che per me il vero capolavoro è la seconda parte.Non ci sono cazzi.Tre attori,l'acqua e tantissima tensione,avventura,la perfezione.
Per girare le scene nella gabbia hanno usato una speciale troupe che ha filmato squali veri in australia-mettendo un nano venuto da hollywood che non aveva mai fatto immersioni o altro dentro l'oceano circondato da squali,il poveretto non ne fu felicissimo-e una parte invece nella piscina della montatrice del film.
Impeccabile in ogni scena,un manifesto su come si debba girare un film di successo,e allo stesso punto un'opera aperta anche a diverse letture
Si,perchè è chiarissimo come i tre siano la composizione in classi che costruiscono i regimi liberali.
Quint è il proletario :rozzo,selvaggio,passionale,deciso,determinato,ma incapace di sfuggire ai propri guai ed errori
Brody:la classe media,infatti è un uomo con medie qualità ,non è un eroe,ma uno normalissimo.
Hooper è la classe superiore,la grande borghesia.
Il mostro può essere fermato solo dalla forza media perchè è una sintesi delle altre due.
Ma se siete più intimisti-esistenzialisti-piscanalistici,ecco
Quint è l'Es ,purissimo e oscuro istinto autodistruttivo
Brody è L'Io,cioè la parte della ragione.
Hooper :il super Io quella della logica ferrea,disciplina ecc...
Vedi quante cose trovi in questo bellissimo film,questo capolavoro che prende a schiaffi sulle palle gli altri capolavori?

venerdì 10 agosto 2012

BRONSON di NICHOLAS WIDDING REFN

Che vogliamo farci:la danimarca è una fottutissima nazione di geni.Non fosse che vi sia nato il mio Lars,insomma mica il primo pirla che passa...il secondo forse!^_^
Questo film è la storia ,quanto pare vera,del peggior delinquente che le prigioni inglesi abbiano mai avuto,ma io invece lo vedo come il direttore del carcere che lo definisce:ridicolo.
Potremmo anche scomodare una tizia che a me francamente sta sulle palle e non poco,citando il suo:la banalità del male.Certo,ma qui di male non ce ne è proprio.Solo un tizio esaltato ,un poveraccio che nella violenza cerca il riscatto per chissà quale demone interno,o forse solo per esserci,dire ehi sono io.Notare che diventa uno degli elementi più pericolosi,ma non ha mai ucciso nessuno.Tantissime risse,molta violenza,ma nessun omicidio.Gira tutte le carceri del paese,fa danni,si innamora di una donna,ma lei lo lascia,come lo aveva lasciato la prima moglie.Solo la mamma lo perdona sempre,elemento borghesissimo non credete?E infatti Micheal Peterson in arte Charles Bronson agisce per dar sfogo al più borghese dei sentimenti:esser qualcuno.Famoso.Temuto e rispettato,arrivano in sostanza dopo quello che davvero è il chiodo fisso della debolissima cultura dei regimi liberali:essere .Non nel senso migliore del termine,ma in quello deteriore.Famoso e non importa come e per cosa.Così' il nostro Bronson non perde occasione per fare casini,la violenza diventa una necessità come andare al bagno la mattina.Una vera ossessione che travolge ogni cosa,forse ha persino un talento artistico ben evidente,ma la sua rabbia ,la sua ricerca di rissa e violenza lo portano a sprecare anche quella possibilità.Prigioniero di un ruolo che lui sa ben recitare e presentare,ma alla fine non trovi un pubblico pagante per le tue sciocche bravate,ma solo l'isolamento e la bruttura totale.Scadere a essere nemmeno una bestia.
Refn ha uno stile glaciale eppure potentissimo,rappresenta la violenza al massimo della sua potenza,ma senza sensazionalismi e spettacolarizzazioni facili.A suo modo è un'opera disturbante perchè mostra totalmente il vuoto assoluto che c'è nella vita di questo povero pirla
Da segnalare la grande interpretazione di Tim Hardy.Eccezionale,possente,travolgente.Film strano,girato benissimo,opera che merita davvero la nostra attenzione

giovedì 9 agosto 2012

MILLION DOLLAR BABY di CLINT EASTWOOD

Come posso spiegare un film simile?Non posso.Lo accetti così come è.Perchè l'emozione sopratutto quando è adulta,profonda,spoglia,non è facilmente spiegabile.Certi film sono fatti per andare oltre allo schermo,non serve e non hao nemmeno bisogno di dirti:vabbè è un film.Sono quelle pellicola che dividono le belle persone dal resto del mondo,capisci?Impossibile che non ti piaccia, o altro.Però al giorno di oggi non mi stupisce più nulla,a fanculo lo stuporismo di uno spielberg qualsiasi.Non c'entra nulla ,ma se non offendo una volta al giorno qualche regista che mi sta sulle palle non sono contento.
Facile e in alcuni casi anche giusto e sacrosanto lavorare facile su scene madri,pianti a dirotto,urla di disperazione.Un metodo,talora va benissimo usarlo.Non puoi fare altro o magari pensi che serva per una massa di pubblico la più vasta possibile o come me ami il melodramma spinto eh!Però quando riesci a toccare nel profondo l'animo umano con pochissime e rudimentali cose,bè sei un fottuto Maestro.Eastwood ,da tempo,lo è.Uno dei miei grandi eroi fin dai tempi dell'infanzia ed è quello a cui son maggiormente affezionato perchè con il tempo è invecchiato benissimo.Non come quei vecchietti che sono ancora in giro a fare film d'azionee poi a scena finita tutti a villa serena per la minestrina delle 7,capisci cosa voglia dire?No?Tieni d'occhio i trailers e poi capirai.Clint ha fatto film sempre più belli e intensi e anche i suoi peggiori sono sempre meglio della roba che gira intorno a noi.Gli scriverò un atto d'amore come si deve,perchè insieme a Lars è veramente il mio dio della regia eh!
La storia la conoscete tutti no?Una ragazza del sottoproletariato americano cerca di rifarsi una vita diginitosa diventando una campionessa di pugilato.Vede nell'anziano Frankie l'allenatore perfetto.All'inizio l'uomo non vuole,ma poi cambierà idea.
I personaggi in questo film sono seguiti con la dovuta simpatia umana,tranne la mostruosa e ignobile famiglia di parassiti-ripetete insieme a me:alta borghesia e sottoproletariato sono i nemici di classe -o il pugile che prende in giro un poveraccio finito per caso nella palestra,un ragazzo ritardato che viene dal sud.
Maggie è straordinaria,una ragazza a ben vedere come tantissime altre.Con vite mediocri e nemmeno dico tristi o sciagurate eh?Mediocri.
Facendo boxe pensa di vivere meglio.Frankie ha una figlia che non vede da tantissimo tempo,le lettere che egli scrive non arrivano mai a destinazione ,nel senso che la figlia non ne vuol proprio sapere.Va a messa per tormentare il prete.Ha una palestra dove lavora il suo migliore amico un ex pugile orbo da un occhio,perso durante un incontro,Scraps come lo chiamano e che è la voce narrante del film.
Sono personaggi soli,messi in un certo senso agli angoli,gente normale però.Non hanno grosse tragedie da raccontare,ma i tantissimi dolori e disilussioni che la vita ci regala e che noi col cazzo che riusciamo a riciclare.Manco per il cazzo.
Così Frankie decide di allenare Maggie,nasce un profondissimo rapporto di padre e figlia.A luii manca la sua,a lei manca la figura paterna.Morto tempo prima.
Purtroppo un incidente sul ring cambierà le loro vite per sempre.
Quando la tua gola comincia a bruciare?Quando Hillary Swank racconta la storia di suo padre  e del loro cane Axel.Lì è il massimo per me.Non  so perchè,magari moltissimi quel dialogo non se lo ricordano neppure eh?Boh,a me commuove tantissimo.Non posso farci nulla.
Il film è un dolente atto d'amore,tanto grande e forte che questo umile scribacchino nemmeno è capace di spiegarvelo eh?No,anzi fate una cosa :guardatelo.E basta

