venerdì 31 maggio 2013

RIFLESSIONI INDISCIPLINATE PT2

Sulle spalle di mio padre,sotto i portici,rimanevo stregato da quelle cose attaccate ai muri. Immagini coloratissime,esseri deformi- e io quando li guardavo piangevo ,volevo scappare via- immagini simboliche e magiche,eroi e principesse.
Mio padre mi diceva che quelle cose si chiamavano:Locandine. E nella mia testa da bimbo occhialuto, (si li ho sempre portati,come ho sempre portato il mio alto tasso di malinconia alcolica eh),queste Locandine diventavano porte magiche,il confine tra noi e l'Altrove.
Il cinema , quindi, per me è stato subito un evento legato al "vedere", "l'immaginario che prende forma e sostanza",ed ero convinto che quei disegni fossero veri e vivi. Per questo le locandine con i mostri mi spaventavano, mi avrebbero preso e mangiato e allora scalciavo di brutto.
Giocavo spesso da solo,e sai quella è l'età dove nessuno ti spiega bene quali sono i confini e quindi tutto è vero,tutto è immaginazione.Per questo amavo giocare per i cazzi miei,avevo il potere di vita e di morte,di riscatto,sai quando giocavo con gli altri chissà perchè :perdevo sempre.
Ora è difficile spiegare ai bimbi che sono nati in condominio la profonda e totale bellezza di crescere in una cascina.Vero che la città era là fuori dal porticato,ma sai ..Da bambino hai tutto un tuo sistema di misurazione delle distanze,di chilometri.Mi sembrava di vivere in una zona incantata. I miei nonni erano due splendidi esemplari del proletariato lombardo:dignità,educazione,generosità,altruismo,non erano mai belle parole da usare per far bella figura in società,ma la tua carne,sangue,ossa. Questi insegnamenti mi son rimasti dentro, non sempre sono fedele a queste cose,ma ci tento sempre. Sai non è che tu possa imparare a memoria una lezione , su qualche libro, certe cose sono insegnamenti pratici: o hai dignità e cerchi di essere quello che sei, anche se comprendi di esser un prodotto che non interessa a nessuno, oppure sei uno di quelli che pur di stare in tranquillità con i dominanti si vende a qualsiasi padrone e prezzo. O hai il senso dell'educazione che ti mette in contatto con gli altri o cerchi di sopraffarli, sopratutto se son deboli e in difficoltà. O comprendi che il più debole non è un pezzo di carne da squartare, ma un essere umano con cui dividere quello che hai ,o stai tranquillo che da vecchio ti lamenterai che nessuno ti viene a cercare.
In poche parole mi hanno insegnato cosa significhi avere una :Morale. Non so quanto possa servire , o sia servita, non lo so. Però è la mia linea , il mio principio. Certo di fallimenti anche in questo campo ne ho collezionati,ma ripeto:è il tentativo,la voglia di migliorarsi che conta.
Pochi soldi,ma tanto cervello. Questo dovrebbe essere il motto della mia famiglia. No, non eravamo i signorotti locali,e per fortuna! Non brillano,non hanno mai brillato. E ora con la crisi piangono miseria. Segnati questa cosa: "Non è vero "anche i ricchi piangono" è vero: i ricchi piangono sempre. A noi, alle nostre tute blu,le lacrime le portano via i padroni" Ti piace è saggezza popolare, saggezza delle mie parti e della mia classe.
Mi mancava il fiato, e non per meraviglia,ma perchè soffrivo di asma. Per cui potrai anche immaginare come io non sia mai stato un campione sportivo. Lo sport è una passione di mio padre,ma non mia. Non mi è mai importato nulla degli atleti,io da bambino ero contento quando mia zia mi metteva su quelle belle canzoni che lei amava tanto:Bennato,Bertoli,Guccini,Nomadi. Oppure leggeva le storie. Libri e musica erano quindi le basi su cui avrei fondato la mia esistenza. Anche perchè non avrei mai potuto fare , che so...Il corridore! Hai mai visto un Occhialuto correre? Ehhhhhhhhh spettacolo!
Naturale che un piccino allenato a inventarsi storie,incuriosito da quei volumi che vedeva nella casa dei nonni,ammaliato dalla voce che usciva dalla radio,non potesse anche amare in modo profondo il cinema.
Il mio debutto come spettatore doveva essere Piedone D'Egitto o L'africano,ma prima di entrare , i miei occhi caddero sulla locandina di un film horror , o almeno pensavo io fosse così, mi spavenatai e piansi lacrime e infamità. Dovemmo abbandonare il cinema.Mi rifeci qualche anno dopo. In montagna, precisamente quel bellissimo paese che è Molveno, gli Aristogatti. E la sera Ricomincio da Tre, mi addormentai.

