giovedì 31 gennaio 2013

LOVERBOY di KEVIN BACON

Può un film decisamente non riuscito,sbagliato, una cocente delusione, dire qualcosa di importante?Che ci faccia riflettere?
Io credo, sono convinto, di si. Prendi questa pellicola, tratta da un romanzo scritto da una donna e con una sceneggiatura scritta da un'altra donna., non si potrebbe certo dire che sia un buon film nè tanto meno che sia  riuscito, ma il tema portante credo sia utilissimo e mi auguro che possa aprire una bella discussione , (non qui perchè questo blog è poco seguito , ma casomai vi doveste capitare l'occasione di una sana analisi e riflessione non fatevela scappare), perchè di cosa tratta questa pellicola? Dell'egoismo femminile di avere figli a tutti i costi,della maternità soffocante,del reputare il proprio figlio unico e quindi tenerselo per sè.
Non mancano esempi di questo tipo nel mondo reale, dopotutto la psicanalisi ci ha costruito la sua fortuna su queste cose. Moltissimi uomini che odiano le donne devono a un pessimo rapporto con la madre le loro devianze future. So che oggi vada di moda giustificare qualsiasi comportamento basta che non sia in ambito maschile ed eterosessuale che altrimenti peste vi colga. Quindi ci saranno molte persone pronte a difendere le madri pessime , come vittime della società patriarcale o a negare il problema.Ma la maternità malata e deviata non è una storiella da raccontare intorno a un fuoco come una storiella dell'orrore. Alcune donne hanno una visione distorta e magari basata anche su reali insoddisfazioni,ossessioni, del diventare madri. I risultati si notano appunto nella crescita del figlio. L'apprensione,l'isolamento forzato,la castrazione del maschile nel figlio,la demonizzazione delle femmine, (e si care mie post femminista alla buona, mi fa specie che non affrontate mai questo problema: donne che odiano le donne e istruiscono in questo modo i figli o figlie),un uso distorto di un istinto naturale,assolutamente naturale,come quello materno.
Certo, non essendo donna potrei avere anche una visione leggermente o totalmente mendace del problema eh.Non ho la pretesa come alcune di poter dire come sono quelli dell'altro sesso, (cosa che capita spesso,anzi sempre quando leggi illuminati articoli femminili su noi maschi, quintali di cazzate spicciole,starnazzanti,roba infatti che trovi sulle riviste per il sesso debole), tuttavia le cattivi madri esistono.
Il tema del film è questo. Però è gestito male,per diversi motivi.
La sceneggiatura fa acqua da tutte le parti,i personaggi sono accennati,di alcuni non si capisce nemmeno la funzione,il bambino mi pare troppo determinato , il finale non rischia assolutamente una svolta radicale e pessimista come dovrebbe,il personaggio della madre non è aiutato dai flashback. La regia di Bacon è davvero sciatta e brutta,televisiva. Spreca un sacco di attori e attrici con ruoli  non ben centrati,Il potenziale devastante che potrebbe farlo diventare un Bedtime in versione femminile è totalmente gettato alle ortiche e alla fine ti ritrovi una pazza in libertà,che gira un po' a vuoto.
Sarebbe da prendere e rifare con quella gelida cattiveria eurpea,con un maggior sviluppo psicologico dei personaggi, con una regia degna di nota e non disastrosa come questa. Perchè il tema è forte,importante,urgente,non trascurabile.. 
Qui si è vittima del pressapochismo,del non voler osare ,peggio dello spiegone confuso sul come la protagonista sia diventata così.
Non è tutto da buttare,alcuni momenti buoni ci sono ,il rapporto madre e figlio in alcune scene convince e come direbbe Jerry Cala: "acchiappa", ma il risultato finale è davvero poca roba.
Rimane il grande coraggio di affrontare un tema che oggi figurati,sopratutto se non dai giustificazioni di sorta, ti ritrovi accerchiato da difensori ad oltranza dell'Istituzione Famiglia. Visto che c'è questa spinta reazionaria a  chiudersi in un famigliarismo difensivo ad oltranza e un chiudersi tra quattro mura contro il mondo cattivo fuori. Però madri e padri,fanno parte di quel mondo esterno che vogliono evitare a tutti i costi e quindi portano all'interno del loro beato mondo casalingo: rabbia, frustrazioni,odi,risentimenti,che riversano sui figli spacciandola come educazione. La sana famiglia eterosessuale ha creato anche tanti mostri,folli,gente disperata. I reazionari dovrebbero capire questo e piantarla di occuparsi dei matrimoni altrui.
Ecco un film che usi la maternità deviata per narrare delle problematiche serie delle nostre famiglie,sarebbe interessante,ma non è questa la pellicola.
Per il resto, io credo che difendere il proprio sesso e dare colpe all'altro sia davvero una cosa pessima.La guerra tra maschi e femmine è una invenzione del potere borghese che usa movimenti in difesa dei generi solo per frantumare il fronte delle sinistre comuniste e politiche,.Non me ne frega un cazzo se una è donna,uomo,lesbica,gay,basta che non scriva cazzate ad oltranza .Mi basta solo quello. Il mondo ha bisogno di Persone che sappiano educare i figli, che sappiano lottare per il bene della loro famiglia,ma non in senso egoistico,ma nel senso socialista del collettivismo.I figli sono i bambini di tutti,ogni adulto deve seguirli,istruirli,difenderli.L'amore materno è un sentimento naturale, come l'istinto materno- guardate la natura e poi abbiate il coraggio di dire di no- tuttavia se alcune donne hanno dei problemi con esso,andrebbero aiutate. Come vanno aiutati anche i tanti padri incapaci e assenti, o inadeguati. Non è che vi siano le istruzioni per diventare ottimi genitori ,solo che ogni sbaglio che si fa colpisce direttamente la personalità del figlio o della figlia.

Pensateci prima di metter al mondo i bambini ! ^_^

lunedì 28 gennaio 2013

Invasioni di ultracorpi dal terrore dello spazio profondo

Quando penso alla razza umana mi immagino sempre dei ratti che corrono in un labirinto,dovrebbero raggiungere l'uscita perchè credono di mangiarsi una bel pezzo di formaggio, ma questa più che una certezza è una speranza. Qualcuno l'ha detto e molti ci credono, senza averne le prove. E così corrono, corrono, corrono,si illudono di aver indovinato la strada giusta,ma poi scoprono con sommo sbigottimento che stanno andando contro mano o che non si ricordano più perchè si son messi a viaggiare.
Ci sono obiettivi :successo,affermazione,relazioni sociali e sentimentali.E sopratutto l'eterna chimera della felicità. Ossessioni che trasciniamo avanti dal momento della nascita fino alla morte.Però se tu guardi bene,sai una cosa?Ti accorgi che sono solo ratti nel labirinto,e che esso non abbia nemmeno un'uscita. Non puoi comprenderlo subito perchè anche te sei uno di quei topastri ,anche se da qualche parte nella tua testa senti una voce che ti avvisa della inutilità della tua corsa.
Paranoia,follia,sfiducia,depressione,disistima,abbandono,smarrimento,perdizione,altro che acqua il genere umano della parte più ricca del mondo è composta da queste cose. In superficie vedete tanti stronzi che galleggiano nel mare delle speranze,delle ambizioni,e sotto acquattato nell'abisso c'è la vera sostanza: bestie affamate di mediocrità e di sogni irrealizzabili.

Tu pensa se arrivasse una razza aliena e sostituisse nel sonno queste persone con copie esatte,ma senza tutta questa merda che ci portiamo a presso. Nessun amore,nessun odio,tanta bella disciplina e organizzazione.Felici.
E invece no! Hollywood pretende che noi dobbiamo essere felici , che dobbiamo desiderare,che continuiamo a correre nel labirinto. Per cui, se dovesse esserci, sarebbero gli alieni quelli cattivi, mica noi. Inutili e rumorosi mediocri.

Questa qui è la mia idea,ma io sono noto per scrivere e commentare alla cazzo, no in realtà non è così, in sostanza le discussioni e le relazioni hanno binari già decisi .Servono per dare consenso alla carne da macello,se dovessimo comandare noi dell'armata rossa Lisa Simpson,  tu Spettatore Indisciplinato e quelli come te siete come degli alieni che..Anzi no,uno che ti assomiglia parecchio, (lovecraft), sosteneva di fare lo spettatore della vita.Perchè gli altri gli apparivano un po' istupiditi con le loro sciocche manie e desideri,amplificate dalla società,dal credo politico e religioso e così via. Il tuo amico H.P.però si sarebbe ravveduto sulla politica, (dopo il sostegno all'ancient regime,al fascismo,avrebbe sposato tesi profondamente anti capitaliste),ecco..Te fai parte della minoranza di persone con personalità,punti di vista altro,amore per il gioco di parole ,di concetti.Altro che un bocciolo e l'invasione degli alieni,chi mai farebbe un doppione di te?Sei il topo con poco fiato,che sta dietro e vede gli altri agitarsi.Ora diciamolo certi non sarebbero un cazzo senza il gruppo che li sostiene,che ne decanta ogni cagata che scrivono,ogni loro stupidissima vetta di seriosità su cazzate immani.Ah,cari ultracorpi,se per caso doveste invaderci ...Posso darvi alcuni indirizzi da evitare?Che in questi anni hanno già detto tante cazzate,questi americanini de noantri,non vorrei ritrovarmeli sotto mentite spoglie..
E poi a ben pensarci?Ma perchè tanto viaggio e fatica per arrivar fino a noi?Un pessimo pianeta. Con pessima gente?Come gli scarabei e le mosche siete del ramo:la merda è il nostro mestiere e gli affari vanno bene?Come?Ah,si ... Dovrei scrivere una specie di ...Come dire? Speciale sul film di Kaufmann e di Siegel,c'ho pure wiki pronta,poi cambiamo una parola e una virgola e il gioco è fatto.Ma sapete,dovevo scrivere altro. Dovevo fare un post-confessione a base di ma andate a fanculo ,sai quelli sono i post che preferisco. Ne ho scritti due davvero ottimi, li linkerò forse.Poi mi è venuto in mente che dovevo scrivere recensione di uno dei miei film preferiti e insomma ne parlerò secondo il mio umore più wiki eh!Tipo un Cuba Libre
Si,lo so.Non c'è logica, non c'è un filo in quello che dico e faccio, la noia ...La noia, signori miei.
E allora,volete la recensione pulita,professionale, con due o tre cose prese da qualche sito - e poi fate i complimenti a chi scrive, ma a chi? Chi scrive? bè,copiare è un esercizio di scrittura,avete ragione.
Perchè preferisco il remake? Perchè a differenza dell'originale non cercano il lieto fine. Anzi bastardi più che mai ti creano un pre finale che è un inno alla forza del singolo e di come possa cambiare le cose, quindi siamo nel terreno americano,nel sacro suolo yankee delle cazzate.Andate a fanculo individualisti.Non contate un cazzo anche perchè lo sport dell'individualismo è quello preferito da noi. Vi considerate unici e siete fatti con lo stampino.Infatti senza i vostri amici non siete nulla,ma avete questa stupida idea dell'Uomo,dell'Individuo,della sua Forza,balle liberali,balle per stupidi e boccalone,quindi dicevo il film vi lascia soddisfatti. Hai visto tesoro?Alla fine quegli alieni là,saranno bravi eh? Vedi come sono disciplinati e organizzati,ma poi basta un yankee ,uno e la libertà di impresa,iniziativa,pensiero è assicurata.
Vorrei vedervi , vorrei fotografarvi quando l'urlo di Sutherland distrugge il vostro ottimismo del menga,ah quanto vorrei essere presente.
Finale apocalittico,radicale,pessimista per molti,ma non per me .A ben pensarci meglio ,magari quegli alieni che accettano la loro mediocrità ,sono  meglio dell'essere umano alla ricerca di affermazione e gloria,sempre Anche quelli che sono destinati a non lasciar segno .Anche quelli che confondono un pubblichetto di amici e amiche come la ribalta di un palco dove loro possono vantarsi dei loro successi.
L'alieno buono dopotutto non è una novità,ci ha fatto venire il diabete,anzi l'ha inventato lui, con Et,poi ci sono anche casi migliori come ad esempio:Ultimatum alla terra.
Questi non sono buoni,non lo sono per niente.Vengono ad occuparci per sopravvivere,ci mantengono uguali a noi stessi,uguali,ma ci levano tutto quel peso ridicolo che il vivere ci dona.Niente emozioni,niente colpi di testa,niente cretineria umana. Cose,macchine,come siamo già oggi.Perchè secondo te ,intorno ci sono Uomini?Ma non li vedi?Sono ratti che corrono nel labirinto,fanno pena.


Ora partiamo con più logica,vi va una piccola incursione nel classico degli anni 50?
Bè,è uno di quei film ,di quei classici che tutti noi dovremmo vedere ed amare,perchè mette in scena il cinema di genere come piace a me. Infatti a mio avviso fantascienza,horror,poliziesco,western ,insomma il film di genere è un mezzo per dire tante cose,non solo per dar del tempo da passare a spettatori sciocchi,con il cervello spento,che vogliono solo divertirsi..Quante cose puoi dire attraverso il genere!
Ecco l'originale esce negli anni 50,e quelli nonostante quello che ci arrivava a noi popoli colonizzati dall'impero yenkee,non eran proprio anni da lucille ball e casalinghe sorridenti.L'erba non era così verde, e la famiglie non così serene. Sai quello era il periodo del maccartismo. Un folle che con la sua crociata contro il comunismo ha spezzato vite e carriere di gente che sapeva troppo,sapeva troppo e più di lui.
Anni terribili e bui, raccontati benissimo nel film Il Prestanome. Guardatelo, merita!  Così ecco arrivare The Body Snatcher. Si immagina di baccelli spaziali che giunti in un paesino americano,la classica buona provincia yankee ,di buon vicini,sceriffo paternalista,dottore anziano e così via,insomma la visione che tanto piace agli americani e agli americani di casa nostra.
Solo che succede qualcosa di strano..la gente cambia. Un sospetto che viene all'eroe del film ,interpretato da Kevin Macharty, dove sono finiti i sorrisi yankee?Dove la loro voglia di vivere?Si sveglia in un paese che sembra brianza profonda eh!Quanta allegria gente.
Sono alieni,che giunti da noi , durante il sonno prosciugano gli esseri umani e si sostituiscono ad essi. Non cambia nulla del precedente.Tiene gli stessi ricordi,tutto. Solo che non ha emozioni,deviazioni di nessun tipo. Disciplinato,inquadrato,come gli americani vedevano i comunisti e invece di dire:wonderfull ,criticano.Perchè l'individuo...Io non ci credo,per me non ha nessuna importanza. L'individuo è il concentrato di regole sociali ben precise e le segue. Non siamo liberi,non c'è libertà di sorta.Gli alieni ci fan comprendere fino in fondo tutto questo.