ROCKY di JOHN G. ALVIDSEN

Rocky non si discute,si ama.Di un amore profondissimo,sano,robusto,sincero,come quando dici:ehi,ho incontrato un grande amico.Capisci cosa intendo?Non ti trovi di fronte un fascista per la propaganda reaganiana.no vabbè lo incontri nello squallido 4 capitolo e poi nei film di merda che in quel periodo Stallone ha fatto,ma lasciami parlare del primo film di Rocky e del secondo e anche dell'ultimo che a mio avviso è splendido.Si,non è una cosa cattiva commuoversi.Non lo so cosa ti insegnano oggi:forse a essere sempre figo o stronzo,che poi è la stessa cosa.No,è vero:qui parlano tutti di comunicazione,sentimenti,ma non è un gran bel affare essere sentimentali o sensibili al giorno di oggi,ok?Fidati te lo dice uno stalinista romanticone come me.Bè in questo film del 1976,cioè l'anno della mia nascita c'è tanto di quel sano amore per i veri personaggi,un'attenzione anche per i piccoli per quelli di contorno.Che magari avranno una scena e due dialoghi,ma nel momento che li vedi,dici:cazzo ma qui si filma la vita.Certo romanzata,ruffiana,furba,ma come ti insegna un film che tutti devono assolutamente amare,cioè The Artist,è cinema questa finzione,questo sentimentalismo che ti colpisce allo stomaco e tu -che devi fare per forza il cinico,perchè chissà chi è lo stronzo che ha messo in giro la voce che dobbiamo esserlo-dici :ah ma che puttanata ,nella vita,nella vita e poi finisce bene .Giù ad attaccare il lieto fine.Colpa nostra se non c'è nelle nostre vite.Sai,è difficile,complicato anche avere amici,oggi.E tante volte mi viene un bruciore forte nella gola,mi bruciano anche gli occhi perchp mi chiedo cosa  cazzo io stia combinando,che forse la vita è anche troppa lunga.Si,è questo che dovremmo mettere nei film e queste cose le trovi anche.E le adoro,ma nel momento che mi assale una gran voglia di piangere,di prendermi a pugni o spaccare la faccia a qualcuno ,ti servono anche le bugie e le ruffianerie del cinema.Sai che ti stanno mentendo,ma va bene così.E poi credimi,il cinismo è un vizio borghese,roba da finocchi che non si accettano è?Se siamo qui è perchè abbiamo bisogno di amici e di dare come possiamo e nel modo che possiamo un po' d'amore.Certo la vita fa schifo sempre e volentieri,alcuni è già tanto se stanno a galla e vaglielo dire te che si deve essere amorevoli.Chiaro,ma tutti hanno un momento di "sogno bambino",che ne so?Un film,una canzone,una cosa qualsiasi.Un piccolo momento di tenerezza tutti ce l'hanno e un piccolo momento in cui facendoti male sogni e sei altro,bè tutti lo fanno.Io ogni fottuta sera prima di dormire penso di essere Stalin,ad esempio.Che tira pugni in faccia a quella testa di cazzo di Nethaneyaou o come cazzo si scrive il nome di quel figlio di puttana sionista.Ecco,questo è il mio.Qualcuna aspetta un passaggio da Eden Sinclair,sai?Perchè negarle questo sogno e così che da amico cerchi attraverso la fantasia di darle questa possibilità.No,è una roba che ha a che fare con quelle cose tipo:non siamo soli.Anche per quelli che come me si sentono sempre così anche in mezzo alla folla,ma mi piace la folla.Mi piace il genere umano,è un reato?Ok,sono colpevole
Dico amare Rocky è un obbligo morale,almeno quello del primo-secondo e sesto,come disprezzarlo totalmente per il 4 è anche quello una sorta di obbligo.Il terzo è brutto,il quinto un episodio mancato,a cui riparare con Rocky Balboa anche lui un buonissimo film
Il primo,però,ragazzi lasciate che ve lo dica:io mi commuovo sempre tantissimo quando lo vedo.Un grande racconto popolare,uno spaccato realista di vita proletaria e comune.Molti fantasticano sul popolo e sul proletariato,per diventare quella cosa che noi vorremmo che fosse han bisogno di avanguardie politiche fortissime non di un diversamente poetico come Svendola,capito?Bè,Rocky in questo film è l'immagine del prolatario allo stato puro.E si,dicevo:mi commuovo.
C'è una scena bellissima,che mi piace ripetere ogni volta che lo vedo da solo.Il dialogo stupendo tra Rocky e Micky-il grande Burgess Meredith che dio l'abbia in gloria-quando il vecchio raccontandogli la sua vita si offre per fargli da allenatore.Un grandissimo pezzo di cinema,due disperati,due persone messe all'angolo,due perdenti,che si scontrano duramente e poi l'abbraccio del più giovane nei confronti del vecchio,oh a me questa roba fa piangere.Alla mia maniera,cioè trattieni tutto che poi ti brucia la gola,ma è talmente bella quella scena che mi commuovo anche ora ,mentre la scrivo.E poi il finale,cazzo il finale:ADRIANAAAAAAAA!!!!!!!!!!
E i violini,i violini che roba !Che colonna sonora,sopratutto quella del finale.I dialoghi poi sono bellissimi,così come la storia d'amore tra Rocky e Adrian.Non possono non piacerti due tipi così,come non può non piacere questo film:altrimenti bè credo che giocare al cinico ti faccia troppo  male,amico.Restiamo umani,usiamoli i nostri sentimenti cazzo!