Ero terrorizzato quando spegnevano le luci,d'altronde non dormo al buio ,poi su quel grande telone  - come per magia- la vita cominciava a manifestarsi. E la gente tifava,commentava,suggeriva e gridava :attento ! O applaudiva quando i protagonisti si baciavano. Una festa popolare.
Paul Kersey manteneva pulita la città insieme a Harry la Carogna,e sai citavi le battute: Ogni uomo ha i propri limiti e buuum la macchina del cattivo scoppiava! Te sapevi che Callaghan era lì pronto a sistemare i cattivi

Il cinema è stato il mezzo che mi ha spiegato la vita. Da bambino noi brianzoli, da sempre all'avanguardia, avevamo in centro paese un bel film che era finito a proiettare film porno. Ora non so se fossero veramente porno,ma erano comunque quelle robacce del cazzo,la morte del nostro cinema sulla cosce della Cassini e cose simili. Io so che mi dicevano:sono film porno. Cosa sarebbe?E mi spiegarono che noi maschietti abbiamo nel pistolino il seme...
Io per anni ero convinto che avessimo i chicchi di grano che poi avremmo sparato fuori e lo sa la madonna come e insomma era una cosa tipo coltivare il granoturco che vedevo in cascina.
Il sesso vero e proprio però me l'ha spiegato una bambina che stava anche lei in cascina. Giocavamo a mamma e papà,e spesso mi diceva :mo facciamo l'amore.E mi abbracciava.Stavamo così abbracciati per un po'. Sentivo i brividi e l'emozione attraversarmi.
Ma sai che eravamo ingenui? Candidi,ecco a me quella purezza manca. Lo so è una cazzata. Tu mi dici che il mondo è cattivo e sporco,ma non mi interessa. Io sono un inguaribile romantico alla fine. E sono sentimentale,e ho tanta immaginazione. Però sono anche razionale,tragico,malinconico....Tutta colpa del cinema e della mia sensibilità. Assorbo tutto.
Quindi mi rendo conto che la mia natura che scherzando definisco da Occhialuto,ma in realtà è di Timido mi porti a certe visioni amare dell'esistenza.Mi piace che questo pensiero abbia portato dei geni a girare film che io adoro. Cerco la tragedia al cinema,l'esistenzialismo crudo e il realismo atroce.
Per il resto basto io: che mi commuovo quando sento una canzone d'amore,che amo veder in giro coppie felici, che conosco l'infinita dolcezza che si prova quando stai con il tuo cane.
Hai a disposizione due Davide eh: quello rompicoglioni,barricadero,lottatore,stalinista di ferro e l'altro che è una sorta di candido estimatore dell'amore e della comprensione
Quindi da una parte mi vedi delirare per Bedtime ,per la sua cruda visione di un mondo dominato dalla cattiveria,ma nella vita reale detesto ogni forma di violenza su chi per un motivo o l'altro è schiacciato dalla imbecillità altrui.
Nei film e nei racconti che io scrivo e immagino la punizione per i cattivi c'è spesso e volentieri. Non la trovo in questo mondo rovinato dal capitalismo,dalla cattiveria sciatta dei figli di puttana,dall'ignoranza.
Si,il cinema è una scuola di vita, di come è ,di come dovrebbe essere,capita che vedi Michele Apicella in Bianca e che ti riconosca
Sono i tuoi pensieri, le speranze, illusioni, paure , che prendono corpo. La sorpresa di esser spiazzati e ingannati, la dolce certezza di non veder tradita la tua aspettativa.