Il film di Siegel è asciutto,stringato,ha momenti davvero tesissimi che praticamente coprono tutta la seconda parte.Il bianco e nero suggestivo e di taglio realistico aumenta la drammaticità della trama
Indimenticabile la sequenza con Kevin,unico sopravvissuto all'invasione che urla agli automobilisti:sono qui, o una cosa simile.

La pellicola ambiguamente potrebbe essere letta come propaganda anti comunista oppure come attacco al maccartismo,è comunque uno sguardo duro e pessimista sull'America. Cosa nascondono le maniere buone della piccola cittadina,chi sono i nostri vicini?Disturba e pone forti interrogativi.

La produzione però ha rotto le palle e abbiamo così un finale davvero brutto e inutile. Della serie arrivano i nostri.
Rimane però leggendario,suggestivo e parecchio angosciante.

20 anni dopo, più o meno, Philip Kaufman riporta la storia sullo schermo. Lo sceneggiatore W.D.Ritcher  (Brubacker,Grosso guaio a chinatown,cose preziose), sposta la storia dalla provincia americana,dagli anni 50 della rinascita dopo la guerra,dell'ottimismo e del rock,negli anni 70. Anni di grossa crisi per l'america.Politica , (manifestazioni,black panther,guerra del vietnam,watergate), economica e sociale.
Cosa è rimasto dell'estate dell'amore?Cose delle utopie hippy?Cosa del sogno americano?Poco e nulla ,quindi chiudiamoci nel privato.La gente in città è straniera,anche se parla la stessa lingua. Quindi teniamoci amici e amanti.Teniamoli stretti,perchè nella corse all'interno del labirinto ci daranno una mano ad illuderci di essere importanti,di contare per qualcuno.Bello avere certezze su una persona,fidarsi.
Cosa succederebbe se ella fosse diversa,altra,"aliena"?E come fai a farti sentire?Già il povero Kevin urlava in mezzo alla strada,per farsi sentire. In una piccola cittadina,pensa qui...Pensa in una grande città.
Kaufman è davvero bravissimo nel saper creare un film paranoico,aprendo all'orrore di quel periodo. Le mani degli alieni che cercano di aprire una porta ,sembrano quelle degli Zombi del film di Romero,il cane con la faccia da uomo,la nascita delle copie,la distruzione con un rastrello di uno di questi esseri. La fantascienza di sporca anche di horror. E non perde tempo.Nei titoli di testa vediamo questi pulviscoli arrivare dallo spazio,poi atterrare sulle foglie e piano piano impossessarsene
Dopo di che una dottoressa che lavora per lo stato si ritrova una di queste piante in casa, è l'inizio del contagio.Il marito caciarone,diventa un uomo serissimo.Tutto qui. Per il resto è identico.
c'è gente che corre,qualcuno urla,ma i protagonisti non ci fanno subito caso.Succede anche da noi, nella nostra vita. Non ci sono le trombe dell'inferno ad avvisarci, una mattina ci svegliamo e veniamo a sapere che un nostro amico non è più lo stesso: si è imborghesito,ha ucciso qualcuno..Ma è lui?Davvero?Conosciamo le persone o conosciamo solo l'idea che abbiamo di esse?E cosa sappiamo dire di noi?Siamo sicuri di poter spiegare agli altri chi siamo,cosa proviamo davvero?Dopotutto abbiamo sbalzi d'umore,contraddizioni,già normalmente.Figurati se dovesse arrivar un invasione aliena.
E poi chi ci dice che siano davvero così cattivi?Magari si vivrebbe meglio.

Il remake lo preferisco e di gran lunga all'originale. Non concede sconti,non offre possibilità di salvezza. l'America sprofonda,nonostante gli addormentati possano credere a Reagan.
Ecco,molti senza america che farebbero?Molti preferiscono avere un paese da idolatrare alla cazzo senza vedere la vera faccia putrida e ripugnante dell'alienazione urbana,dell'oscurantismo osceno delle provincie,dell'imperialismo colonialista.
Questo film ci mostra il crollo della nazione devastata dall'interno e resa a mio avviso libera a nuova vita.Non migliore e non peggiore della nostra.
Non è solo la politica ,non è un fatto esterno è proprio l'essere umano occidentale ormai morente e pleonastico devastato dalle sue ossessioni,malato di mediocrità premiata e condivisa,dissolto nella libertà senza responsabilità,e francamente non ne sentirei la mancanza.

Volete due parole sul cast: Donald Sutherland è ottimo nei panni di un eroe normale. Scrupoloso ispettore del ministero della salute pubblica, un eroe che lavora per lo stato anzi statale...wow! Jeff Goldblum si agita e si agita ancora. Fa lo scrittore alternativo scassapalle che ce l'ha a morte con il dr Spock,cioè capite c'è anche Leonard Nimoy! Entrambi sono davvero molto bravi a disegnare i loro personaggi,sopratutto Spock. Il suo psichiatra ambiguo e collaborazionista è un buon personaggio
Le donne?Brooke Adams che a me piace assai,perchè ha quella fragilità femminile,quella bellezza classica e "quotidiana" ,da donna normale,che a me conquista e poi è davvero una brava attrice e alla fine la testimone della fine del genere umano:Veronica Cartwright. Alien non vi dice nulla?

Bè,guardateli questi due classici,sopratutto il remake.E pregate che vengano ad invaderci,ma forse l'han già fatto ....

sabato 26 gennaio 2013

STRADE PERDUTE di DAVID LYNCH

Orrore. Profondo,inesorabile,implacabile,nerissimo,avvolgente,disturbante, orrore. E noi siamo schiavi e prigionieri di questa discesa verso gli inferi.Abbiamo paura,temiamo per noi e le nostre anime,dove ci porta Caronte con la scusa di assistere a un film? Al centro della paura.
Perchè questa pellicola è spaventosa,inquietante,agghiacciante, i primi 45 minuti di film sono tra i più insostenibili per me.Temo ogni silenzio,ogni inquadratura sospesa,il suono è quello del terrore e dell'apocalisse per noi sventurati spettatori,che paghiamo il tributo alla genialità perversa,fredda,crudele di un sommo artista quale è Lynch. Il quale si diverte giocando con le regole del genere e le nostre certezze di spettatori. Come se quello che vediamo sullo schermo fosse l'epopea di ogni singolo spettatore nelle mani dell'Artista,il quale essendo libero come il male cosmico,come l'ignoto,il mistero,l'Altrove si diverte a confondere le carte,a svelare le apparenze per poi dirci che nulla è stato svelato,o che si tratta di un macabro esercizio di stile ,per tormentarci.Abbiamo davvero delle colpe?Ce le hanno Frank o Peter?Eppure pagano come tutte le anime perdute,smarrite,sulla strada per il luogo nascosto,oltre le ombre che divorano i chilometri e la terra.Non c'è direzione, il viaggio non ha senso.Siamo completamente persi.E io ho paura,questo film fa davvero paura.Quella fastidiosa,sottile,appiccicosa , che non se ne va.Dicevo il lavoro sull'attesa,la percezione di un oscuro pericolo,il suono che disturba,spiazza l'udito e la visione distorta,nervosa.
Potrebbe essere visto come un film religioso?La colpa,la perdizione,il tentativo di nascondersi,lo smascheramento,la condanna senza appello. Una visione laica e cristiana,perversamente cristiana, dell'Inferno dove Peter e Frank finisce.Un male come dicevo cosmico che avvolge ogni cosa,esattamente come il sesso imprigiona,assembla,plasma i corpi e le anime. Il diavolo è femmina?Non lo so,ma sicuramente Patricia Arquette è un angelo della tentazione senza scrupoli,divoratrice di anime e vittima...forse vittima.
Oppure potremmo vederlo come un film sulla psiche. Sai Frank super io e Peter es oppure il contrario,quante personalità nascondiamo?Un universo che cade a pezzi,si frantuma.Non spiega nulla questa opera, è suggestione pura.Il mezzo cinematografico al suo meglio.Ci vedo qualcosa di lovecraftiano in questa pellicola è come veder il regno degli Antichi e dannarsi.
Molti tentano di spaventarci con sciocche sagre delle frattaglie,dello splatter a buon mercato e Lynch gira un horror di tagliente e incredibile bellezza senza essere un film dell'orrore.Che cosa è allora?Non lo so.Un'esperienza oltre e altra,rispetto a tutto quello che siamo abituati a vedere,sentire,vivere.Non cercate spiegazioni,non cercate di comprendere,perchè qui è il cinema puro e duro che grida e ottiene vendetta.
Frank sassofonista che comprende di essere spiato,la morte della moglie,l'incontro con un essere infernale,la condanna a  morte e le visioni terribili,la trasformazione in Peter. Un giovane meccanico di provincia,un po' pirla,un po' no.Una donna fatale Alice che è la versione bionda della moglie uccisa e fatta a pezzi di Frank.Dick un boss con la passione per le puttane e lo snuff movie,una colpa da far pagare a gente orribile,ignobile,perversi e pervertiti maledetti. Uno strumento nelle mani del diavolo Frank/Peter?
Sappiamo solo,preghiamo chiedendo venia per i nostri peccati di non imboccare mai quella strada per il deserto...Mai!


lunedì 21 gennaio 2013

atto d'amore: Paul Thomas Anderson

Noi spettatori indisciplinati ,ammettiamolo, siamo una banda di rompiapalle,arroganti,saputelli, gente che conduce vite noiose e che invidia chi a 40 anni colleziona pupazzi di supereroi, detto questo: abbiamo gusti fighissimi e mentre voi aspettate I Mercenari 3, noi stiamo aspettando il prossimo film di Anderson con protagonista Robert Downey jr.
Questo spiega tutto,e spiega perchè state nelle nostre cantine con una catena al piede . Caso mai non l'avreste notato.
Sai una cosa ?Di quello che vuoi ,ma gli anni 90 per noi sono stati anni cinematograficamente assai interessanti. Cioè: Lars Von Trier, Paul T Anderson, Wes Anderson, Zhang Yimou,Todd Solondoz, (insomma quello che ha fatto Happines), che bei tempi. Film mai consolatori,pellicole che attaccano lo spettatore e lo trattano da essere pensante. Le armate del "ma è noioso", tra l'altro non c'è critica che mi faccia innervosir di più del :ma che palle, che noia. Denota il rifiuto di strutturare una critica  seria e un  giudizio credibile sull'opera e sul cinema.
Insomma si apriva un universo che spaziava dal realismo crudo e feroce dei leggendari Dardenne, al cinema oltre e altro di Lars,e così via.In poche parole se oggi sono uno splendido blogger,unico nel suo genere,lontano dalla critica alla cazzo di cane in favore della merda perchè piena di vecchi degli anni 80,oh insomma lo devo a loro eh!
Paul è figlio di un doppiatore Ernie Anderson, nasce il giorno della festa più importante per l'umanità: il 1 maggio.Anno?1970. D'altronde le delicate liriche :"primo maggio..su coraggio!" del poema tardo romantico Ti Amo di Tozzi,pare sian un omaggio del cantante torinese alla nascita di questo genio.
Cresce nella San Fernando Valley  ,California. Il luogo dove è ambientato uno dei suoi massimi capolavori :Magnolia.
Il suo debutto è Sidney,pellicola che riesce a realizzare grazie ai fondi del sundance o una cosa simile,ma non è importante.Cosa importa a noi?Che Anderson abbia una sua personalità ben precisa ,la quale si sta evidenziando totalmente nelle sue ultime due pellicole Il Petroliere e The Master. Una presa di distanza dai suoi primi film dove il piano sequenza virtuoso ,la colonna sonora magniloquente e canzonettara, una certa rielaborazione di Altman ,Scorsese,pizzichi anche di tarantinismo se volete,lo rendevano un grandissimo regista ,ma debitore del cinema anni 70.
E ti sto parlando di grande cinema eh?Boogie Nights  prende spunto dalla vita di John Holmes,notissima stella del porno,rovinatasi con droga e amicizie sbagliate,implicata in omicidio,morto di aids. Vita tormentata e balorda, che Anderson riprende con furore di regia, montaggio frenetico,una potente allegoria sulla Famiglia,appartenere ad essa,assistere alla sua caduta,al disperdersi dei vari membri.Il porno come simbolo di un successo effimero,muscolare,autodistruttivo,rappresentanza di un america amorale e selvaggia. La cura dei personaggi,la sceneggiatura che riealbora e riscrive oltre 30 anni di cinema hollywoodiano non stuporista,rifacendosi sugli insegnamenti preziosi di Scorse e Altman,bè è chiaro che non potevo fare a meno di gridare come un predicatore del cinema d'autore ,(toh pure la rima), esagitato:Grazie dio del cinema!
Questo è tutto quello che voglio vedere ,quello di cui ho assolutamente bisogno. Non citazionismo per fighetti,che se la ridacchiano da snob finto proletari quali sono ,contando i rimandi alla spazzatura di genere e al riciclaggio di prodotti scadenti.Quando vidi il film di Paul, io vidi la luce eh!
La conferma avviene con il film americano più importante degli anni 90,cioè Magnolia. Una di quelle pellicole che io vedo una volta all'anno perchè è una di quelle pellicole che sanno  capire chi sei. Hai  presente quando incontri una persona che sa cogliere immediatamente quello che sei ,quello che cerchi?Ecco questo film rappresenta in modo assoluto e cristallino la mia visione della vita. Un pessimismo cosmico nato fin dai tempi delle superiori,(lode imperitura a Leopardi), e il mio alto senso di compassione,pietà,partecipazione senza filtri alla caduta e al risorgere del genere umano.
Qui si passa da una famiglia alternativa che si scontra con la crudeltà della vita reale,delle regole criminali adottate normalmente,dalla fine di un mondo diverso,ma fatto di sesso chi vivrà vedrà, con il nocciolo,la radice,la base,dell'America: la Famiglia. E la fa a pezzi con brutalità implacabile,crisi di pianto,scene madri,ricorda il discorso larsiano,pare una versione yankee dei melodramma spinti e da guerra senza prigionieri di Von Trier. Tanto che poi i due si stimano pure! ^_^
 Pieno di situazioni dal grande impatto visionario (la pioggia di rane) è un film apocalittico sul genere umano,la sua solitudine e smarrimento ,Con un finale di speranza che lo lega alla pellicola precedente.
Cosa che invece manca del tutto con quel Ho finito,( o son finito), nel suo capolavoro :Il petroliere. Dove si racconta la nascita del capitalismo americano e il parassitismo delle chiese ,dei predicatori. Qui siamo in un viaggio all'inferno assoluto e totale e dove prima c'erano tanti personaggi uniti dal destino,dal caos,ora ci sono due personaggi principali. La dannazione è il tema principale,non il denarò non un Dio lontano possono salvare l'uomo. Una solitudine cupa,una forza crudele e distruttiva,l'apocalisse con i milioni di dollari e un dio da pregare per ingannare i gonzi.. Un film cupo e travolgente.
Ora ho appena visto la Bellezza su grande schermo come non mi succedeva da anni eh?The Master,ne ho già parlato
Anderson è quello che ci vuole per noi occhialuti,per noi mucchio selvaggio del cinema d'autore,di noi indisciplinati che cerchiamo un modo alto di parlare e affrontare cose comuni nella nostra vita,.La certezza che il pessimismo militante e quelle improvvise esplosioni d'amore totale e totalitario,mica è una nostra nuova nevrosi,un passo oltre il borderline,ma è la dolce malattia dell'artista e della gente sensibile.
Il cinema di Anderson è tutto questo e anche di più,e vi consiglio di dedicare la vostra vita ad esso.