mercoledì 8 agosto 2012

ARACNOPHOBIA di FRANK MARSHALL

E si,negli anni 90 c'era pure lui che si era messo in testa di fare cinema.Le ha tentate tutte con risultati a dir poco mediocri,persino il dramma di quel aereo precipitato su una montagna in sudamerica,quella con i sopravvissuti che son riusciti a vivere perchè si son cibati dei compagni deceduti,il film si chiama Alive.Poi anche Congo ha diretto,ma era davvero un gran mediocre questo Marshall,veniva dalla produzione ed era amico del signor Spielberg.Basterebbe questo.
Nondimeno questa pellicola era una delle mie preferite e anche oggi,momenti di noia esclusi,devo dire che è un buon prodotto di intrattenimento.Professionale.
La storia :un pericoloso ragno arriva dal venezuela agli stati uniti attraverso la bara di un fotografo ammazzato proprio dall'insetto.Giunto nel classico paesina di provincia americana,si riproduce e da il via a un attacco ad opera di fetentissimi ragni assassini.Un morso qui ,uno là fanno fuori metà città.A combatterli un medico che arriva da san francisco e soffre appunto di aracnophobia.Penso che nelle spiegazioni sul film non mancheranno le solite cazzate yankee sul difendere la famgilia, superare le paure,però il film funziona abbastanza.Ha un buon cast:Jeff Daniels ,ottimo attore davvero uno di quelli che mi piacciono assai e che merita tutta la stima degli spettatori,Julian Sands un biondo mediocre che in quei tempi godeva di una certa notorietà,e tanti chili di grasso ammmmeregggggano John Goodman,splendido!

Quindi se vi piacciono i film con animali assassini,come a me,non perdetelo.Cioè vale una visione.Fatelo per il povero Marshall va!

CARO ARNOLD TI SCRIVO,COSI' MI DISTRAGGO UN PO'

Carissimo Arnold,
non metto il cognome perchè non sono mai riuscito a scriverlo,così in casa ti chiamiamo solo per nome.Pensavo ai vecchi tempi e non sono sempre pensieri piacevoli.Perchè chiaramente sono passati,perchè i ricordi vengono modificati e ci si ricorda di cose mai successe o come sarebbe stato bello se..La mia generazione è cresciuta con i tuoi film,quelli messi male anche con Stallone.Pessimo gusto.Io invece sono affezzionatissimo proprio alla tua figura di eroe,mi sarebbe piaciuto averti come amico.Perchè sei quel tipo di duro che sta davvero dalla parte dei deboli,no non è esattamente così :sei uno stronza capitalista unito a un pervertito nazista,ma che ci posso fare a me piace avere un'idea romantica sulla tua figura.Io mi divertivo e mi diverto ancora oggi a vedere i tuoi film.Forse Commando dovrei..ma son sicuro,si mi piacerebbe.Avevi ironia,tanta tantissima ironia,e mi piaceva questo tuo strizzare l'occhio a noi spettatori-bè quelli più raffinati che coglievano questo tuo giocare con il ruolo dell'eroe- non eri pedante,noioso,ridicolo come i van damme di questo mondo o anche Stallone-penosissima la sua ironia forzatissima,fuori luogo,maldestra-tu ci invitavi a una festa.Ci saranno mazzate,botti,ammazzamenti,divertitevi,che tanto questo è solo un film eh?Sei nato lo stesso anno di mio padre.E mi hai fatto compagnia per tutta l'adolescenza.Non andavo a vedere altri action-a parte arma letale o i film con Maclane anche se ora si è ridotto male e ad essere sinceri i capitoli 1 e 3 sono fighissimi,ma che schifo immondo il secondo.Piattume da avanspettacolo- ma quando c'era qualcosa di tuo accorrevo immediatamente.Si,si,l'ho scritto e mi ripeto:sono un guerrigliero rivoluzionario del cinema del realismo e d'autore,però tu eri il mio passatempo,svago,qualcosa di piacevolmente gradasso,ma sempre con stile.Odio i burini che son venuti dopo tipo l'ex attore di film porno gay Van Damme ,si capisce che non lo digerisco o quel Dolph,dio santo la danimarca ci ha dato tanti nomi illustri nel mondo del cinema,non poteva abortirlo questo patatone per nulla dotato.
Tu Arnold non puoi e non devi essere confuso con loro.Mai.Oh,hai fatto Conan con quel grandissimo regista ,quel maestro venerabile che è Millius.E Terminator-dico l'uno perchè il secondo non mi piace più troppo ridondante,colpa di Cameron.Si vede che avvertiva la netta inferiorità con il genio di casa che è la sua ex moglie:Katryn Bigelow,secondo me Arnold avresti dovuto fare un film con lei.L'unica vera erede di Peckinpah.-dove fai il cattivo implacabile ,che paura !Commando stracciava le cagate fasciste ammereganate di merda dei Rambo di sta cippa.Le tue battute ,l'esagerazione cartoonesca.micidiale.Anche come cagata,ma sono quelle che ti danno soddisfazione.
E Predator?Noto che a differenza dei sottosviluppati come Jc,Dolph e altri,tu hai sempre lavorato con grandi registi.Artigiani di  lusso:Millius,Cameron-prima di spielberghezzarsi alla cazzo-il grandissimo John MacTiernan,Paul Verhoeven,Ivan Reitman,il leggendario Walter Hill.Insomma il tuo era il grande cinema di intrattenimento hollywoodiano.Fatto dai migliori.Altri si beccavano quando avevano culo i pan cosmatos,o ridicoli coglioni come Peter Macdonald.Lasciali perdere va.
Io mi divertivo al cinema,mi esaltavo e sai..si i mercenari 2 sarà una di quelle pellicole che guarderò con mio padre,perchè gli piacciono queste cose,ma sei tu ad avere la scena migliore e la battuta ganza:mi riferisco alla scena della Smart.