Ultimamente il cinema è visto come sottofondo per una mandria amorfa in cerca di storielle,cose piccole e meschine,ma resiste. Devi avere la pazienza di cercarle.Devi essere,amica mia, Indisciplinata.

mercoledì 29 maggio 2013

IL BUIO SI AVVICINA di K.BIGELOW



Immagina i Lynyrd Skynyrd che suonano insieme ai Cure al funerale di John Cash,ecco questo potrebbe darti l'idea di che razza di pellicola sia questa opera obliqua,traversale,ricca di contaminazioni e rielaborazioni,firmata da quella straordinaria donna e grandissima regista che Kathryn Bigelow. Ora a parte sposare James Cameron, ecco penso che lei non abbia mai commesso errori nella sua carriera. Tutto il suo cinema è la ripresa della poetica peckinphiana riportata con attenzione e cura al cinema. L'unica vera erede dei Robert Aldrcih,Peckinpah,Fuller,e non è assolutamente poco o trascurabile.
Prendi questo film:opera di debutto, (il precedente The Loveless era co-diretto),che reinventa il mito del vampiro contaminandolo con il western crepuscolare e un romanticismo a suo modo pudico eppure commovente,sottopelle,sottovoce,non sacrificato alla semplificazione dei sentimenti. Che non mancano,non mancano affatto..anzi!


Una storia che vede protagonista un giovane cow-boy. Tizio semplice,normale,non eroico. Incontra una ragazza e rimane attratto da lei. Sarà l'inizio dei suoi guai,poichè ella è una creatura della notte,una non morta destinata a vivere per sempre la sua fredda giovinezza.
Lei ha una sorta di famiglia,dei reietti,emarginati,esclusi,folli,crudeli,spietati ,vampiri. Eh,già amico:parliamo di vampiri,e dimmi cosa non abbiamo già detto o scritto su di essi? Difficile oggi trovare qualcosa di interessante per ridare smalto a questa leggendaria figura di tanto cinema e letteratura horror. Eppure in quel periodo, (1987), era possibile.

Così noi assistiamo alle scorribande di un gruppo di "mostri",all'indecisione del giovane protagonista se cominciare ad uccidere,assaggiare il sangue ,diventando uno di loro o resistere. Succhiando il sangue di May la giovane vampira che sarà la protagonista della prima storia d'amore tra creature della notte in età moderna, roba da far nascondere i vampiri emo di Twilight,roba che le ragazzine di oggi dovrebbero vedere e imparare a memoria: questi sono i succhiasangue e non i vostri vampirucci tanto pucciosi.

Il tema della famiglia,dell'appartenenza a un gruppo, della solidarietà tra membri di una banda,è allargabile verso un discorso più serio e necessario sulla diversità. In fin dei conti credo proprio che il genere fantastico,misterioso,legato all'ignoto parli sempre di cose lontane dalla normalità,dal conformismo,dalla consuetudine e quindi siano le storie ad esse legate sempre inni all'altra via, al modo non comune,all'altro e oltre,alla diversità.
Tutti quanti in fondo ci siamo sentiti così. Magari un'infanzia più debole rispetto ad altre,qualche soggiorno all'ospedale,qualche settimana a casa bloccato a letto con il Sacro Ventolin a portata di mano,sai ti sembrerà strano ma Lo Spettatore Indisciplinato soffriva di pesanti crisi asmatiche...Avevo l'asma asmatica,si hai presente? L'asma dell'asma.Ragazzi che esperienza eh! Insomma sicuramente non ero il tipo che brillava per le qualità artistiche,non ero nemmeno quello smargiasso o quello che si perde nella folla contento di perdersi. Ero abbastanza strano:leggevo,tanto e tutto anche cose che insomma mica sono leggere per un bambino.E poi scrivevo,scrivevo,scrivevo,inventavo storie e mondi .In un ambiente dove la semplicità ci mette poco a mettere la freccia,girare a destra e diventare ottusità..Quindi una pellicola simile ti fa sentire a casa. Vedi la banda di Jesse e dici: "Ok,sono dei figli di puttana succhia sangue fottuti,ma sono una famiglia.Per di più moderna eh,perchè non è chiaro se siano tutti figli della coppia e sopratutto,ma quei due sono sposati?"
Eh,cara amica mia, che tempi viviamo? I  reazionari hanno riscoperto l'ipocrita storia della famiglia tradizionale,e la spendono in modo grossolano,come solo loro sanno fare.Il problema è che essi sono visti come quelli normali,ma se io dovessi scegliere lascerei un bimbo mille volte a una coppia di lesbiche piuttosto che a un Povia o gente simile.
Proprio perchè nono sono gente simile,proprio perchè delle regole se ne sbattono,a noi piace il mucchio selvaggio di Jesse.