venerdì 18 gennaio 2013

IL MAESTRO DI VIGEVANO di ELIO PETRI

Ci sono libri e scrittori che andrebbero recuperati perchè testimoni di un periodo storico del nostro tempo assai importante,di svolta economica e politica. Tutto è politica ,lo sapete? Il mio motto. Quindi che tu scriva direttamente di un fatto reale o che tu faccia puro intrattenimento, stai facendo politica. La nostra commedia ai tempi gloriosi , pur mascherandolo con il sorriso o la risata cattiva, descriveva spesso con arguzia il nostro paese. I suoi vizi, manie, debolezze e piccoli anti eroi di grande spessore umano o disumano, a seconda.
Il Maestro Di Vigevano è un film particolare, un oggetto filmico curioso e a sè stante nel panorama del genere commedia. Ne prende tutti gli elementi, le regole ,i luoghi comuni, ma li contamina con un uso surreale e feroce del grottesco,una sorta di fellinismo graffiante,crudele che esplode nei pensieri e sogni del maestro Antonio Mombelli.

Libro da riscoprire,perchè di rara bellezza e cosi anche il suo  autore Lucio Mastronardi. Maestro elementare,morto suicida. Tanto bello il libro quanto bello è il film. Per le sue unicità che ho descritto poc'anzi  per la perfetta indagine del luogo e delle sue tradizioni. Quale è il tema affrontato da questa ottima pellicola?
Il boom economico . Anzi a essere preciso:il boom economico che è esploso in provincia. Un luogo chiuso,reazionario,soffocante,di gente gretta,maneggiona. Il film e il libro riescono anche ad analizzare benissimo tra gli intrallazzatori con grosse fabbriche e gli improvvisati delle piccole.
Un film sullo Squallore,visto che non esistono personaggi gradevoli,positivi. Vigliaccheria e grettezza colpiscono duro e lasciano il segno.
Il maestro vessato dal borioso direttore scolastico,i colleghi meschini ,(piccoli borghesi mediocri e invidiosi), la moglie Ada vittima della sbornia per il successo facile,i soldi,la bella vita, non son sicuramente personaggi per cui provare immediata e resistente simpatia. Mi piace questo cinema, perchè ci mette in contatto con la sgradevolezza delle persone e la loro sostanziale verità oltre la finzione.
La storia della caduta nella polvere e nella disillusione,solitudine, di un uomo incapace di sostenere e inserirsi nei cambiamenti e di capire ,domare , il suo tempo. Un mediocre,circondato da mediocri con i danè, (i soldi), una provincia ricca di materiale e povera del resto.

Petri se la cava benissimo anche in questo ambito, i suoi voli onirici donano alla commedia qualcosa di più e sopratutto non sono mai fini a sè stessi,neppure la lunga scena del delirio di Mombelli influenzato.
Alberto Sordi è perfetto , una delle sue interpretazioni migliori, qui gioca molto con la mimica del viso e riesce a dar spessore a questo uomo da poco,questa vittima sacrificale senza nerbo,commuove a tratti.
Claire Bloom è stupenda come al solito e bravissima nel ruolo della moglie. Ada non è un personaggio positivo,anzi,ma lei dona la sufficiente umanità .
Una pellicola e un libro da recuperare

martedì 15 gennaio 2013

L'ODIO ESPLODE A DALLAS di ROGER CORMAN

Il più spaventoso,terrificante,angosciante,di Corman non è un horror con fantasmi,nobili folli,castelli maledetti.Non è nemmeno un film su dottori folli,esperimenti contronatura,ma è un film che parla di esseri umani e della loro reazione nei confronti dei diversi.
"L'odio esplode a Dallas" è questo:un ritratto spietato,mitigato solo da un finale per me non proprio all'altezza e un po' consolatorio,del sud degli stati uniti.
Tratto dal romanzo The Intruder,scritto da Charles Beaumont, sceneggiato dallo stesso scrittore,la pellicola è la storia di Adam Cramer, un ragazzo che giunge nella sonnolenta cittadina di Caxton per compiere un sondaggio tra i cittadini locali sul tema dell'integrazione razziale. Infatti, una legge governativa impone giustamente che ragazzi bianchi e neri vadano nella stessa scuola e classe. La cosa non piace alla cittadinanza,e Cramer ne approfitta per creare tensioni,far esplodere malumori , che si son già manifestati da soli il primo giorno di scuola. L'uomo incita alla lotta il popolo di bifolchi reazionari,i quali si abbandonano alla violenza folle contro i neri. Prima quasi linciano un automobilista,poi con una bomba in una chiesa uccidono il pastore afro-americano.Fino quando un passo falso farà crollare il castello di odio e terrore che Adam ha creato.
Noi spesso quando parliamo di Corman ci fermiamo sulle sue doti di cinematografaro capace di girare ottimi prodotti con pochi soldi,riciclando scenografie,scovando grandi registi tra i giovani che bazzicano la sua casa di produzione,Corman però è prima di tutto un grande regista.
Che giri opere barocche,oniriche,visionarie come La morte rossa,o che si getti nell'essenzialità,nella lucidità,nel semi documentaristico,(come nei suoi capolavori gangster ,il massacro del giorno di san valentino o il clan dei barker),è uno di quelli che riconosci anche fra mille.Un grande artigiano che ha saputo trarre il meglio dal poco a disposizione.
Questa pellicola costata solo 90.000 dollari è stata anche un grosso e assoluto insuccesso,motivo dovuto forse che nel 1962,anno turbolento politicamente per gli Stati Uniti, non tutti fossero disposti ad assistere a u film che fino al finale accomodante,mostrava con lucidità le dinamiche interne alla società americana. Mostrando come in sostanza la gente non accettasse le regole e leggi della capitale e si sentisse autonoma,indipendente rispetto ad esse. Quella che vedi  è gente normale,che si reputa tale e che per difendere quella loro normalità non lesina botte,minacce,fino al delitto. E non è solo questione di pelle,ma anche di chi mostra di avere una mentalità migliore ,aperta al confronto e alla comprensione,o che sia solo rispettoso delle leggi.
La follia dei cittadini è descritta benissimo, ti senti trascinato all'interno di quel grande odio ,che ha origini nella struttura politica della peggior democrazia bonapartista del mondo.Nazione nata sul genocidio,prosperata attraverso lo schiavismo,incline a linciaggi,pestaggi,discriminazione,omicidi politici,ingerenza nella politica estera altrui,imperialista,colonialista,cioè uno stato canaglia,come effettivamente è l'america del nord.
Il pestaggio del bianco che accompagna i ragazzi neri a scuola è davvero qualcosa di urtante e feroce,come anche il quasi linciaggio del nero .
La cosa non piacque ai cittadini reali dove la troupe girava il film.Tanto che furono minacciati e intimoriti pesantemente ,esattamente lo stesso comportamento che vediamo nella pellicola.
Il film si segnala per un grande e memorabile personaggio:Adam Cramer. L'inizio del film ce lo mostra come un bravo ragazzo americano:tranquillo,di buone maniere,amabile.Poi rivela il mostro che è ,senza limiti e con una crudeltà mentale degna di nota.Vigliacco e violento,mellifluo e perfido,ingannatore.La scena iniziale dove solleva la gente alla guerriglia è un piccolo capolavoro di cinema:recitazione allucinata,ma lucida di William Shatner,montaggio,inquadrature,tutto crea un clima di violenza repressa pronta ad esplodere.E chiaramente esploderà.
Il malvagio protagonista è interpretato appuntoda William Shatner,cioè il comandante Kirk di Star Trek. Ruolo complesso e difficile che egli domina tranquillamente.Film necessario,politico,radicale,militante,realistico,che diventa il racconto horror,tenebroso ,lugubre,di una nazione e di un popolo.Dovrebbe farci riflettere anche a noi italiani quando sottovalutiamo la potenza di scaldare i bassi istinti della gente aizzandoli contro i diversi e le diversità in genere.Dovrebbe...ma già il fatto che qualcuno crederà ancora a Berlusconi e altri ancora lo considerino l'unico male italiano,mi fa dubitare.

domenica 13 gennaio 2013

LASCIAMI ENTRARE di Tomas Alfredson

Mentre noi italiani continuiamo a lamentarci,a pascolar nei campi del vittimismo,del revisionismo sgangherato,dei perchè e per come, i paesi meravigliosi del nord europa continuano a sfornare splendidi film,ad avere un'idea di cinema che sa coniugare esigenze commerciali e far godicchiare noi occhialuti smaliziati.A mio avviso in Europa il meglio viene da loro,sempre. Poi non manca il grande cinema britannico e francese,spagnolo,noi invece stiamo a fare scontri nobilissimi su cazzate immani e a produrre sotto materiale para televisivo.
Non tutto fa schifo:Garrone,la doppia ora,acab..Ma è poco.

Lasciami entrare usa il genere per dire cose importanti e necessarie,per descrivere la società ,per un discorso sulla solitudine ,sul destrutturare ,(eheheeehhe), genere e punti di vista:chi è il vero cattivo?Chi la bestia?
Emoziona senza scivolare nel sentimentalismo, (sai c'è gente che se non gli sbatti in faccia stuporismi mal assortiti , polpettoni di filosofia spicciola in salsa new age, non riesce a commuoversi eh),ma rimanendo in perfetto equilibrio tra il mostrato e il percepito. Punto di forza oltre alla sceneggiatura di John Ayvide Lindqvist, che crea personaggi credibili e umanissimi,la regia di Alfredson :glaciale,essenziale,brutale e partecipe nei confronti dei due giovanissimi protagonisti., sono proprio loro:Kåre Hedebrant: Oskar, e Lina Leandersson: Eli. I quali sanno ben interpretare due giovanissimi in balia della solitudine,disprezzo,pregiudizio altrui.
Oscar come tutti i ragazzini speciali non è compreso dalle teste di cazzo.Sai Oscar una cosa?Crescendo sarà ancora più dura,i mediocri fanno comunella,difendono la loro ignoranza in tutti i campi:cinema,politica,vita. E ti scherniranno,ti diranno che palle,faranno umorismo del menga,per difendere le loro inutili vite. Caro Oscar io ne ammezzerei di gente,e  mi dovrebbero dare anche una medaglia perchè libererei il mondo da tutta sta zavorra . Conosco bene anche la solitudine che ti avvolge,sai che non è una cosa bella vero?Non è giusto a nessuna età,ma poi ti fai una ragione e ti crei il tuo bel mondo,alla fine vivi anche senza gli altri,ma a quella età non è giusto.Perchè non sai difenderti,perchè stai cambiando e conta molto quello che gli altri dicono o fanno.Ci salva sempre l'amicizia, quindi a me son capitati amici splendidi che mi sopportano ancora oggi e a te Eli.Chi è ?Un'amica,il primo forte turbamento del tuo giovane cuore,la tua vicina di casa.Vivete in un quartiere anonimo,pare che nessuno sia veramente vivo lì dentro. Tu cresci nella totale indifferenza di tua madre e la lontananza di un padre,(che a mio avviso si è allontanato per vivere  una relazione omosessuale,che ci viene suggerita più che mostrata), ma sono gli adulti incapaci di interagire con i ragazzini , vite misere abbandonate sotto la neve e nel fuoco dell'alcol. Eli è una vampira.Vive di notte e ha 12 anni da un pezzo.Prima guarda con curiosità quel ragazzino solo e tormentato dai compagni di scuola  e da una vita che assomiglia a una prigione che non ti lascia comunicare con nessuno.
Sai perchè il film avvince e convince,lo vuoi sapere mister nessun realismo?Lo devo spiegare signorina fantasia ammmmeregggana al potere?Perchè pone l'elemento sopranaturale sotto un'ambientazione di massimo realismo. Tipo Dardenne più vampiri eh!Noi occhialuti dal nostro piedistallo vediamo lontano quindi tutte le menate che ultimamente tanto piacciono alla mia generazione- che già definirla generazione ci vuole coraggio- su quanto bravi e belli son i tamarri americani e i loro filmoni per masse amorfe.noi invece abbiamo preso e prendiamo il meglio dell'america e poi abbiamo sempre guardato qui da noi.
Tu vedi due ragazzini particolari,unici,e il branco spavaldo degli idioti,della brutta gente vigliacca che fa banda per prendersela con i più deboli.Tifi per loro,ti emozioni per quella tenerissima storia d'amore che li vede protagonisti. Sai sullo schermo non ci sono due prevedibili stereotipi, non ci sono sviluppi prevedibili e se ci sono non danno fastidio. C'è sangue,dolore,sofferenza,dolcezza diffusa e quasi impalpabile. C'è sopratutto un capolavoro. Un bellissimo,profondo,incredibile,film che parla di noi, delle nostre vite e di come nella quotidianità vivano pregiudizi,dispiaceri,indifferenza,cattiveria,ma anche comprensione e amore,anche tra persone diverse. Una bella lezione per oggi dove pare sia sempre più difficile comprendere gli altri,dove si vive di minoranze autoescluse e maggioranze reazionarie squallide. Dovremmo parlare con la gente e non dico che cambierai modo di pensare,ma conoscerai anche qualcuno che nonostante sia diverso da te ha molte cose in comune rispetto ai tanti normali idioti che ti circondano.
Si,ci siamo commossi vedendo questo film, abbiamo voluto bene a due esseri viventi,(anche se una è di una razza diversa e non umana),partecipiamo alle loro disgrazie e gioie e siamo felicissimi quando i cattivi finiscono a pezzi.Oscar ed Eli sono noi,quelli troppo intelligenti,sensibili,profondi,megalomani,guerrieri e fragili.Parla di noi,e per questo noi abbiamo deciso di adottare questa pellicola e amarla fino alla fine delle nostre albe,e oltre