Ed arriviamo a Last Action Hero.
Sottovalutatissimo,ai tempi non troppo capito mi sa.Era il tuo addio,avevi capito da persona intelligente che stavano arrivando i tempi delle tamarrate di cattivo gusto.Di film poverissimi,di renny harlin,paul ws anderson e insomma:il piatto conformismo avrebbe vinto su tutto.Anche su prodotti di incasso e intrattenimento come i tuoi,ma cazzo girati benissimo.Il livello si sarebbe abbassato,e i vecchi eroi alla tua maniera sarebbero spariti per lasciare spazio ai cazzoni e ai loro spettatori che io reputo seriamente inferiori eh.No,ma con il massimo rispetto e totale crudeltà.Perchè dove sta il fascino ,l'attesa dello scontro con il cattivo,quella magia che sicuramente era roba di plastica holluwoodiana,ma cazzo era plastica di lusso eh?Roba che trovavo nei film della serie arma letale per esempio.Infatti Martin e Roger li lovvo ancora oggi.
Così ecco il tuo testamento.Il tuo addio,poi vabbè hai continuato,ma ormai erano solo robetta,dopo di questo hai fatto solo immonde cazzate,che io ho dimenticato.
L'opera sta nelle mani sagge di un ottimo regista come il nostro John,quello di capolavori come Predator e Trappola di cristallo,pensa gli ho perdonato pure che i cattivi siano tedeschi dell'est,no anzi:vaffanculo john,ok dimenticato amici come prima-il quale crea per me la summa,il manifesto,il trattato perfetto sul cinema d'azione del periodo.Con immenso affetto e una dose di ironia cattivella che non guasta mai.
Ci si ritrova nel ragazzino che sogna di entrare nei film,lo facciamo tutti.Io senza fantasia,seppure politicizzata,senza scrivere e riscrivere il mondo come lo vorrei e gli eroi che piacciono a me ,non saprei come vivere.Tu hai fatto un capolavoro totale con questa opera:riflessione sui meccanismi del cinema,del rapporto tra spettatore e personaggio,che supera la star ..tanto che Daniel è preoccupato per Jack Slater e non per Arnold.-un film pieno di rimandi ,di gioco rispettoso con lo spettatore.In mano ad altri,non faccio nomi,solo cognomi:herlin e anderson,sarebbe stata la fiera della cagata,tu John che sei un dio venerabile hai creato un'opera d'arte pop.Prodotto che dice:il cinema è balla,clamorosa balla,ma ti rassicura sul fatto che vada tutto bene,la realtà è crudele e non va bene un cazzo.Non voglio farti soffrire,vieni con me e rilassati.Siamo tuoi amici.
Last action Hero è questo,il più complesso,sfaccettato,mitico film d'avventure mai fatto.
E noi non possiamo applaudire John,Shane Black alla sceneggiatura che riempie di trovate meravigliose,comiche,divertenti e personaggi memorabili affidati a grandissimi attori.
Charles Dance-il killer con l'occhio di vetro-Tom Noonan-lo squartatore-Anthony Quinn-il boss mafioso- Mercedes Ruhel-la madre-e Robert Prosky-il mitico nick il proiezionista.
E quando alla fine ti allontani salutando con la mano,io non posso trattenere le lacrime di commozione e gioia.Grande Arnold!