 

Certo come tutte le storie americane c'è la doppia morale,alla fine tu ritorni all'ovile ,nella tua fattoria,con la tua famiglia sana e normale,anzi ti porti pure la tua bella vampira dal cuor d'oro e vissero felici e contenti. Sai, non te la devi prendere, sono americani,sono fatti così. Hanno Spielberg eh!Mica Bergman oppure Oshima.
Nondimeno questo film è un dannato capolavoro.
Western delle tenebre e cupa southern ballad,è un classico film della sua epoca e della nostra. Tu magari l'hai dimenticato,ma una volta si scrivevano delle cazzo di storie,già! Non ti sto prendendo in giro.Cioè c'era uno sceneggiatore che pensava a scrivere una trama che pur pescando nel fantastico potesse avere agganci reali per farti partecipare,per metterti il dubbio che :"insomma,si è un film,ma.." e poi c'erano i personaggi:alcuni li sentivi come amici e avresti voluto non separartene mai, (Thunder,Jena,Remo Williams,Jason),altri li temevi,altri ti facevano pena e soffrivi quando morivano. Era questo il cinema.
Devi sapere che quando ho visto per la prima volta questo film mancava poco che piangessi per la morte di Homer . Avevo la sua età più o meno, (no mi sa che più..molto più...),e ho trovato ingiusta la sua fine.
Perchè la storia ci lascia intravedere anche un briciolo di umanità ,seppure loro rimangano sempre dei "mostri",non possono fare altro.
Poi quando la "madre " dice al suo Jesse: "sono felice"mentre le fiamme le avvolgono,bè...Un piccolo sussulto al cuore,una pelle d'oca leggera arriva a tutti...A tutti quelli che hanno abbastanza cuore e cervello per immaginare,per essere sensibilità.

E qui voglio spendere due parole sullo sceneggiatore e co-produttore,costui...




Eric Red. Chi è? Ehi,avete mai visto Hitcher?Le strade della paura? Ecco lui ha scritto il primo e scritto-diretto il secondo ,ma non solo ..ha fatto altro guarda qui

http://www.imdb.com/name/nm0714599/

In fin dei conti chi meglio di lui poteva trasformare il classico genere americano del On The Road in un incubo vampiresco ricco di sfumature e sottotesti?
Ecco,sono questi gli uomini che dovremmo lodare, perchè la loro vita la passano dedicandola a noi,donandoci storie e personaggi che diventano parte della nostra vita. Vabbè poi io sono il Primo Cavaliere dell'ORDINE DI SAN LARS, ma questa è altra storia.

Near the dark con le musiche dei Tangerine Dream, (mica i Modà),una storia perfetta,una regia epica e dolente,è il film definitivo tra i film definitivi della modernizzazione del mito di Nosferatu.