sabato 12 gennaio 2013

THE ROAD di JOHN HILLCOAT

Ci sono film che vanno visti di sera,dopo mangiato e prima di andare a letto, (che per me significa solo dormire eh,vabbè èer me...Anche per voi perchè questo è un blog che raccoglie un po' di sventurati e sventurate allo sbaraglio,eh!),pellicole che ti conciliano con il creato e ti donano una pace interiore,una serenità diffusa,impalpabile,ma comunque oh:sei anche un po' felice.Un po'. Che la felicità è cosa da yankee, tu sei quello che sta in ombra e controlla che alle altre e agli altri,a quelli che vivono di scadenti fantasie ammmeregggane,di mostri e robot, non possa mai mancare quel pezzo assurdo e un po' sciocco-per te - di felicità. Dopotutto beate e beati loro che ancora e senza sforzo sanno emozionarsi o fantasticare come quando erano bambine o bambini. E quando sei bambino chi è la figura di riferimento della tua infanzia?I genitori. La madre o il padre.Quando uno è bambino o bambina è convinto , è sicura, che il suo genitore saprà difenderlo da ogni male.Ogni male:anche la fine del mondo.
Il film di John Hillcoat, un grandissimo regista che ci darà assolute e durature soddisfazioni al di là di quel che possa scrivere una critica screditata come quella odierna, ci racconta questo.Dal romanzo di Corman Macharty, la storia di un padre e un figlio che vagano senza meta in un paese devastato dalla fine. Camminano con un obiettivo assai vago: raggiungere il mare. Durante il viaggio incontreranno bande di assassini e cannibali,un mondo ormai del tutto disumanizzato .Quello che mi piace è che non ci sono spiegazioni. La fine è arrivata,come fosse sputata fuori dall'Altrove oppure il mondo è finito per vecchiaia,si è dissolto,portandoci nelle profondità di un'angoscia. Mai l'apocalisse è stata portata sullo schermo in  modo così atroce,deprimente,soffocante. Cioè cinema del Realismo e cinema Post Apocalittico, in un colpo solo:orgasmo multiplo per me.Unire due correnti cinematografiche da me amate alla follia in una sola storia,per me è il massimo.
Infatti è un film spiazzante,che usa le tipiche situazioni da genere post apocalittico,ma le tratta con massimo realismo..Le città sono distrutte e abbandonate,dando fisicamente il senso del vuoto assoluto.Una volta c'era la gente con i suoi sogni e debolezze,ora nulla.Le case isolate possono nascondere orribili segreti,oppure farti trovare per un po' del cibo,ma dura poco.L'orrore e la felicità svaniscono,travolti come siamo dalla nostra sporcizia,che questa pellicola ci fa sentire addosso tutta.Ti par di starci nei vestiti logori,nelle scarpe rotte,di sentire il freddo,la pioggia umida e pesante,la terra con la sua polvere. Ecco ,cara amica mia,come è la nostra fine. Niente spettacolarizzazioni,niente grandi avventure,niente incontri eroici. Il grigio di un cielo sempre in bilico sul far piovere miseria e crudeltà e una strada simbolo di viaggio,quindi di trovare qualcosa di nuovo che in realtà non ti porta da nessuna parte.Nessuna.
Però anche dopo , anche quando siamo naufraghi in un mare di guai e distruzione,qualcosa rimane.Noi non possiamo fare a meno di proteggere i nostri cuccioli,o i nostri amici,insomma abbiamo tutti qualcuno essere umano o animale che sia,per il quale siamo pronti ad affrontare un nuovo maledetto giorno,andare alla ricerca di cosa non sappiamo,ma la inventiamo per lui o lei.Inerzia di speranza.Quello che non capita alla madre. D'altronde la donna simboleggia la vita,la nascita,la speranza e in un contesto dove tutto questo viene a mancare,risulta più facile all'uomo sopravvivere.Riscoprire la parte animalesca,unendosi in branco per cacciare, o scappare e difendere il proprio figlio.Si,The Road è un film assolutamente maschile,la grazia e la leggerezza anche fisica del femminile è sacrificata al grigiore e alla violenza.
Il padre però ha suo figlio e lo difende da tutto e tutti,ma anche qui. Non scadiamo in stuporismi,sentimentalismi che io disprezzo totalmente ,perchè falsi.Cose idiote per idioti americani che ahimè qualcuno assume con leggerezza e soddisfazione.Non ci sono rallenty retorici- dio mio il postino che prende la lettera dalle mani del bimbo con una musica assordante e marziale,che schifo!-non ci sono smancerie o altro.Questa è la realtà nel mondo senza futuro.Un rapporto concreto,di poche parole,teneri gesti,Condivisione silenziosa.Non ci sono musiche epiche , non si cerca la lacrima facile,non è consolatorio,ma nemmeno cattivista e cinico.Perchè io odio anche quella massa di pirla che sui loro blog o nella vita si atteggiano a cinici contro tutto e tutti.Buffoni,se vivete male sparatevi va,sopratutto se sei un poser del cazzo come la tua tribù .Qui abbiamo invece un bellissimo equilibrio ,assoluto e totale.La disperazione esiste ,la respiri,tocchi,non scappi.Ma chi ti dice che non debba esserci anche altro?Chi ti dice che siamo perduti per sempre?Chi ti dice che non c'è una piccolissima possibilità?No,non ti dico per forza un  finale positivo, amore eterno,ricostruiamo la civiltà.Non questo,ma altri disperati come te,su una spiaggia che ti raccolgono per continuare insieme.Dove?Non si sa.
In questo contesto cupo,noi continuiamo ad amare e a sperare,non ti dico alla maniera odiosa e falsa dei spielberghiani,ma da donne e uomini normali.Io non credo alla fine,e se dovesse arrivare per me,che sia.La prendo tutta,amica mia,affinchè tu possa continuare alla tua età sognare di volare aggrappata a Falcon il drago de La storia infinita. Io ho smesso da tempo e forse non ho mai cominciato.Il mio immaginario è sempre stato violento e cupo,ma sai?Credo e spero nella nostra salvezza. Senza miracoli,senza vittorie,ma continua a camminare e seguila ,la strada.
Anche nel più tetro dei mondi troverai qualcuno con cui camminare.E questo,credimi, è davvero tanto.

venerdì 11 gennaio 2013

UNA VITA DIFFICILE di DINO RISI

Te lo ricordi i bei tempi della nostra commedia? Ora c'è rimasta solo la noiosa e ripetitiva nostalgia per quei tempi e i  nostri discorsi retorici,triti e ritriti..L'incapacità di spiegare il degrado del genere Re del nostro cinema,quello che ci ha reso popolare ,(insieme al neo realismo), all'estero .Non ho più le forze e la voglia di discutere di queste cose.Mi viene solo la rabbia perchè ti dici: "ma allora è possibile!"Girare una commedia,un film popolare,per le masse,che però abbia spessore ,personaggi che non sono solo macchiette ma persone reali,dove puoi rivederti o condannarli.
Prendi questo film,per me tra i massimi capolavori della nostra cinematografia e pellicola da tramandare insieme a Tutti a Casa,C'eravamo tanto amati,Brutti sporchi e cattivi e Un Borghese piccolo piccolo..Film che tra una risata e l'altra mostrano le dinamiche sociali e politiche all'interno del paese..Certo è pur sempre commedia  e talune volte il pericolo di qualunquismo è dietro l'angolo,ma sono prodotti che fungono da memoria storica condivisa,da narrazione tragicomica di una presunta nazione e di un popolo che ci fa ridere e bestemmiare.

Una vita difficile è la storia di Silvio Magnozzi,un romano con velleità giornalistiche il quale dopo l'8 settembre si  trova Como,a far il partigiano.Qui conosce Elena,la quale salva il resistente uccidendo un soldato tedesco che stava sparando a Silvio.
Si innamorano,lei vorrebbe proteggerlo tenendolo chiuso in un mulino,ma l'uomo fedele alle sue idee comuniste,rivoluzionarie,scappa e si ricongiunge con i suoi compagni.
Finita la guerra Silvio continua a mantenersi fedele alla sua visione politica nonostante il potere democristiano sostenuto dall'occupante americano abbia spento ogni spirito di ribellione,gli italiani si sian rincoglioniti con il boom,i padroni diventino sempre più arroganti.
L'unione tra l'uomo e la sua compagna,Elena, non è facilissima.Pesano i problemi economici che un uomo onesto e fedele alle sue idee come Silvio si attira.La solitudine dei migliori,mi verrebbe voglia di dire,perchè spesso quelli che sono potenti e comandano sono dei mediocri che fanno coalizione .Seguiamo la tappe di un disastro e fallimento,se dovessimo ragionare da capitalisti e borghesi,ma in realtà quello che si manifesta nella pellicola è la debolezza di chi si reputa vincitore.L'arroganza padronale,il servilismo,l'ipocrisia assoluta del sistema liberale che da una parte strombazza la libertà di parola e stampa e dell'altra la reprime.E scorre la nostra storia: la resistenza,il referendum repubblica- monarchia,l'attentato a Togliatti,il boom economico. La coppia entra in crisi,lei cerca sostegno tra i nuovi e repellenti ricchi.Lui per riconquistarla accetta di diventare il segretario di uno suo acerrimo nemico.Per ritrovare la forza e la dignità nel splendido finale.
Una delle migliori prove di Sordi,da vedere dopo Tutti a casa,perchè il suo personaggio potrebbe essere un'evoluzione del tenente Innocenzi protagonista del capolavoro di Comencini. Inutile dire che io mi ritrovi totalmente in questa figura d'italiano:abbiamo idee precise e cerchiamo di vivere seguendole.Non siamo come gli altri e per questo talora la nostra vita è difficile perchè liberi dal colonialismo culturale yankee e capitalista,conosciamo l'arte della propaganda imperialista nascosta dietro lo stuporismo e la rapina a mano armata che è il capitale.Nelle disavventure e amarezze di silvio vediamo le nostre,nel suo coraggio anche suicida il nostro.Siamo orgogliosi di non essere degli italioti, o peggio ancora quella gente che ottusamente rifiuta la politica.La politica è la nostra vita,di tutti.Ogni gesto,parola,contraddizione.Per questo reputo fondamentale il senso critico  e di giudizio,certo io giudico e critico,perchè la forza me la dà il mio stile di vita e le mie idee.Posso farlo anche perchè critico e giudico me stesso.
Quando vedo questo film mi commuovo sempre moltissimo per quello che capita a un Uomo speciale e straordinario come Magnozzi. Il buono che c'è in Italia , ma è sempre soffocato dall'italietta meschina e cretina,destronza o democretina che sia.
Menzione speciale anche al resto del cast:Lea Massari bravissima nel portare sullo schermo una donna normale e i suoi limiti/ pregi,Elena è tra i migliori personaggi scritti per il cinema italiano.Poi il grande Franco Fabrizi ex compagno che si svende al capitale e Claudio Gora,padrone arrogante e simbolo del capitalista.
Visione per me obbligatoria eh!

giovedì 10 gennaio 2013

TOP FIVE: IL MEGLIO DI KING AL CINEMA

Prendi un pomeriggio qualsiasi di venti e passa anni fa. Preso?Bene. Ora immagina uno splendido ragazzino diversamente alto e occhialuto che passa le interminabili ore della spesa nel centro commerciale ,nel suo posto magico: il reparto dei libri. Legge e scrive tanto,il pirletta eh!Quindi figurati come gode in quel angolo paradisiaco all'interno del centro commerciale. E tipo che gode come Rocco Siffredi ,diciamo...per motivi diversi eh!
Ora non so cosa sia stato,quale tipo di strana alchimia unisca un ragazzino e un libro,ma si ritrova tra le mani la sua bella copia in edizione tascabile di Cujio. STEPHEN KING. Rammenta il nome,si è quello che aveva fatto quel film con le macchine impazzite no?Cujio invece è quel film che vorrebbe tanto vedere,ma da un po' non lo danno in tv., (mica come ora che uno zacchete vado su emule o torrent..ehhhhhhh seeee),comincia a leggerlo in macchina. Lo finisce alla sera.La sua vita non sarà più la stessa.Perchè sai ci sono incontri che ci modificano, ci fanno scoprire cose nuove ,oltre,universi e incubi. Diciamo che bontà sua ,sto bimbetto non è uno di quelli che si lasciano conquistare da stuporismo,sentimentalismo,fantasy fiabesco eh...Lo sai che è cresciuto con il piombo e la polvere dei film di Eastwood. Ha una grande fantasia,spesso non ascolta quello che gli capita intorno e non è mai ,ma proprio mai, nel circolo di quelli che si reputano fighi perchè non pensano,immaginano,fantasticano,lui ha la testa piena di storie.Piena.
Bè,King lo porta nel mondo dell'orrore che conosceva per Poe e alcune cose di Lovecraft. Così corre libero e allegro insieme al cucciolone di san bernardo ,è alla guida di christine,gonfia palloncini e versa la birra nel bicchiere a It,si fa dire il futuro da John smith ,è al fianco di carrie per distruggere quella cazzo di città,piccolo ma con una sua idea precisa sulle vite da annientare. Qualcuno potrà pensare che sia cattivo,secondo la sua autobiografia ha uno spiccato senso di giustizia.
King diventa una sorta di ossessione,che ci può fare?E ancora oggi quando riprende i vecchi ,cari,libri del Maestro si commuove.Ora è già grande,ma la testa è sempre piena di storie,e la voglia di far saltare città e persone insieme a Carrie non manca eh!