DARIO ,ULTIMO ATTO:PHENOMENA

I guanti mi stanno bene,ora devo solo provare questo vecchio e malandato impermeabile.E il cappello.Certi oggetti hanno un potere ,una forza,che va oltre alle spiegazioni razionali che siamo abituati a cercare.Proprio come ora  che sto indossando questi indumenti che tu caro amico,maestro,padre ,che mi hai accompagnato per buona parte della mia vita,hai sempre usato per girare i tuoi film.L'amore è un sentimento forte e totale,pericoloso.D'altronde tu hai sempre girato macabre storie d'amore.Di gente legata a terribili segreti,violenze,ma incapaci di staccarsi dalla persona amata che difendono in tutti i modi,diventando spesso complici e sacrificandosi per prenderne le colpe.Un tema fortissimo,suggestivo,pensa un po' se non mi toccava,io che sono un fervente moralista senza dio,ma che vuoi che conti ora?Nei tempi piatti,conformisti,in cui qualsiasi pirla-sopratutto se viene dall'america- ha sempre un suo perchè e i suoi film pure.Non esiste il senso critico,tutto è rivalutabile.Aspetta un po' e forse capiterà anche a te.Quando quelli del locale accanto saranno ridotti a pezzi.Si,si Mao diceva colpirne uno per educarne cento.Mi sa che oggi per ottenere qualcosa devi fare il contrario:colpirne cento per educarne uno.La violenza,e ma quanto mi hai aiutato te!Mi piace scendere nei tuoi inferi e seguirti,hai sempre una ragione lucida alla base delle malvagità e poi ci ridoni il respiro perchè tu sai che non esiste solo il male o solo il bene,ma il conflitto del doppio sguardo,discorso,manifestarsi della natura:quella matrigna, maligna,crudele,sadica e l'altra materna,dolce,implacabile.Una lotta che c'è in tutti i tuoi film.Ti trattano come un pirla,questa gentaglia non si ferma solo al tuo imperdonabile declino,alla tua imperdonabile presunzione di fare quando non ora non sei in grado,ma cazzo le cose del passato come fate a essere così malvagi,sprezzanti e anche ignoranti,ma si diciamolo fino in fondo che la guerra se è guerra deve essere tale.Che ne sanno loro?Parolai a cui strappare la lingua e tagliare le mani.Poi legarli davani a una bacheca con le loro lingue e mani ben in evidenza,affinche abbiano sotto gli occhi le loro armi di distruzione e mortificazione.Tu sei sempre stato un grande sperimentatore,innovatore,hai lavorato sempre in anticipo sulle tecnologia,la novità,prestando massima attenzione al suono,ai nuovi modi di usare la mdp,ai particolari.Il tuo è un passato glorioso,magnifico,ci vorrebbe la corte marziale per chi lo mette in dubbio.Moda oggi insultarti e la cosa peggiore che tu offri a loro tantissimi spunti.Perchè un amico,un fratello,un figlio,una persona che vuole bene e che sa scegliere molto bene a chi volere bene-non ai registi ammmeregggani da strapazzo con il loro colonialismo sotto culturale piatto,prevedibile e conformista-ma a grandi artisti,anche nel genere,non deve nascondere nulla.Non deve fare come alcuni che si mettono a inventare mille stupide scuse per difendere i loro idoli.Io non lo faccio,ma so benissimo cosa è la riconoscenza.So benissimo che i veri uomini non sono i tamarri,tutte chiappe chiacchierate o scarti di produzione,ma quelli che non rinnegano,che non abbandonano,noi siamo della vecchia razza:si,si,chiamateci pure reazionari e tradizionalisti,me ne frego.
Quindi ora che sto per partire,per lo scontro finale.Ora che di me non rimarrà nulla,caro Dario te lo dico:l'amarezza è potentissima ,il dolore e la rabbia travolgenti.Questo ultimo periodo è di rottura definitiva,però non sono un vigliacco,non sono un fottuto alternativo-piaga sociale e morale del mondo- non sono un modaiolo,un profeta da blog,uno che vuole riscrivere o rifare il cinema e l'arte,no.Sono solo uno spettatore,indisciplinato,solitario,iracondo,uno che è talmente intelligente da criticare apertamente i gusti altrui e per questo non ti fai tanti amici,ma tanto..Noi siamo abituati no?Te lo dicevo:anche in mezzo alla gente,circondati da amici.Ma lei rimane sempre con te.Sempre.Così io ho un gruppo di ,vi posso chiamare eroi?No,troppo svilente e americano.Un mucchio selvaggio,forse.Si,potrebbe andare.Atti d'amore li chiamo,perchè questo sono.Lo do a voi questa specie d'amore,che tanto sapete no?Mica abbiamo un movimento che richiede diritti e nessun dovere,chiuso su se stesso,autoreferenziale e rompicoglioni alle spalle,non abbiamo gente famosa che si batte per noi, non ci dedicano film o canzoni o altro,al massimo compariamo per essere dipinti come coglioni,da chi?Da qualche testa di cazzo.Noi siamo questi,alcuni di noi si fanno crescere il pizzetto e vaneggiano stronzate affinchè la massa mediocre,e che per giunta si crede vittima di esclusioni e isolamenti,circondati da noi che li giudichiamo,quando invece è esattamente il contrario-fanno schifo lo so,i coltelli però sono pronti,magari al sugo fanno meno schifo-bè che ci rimane a noi?Il cinema e voi.Grazie Dario per i tuoi incubi che sono diventati i miei,per l'energia e l'eccitazione che mi hai dato prima come spaventato spettatore e poi come uno che quelle violenze le ammira.Una nuova consapevolezza :odia,e fai a pezzi almeno nella tua mente,che ancora non ti possono arrestare.E io di rabbia,odio,violenza,ne ho tanta.Detesto questi morti che camminano intorno a me ,intorno a noi.La maledizioni di Lisa Simpson no?
Bè,ma a voi che avete la pazienza di leggere queste righe e che mi seguite,magari pure provate una piccola simpatia nei miei confronti e degli altri come me,che devo dire?Grazie,certo.Anche a voi.
E poi un piccolo regalo,prima della mattanza

PHENOMENA

Tra poco compie trentanni questa pellicola:30.
E ti viene da pensare a cosa eri e poi perchè ti sei ridotto così male?Bè,non voglio pensarci.Non ora.
Qui c'è la potenza del genere,questa è una rigorosa lezione di cinema,dele sue possibilità.Un oggetto strano e poco rassicurante.Un film che commuove profondamente,almeno questo capita a noi che siamo anche sensibili,mostrando una scimmia disperata per la morte del suo padrone.In poche immagini c'è tanto:amore,disperazione,rabbia,tristezza,pietà e rancore.Dimmi dove la trovo un'altra sequenza simile?Dove?
Il film è per me tra i migliori horror girati in Italia,un Dario in stato di grazia che sa ben ponderare furore estetico della violenza e della morte con momenti di pausa più riflessivi,il rapporto tra la giovane Jennifer e il professore paralittico,sono momenti di scambi di vita ,nella solitudine di due persone speciali.Il montaggio è sempre perfetto ,dio benedica Franco Fraticelli,genio assoluto e miglior montatore italiano di sempre.Un poema macabro sulla putrefazione,sulla carne corrotta,sulla deformità,la solitudine e la rabbia ,la follia e il leit motiv del rapporto madre e figlio mostruoso,crudele,violento eppure dolce e toccante,perchè alla fine vi è sempre una donna con il figlio no?Vi sono immagini di devastante crudezza,una su tutte quella che da ragazzino mi inquietava maggiormente :quando Jennifer cade nella vasca piena di cadaveri,pezzi di corpi,vermi,liquame.Una cosa così è difficile rivederla in altri campi eh?Tu eri questo ricordi?Lo eri.Sai che da bambino ,non guardavo i tuoi film,ma amavo le colonne sonore e questa l'avrò canticchiata ogni singolo giorno della mia quarta elementare eh!Il film si concentra molto sul discorso della natura e divide tra quella umana degenerata e quella degli animali vendicativa e purificatrice..Non manca il discorso sulla doppia essenza della natura,che come ho scritto prima è matrigna  e materna
Ed è un film nel quale esponi potentemente il tuo discorso e rapporto con il femminile .Visto che questo è assolutamente un film femminile,forse non femminista,ma un omaggio alla donnitudine-come dicono le sciroccate del movimento l'utero è mio..eccoti i soldi per la pelliccia,eccoti l'utero-all'esser femmina.Hai sempre mostrato attenzione ai personaggi femminili,e mi fa specie che si reputi il contrario ..oh è in ambito horror mica altro e ditemi un po' quale altro regista ha dato così importanza al femminile a 360 gradi come dario, e qui ti sei superato.
Insetti che oscurano la luna per difendere la loro amica,scimmie che si vendicano e quanta tristezza e pietà nell'espressione dell'animale nostro illustre antenato quando pone fine alla sua vendetta uccidendo la donna responsbile della morte del suo migliore amico.Sai che mi commuove sempre moltissimo il finale di Phenomena?
Bè,Dario :questo è tutto.Non ho altro da aggiungere,se non :hai reso la mia adolescenza e gioventù qualcosa di speciale e unico.L'odio di oggi non potrà mai farmelo dimenticare.