martedì 28 maggio 2013

DEMONI E DEI di BILL CONDON



Non ho vissuto male gli anni 90, cinematograficamente parlando, quanto invece mi han fatto penare i generi musicali che andavano di moda allora.
Lo so che molti colleghi di blogghe non saranno concordi e dopo un lungo sospiro dirò:capita. Guarda usa questo metodo che ti risolleva la giornata eh?
In quel periodo la mia vocazione cinematografica che si basa sul cinema d'autore prendeva forma e diciamo non mancavano pellicole che in tal senso mi aiutassero a migliorarmi. Avevo compreso genialmente che il cinema da sano mezzo popolare stava diventando il sottofondo delle masse amorfe,del sottoproletariato grezzo non composta da fasce più povere,ma dall'ignoranza grassa  della piccola e media borghesia, gente che magari potrebbe anche offrire cose decenti agli altri,ma vittime ormai di un cinema visto come prodotto di facile consumo e ancor più facile dissolvimento . La grazia,l'attenzione,a fare un cinema popolare solido e rispettoso dell'intelligenza umana la trovi in certe zone come l'asia e il nord europa,inghilterra ovviamente inclusa.
Insomma mentre il cinema andava verso la sua "macdonaldinazzazione ", io avendo tagliato i capelli cercavo storie complesse,cinema ostico,belle storie e grandi personaggi. Così si apre la stagione dei Zhang,Kitano,Paul T Anderson,il cinema danese e sopratutto lui:Lars.
Il cinema di genere ,sopratutto l'horror, ha vissuto momenti molto duri e mi dispiace perchè è comunque parte della nostra formazione.Anche qui però cercavo sempre registi che non fossero solo mestieranti, (che per me ha sempre un grossissimo valore negativo), che facciano "film onesti",ma gente con cose da dire,uno stile affascinante,qualcosa...
Pensa ad esempio ai grandi film universal ,ai film horror degli anni 30 e inizi 40. La cannibalizzazione del successo di un genere era già ampiamente praticata ad Hollywood,spazzando via non solo l'horror o il noir,ma anche chi lo praticava a livelli altissimi. Tipo James Whale.
Ian McKellen

Demoni e Dei racconta gli ultimi giorni di vita di questo immenso e grandissimo regista. Il film trae origine ,come spesso avviene , da un romanzo: father of frankeistein,dovrebbe essere, nondimeno evita ogni trappola del genere biografico per darci un ritratto non sempre gradevole di questo vecchio omosessuale vittima dei ricordi.

Dopo aver abbandonato il cinema in seguito, quanto pare, ad uno scandalo sessuale  Whale vive con la sua governante Hanna , in uno stato di quasti totale solitudine. La vecchiaia avanza, niente giovanotti facili in piscina,niente luci della ribalta e della gloria,ma l'uomo pare aver trovato un certo equilibrio.
Fino a quando arriva il nuovo giardiniere:Clayton Boone. Un uomo qualunque,con una vita mediocre e qualche bugia sui tempi della guerra in Corea,tra i due nasce un forte legame ,anche burrascoso perchè Clay non tollera certe esagerazioni e volgarità dell'anziano regista.



è un rapporto complesso quello che si instaura tra i due uomini ora quasi da padre e figlio,ora come amore non corrisposto,ora come difficile convivenza e scontro con la diversità ,talora esibita in modo fastidioso.
C'è anche il tema della guerra che trasforma e marchia per sempre gli uomini, Whale è angosciato dalla sua esperienza nella Prima Guerra Mondiale,dalla sua provenienza famigliare, (e vi posso assicurare che avere tendenze artistiche,culturali,lasciarsi cullare dalla bellezza,avere una spiccata sensibilità,in certi ambienti è quasi un peccato mortale.Servono braccia e non teste. La cosa ora è ritenuta particolarmente chic anche da chi invece certe cose potrebbe averle senza difficoltà,i famosi Popolan-chic,che a me stanno sulle palle..maddo),dal tempo sfuggito e dagli amori incancellabili,ma lontanissimi.

Condon è un regista diligente che mantiene un certo stile professionale e funzionale alla grande performance dell'eccellente cast,tra i quali spicca un titanico,gigantesco,memorabile Ian McKellen, meritato oscar per questa prova attoriale così piena di sfumature e vette, (commovente il sogno finale con Boone in versione mostro di Frankeistein che accompagna nella trincea il vecchio Jimmy),ma non nasconde nemmeno lati decisamente sgradevoli e fastidiosi.

Questo è uno di quei film che per un motivo o l'altro non viene rammentato come meriterebbe. Vale sempre una visione perchè è un dolce,amaro,sofferto,emozionante,omaggio a un grandissimo mito come Whale

e ora va prestiamo attenzione ai clienti in edicola ,va....