Questa è una mia top five sul cinema di King, vi direi di stilarne una anche voi e da mettere o sul vostro blog o qui, o dove volete,ma vabbè tanto...Se voleste farlo ne sarei lieto.

Non metto ordini,nel senso che sono cinque pellicole che amo,poi sta a voi decidere quale sia la migliore .



5)LA ZONA MORTA di David Cronenberg

Spesso i romanzi o racconti dello scrittore di Bangor,Maine sono stati portati su schermo da grandi nomi del cinema horror e non solo,pensiamo a Kurick ,Romero,Carpenter. Questo malinconico,cupo,dramma che sposta il body horror classico del regista canadese nei territori della psiche  e delle sue dannazioni.Johnny Smith è un insegnante e uomo qualunque.Un incidente gli cambia per sempre la vita. Dopo cinque anni di coma infatti egli ha il potere di vedere il futuro,il passato ,immagini di vita, delle persone.Un potere che esattamente come in tutti i romanzi delle origini di King è solo un modo per parlare della solitudine umana,di emarginazione,e Johnny -che prese il fucile-la vive tutta fino in fondo.
Un grandissimo dramma esistenziale glaciale e a suo modo commovente.Bravissimo Christopher Walken

4)THE NIGHT FLIER di Marc Parma
No,non è un grande film e nemmeno diventato un cult.Solo un film e basta. Di quelli che si fanno,escono nelle sale,qualcuno va a vederli,magari a qualcuno piace e poi tutti li dimenticano crescendo.Tanti problemi,pensieri,cose.E loro piano piano,svaniscono.Come noi,che un giorno sogniamo di essere nei pensieri di qualcuno e dopo un po' spariamo dalla loro mente.I film sono come persone e la maggior parte di essi non resiste al tempo. Eppure...eppure,cazzarola, io mi ricordo di questo horror.Un vampiro che vola a bordo di un piccolo aeroplano sgozza orribilmente i proprietari di piccoli e sperduti aeroporti.Vita quotidiana,nella bassa provincia,di vite mediocri.Un giornalista d'assalto,sprezzante,cerca il grande colpo.Opera a suo modo inquietante,disturbante,quando i vampiri erano mostri e non surrogati eterosessuali romantici.Poi Miguel Ferrer è stato per me un grande caratterista e qui se la cava assai bene

3)LE ALI DELLA LIBERTA' di Frank Darbont

Un bellissimo film carcerario,un'opera dal respiro classico,tradizionale,del buon cinema che si faceva prima del crollo avvenuto a metà anni 80,(da li nascono i guai che viviamo oggi e non da ieri),attenzione ai personaggi,grandi interpreti,una storia universale e che parla a ciascun spettatore,facendoti partecipare,amare,rispettare i personaggi.Un'evasione spettacolare,guardie ciniche e direttori carogna,gente abbandonata dentro quattro mura,vecchi che quando assaporano la libertà non sanno più cosa farsene.Uno splendido film tratto dal racconto che apre Stagioni Diverse,forse il più bel libro di King quando non si occupa di horror - rammentiamolo :è un grandissimo scrittore
Se Stephen fosse meno cocciuto capirebbe che il suo vero alter ego nel mondo del cinema,colui che meglio di altri ha saputo trasportare le sue storie su schermo, non è Mick Garris ,(e qui risate grasse), ma Frank Darobant. Un grandissimo autore di cinema popolare,avercene eh!

2)IL MIGLIO VERDE di Frank Darobont
Peccato che non ci fosse con te John Coffee,come la bevanda ma scritto in modo diverso,caro Mike.Peccato.Perchè non dimenticherò mai una faccia così buona,gentile,capace di rappresentare il Bene senza diventare stucchevole,smielato,ma così umano,umanissimo.E qui signori parliamo di grande cinema.Possente,epico,titanico,gigantesco..Non mi vergogno di dire che piango come un bambino e rimango scosso,emozionato per giorni dopo la visione di questo grande racconto popolare nel senso migliore del termine.Il fim è un trattato sulla pietà,compassione,sul mantenersi sempre umani anche in posti dove di umanità ce ne è davvero poca.Vuoi per chi si trova a scontare l'ultimo viaggio,vuoi per guardie carogne,vuoi per come gira la vita ,che a volte è bastarda solo per il gusto di esserlo.C'è affetto per tutti in questa opera,le guardie- tranne l'idiota e crudele Percy- e i detenuti-tranne per Wild Bill,un ottimo Bale-ed è bellissimo specchiarsi nei visi dei migliori attori e caratteristi americani, (io ammiro tanto tanto tanto David Morse :mito!),per una storia di carcere,redenzione,morte,vita.Anche l'elemento paranormale è usato bene,c'è la meraviglia che è una cosa bella ,non lo stupore fasullo.

1)STAND BY ME di Rob Reiner
L'infanzia,l'adolescenza,crescere ,non è mai stato descritto così bene sullo schermo ,dai tempi de I 400 COLPI
Non ci sono sbavature,non ci sono ruffianerie che non sian ben controllate,non c'è il tentativo di mostrare altro che dei ragazzi,i quali partono per un viaggio metaforico e malinconico.Una grande avventura soli nei boschi per vedere un cadavere.Un cadavere di un ragazzo come loro.Finiscono i momenti di sognare,(capito?), finiti i momenti di sognare di cavalcare il dragone alato de la storia infinita,(capito?), di sognare di andare in bici con et (capito?),rimane solo una cosa,e credimi è la sola cosa a cui io pensi sempre  e continuamente quando ho delle inopportune botte di infantilismo:La Morte. Tutto muore,e si perde.Come la presunta innocenza dei bambini e dei ragazzi e quei quattro meravigliosi ragazzi lo capiranno sulla loro pelle.Il racconto ha un finale più radicale,muoiono da grandi tutti tranne la voce narrante,ma è un tal capolavoro.Fatelo vedere ai ragazzi e poi youporn,(suggerisco smorthering e facesitting).


buona visione e scrivete,cazzo,la vostra top five ok?

martedì 8 gennaio 2013

DARK CRYSTAL di JIM HENSON e FRANK OZ

Tra i primi e ancora piacevoli ricordi legati all'infanzia, senza ombra di dubbio, ci sono i Muppets. Li vedevo sempre alla sera,in tv. Era davvero un gran bel spettacolo :variopinto,divertente,con tanti ospiti .Creatore di quel show, /Kernit la Rana è stato a lungo il mio amico immaginario eh), è uno dei tanti geni che talora lo show business trova sulla sua strada:Jim Henson.

Figlio del sud degli stati uniti,figlio di un agronomo, cresciuto come cristiano scientista, (una delle tante sette e  derivazioni ,che agli americani piace così),ben presto si trasferisce dalle parti di Washghintion . Da semplice bimbo del sud rimane colpito quando si imbatte nella prima televisione,tanto che passa molte ore davanti a quel simpatico elettrodomestico sopratutto per assistere agli spettacoli del suo divo preferito: il ventriloquo Edgar Bergen e da uno spettacolo di pupazzi ad opera di Burr Titltstrom.

Crescendo oltre ad andare all'università del Maryland,dove si laurea in economia domestica,partecipa alla realizzazione di alcuni pupazzi per uno spettacolo tv del sabato mattina per una piccola emittente la WTOP-TV.
Sempre durante l'università ha l'occasione per mettersi in mostra nello spettacolo Sam and Friends, in questa occasione si affacciano i primi prototipi dei famosissimi Muppets.

Qui comincia a creare il suo stile innovativo:usando la gomma piuma al posto del classico legno,studiando sopratutto il "parlato",con movimenti atti a creare una sincronizzazione particolare ,prima invece la bocca era aperta a caso,come molte donne direi..
La mobilità ed espressività dei suoi pupazzi era fondamentale perchè Jim ci teneva che gli spettacoli tv avessero vita e sensibilità.

Negli anni 60 si dedica a spot,talk show,tante cose. Ha una certa popolarità con uno spot di una marca di caffè ,irriverente e beffardo per l'epoca: dove un pupazzo spara con un cannone a un altro colpevole di non aver mai bevuto il caffè di quella marca.
Si trasferisce a New York,qui trova i suoi fidati collaboratori: lo scrittore Jerry Jhul e sopratutto il burattinaio Frank Oz.. In seguito dirà che grazie a loro che i Muppets risultino così divertenti. Con Oz,in particolare, nasce una vera e profonda amicizia che durerà a lungo.

Henson oltre che alla pubblicità e alla tv si dedica anche alla produzione di film sperimentali.Ottiene un grande successo all'interno dello show per bambini  Sesame Street,che sarà di fatto il trampolino di lancio per la sua carriera.

Collabora anche al Saturday Night live show,ma si trasferisce in Inghilterra per poter produrre i suoi Muppets show.
Arrivarono poi i film dei Muppets e non solo.....

Come questo Dark Crystal.Che dire?Sinceramente la storia è puerile,ingenua,naif, e se uno non è un fan sfegatato del genere rischia anche di annoiarsi per la pochezza della trama e la mancanza di spessore nei personaggi.Rimane però una gioia per gli occhi e un'opera assolutamente innovativo perchè interpretato solo da marionette,burattini,senza nemmeno un essere umano come comparsa.
La storia è uno standard del genere e senza guizzi particolari: un mondo lontano,un cristallo divino che ha perso un pezzo , due tribù una di cattivi e l'altra di buoni che si fronteggiano,un eroe prescelto e le classiche difficoltà.
Tuttavia raramente possiamo riscontrare una cura e attenzione così particolare e suggestiva per scenografie davvero molto evocative. I personaggi hanno espressività ben maggiore rispetto a certi attori in carne ed ossa e di fatto è un buon film per bambini,da vedere in famiglia!

LA COLLINA DEI CONIGLI di MARTIN ROSEN

Conigli. Rammento di averne visti tanti quando ,da bambino, vivevo in cascina. Trenta anni fa c'era un po' di campagna anche in questo paesotto brianzolo. Poi vai con la costruzione di palazzi e palazzine,così :alla cazzo di cane.
Quello rimane il miglior periodo della mia vita,il senso tradizionale che si affida alle stagioni,alla natura,l'attenzione agli altri anche quando non sono come te.Piccole cose,eh?Però talora le dimentichiamo.
E sai una cosa?Cosa saremmo senza ricordi?Vivremmo meglio?Non credo,certo spesso sono falsati e addolciti e  a furia di mentirsi poi uno davvero crede alle balle che si racconta. Poi , improvvisamente, affiorano dalle tenebre dei ricordi antichi e lontani:cavoli ma ho visto un film a sei anni- 31 anni fa- a scuola..
Perchè dovete sapere che alle elementari io ci son arrivato dopo anni di vita all'aperto,chilometri di cortile da correre,boschi da esplorare,una vita collettiva e comune gente che viene e va ,alla sera  con le sedie in cerchio le donne parlavano di quello che capitava.Poi arriva la scuola. Mi son trovato completamente disperso e solo,gli altri bambini piangevano.Io no.Li osservavo. Sai che decisione presi?Non parlo.Non ho parlato per un anno in classe.La nostra maestra era severissima,rigida.Avevamo il grembiule ,stavamo seduti con le braccia conserte,si diceva le preghiere.Quindi le complicazioni  del mio carattere ,nascono qui.Amo la disciplina,ma ne avverto talora il peso e sogno una libertà assolutamente sciocca.
Quindi mi è venuto in mente quando ho visto al cinemino che tenevamo mi pare in palestra.Non ricordo,però rimembro ancor che ho visto tanti film,spesso e curiosamente dell'est...^_^

La collina dei conigli è un bellissimo film d'animazione inglese del 1978 che trae spunto e origine da un libro molto popolare del 1972.La storia parla del viaggio verso la salvezza di una colonia di conigli,dopo che uno di loro ha avvertito un pericolo imminente per tutti.
Tra mille pericoli,ostacoli,cercheranno la salvezza rifugiandosi su una collina. Il dilemma è :mancano le femmine.Così decidono di liberarle un po'da una fattoria e un po' da una colonia di conigli guidati da un generale cattivissimo.

Un racconto di formazione ed educativo come si facevano un tempo.Una metafora sulla vita,sul crescere ,affrontare pericoli e difficoltà,che si superano se si sta insieme.Sulla libertà individuale contro la dittatura del gruppo organizzato,ma questo è un classico e ipocrita discorso liberale  conta poco,la storia seppure indirizzata ai bambini non è stucchevole e sdolcinata come talora capita con la Disney,ma sai ti parlo di un prodotto europeo,noi non siamo dei bambocci coglioni come la razza inferiore nordamericana e quindi riusciamo a mettere cose raffinate,commoventi,anche spaventose senza stuporismi idioti..Peccato che molti e molte miei e miei connazionali siano ancora totalmente schiavi del colonialismo cultur,no dai non riesco a scriverlo,siano vittime dell'immaginario di plastica e stucchevole yankee.Provo tantissima pena per loro,porelli e porelle. Questo però è un altro discorso.

Il film in questione è davvero godibilissimo:avventura,umorismo,commozione, (e ci credo ci metti pure Bright Eyes cantata da Garfunkel),momenti surreali e altri angoscianti,(come la distruzione della conigliera con i poveri roditori che muoiono soffocati,mi aveva terrorizzato da bimbo e infatti appena ho letto:la collina dei conigli mi è subito venuto in mente.Pensa te ..oggi come minimo denuncerebbero la maestra!),una splendida pellicola che andrebbe recuperata.
Per il vostro bene di spettatori indisciplinati eh!

lunedì 7 gennaio 2013

TUTTI A CASA di LUIGI COMENCINI

l'8 SETTEMBRE 1943 è una data fondamentale nella storia nazionale,perchè significa da una parte l'armistizio firmato da Badoglio,ma dall'altra il precipitare dell'Italia in anni sia di orgogliosa guerra di liberazione,e di invasione teutonica ,collaborazionismo fascista e altre tragedie.
Infami son stati i vigliacchi che scapparono lasciando il popolo in balia della crudeltà nazista e della rivalsa fascista ,con il loro staterello artificiale della r.s.i.,la nostra gente così dovette sopravvivere contro tutto e tutt,i migliori talora anche per caso,scelsero di lottare come partigiani.Certo anche qui noi dobbiamo dividere tra attendisti,quinte colonne del nostro futuro padrone yankee e gli eroi spesso comunisti che davvero diedero le loro vite per la nostra salvezza.