Chiudo il locale ,non servono le chiavi.Tanto non ci entra nessuno.Rimango un po' a guardare,non so cosa.Forse è un modo per non abbandonare quello che eravamo.Non ho idea.
Eccoli:ridono,si divertono,riscrivono,riformano,rinnovano,ma dubito che sappiano rinnovare l'abbonamento al pullman.
Cammino tranquillo,non ho paura,tanto ci sono i Goblin a tenermi compagnia.Nella mia mente solo questo:la loro musica.
Una sta abbandonando il locale,ah..va a quello accanto,capirai l'altro genio con il suo squalo di cartone.Guardo il collo,eccitante stringelo e spezzarlo,non viene bene con tutti,ma questo mi sembra adatto.Le braccia sono magre,mi piace stringerle forti.Guarda che sono loro a dar forza alla gente.Domina le braccia e domini il mondo eh!Vabbè chiudiamo i guanti.Prendiamo i coltelli,mo questa torna indietro,a molto bene c'è una festa,una sorta di serata per i loro fragilissimi idoli.
Ok,vado.Ragazzi non so se ci risentiremo,mi sa che avrò tanto,tanto,tanto da fare.Che clara calamai sia con voi e con il vostro spirito da contrabbando ok?

martedì 7 agosto 2012

DARIO 2: L'APOCALISSE DEL SANGUE:profondo rosso,tenebre,opera

I guanti..dove cazzo..Eppure mi pare di averli visti prima.Forse ho capito male,le ultime sue parole quale sono state?Maledetta memoria.Bè,i coltelli sono affilati e rimessi a nuovo.Toh,dimenticavo ho trovato anche gli aghi da mettere sotto agli occhi di qualcuna che sta nel locale accanto.Una testimone ci vuole sempre.Una donna perchè voglio ringraziarmi le tante femministe che scrivono sui giornali,mica devono prendermi per un pazzo sanguinario!Cioè,si anche quello,ma sopratutto..Rimettere le cose al loro posto,ecco:potremmo chiamarla così questa nostra azione no?Bene,dove cazzo stanno i guanti..Lui purtroppo non può più parlare,lo so perchè..bè,vi devo dire tutto?Arrivateci da voi .
Comunque mentre cerco e ricerco,vi voglio parlare dell'Apocalisse del Sangue,si si :meglio di sangue.Ma non è l'efferratezza ,la macelleria ,le frattaglie e il sangue che contano non è esattamente quello che sono queste opere.Sono l'apocalisse del sangue perchè sono sacrifici e tributi che Dario fa al Dio crudele e beffardo del Sangue,della violenza,della morte.Trubuti,giusto così.
Molti vi avranno riempiti di dati tecnici,curiosità,dettagli,mo sembra di stare negli uffici dell'ovra o della stasi,questi ragazzini dei blog sanno sempre tutto.Io no.Non so nemmeno dove stiano quei cazzi di guanti.Dico,è la mia immaginazione,la mia fantasia,quello che ho provato a vedere quelle pellicole che insomma..No?Farina del mio sacco.
1)PROFONDO ROSSO.