MORTE A 33 GIRI di CHARLES MARTIN SMITH



Io ero un metallaro.Già,fa ridere?Ma come te , splendido e meraviglioso difensore del cinema d'autore,tu stimabile pensatore e dotto teorico del socialismo reale, si tu...Eri un metallaro? Fuck yeah sisters e tovarisc.
Avevo i capelli lunghi e il chiodo ed ascoltavo street,glam,a.o.r, classic, n.w.b.m.,mentre gli altri si vestivano con orribili tute adidas,il nu metal e quella roba lì. Io vivevo la gloria del decennio passato. Quindi noterete come sono sempre molto particolare, (no...sei un pirla sempre in ritardo sulle cose ,sempre!),all'epoca ascoltavo una radio che era per me come una seconda famiglia:Radio Rock Fm 98.7 Poi chiusa secondo le ridicole leggi del mercato perchè figurati se in Italia, terra del bel canto,c'è un minimo di attenzione per le varie anime dell'arte musicale. Ti ricordi quando c'era D.O.C.? Anche il jazz potevi ascoltare,insomma la gente va aiutata a conoscer il Bello e non abbandonata alla mediocrità, con la scusa che al popolo sta sulle palle la cultura e vaffanculo i professoroni,più semplicità e cazzate atroci simili.
Io per fortuna non sto da quella parte, il che mi potrebbe precludere amicizie e altro,ma noi Occhialuti abbiamo una dignità e amor proprio da difendere
Quindi il vostro Spettatore Indisciplinato passava giorni su giorni ad ascoltare Rock Fm, imperdibile era la trasmissione che andava dalle 9 alle 13,condotta da Claudia e poi tante cose bellissime come la Rockline di Roccia e Ora Buca di Max cioè lo spazio aperto alle nostre richieste.Tante cose.
Tanti bei ricordi di un tempo andato:il mio primo concerto cioè quello dei Ramones al PalaTrussardi o Palavobis come ...Bè,quello lì.E tanti tanti tanti altri concerti. I migliori? Lynyrd Skynyrd e Whitesnake. Poi passare le mattinate all'aperto per essere in prima fila quando comincia lo show,come mi è successo con i Kiss o Alice Cooper.La musica come il cinema e la letteratura sono affidabilissime compagne, segnano la nostra vita,ci salvano dai dispiaceri,ci fanno conoscere altre anime randagie come noi.
In quel periodo della vita dove un cantante che si atteggia a ribelle per i giornali e il capitale ti pare esser  un grande rivoluzionario,dove un genere musicale è stile di vita.
Un passaggio normale e naturale,che prende tutti.


Però ci piace pensar ai metallari e ai giovani come un branco di infelici che hanno bisogno di sballarsi e mettersi nei guai. Cazzo la gioventù è pericolosa,eh! Questa cultura si basa su uno spirito reazionario ,di controllo su quella fascia della popolazione da sempre portata alla ribellione. Certo il sistema è furbo e crea gli eroi del rock o perlomeno li sfrutta per incanalare la rabbia,l'energia in una direzione comunque controllabile. Certo vi è stato negli anni 60 un periodo di assoluta libertà del genere ,come vi sono altre strade musicali decisamente più barricadere e impegnate,ma va bene anche quel gradasso show di effetti,chitarre, voci abrasive e graffianti. Io infatti l'ho sempre vissuto come una festa,poi il cantautorato mi formava poeticamente e moralmente.

In ogni caso: Morte a 33 giri. Un filmetto con parecchie ombre eppure noi gli vogliamo bene. Ehi,ma non tirerai fuori la solfa banale del cinema onesto e menate simili..Eh si!Una tantum..va bene ok?Anche perchè parlando di Ragman giovane introverso metallaro vittima dei bulli della scuola,mostra un pezzo di società americana. La guerra degli arroganti che si sentono vincenti contro i diversi. L'odio fascista e "razziale" contro chi è uno che viene dalle classi meno abbienti,è occhialuto,ascolta metal ,tante cose. Perchè noi riusciamo a seminare odio anche partendo dalle puttanate.
Non è una bella democrazia quella che non accetta le diversità,si sappia ..Prima di criticare altri paesi o il comunismo.