Proprio sullo smarrimento assoluto che colse i nostri soldati e la popolazione fa presa questa magnifica pellicola,tra le migliori mai girate in Italia e che anche dopo 53 anni risulta fresca,dinamica,interessante,utile,
commovente,toccante.Qui parliamo davvero di un capolavoro, di una pellicola che tutti dovrebbero vedere e fare vedere.
Si,perchè la nostra commedia ha dato i suoi frutti migliori quando ha contaminato la risata amara,acida,beffarda e la Tragedia della Storia,allora era un formula che funzionava benissimo.Così Comencini ci porta per mano in questo mondo allo sbando,fatto da piccoli e involontari eroi,di gente che , come dice il titolo, vuole solo tornare a casa.E cinicamente troveranno ad attenderli la morte,la delusione,lo sconforto. Di fatto nessuno rimarrà a casa,vuoi perchè morto,prelevato dai fascisti,oppure perchè alla fine di un lungo viaggio attraverso l'Italia dal Veneto a Napoli,deciderà che basta, non si può e non si deve rimanere neutrali. Prendi le armi e spara Innocenzi, spara contro i tedeschi invasori,contro i fascisti e contro quei disgraziati che ci hanno umiliato,tradito,e son scappati con la coda fra le gambe.

Una tragica storia italiana con tutti i spregevoli difetti che da secoli noi ci portiamo appresso: menefreghismo,interesse per la propria pelle,vigliaccherie assortite,implacabile il film non concede sconti a nessuno.,ci mostra allo sbando,indifesi  e anche scioccamente ottusi e arroganti,meschini.Divide:qui ci sono i buoni seppure con le loro debolezze,ma che lasceranno alle spalle nel bellissimo filnale e di là i cattivi.

Il film girato prevalentemente in Toscana,anche se nella pellicola si lascia intendere di un viaggio veneto-campania,era stato pensato originariamente per Vittorio Gassman e Totò,poi vennero scelti infine Sordi- che qui offre una interpretazione gigantesca e memorabile- e De Filippo. Il grande Edoardo si ritaglia il ruolo del padre del protagonista,una parte sicuramente non positiva.Un povero disgraziato che per opportunismo,peraltro sbagliando alla grande,vorrebbe che il figlio si arruolasse nell'esercito nazista e sostenesse i fascisti.
Tutto il cast però è memorabile:Martin Balsam nel ruolo di Fornaciari un rude contadino emiliano , Carla Gravina una ragazza ebrea che verrà difesa da un giovane soldato veneto,il quale morirà ucciso dai tedeschi,Nino Castelnuovo,il soldato di cui sopra,Serge Reggiani ,straordinario e memorabile ingegnere Ceccarelli.Mite,indifeso,un povero diavolo travolto dalla guerra e proprio questo fatto porterà il tenente Innoncenzi a lottare con i partigiani durante le 4 giornate di Napoli.

Il ruolo di Ceccarelli doveva esser offerto a Manfredi,in un primo tempo.

Pare che il finale sia stato imposto con determinazione da Comencini a un riluttante Sordi,il quale preferiva mantenere il personaggio nel consueto registro sordiano del piccolo italiano che pensa a se.
In ogni caso questo è tra i film più importanti della nostra storia cinematografica,un vero capolavoro che ci fa riflettere sulla natura primaria del cinema:fare divulgazione attraverso generi e personaggi.Realismo crudo e momenti comici amarissimi che par sian stati scordati dalle sciagure umane che oggi stanno distruggendo una delle due radici del nostro cinema:la commedia,(l'altra è il neorealismo)

domenica 6 gennaio 2013

THE MASTER di PAUL THOMAS ANDERSON

Ci sono film che non lasciano sconti ,non sono lì pronti a farsi accarezzare da tutti,non sorridono accomodanti,non ti sparano cose alte per poi darti il dizionario della filosofia spicciola di modo che anche tu possa andar in giro a vantarti di aver visto un film d'essai. No,ci sono film fatti e nati con uno scopo solo:piacere agli spettatori e alle spettatrici indisciplinati e indisciplinate..Cioè i guerriglieri dell'immaginario su grande schermo,che non si accontentano di patine di democretinismo,filmetti carini,polpettoni di fantascienza e filosofia spicciola e tanta retorica sentimentalista.Noi abbiamo bisogno di sfide,di cinema che richiede massima attenzione,partecipazione cerebrale e poi forse anche umana,che ci tratta come Uomini e come Donne,quindi capaci di relazionarsi con le immagini ,le parole,la poetica dell'opera.Gli altri si fermeranno al risolino di scherno che solitamente si fa quando non capisci un cazzo,ma non hai il coraggio di dire che non capisci un cazzo.
La cosa preoccupante è che vedo molti Occhialuti,cioè parlo di noi Sacri Custodi della Bellezza Assoluta e Assolutista del Grande Cinema,impoverirsi e diventare alla stregua di un tamarro qualsiasi.Brutti tempi.
Nondimeno ci troviamo di fronte a un film eccezionale,a una strepitosa lezione di recitazione corale,(con anche i piccoli personaggi assai ben delineati),con una sceneggiatura assolutamente perfetta e una regia che insolitamente per Anderson,abbandona il furore della mdp che talora sovrastava i personaggi e dava l'impressione di un intervento dall'Alto del Regista, (un precisare che il cinema è fatto dai registi che sadicamente si scatenano movimentando la vita dei personaggi),con invece una regia minimalista,semi nascosta,statica,opprimente Perchè sia ben chiaro che parliamo di oppressione.E qui non ci sono come in altri film ammmmereggggani ,possibilità di fuga verso la libertà di qualche eroe individuale che nel nome della sana tradizione liberale scopre l'amore e combatte la tirannide.No,perchè qui l'oppressione è stato di vita naturale,essa forma le tue ossa, scorre nel tuo sangue,è la tua carne.La setta è una prigione,ma il mondo fuori?Davvero aver combattuto per la libertà e democrazia ti ha salvato?No.E qui comincia il grande dramma di Freddy. Lo vediamo e lo vedremo sempre sul bilico e oltre del disastro umano.Quando questo ragazzo è stato felice?Quando la rabbia e la follia che nasce dalla vita quotidiana e dalla natura umana ,non da traumi, l'ha lasciato in pace.Forse solo quando incontra Lancaster. Forse solo quando sente parlare della Causa,forse in quella famiglia,ma è un inganno.Il regista e sceneggiatore ci dirà che forse non è così.Stai vedendo il film di una condanna, stai vedendo il film di un'apocalittica fine umana e non serve una setta ,una causa,non serve credere in un Padrone,anzi nel tuo Dominatore, (master),perchè sei solo gioco e passatempo,sei lo specchio che riflette la sua voglia assoluta di essere idolatrato.Riempi la solitudine di un uomo che nonostante si sforzi di avere potere,rispetto,non è altro che un povero egocentrico in cerca di fortuna  e polli da spennare.
In questo, però, Anderson ci vede anche qualcosa di sottilmente tenero.Nella scena della prigione dove la rabbia atroce lascia spazio a piccole tenerezze,(con Lancaster -Hoffman- che dice al suo Freddy- Phoenix- che lui gli vuole bene e che lui si interessa del povero marinaio senza radici e in balia di una rabbia senza fine),c'è anche il sadismo assoluto e totale ,il plagio consenziente ,l'abbandonarsi nelle mani della persona sbagliata.. C'è un discorso sulla solitudine cattiva,universale,totale che colpisce questi due uomini.Uno ha bisogno della sua setta,di gente debole da plagiare e l'altro ha bisogno del suo padrone,figura paterna e punto di riferimento.La via scelta da Anderson però è spiazzante,evita la tensione drammatica spicciola e melodrammatica spinta che potrebbe dare una storia come questa,portando il suo film sui territori sicuri del filmone "impegnato",ma per tutti.Lui invece chiede moltissimo e pretende moltissimo perchè ti offre tantissimo.Non è cinema,è vita che scorre in immagini,ma filtrata dal cinema e dai suoi mezzi,difficile che la maggioranza sappia stare al passo di questa opera,ma gli altri e le altre avranno da gioire infinitamente.
Phlip Seymour Hoffman si mostra un grandissimo attore,non sbaglia film da quando lo conosco e anzi pure se il film non è il massimo lui è sempre un mostro di bravura.Sempre. Joacquin Phoenix più che recitare qui è una maschera,un simbolo che diventa carne e uomo e la sua sofferenza pesa e disturba.Non è un film consolatorio e a parte il suo unico sbaglio cinematografico- ubriaco d'amore,che rimane sempre un gioiello i  confronto alla merda che circola-anche questo prosegue un discorso amarissimo e a suo modo malinconico,straziante,persino tenero sul fallimento umano e un senso di riscatto rimandato,abbandonato,o vissuto come liberazione attraverso il dolore.
La storia di Freddy che tornando dalla guerra spezzato e perso trova rifugio nella setta dello scrittore e tante altre cose,a sentire lui,Lancaster è una storia universale sul potere,la solitudine,la vita,ma raccontata con uno stile personalissimo,e innovativo per lo stesso regista che abbandona lo stile possente e movimentato per concentrarsi freddo e disilluso su due uomini alla deriva,ma uno si salva con l'inganno e la  manipolazione,l'altro con un abbraccio a una donna immaginaria fatta di sabbia su un spiaggia,abbandonato alla sua fine.

Capolavoro assoluto di inizio anno.

ps:ringrazio il grande Stefano per aver pubblicato questa mia recensione sul suo bellissimo,folle,surreale,spettacolare sito.

http://www.geniuspop.com/blog/index.php/2013/01/the-master-di-paul-thomas-anderson-recensione-di-davide-vigano/

sabato 5 gennaio 2013

TOP FIVE: CINQUE PERSONAGGI MASCHILI REPELLENTI

Che poi le classifiche cambiano sempre e comunque,magari oggi faccio questi nomi ..Poi li cambio con la prossima .Nondimeno credo che questi cinque siano fortemente simbolici ,e rappresentano l'aspetto maschile che più detesto ,va anche detto che almeno il primo oltre a essere repellente è anche un grande personaggio.
Quindi nel cinema come in politica la nostra morale ed etica pubblica,(io l'aborro sostenendo la morale Politica), rischia sempre di scontrarsi tra quello che Dobbiamo essere e con quello che Potremmo diventare.

Cominciamo le danze va....


-Wild Bill, (il miglio verde) come Hancock,come un essere selvaggio senza regole.Sarebbe stato anche un gran personaggio di potenza anarchica e anti autoritarismo.Invece è Il Male:sprezzante,sarcastico,fanciullesco e infantile,crudele,spietato,poi uno che stupra e uccide due bambine che c'è bisogno di specificare che razza di persona sia?Oltretutto per colpa sua ci va di mezzo il povero John

-Percy  (il miglio verde) livoroso,rancoroso,bastardo,vigliacco,codardo,spia,raccomandato.L'essenza di un mediocre pericoloso.Nel film si macchia della fine tremenda del vecchio francese,arrostito vivo sulla sedia elettrica.Scena potentissima e sconvolgente.


-Il Gobbo, Ugo Tognazzi (Telefoni Bianchi), sul finire della guerra il Gobbo gira con il suo furgoncino a prelevare ebrei e fuggiaschi,prende i loro soldi e poi li porta dai nazisti.Per soldi. I nazi lo detestano,tanto che un loro capo gli getta il denaro per terra e gli schiaccia la mano .Essere disgustoso,vittima e carnefice,un altro memorabile personaggio del grande Ugo


-Red Scorpion :l'essenza della imbecillità degli action nella seconda decade degli anni 80.Anti comunismo da coglionazzi,colonialismo e imperialismo a go go,filmetti scialbi,attori buzzurri,la merda della merda.E ora è moda rivalutarli,vabbè,ma come si dice:Io so io e gli altri non son un cazzo eh! ^_^


-I ragazzi de Il Branco (il branco), un durissimo,violentissimo,insostenibile film sulla bestialità umana e maschile .Un gruppo di ragazzi sequestra e violenta due ragazze straniere.Uno vorrebbe fermarli,ma da vigliacco non fa nulla.Un film devastante con davvero il peggio del peggio dell'essere maschi.

Ma noi non siamo affatto così,noi la maggioranza di maschi eterosessuali eh!