Il vertice,basterebbe solo questa pellicola e la successiva Suspiria,per zittire i parolai.Purtroppo non è così.Profondo Rosso è una Messa Laica e di Sangue al dio della paura e alle sue perverse fantasie che ricoprono il nostro mondo.Un Mondo che dietro la normalità forzata nasconde orrori e atrocità.Perversioni.Questo è quello reale,quello dove viviamo.Le regole,il quieto vivere,la pace,l'amore,sono costruzioni che abbiamo messo a guardia delle nostre pulsioni più irrefrenabili e incontrollabili,ora inchinatevi e assistite estasiati a cosa potrebbe succedere,anzi succede quando l'essere umano perde il controllo dei freni,delle convenzioni,di tutto quello che ci mantiene in grado di controllare l'istinto naturale all'omicidio.Questa è solo una parte,ma dove apprendete certe cose?Dai rapporti umani.Gli assassini di Argento lo diventano sempre per un intervento esterno,gli assassini di Argento hanno sempre la protezione dei famigliari in una versione distorta,crudele,folle del famigliarismo italico.Una costante assoluta della sua POETICA- e in questo caso mentre lo scriviamo non rischiamo di fare il passo più lungo della gamba-
La follia è alimentata,protetta,aiutata da un membro fragile e succube del potere estasiante della ferocia e del sadismo.Spesso in questi film il femminile materno viene ribaltato.Non portatrici di vita,ma di morte e pazzia.Rapporti ambigui e profondissimi che sono spezzabili solo con la morte violenta dei due.Profondo Rosso è questo,ma è anche la Lezione su come fare un film di paura.Tempi perfetti e stacchi fenomenali,opera del bravissimo Franco Fraticelli collaboratore storico del regista.Le musiche leggendarie dei Goblin.Argento è straordinario nel modo in cui usa gli spazi:ogni locale,casa,museo,teatro , è parte pulsante,viva,della messinscena.Sono spesso spazi larghi o scale a chiocciola.Perchè l'uomo si perde ,è smarrito,di fronte alla potenza totalitaria del male.E quindi deve scendere e salire le scale della razionalità per avere la meglio sul cattivo di turno.I maniaci dei film di Argento non sono come gli altri:sono quasi creature sovvranaturali.Ombre,la Morte con i guanti.Non puoi fermarli,non ci riesci.Solo quando si trovano di fronte a una mente forte,limpida,lucente,crollano.E chi ha menti forti se non gli artisti?Per questo nei suoi film ci sono sempre scrittori,musicisti a indagare.L'intellettuale ha la forza del pensiero,della creazione,della fantasia,questo lo porta a risolvere i casi invece del solito commissario con una razionalità da manuale,piatto,prevedibile.
Questi elementi in Profondo Rosso esplodono per costruire il punto più alto del genere.Un testamento,un tributo sacro condotto in stato di divina e infernale ispirazione.
Lo sguardo della mdp diventa proprio quella di una divinità.Argento è un po' come il nostro amatissimo Lars,lui vede dall'alto i suoi personaggi e li muove sadicamente ora verso una terribile fine ora verso lo scontro definitivo.Il ricordo,lo sguardo,la confusione nella memoria sono punti cardinali che anche in questa meravigliosa pellicola tornano con forza e prepotenza.Lui ci mette il viso del cattivo già all'inizio,quando Marc entra nella casa della vittima.L'ho visto benissimo solo oggi dopo non so quante volte che l'ho visionato.Questo fatto reale spiega la poetica del poeta del macabro e della morte.,cioè Dario.Si arriva a negare l'importanza che egli dia ai personaggi femminili.Uh,si infatti ..Gianna.Il miglior personaggio mai scritto per un'attrice in un film horror.Lei rappresenta bene o male la donna di quel periodo,un personaggio ironico e sottilmente malinconico.Leggiadro e femminile,ma anche con una energia e ambizione maschile,un grande personaggio che Argento inventa per mostrare l'importanza della donna.Poi non tiene in conto il femminile si si si.Torna ancora la sua fissa per l'omosessualità:Carlo il miglior amico di Marc lo è.Nel 1975 Argento con certamente i limiti-ma lo saranno davvero?-dell'epoca ci mostra la tenerezza della coppia gay.Il personaggio di Ricci infatti è amorevole e preoccupato per il suo Carlo.Non fa nemmeno una brutta fine.

Il film si avvale di un grande cast:David Hemmings o Paul Macartney nel ruolo di Marc,Daria Nicoldi in quello di Gianna,un grandissimo e sofferto Gabriele Lavia,nel ruolo di Carlo.
Poi le vittime da Giuliana Calandra-Armanda Righetti ,splendida la costruzione della morte di questa donna.Piccoli e precisi segnali preparatori,con stacchi e mdp ferma.Poi come sempre l'apoteosi di virtuosisimi possenti.La goduria consiste nel terrorizzare la vittima lentamente e poi tanto che ci siamo offrire a essa una morte mai tranqui funky eh!Anzi,la donna muore ustionata al volto e affogata nella vasca da bagno- Glauco Mauri- la sua morte è un pezzo di grande cinema nel cinema eh!Che disturbo totale quando i suoi denti vengono spezzati contro gli angoli del caminetto e della scrivania!- Eros Pagni è il commissario:toscano e ho detto tutto
Poi Clara Calamai:perfetta e memorabile nel ruolo della sadica folle.

Dario ha una sua forza morale,alla base di tutti i suoi film,cioè le tenebre sono qui,ci avvolgono,ma dobbiamo lottare per allontanarle.Talora basta una catenella incastrata e pigiare il bottone dell'ascensore.Mi piace assai perchè è una vera e propria esecuzione.L'unico modo per difenderci e difendere è la violenza crudele e spiatata.Un mondo di sangue,senza via di scampo.



Dovrebbero essere qui..aspetta..ecco la scatola!

Ah,dimenticavo.Spesso Dario ha diretto opere sottovalutate.Da tutti,mo da quelli che stanno nel locale qui di fianco,ma non è un problema.Per loro non lo sarà più tra poco.

Vi dirò alcune cose sul suo ottavo film:Tenebre.
Notare l'ironia,aveva appena diretto opere di purissimo impianto orrorifico come il capolavoro assoluto Suspiria e quel film notevole,stranissimo,folle che è Inferno- senza questa opera il signor pure io pure io non avrebbe girato un film tanto lodato,che a essere sinceri piace assai anche a me.Derivativo,ma con un finale suggestivo-quindi Dario sente il bisogno di girare qualcosa di più reale,un ritorno al giallo.Ai primi film.
L'opera in questione è Tenebre,appunto.Mo vado pijà i fogli dove c'è scritto tutto sul film,ci cambio qualche parola,ma ..oh,è tutto copiato sto pezzo eh!Come voi,come fate anche voi.