Ragman ha solo un amico, l'occhialuto Roger,e un idolo:Sammy Carr. Un cantante metal trasgressivo,irriverente che non piace ai matusa,tipo il Super Giovane di Elio e le Storie Tese.


Un giorno viene a sapere che il suo mito è morto in un incendio. Al povero ragazzo crolla il mondo,e come se non bastasse ,i bulli quasi lo ammazzano causa di uno scherzo cretino.
Un suo amico d.j. però gli dona l'ultimo disco di Carr e da quel momento la vita del nostro eroe cambia
Perchè trattasi di lp maledetto ,che suona al contrario e scatena l'anima maledetta del cantante rock. Il quale aiuta Ragman a vendicarsi dei suoi nemici,ma poi il ragazzo capisce che un vero americano non fa mai del male,cioè si..ma vaffanculo sono stronzi loro e io non volevo eh!Che ne so io,come posso immaginare che scaricando bombe sulla popolazione ne ammazzo un fottio?
Ecco gli americani sono così:dei pirla frignoni.
Guarda finisce bene e tutti sono ok e contenti.




Questo è un film che difficilmente potrà interessare le nuove generazioni essendo decisamente ancorato nel suo tempo, una pellicola decisamente conservatrice- i cattivi cantanti rock sono davvero cattivi e traviano i poveri fanciulli yankee- che però è anche una festa per noi appassionati di quel genere di musica,con Gene Simmons e Ozzy Osborne a fare piccole e ironiche parti,una fantastica colonna sonora composta dai Fastway di Eddie Clarke, (ex solidale di Lemmy nei Motrohead),una sorta di Febbre del Sabato sera,ma non per ridicoli tamarri ecco.
Quindi come pellicola ha vistosi limiti,ma è uno di quei film che rappresentando un determinato e irripetibile periodo storico,vivono in eterno . Grazie alla nostra nostalgia,forse.

domenica 26 maggio 2013

TWO SISTERS di JI-WOON KIM



Non guardo...aspetta,questi ti fottono ..La tirano lunga ma non guardo..No..Cazzo,è quella roba ..oh maddo,scappa non stare nel letto...Faccio un giro su facebook va!
Bella idea,davvero bella quella che ho avuto:guardare questo film ieri sera. Tanto, dice un'amica, non è splatter! E cazzo però mette una tensione clamorosa.
Almeno a me, ad altri magari annoia soltanto. Provo un po' di pena per loro ,evidentemente hanno bisogno della frattaglia e della tetta con la mdp impazzita. Veloci,veloci,eiaculatori precoci sempre e comunque . Un obbligo morale
Invece a me piace prendermela comoda e lunga,mi piace la lentezza al cinema. Tantissimo. Voglio assaporare ogni inquadratura fino all'ultimo ,inoltre quella che tanti chiamano noia e lentezza è solo il modo giusto per entrare nei personaggi e avanzare con il ritmo della nostra vita.
Torniamo al film, quanto pare trae ispirazione da un romanzo coreano ,esce nel 2003 in patria  e l'anno dopo da noi. Perlomeno esce,ma sai...Andava di moda la ghost story con fantasmi che vengono dall'oriente.