E i vostri quali sono?

giovedì 3 gennaio 2013

UN BORGHESE PICCOLO PICCOLO di MARIO MONICELLI

Negli anni 70 andava di moda il filone truce e populista del giustiziere. Che fosse mascherato da sbirro o da cittadino esemplare,il cinema stuzzicava gli istinti più bassi e beceri dello spettatore con spettacoloni tanto efficaci quanto dozzinali.Visto che la nostra indole è quella del piccolo e mediocre ometto livoroso che si scatena quando indossa una divisa o può delegare agli altri il massacro dei sovversivi e criminali. Categoria vastissima in cui rientrano tanti tipi dal manifestante no tav agli operai in piazza .Questo è spesso quello che disturba e poi chiaramente e giustamente :rapine,furti e altro.In realtà questo filone che poi è stato ripulito dai soliti critici bloghettari che alla cazzo di cane pongono il loro gusto da spettatori al pari di uno studio profondo sul cinema e non solo di aneddoti o balle simili.Insomma con la nascita del movimento revisionista del cinema di serie b si è tolto tutto il discorso di propaganda destrosa o quanto meno volgarmente populista che avevano quel tipo di pellicole.Anche piacevolissime come intrattenimento e sicuramente ai produttori interessava il fatto che incassassero molto.Nondimeno la responsabilità del gesto e delle scelte ci sono,mettetevelo in testa. Io che porto sullo schermo una storia di violenza ,prendo posizione e lo mostro dal punto di vista in cui obbligo lo spettatore a calarsi nei panni di questo o l'altro.Il contesto storico e politico è quindi quello degli anni della rivoluzione brigatista,del riflusso da parte delle masse rebeldi di parolai borghesi libertari,delle crisi economiche e politiche e in tutto questo il cittadino medio vede finita l'epoca del Boom,vive male la situazione,si chiude nel clan famigliare esaltandolo al massimo.Il lavoro come eredità e sistemazione,il figlio come biglietto di visita per avanzare di ruolo nella scala sociale anzi di classe,i piccoli piaceri della vita come elementi sacri,la religione come superstizione e aiuto a superare gli ostacoli senza lottare,la protezione dei forti di qualsiasi colore non importa,il menefreghismo,il qualunquismo,la prepotenza nei rapporti con la consorte,tante piccole cose che facevano bene al borghese piccolo piccolo.
Il quale con Il Giocattolo e a suo modo anche L'arma , (il primo di Montaldo con un grandissimo Manfredi e il secondo opera assai ambigua di Squittieri);analizzano la paranoia da vendetta e la violenza giustizialista come sorella della violenza criminale.
Questo è il punto di partenza.Poi aggiungeremo il discorso su film che pone la pietra tombale sul genere Commedia all'Italiana, già rovinata dalla spazzatura della commedia scollacciata e poi martoriata dall'idiozia degli anni 80,tuttavia anche qui sposterei l'attenzione sul fatto che una sorta di prova generale su questa fine Monicelli l'abbia già esposta con un film precedente Caro Michele,atmosfere plumbee e decadenza /smarrimento semi apocalittico ,malinconia feroce,erano già presenti in quella pellicola. E poi nel 1980 , un altro grandissimo Ettore Scola ,pone la fine assoluta con il capolavoro La Terrazza,dove la fine colpisce quel ceto di intellettuali che di fatto è stato il nostro orgoglio nazionale e poi siamo finiti con i Fabio Strazio e Sioniano eh.Questo è quanto.Certo bellissimo modo di porre fine a una grande stagione,d'altronde il nostro cinema è essenzialmente commedia e neo realismo.Entrambi ampiamente sputtanati successivamente.

Vincenzo Cerami scrisse il libro negli anni 70 e la sua è la narrazione della bestia che si nasconde in un piccolo,gretto,insignificante essere umano.Qui si parla di popolino.Gente che vive ,nasce,muore,da mediocre.E sono la quasi totalità.La cosa che maggiormente infastidisce oltre al becero qualunquismo è anche la mancanza di una reale sensibilità sostituita da un acuto e rancoroso menefreghismo.Però questa massa è anche quella dei lavoratori,della gente che vive nelle zone meno chic,gente che avrebbe bisogno di una sana rieducazione comunista,ma essendo italiani hanno anche quell'ottusità,quell'ignoranza grassa e prepotente che oggi vediamo gestita da alcuni figli della buona borghesia quando vogliono fare i tamarri a tutti i costi che è fashion eh.

Giovanni Vivaldi,tu d'altronde cosa hai?Un posto al ministero ,ti occupi di pensioni. Hai una scrivania e tante pratiche.Hai passato quasi trentanni di vita con i tuoi colleghi,ma chi sono? (Magistrale l'idea di non mostrarli quasi mai,nascosti dietro le cartellette e faldoni ,dietro una mediocrità che viene esposta nei discorsi idioti e superficiali che fanno),hai una bella baracca abusiva,ma che te frega?La farai diventare la tua casetta dove vivrai sereno con la moglie fino alla fine.E sopratutto hai un figlio:Mario.Quanto amore e speranza ci metti in quel ragazzo,che diciamo la verità...Non è per niente brillante.Però, Giovanni, lo so:è il tuo biglietto per il paradiso.Lo dico chiaramente ai tuoi detrattori:è una colpa nascer mediocri?E magari avere anche la certezza matematica di esserlo.Non poveri e non ricchi,non belli non brutti,non emarginati nemmeno accettati.Ci sei,perchè mi vedo allo specchio e se mi tocchi potrai avvertire il mio calore.Vivo,ma come?Nell'ombra. Sempre e comunque. E allora vorresti un riscatto,vorresti prenderlo anche te quel pezzo di successo, la gente che ti stima,ma si odiatemi e invidiatemi,ma eccomi: ora mi vedete!
Schifo e pietà ,questo proviamo per Giovanni.Ometto piccolissimo,senza nulla di importante da dare,ma chi sono gli altri?Un agghiacciante capo, (immenso Romolo Valli che dona alla sua "macchietta" inquietanti sfumature), una moglie ignorante,ottusa,superstiziosa,da maltrattare perchè ti ricorda cosa sei e cosa ti sei meritato, una nazione di giovani delinquenti,di indifferenza,e allora diventi massone.Fai questo per il tuo Mario.
E dimmi Giovanni,te la ricordi ancora?Quella mattina ti svegli presto.Il grande giorno è arrivato. Lui diventerà importante,i tuoi fratelli massoni penseranno a tutto.La mattina il grande anulare o come cazzo si chiama quello stradone de roma ,poche macchine,palazzi popolari assai brutti,piccole vite come la tua.Per alcuni meschine,per me meschine,ma anche comprensibili.
E camminate,chissà che emozioni,mica lo sai che sono gli ultimi passi che farete insieme,mica te lo dicono che  poi alle volte ci si diverte così.Una illusione,la sensazione di cambiare vita e poi:uno ti ammazza il figlio.
Giovanni io non riesco mai a trattenere le lacrime,dura poco.Tu che ridi,uno sparo,un grido e poi tu che urli il nome di tuo figlio.
La televisione darà il colpo finale a tua moglie.Non serve la sua religione popolana,non serve affatto.Niente salva un povero piccolo,gretto,mediocre uomo come te. Lei è paralizzata e i vostri giorni sempre più solitari e cupi, (da antologia e assoluta commozione le scene dell'addio di Giovanni al suo ufficio e quella apocalittica e straziante al cimitero),non ti rimane che vendicarti.
Quanti anni avrà quel ragazzo?Forse quanti ne aveva il tuo Mario.Lo prendi ,lo porti nella tua baracca.E cosa vorresti fare?Non lo sai
Ecco questa lunga parte credo che sia tra le più dolorose,crude,umane scene che siano mai state girate.Niente Bronson che spara da figo,niente Callaghan eroe solitario,ma solo la solitudine cattiva di un uomo alla deriva.E la senti tutta,ma tutta.
Il cinema serve a questo, ti deve sconvolgere,deve porti di fronte a interrogativi e farti dubitare.Vedendo Bedtime ,mettendomi nei panni di Cesar avverti sia lo schifo atroce,ma anche il senso profondo della vendetta contro chi ha ingiustamente e senza merito una vita migliore,ripeto senza merito,con Giovanni è lo stesso.Si,seduti in poltrona,con  i nostri cari che stanno bene,sono contro questo mostro borghese.Però la domanda gira e non si ferma:cosa faresti?E la risposta è un :non lo so,ma non son sicuro che non farei come lui
Che peraltro è anche quello che vediamo:bellissima la scena di Giovanni che piange la morte del delinquente,non è buonismo o altro,ma è:cosa sto facendo?Cosa ho fatto?

E ti viene rappresentata la tragedia di vivere,senza sconti,senza speranze e abbellimenti di sorta.

Il film che chiude -apparentemente- un genere,in realtà chiude con noi.Ci dice quello che noi siamo,e saremo sempre.Come quel moscone ostinato che sbatte contro la finestra fino alla morte.


mercoledì 2 gennaio 2013

MEMENTO di CHRISTOPHER NOLAN

Prova a immaginare di svegliarti una mattina e di non avere più i ricordi e quindi la memoria a breve termine.Sapete o ritenete di sapere qualcosa di voi nel passato,ma non riuscite tenervi in zucca una faccia ,un nome,dopo pochi minuti. State davvero cercando qualcuno?State davvero vendicando la morte di qualcuno?E chi è quel Sammy Jenkins,chi siete voi?Questo è il punto di partenza di un'opera che giudicare fondamentale,seminale,importante è ancora troppo poco.  Perchè è purissimo cinema d'autore e quindi che usa un genere popolare per andare oltre e portarvi nel dorato mondo del  "film altro",dove le regole ben note vengono rappresentate in modo del tutto innovativo e autonomo.C'è un regista che plasma il "suo film" secondo una visione ben precisa del fare cinema
Inquieta perchè è veramente impossibile non sentire la sottile paranoia,la sgradevole sensazione di smarrimento e inutilità ,di essere nelle mani di tutti ,facile a farsi manovrare,manipolare,e chi mai potrà aiutarti?Come potrai liberarti da questo atroce fardello se non ricordi?
Nolan fa un passo ulteriore,non è tanto il tuo ricordo o la tua  memoria,anche una persona sana rielabora sempre un fatto secondo dei particolari,magari secondari,che alimentano certezze e altro.Quindi partiamo dal presupposto che nemmeno una persona in ottima salute sappia usare bene la propria memoria ed è il condizionamento ambientale,il vissuto,che fa di noi persone e non solo:ci offre ricordi,memorie e attraverso ad essi personalità.Un senso di incertezza minacciosa e sottile ci colpisce e ci rimane per tutto il film.Chi ci è amico e chi no?Come fai a essere sicuro dei ruoli delle diverse persone e tu cosa sei per loro?
Memento è anche puro cinema,una teoria per immagini,che si fonda sul montaggio.L'ho sempre pensato e lo riscrivo,il cinema è: storia,regia,montaggio e se vuoi aggiungere fotografia.Ma una buona storia,un regista che non sia un accendi e spegni la mdp,un montatore o montatrice- che peraltro già nel nome della professione,non vi fa venire in mente posizioni del missionario e smorzacandela?Chi come me sostiene la seconda a discapito della faticosa prima position alzi la mano uè- abile sapranno rendere un film assolutamente importante e guardabile.

Questa cosa avviene con MEMENTO. Prendi la storia: Leonard è un agente delle assicurazioni ,il suo compito è seguire quei casi in cui vi sia il rischio che qualche malintenzionato decida di fregare l'assicurazione. S'imbatte nel tragico caso di un uomo che dopo un incidente soffre di un disturbo che gli fa perdere la memoria dopo poco tempo.La memoria dell'immediato,mentre rammenta cose lontane,di prima l'incidente.
Nel frattempo qualcuno gli uccide la moglie e lui ferito si trova ad avere lo stesso disturbo.Così sa che deve vendicare la morte della moglie e che deve cercare un uomo,ma come fare se poi dimentica tutto- magistrale le scene con Natalie,una straordinaria Carrie -Ann Moss,quando lei lo insulta per farsi menare e convincerlo che sia un altro tizio ad averla picchiata,per farlo eliminare da Lenny e quando nel bar gli sputa nella birra ,non solo lei anche un avventore e Lenny stesso-così si ritrova a dover dipendere da persone che possono manovrarlo od ostacolarlo e noi cadiamo con lui in un labirinto di angoscia,disperazione,smarrimento assoluto.
Quindi la storia,che il regista ha tratto da un racconto del fratello Johnatan,.è davvero avvincente. Come l'idea di trasformare Lenny, un mai così bravo Guy Pearce, in una sorta di libro vivente,visto che il corpo è pieno di tatuaggi con scritto le informazioni principali,ma il dubbio si insinua anche lì.Non basta scrivere,perchè potresti avere sbagliato e su quello sbaglio poni la tua esistenza.
E per uscirne hai solo la vendetta ,contro il tizio che sapendo del tuo problema ti sta manovrando.

Nei dvd c'è disponibile anche la versione lineare della storia,con le sequenze messe in ordine cronologica e non frammentario e dal punto di vista di Lenny, si il film è una soggettiva non degli occhi ma della mente,Nolan non la considera altro che una curiosità,una sorta di spiegone per quelli che so de coccio eh.
Il fascino consiste invece nel vederlo nella versione uscita al cinema:labirintica,contorta,straniante,sai è come stare su una nave durante una tempesta,è un film che inquieta e disturba sottilmente,ma il senso della paranoia-sopratutto nelle sequenze in bianco e nero- le senti tutte.
Il film comincia con la fine e finisce con una sequenza che è centrale,laddove fosse girato in modo tradizionale, e così anche per le successive sequenze-penultima,seconda e così via-tutto questo è funzionale per farci partecipare al delirio del povero Leonard

Nolan,a cui dedicherò uno dei mie Atti d'Amore, è un grandissimo regista che finora non ha sbagliato nemmeno un film - e peste colga chi oserà scrivere il terzo di batman- anzi mi ha fatto pure gustare una trilogia su un super eroe e se ce una cosa che odio mortalmente sono i calzamagliati alla Avengers. che dio perdoni quei tizi che han fatto quel filmaccio e amen,ma un genio come lui,un grandissimo artista è capace di prendere una materia scadente o troppo arzigogolata e trasformarla in qualcosa di speciale.Ecco come è il suo cinema:QUALCOSA DI SPECIALE! ^_^

CLASSIFICA:PARLIAMO DI DONNE


 I personaggi femminili sono importanti come quelli maschili.Talora ci si lamenta perchè i ruoli sarebbero poco vari,ma non starei a far rivendicazioni inopportune e sessiste.Un ruolo ,anche se solo quello,è pur sempre una possibilità di offrire al pubblico una grande interpretazione e un personaggio memorabile. D'altronde Sidney Poiter ha sempre fatto il nero di casa,ma è leggendario in quel ruolo no?Questa è una mia personale classifica sui personaggi femminili migliori e peggiori,sono scritti attraverso la sensibilità di un maschio eterosessuale cresciuto in un ambiente prettamente composto da donne.Credo che per dialogare,e per molte altre cose le donne siano essenziali.Ci offrono spunti di osservazione interessanti sul mondo e le sue dinamiche.Nondimeno c'è una chiara manovra borghese che usa la donna contro il maschio a prescindere perchè l'uomo,e parlo di noi che siamo rimasti ancora orgogliosamente eterosessuali,è immagine della classe lavoratrice.Colpita gravemente dalla crisi e punibile perchè in passato è stata l'ossatura della rivolta operaia,deve essere vittima di ricatti sul lavoro e di colpevolizzazione assoluta e totale come uomo.Solo perchè uomo.Quindi la campagna pubblicitaria dei media,le opinioniste,le riviste,danno una percezione della donna errata a loro stesse e colpiscono il maschile in quanto tale.
Guarda so già che si scatenerà un casino della madonna,ma chi se ne frega.La verità è questa.
Bè,di seguito troverete le mie eroine,le donne per me migliori apparse sullo schermo.Poi quelle che prenderei a bastonate dalla mattina alla sera,ma solo metaforicamente eh!