Si può filmare la letteratura e il potere che le parole hanno nella vita delle persone?Si,nella nostra epoca dove la parola ha perso la sua importanza,dove non garantisce o indica più nulla,se non l'esatto contrario del suo significato:penso a Rivoluzione,Democrazia,Libertà,ad esempio.E che ruola gioca lo scrittore di romanzi per le masse ?I suoi libri horror e gialli sono esercizi di stile puramente recintati in un discorso di guadagno e vendita, sono le rappresentazioni delle sue paure,o è la descrizione dell'inferno ad opera del demonio?Cosa si cela dietro la sua faccia umana?Le suggestioni di un libro possono cambiare la vita alle persone?Queste sono le domande e il pezzo originale mio,mo annamo avanti va..savoiaaaa!!!
Il ritorno al giallo classico,alle orgini,spesso Argento ne sente il bisogno,come tornare a casa,ma avendo un altro mazzo di chiavi in mano.Qualche volta per miracolo e con fatica la porta si apre altre volte no.
Tenebre pare sia nato perchè per un certo periodo qualcuno minacciava al telefono il nostro Dario,forse un veggente che aveva visto cosa sarebbe diventato.Mortacci sua.
Tuttavia non è un film di fantasmi e spettri,se non quelli della nostra mente.Le tenebre sono questo:il buio della follia che sconvolge la nostra vita.
Si sceglie quindi una strada logica-deduttiva essendo un giallo,ma Argento da sempre e meglio di quelli che stanno a fare baccano nel locale di fianco,è stato un puro e vero sovvertitore di generi.In particolare nel giallo classico .Quindi anche Tenebre ha momenti furiosi di suggestiva potenza visiva e di poca credibilità realistica,ma volete mettere la perfezione di almeno tre grandi sequenze:L'omicidio della cleptomane,soffocata con le pagine del libro Tenebre che ella aveva rubato,il doppio delitto delle lesbiche con quel lungo piano sequenzail movimento liquido e allo stesso tempo possente della mdp.La soluzione dei delitti,la splendida colonna sonora. E infine quello della ragazzina ,in fuga da un doberman furioso che finisce nella casa dell'assassino e li fatta a pezzi con la scure.La follia di questi film spaventa perchè è reale,ci sono di assassini crudeli in giro,non è una cosa che vive solo nella fantasia dell'autore.
Dario indaga di nuovo su un tema portante della sua filmografia:la malattia mentale a seguito di un trauma.La vittima che diventa carnefice e che dopo un periodo di riposo si risveglia e scatena l'inferno in terra..altro che il Gladiatore..seeeee!Suca!
Oh,raga non sto copiando nulla dal simpatico libricino qui di fianco,quanto sono grafomane eh,da non avere idee alle scriverle così di getto!
Dicevo la cosa magnifica del film è sopratutto l'idea bizzarra,ma ottima che la follia omicida la si possa anche ereditare,basta essere un po' portati.Perchè il doppio finale qui consiste in questo.In poche parole due assassini invece che uno!^_^
Per dovere di cronaca vi scrivo la trama:Peter è uno scrittore di gialli che giunge dall'america in Italia per pubblicizzare il suo ultimo romanzo:Tenebre.Solo che un assassino misterioso uccide un bel po' di gente e pare che voglia un contatto con lui.Come se fosse il suo ispiratore.Nel frattempo qualcuno soffre di strane visioni,ricordi di umiliazione e violenza vendicata nel sangue di un tempo lontano.Finale spiazzante!
Il cast è un po' la fiera che era diventato il cinema italiano del periodo:ana pieroni,ad esempio,poi veronica lario-l'ex sciura berlusconi-eva robin's .Immancabile Daria Nicoldi,qui nel personaggio femminile che avrà la meglio sulla follia dell'assassino.Giuliano Gemma ,nel ruolo del commissario.
Dario ha usato per il film una tecnica di ripresa innovativa all'epoca-louma-,una specie di gru costruita in francia per rendere più fluide e consistenti certe riprese-il delitto delle lesbiche ne è una prova-e anche sulla luce ha lavorato molto con delle lampade chiamate a scarica ,le quali emmettevano cinquanta lampi al secondo ,innondando il set con la sua fotografia iperealistica e da obitorio.Per rendere meglio l'atmosfera che voleva dare alla sua opera.
Un apologo morale sulla violenza,la follia,il male,portati da un tizio vittima di un moralismo rigidissimo e poi dall'interesse bieco.
Chimare un film Tenebre e girarlo quasi tutto di giorno è una figata clamorosa!


Eccoli dunque i guanti.Come mi stanno?Benissimo,lo diceva Dario.Staranno bene su di te.Infatti!Si,si continuate a ponteficare,a ridere,a ricostruire la vostra storia da cocktail estivo.Tra poco inizierà la vera danza dei morti,la musica è pronta...
Vi piace l'

OPERA

Dario insieme a John Woo è l'unico in grado di fare cinema solo usando i mezzi tecnici,quasi che la storia non sia necessaria.Non amo questo modo di fare le cose,perchè per me è fondamentale la sceneggiatura,ma questi due hanno una tale potenza e forza che mi conquista e mi fa godere,risparmiando anche la fatica di andare in strada e spendere gli euri eh!Quindi salvagaurdano anche la moralità del cittadino.
Opera lo vedo come un purissimo festival della tecnica omicida.Un film che rompe gli argini,straborda,esagerato,eccessivo,furioso,devastante.Però mai basso,rozzo,mai roba improvvisata e nnamo,non c'è quella atmosfera di serie b che da molti viene coccolata,quando invece spesso è un grosso limite.Vabbè ma il mondo è pieno di gente che si accontenta di tre accordi e bestemmia contro i Grandi Maestri eh!
Argento filma un poema operistico,sinfonico ,di alto valore tecnico.Una gioia per i nostri occhi costretti a vedere,come quelli della povere Cristina..insomma la protagonista.Una tortura sadica e masochista che ci inquieta ,ma anche eccita.Decadente e raffinato nella sua tellurica potenza metal.Quelli che mettono in dubbio le sue capacità registiche provino a girare o a far girare dei loro bidelli una scena come quella dei corvi in teatro e poi ne riparliamo.Anche se tra poco avranno molto poco da dire.
Certo la storia non è il massimo della logica,tutto è piegato alla furia estetica,ma è talmente perfetta che a noi nun frega un beato cazzo!
Una famosa soprano subisce un incidente e per questo motivo viene sostituita con una giovane promessa.Il suo arrivo però scatena la violenza di un feroce assassino che la rende anche testimone dei suoi delitti,seguendo una vecchia formula.Ha a che fare con la defunta madre della ragazza.
Sadismo come legame d'amore in una coppia,l'occhio testimone come al solito,ma stavolta non umano ..bensì dei corvi.Lo sguardo come complicità indiretta ,ma cercata tra assassino e spettatore,voyeourismo estremo.
Un grandissimo film di scintillante poesia del macabro e della violenza.

Bene,guanti e coltelli..Ora manca l'impermeabile e il cappello.Li cercherò domani,con calma.Nel buio io vi vedo e sento.Nel buio voi sentirete me e le vostra urla.