I MIGLIORI PERSONAGGI FEMMINILI

-ELEN RIPLEY
Personaggio di svolta nel rappresentare la donna sullo schermo. Se di solito è :o una peccatrice che per colpa sua porta l'uomo alla rovina o una santa,qui assistiamo a una donna che si salva da sola senza l'intervento di un uomo.Padrona di se stessa e delle sue azioni,autonoma eppure sempre femminile.Prima che l'esagerazione portasse alla deriva con le maschiette deprimenti che popolarono e popolano i film odierni.Personaggio epocale ,fondamentale,come non amarla?

EDEN SINCLAIR
Ancora lei,che dire?La versione migliore di un personaggio femminile-e ricordatevi che a rappresentarla c'è LA DONNA, contesa con Lucia a suo danno eh,cioè RHONA MITRA-è un passo oltre a Ripley- che ha momenti di sanissimo e importante spirito materno ad esempio- visto che è puramente assessuata e dedita solo alla sua missione.Il personaggio non avrà pulsioni sessuali,ma noi maschietti che vediamo eh!!!!!!!!!!!!!!

ROSETTA
IL PERSONAGGIO femminile per eccellenza,non per niente protagonista di un capolavoro immortale e indimenticabile come il film dei Dardenne. Una ragazzina che in un Belgio nuvoloso e tristissimo lotta con cattiveria e durezza per sopravvivere. Non ci sono smancerie di sorta,la vita durissima e mediocre che conduce con la madre alcolizzata e il suo gesto di fregare il posto di lavoro al suo migliore amico,scatenando anche la reazione del ragazzo, non c'è un minimo di : "povera ragazza!". C'è la vita e il fottutissimo REALISMO, lo ripeto :FOTTUTISSIMI REALISMO,che a me tanto piace.   Perchè noi siamo lì con lei, comprendiamo il suo inferno,la solitudine degli invisibili che se a un cesar fa perdere la testa a lei fa compiere un atto vergognoso e odioso come quello di denunciare l'amico e fregargli il posto,ma le buone maniere e l'amore sono materie borghesi che appartengono ai pochi fortunati che la conoscono,gli altri e le altre non possono che combattere e vivere con odio e ferocia ogni giorno.Io mi sarei anche innamorato di questo personaggio eh!

LORNA
Ancora i Dardenne e ancora la grandissima capacità che ha il REALISMO- ripetete con me :REALISMO- di portare sullo schermo una donna reale,vera,senza sociologie spicciole da femministe borghesi e sensi di colpa pleonastici dei maschi con la coda fra le gambe. C'è una ragazza straniera in terra straniera,c'è un matrimonio truffa da fare per avere la cittadinanza,c'è un drogato che si scopre essere l'uomo che vorresti amare e c'è di nuovo la totale solitudine di un personaggio femminile .Ma senza la rincorsa alla lacrima facile.Lo stile nudo e crudo risalta al massimo della potenza questo bellissimo personaggio

ALICE

Un grande film degli anni 70,il terzo -mi pare di Scorsese:Alice non abita più qui. Una donna sola,vedova,in giro per l'america con il suo figlioletto.La dignità proletaria di chi resiste ai disastri del cuore e della vita.Credibile e vera in ogni suo gesto.Film da riscoprire

NORMA RAE
Un film minore di Martin Ritt,ma è una buona opera sulla classe operaia americana. Una giovane proletaria decide che nella sua fabbrica deve esserci il sindacato a tutelare i lavoratori e lavoratrici. Lotterà e alla fine otterrà la sua vittoria.Strepitoso ritratto di classe e genere.

JUSTINE
Arriva la fine del mondo e lei giustamente se ne frega.Mostrando una potenza,forza,che la sorella "normale " non  ha.La mia compagnia ideale eh,non per niente esattamente come me :lei sa le cose.Stop.Però è capace anche di inventare una dolcissima bugia per il nipotino,mostrando quello che alcune intellettuali continuano scioccamente a ripetere:non esiste l'istinto materno.Invece di interrogarsi sul perchè certe donne non l'abbiano.Bè, Justine è un grande personaggio,uno dei tanti che Lars ha scritto pensando alle donne e rappresentandole così bene che loro chiaramente se ne lamentano.Non tutte,ma la solita banda eh.

BESSIE
Io non ho le parole per descrivere uno dei due personaggi che più mi hanno inciso e marchiato a fuoco la mia anima,l'altro è Cesar,niente qui andiamo oltre al cinema e a una pacata riflessione.Emily Watson su copione di Lars crea qualcosa di unico e speciale. Una donna fragilissima,eppure forte che sacrifica tutta sè stessa-capito?Prendete nota- per l'amore della sua vita e per dar un segno forte di ribellione contro le regole bigotte e disumane della sua comunità.Una "santa" che la mentalità contorta e cretina dei maschi,rappresentata dal marito,dal prete,dai farabutti che la tortureranno a morte,condanneranno come :poco di  buono.Eh,un giorno troverò la forza per parlare a lungo di questo immenso capolavoro

SELMA

Di nuovo Lars e di nuovo un personaggio femminile memorabile,di nuovo non amato da certe intellighenzia femminborghese.Una donna che cerca di vivere in un paese durissimo e senza pietà,una Innocente ,(questa a differenza di altre davvero Innocente),vittima del potere maschile che ne schiaccia la vita con indifferenza e crudeltà,e un personaggio toccante e memorabile di sognatrice.Che purtroppo è destinata a perdere perchè il mondo è troppo crudele per le Belle Persone come lei.

HILARY E CLOE
Boys don't cry è un film che tutti dovrebbero vedere.Ogni volta che vi viene di dire e fare cose sgradevoli contro persone che hanno gusti sessuali non considerati normali.Ora non è che voi dobbiate considerarli tali o avere simpatie per gente come la protagonista di questo magnifico film,ma l'obbligo e il dovere di confrontarvi e comprendere esse o essi,quello si.La merda reazionaria è la peggior nemica del nostro senso tradizionale,ma non becero e bacchettone di vedere e vivere la vita.Prendi questa bellissima e tenerissima coppia,sono loro a non essere normali oppure quelle sotto specie di merde umane,che davvero meriterebbero di esser presi a bastonate fino alla morte,dei ragazzi che violentano e uccidono una ragazza perchè lesbica?L'orrore che si nasconde dietro al sottoproletariato abbandonato da tutto e tutti,la pura cattiveria delle teste di cazzo,oh io lo consiglio,ma vi avverto che da quando scoprono l'identità sessuale del personaggio della Swank,fino alla scena di stupro-che ammetto spesso la salto,perchè mi fa sentir male-è davvero un colpo allo stomaco eh?

CLAUDIA CARDINALE C'ERA UNA VOLTA IL WEST
Per la prima volta su uno schermo italiano una donna sola e combattiva,che riprende e pesca senza ombra di dubbio nel panorama classico dei western,ma innovativo perchè caparbia e alla pari dei maschi,pur essendo donna e insomma la Cardinale di quei tempi lì.....Memorabile

INGRID BERGMAN EUROPA 51

Una fredda donna dell'alta borghesia ,dopo il suicidio del figlio e grazie a un amico comunista- vedi che sappiamo fare noi- scopre il dolore nel mondo e lo vive intensamente sulla sua pelle.Aiutando,portando solidarietà alle ultime e ai perdenti,ma questa cosa non piacerà alla sua famiglia capitalista ed egoista.Ancora una donna vittima,questa volta del nostro sistema politico,straziante e commovente.Oltre al genere nel cinema e al genere come sesso.


MILLION DOLLAR BABY

Ancora la Swank,questa volta nel capolavoro di Eastwood. Una ragazza che cerca di scappare dalla povertà e dalla miseria,una donna in cerca di riscatto, una figlia e il suo rapporto d'amore nel senso alto e nobile del termine con un padre adottivo.Vera,credibile,meritato oscar.

HANNA

Una ragazzina allevata come guerriera e la voglia di essere ragazzine,normali.Una sorta di sorellina minore di Eden,eppure meno stereotipata del solito.

JENNIFER LAWRANCE
Un gelido inverno è un piccolo classico per me.Lei è stupenda.Una ragazza ,una giovanissima donna che deve lottare da sola per scoprire che fine abbia mai fatto il padre.Testarda,dura,eppure anche debole e con un senso di solitudine e abbandono umano,di sottoproletaria allo sbando che non lo dimentichi assolutamente

FROZEN RIVER
Due donne,disperate,abbandonate,ai margini della civiltà e come rimedio per vivere e tenersi i figli,essere delle trafficanti di esseri umani,di gente che cerca nello stato canaglia u.s.a. un riscatto da una vita difficile.Il cinema del REALISMO ancora una volta ci offre i ritratti di donna migliori.


SANDRELLI  IO LA CONOSCEVO BENE

Una ragazza di provincia,i suoi sogni,le sue illusioni,la speranza di vivere al massimo il Boom,il futuro,di fare cinema.E poi la realtà- e sognate donne,sognate eh- la durezza,la cattiveria maschile,la ferocia e crudeltà di un mondo vuoto e cretino,quello del cinema.La fine tragica.Lo dovete vedere eh!


ANNIE
Tributo a Diane Keaton da parte del dio Allen.Che dire?Radical Chic?Ma così terribilmente travolgente .Essere donna è anche questo.

ANNA MAGNANI
Grazie a te anna per tutto:da Mamma Roma a Bellissima,da Roma Città aperta a Risate di gioia,presto un atto d'amore per questa nostra leggenda.

ClAIRE E LE ALTRE

Jodie Foster ha portato sullo schermo tre personaggi indimenticabili di donne :parlo della Baby Prostituta  di Tax Driver , un angelo nell'inferno dei pervertiti e della feccia umana tra dolore e tenerezza, la vittima di stupro nel bel film Sotto Accusa che peraltro sostiene una cosa vera:ma come uno violenta una donna e tu o non fai nulla o peggio ancora istighi?Fai proprio schifo eh.E oltre. L'altro è chiaramente la poliziotta del Silenzio degli Innocente.Un eroina memorabile

BLUE STEEL

Jamie Lee al suo meglio.Una donna che attraverso la polizia cerca il riscatto da una vita segnata dalle violenze,il fascino della pistola,dell'omicidio,un film gelido come la morte e terrificante


I PEGGIORI PERSONAGGI FEMMINILI-Quelli che odio

LA BIMBA
L'ho già detto e scritto,questa volta giuro sarà l'ultima volta in assoluto.Bedtime mi ha sconvolto,distrutto,ha scavato dentro le mie peggiori pulsioni,e insomma non è affatto piacevole.Cosa ci divide dalla bestia,da una cattiveria ingiustificabile e disumana?Visto che ultimamente ho creato anche un  piccolo casino,giuro che non parlerò più di Cesar.Io però ho idee precisissime a riguardo,ma che non contemplano affatto il sostenere la violenza sessuale e ci tengo che questa cosa sia chiara e precisa.Il film mette in scena dei personaggi descritti nel peggiore dello squallore umano e quotidiano,non ci sono innocenti, non c'è nulla a cui attaccarsi se non lasciarsi travolgere dalla vendetta ignobile e imperdonabile del protagonista.Tuttavia qui c'è un personaggio che io odio senza riserve e che francamente spesso ,quando penso al portinaio spagnolo,immagino di martoriare di mazzate,perchè è una ragazzina che ricatta un criminale e della peggiore specie,per aver guadagni economici o film porno,mo mi aspetto che venga giustificata anche lei e sono curioso di vedere come il solito ambiente demoliberale saprà riscattarla.Veramente da pelle d'oca,non come il protagonista maschile certo,ma è davvero un personaggio rivoltante.E ripeto,non giustifico l'orrore che provoca e fa cesar. Stop con questo ho concluso.

DIARIO DI UNO SCANDALO
La vecchia lesbica repressa e le sue trame e invadenze per aver con se la giovane collega, o la giovane collega borghesuccia?La seconda,assolutamente.La prima ha una sua tragicità che me la fanno amare e un sacco di ragioni,ma questa patetica e ridicola donna di mezza età che tradisce il marito con un allievo minorenne,no.Tipico prodotto della borghesia,delle sue contraddizioni, fosse un uomo verrebbe condannato perchè porco che si fa la minorenne ,essendo una donna mi tocca di  sentire la morale a parte.Io detesto questi comportamenti al di là del sesso

ANCHE LIBERO VA BENE

Bellissima opera prima di Rossi Stuart,parla di un uomo che lasciato dalla moglie irresponsabile tenta di mandare avanti la famiglia.
La donna è di quanto più disturbante ci possa essere,con la scusa della confusione,del aver smarrito se stessa,è solo una delle tante irresponsabili della mia generazione.Incapaci di fare le donne,le madri,le mogli,perse in un'adolescenza di bassa categoria.Oh,ma non temete l'autoindulgenza consolatoria delle femminborghesi troverà anche per loro una scusa buonissima

BOUND
La parodia di una lesbica e quella della pupa del boss in un film di una cretineria devastante e mortificante.

ERAVAMO QUATTRO DONNE AL TAVOLO DA POKER

La Comencini e i dilemmi esistenziali da supermarket delle donne borghesi della capitale,pleonastico.

SEX AND THE CITY

4 borghesuccie ridicole e idiote,un chiacchiericcio insopportabile,l'attacco da quanto invidio il pene camuffato da sofisticata commedia di sta minchia,che due palle ste tipe.E le borghesucce di casa nostra che si rispecchiano e si divertono.Meglio le nostre donne,quelle della nostra classe.

Ecco questa è la mia classifica,uno sguardo maschile sulla complessità femminile,magari anche sbagliato,ma ragazze non cambio mica per due o tre vaffa che mi beccherò e nemmeno per cento.Siamo persone e siamo appartenenti alle classi:dominati o dominatori,il sesso ha un peso del tutto relativo..taglio perchè mo devo andare al lavoro,ciao!