Regista tra i migliori del Sud Corea ha girato perle di rara bellezza passando da un genere all'altro come il noir Bitter Sweet Life e il western "Il buono,il matto,il cattivo" e uno dei film più estremi mai fatti I Saw The Devil.
Come se la cava alle prese con un genere diverso e difficile come la ghost story?Dannatamente bene e infatti come vi ho detto mi son talmente spaventato che l'ho visto alla carlona,tremando come una bimbetta,ma non mi vergogno mica..oh è un horror!
La storia in sostanza è quella di due sorelle orfane di madre che tornano nella loro casa, dove nel frattempo il padre si è risposato con un'altra donna .Le cose prendono subito una brutta piega,bruttissima. Diciamo che si odiano,come spesso succede.
D'altronde vuoi l'età delicatissima delle ragazze,vuoi il ruolo non facile della nuova donna la quale è in competizione con il fantasma della madre e moglie precedente,insomma una bruttissima situazione.
Peggiorata dal fatto che quanto pare in quella casa vi sia una terribile presenza.
La violenza non tarderà ad esplodere,e il finale metterà in evidenza che spesso le più deboli finiscono vittime della lotta che scoppia in casa.
Non sono solo le presenze a mettere paura,o a disturbare. E' proprio il rapporto tra le tre donne,con il marito sempre assente e distante,incapace di comprendere quanto stia capitando.Presente solo per dar le pillole e basta,anche se in più di un'occasione mostra una certa debolezza e incapacità di comprendere non figlia dell'indifferenza,ma veramente lui non capisce una sacra ostia!
Proprio questo triste situazione famigliare è al centro della narrazione e non ci viene fatto mancare nulla. La scena della cena con la tizia che ride e continua a ripetere :ricordi? L'apparizione del fantasma sotto il lavandino,la ragazzina chiusa in armadio e tante altre scene mettono a disagio  questo povero Spettatore Indisciplinato,assai sensibile a queste cose.



Un film sul Femminile,sulle rivalità legate ad esso e anche sul grande amore ,sul legame fortissimo tra sorelle,descritto con un'attenzione psicologica solitamente poco riscontrabile in produzioni occidentali.
I personaggi delle sorelle e della matrigna sono assolutamente ben scritti,seppure legati al genere e con rimandi alla tradizione delle fiabe,(la casa come castello,la strega-matrigna,le sorelline in pericolo...forse),non scadono nella banalità dello stereotipo,ma lo innalzano a straziante ritratto umano.


In poche parole:un film bellissimo. Con personaggi memorabili,grandi interpretazioni,un'analisi dei meccanismi famigliari,del ricordo,della colpa,assolutamente dolenti . Si il film fa male,non vi lascia tranquilli,ma d'altronde non è questo che cercate?

Si,si,c'è pure un remake ammmmereggano nel 2009:The uninvited....mah!
Scegli bene,scegli sempre l'originale




sabato 25 maggio 2013

THE HOST di BONG JOON HO




Talora lo stesso titolo ci ricorda la differenza sostanziale tra un cinema pensato come intrattenimento ,spettacolo,grandi storie e personaggi credibili, (con pure annotazioni  socio-politiche non indifferenti), e un cinema pleonastica,che si basa su romanzetti per plebaglie amorfe,con tante belle faccette per adolescenti in calore.
Netta e superiore è la produzione asiatica e non mi riferisco solo a un paese preciso o a un singolo genere. Dal cinema di pure mazzate a quello più autoriale, il continente asiatico impartisce lezioni a manetta a noi sprezzanti ,ottusi,rincoglioniti occidentali.Non è un semplice fatto tecnico,perchè allorquando i nostri decidono di girare un action alla woo ne viene fuori una puttanata colossale.
Proprio gli asiatici sono la differenza,la loro cultura, (divisa e contrastante da nazione a nazione),lo stile di vita eccetera eccetera.
Nella colonia americana per eccellenza,nella roccaforte dell'occidentalismo più becero e alla carlona, tanti ancora sognano e straparlano di "ah i bei tempi dell'action americana" e orgasmano per la Villa Arzilla del cinema tamarro e imperialista. Per carità ..Arnold e Bruce sono meravigliosi e mi son divertito con i loro film, nondimeno il cinema di genere americano,inteso per le masse , è a mio avviso finito da un po'. Riciclare i vecchi miti- per voi che invecchiate male,mica per me eh- non mi dice nulla.
Io ho cominciato a seguire l'action con lo zio Arnold e il buon Bruce,senza dimenticare la serie di Arma Letale. Fa parte di un periodo lontano,ed è una parte di me.Poi ,come ho già detto e scritto, la visione di Paris Texas mi ha illuminato sulla via per Damasco. E per fortuna,oserei dire.
Il ritorno di fiamma per l'action avviene con Better Tomorrow. Grandi coreografie e balletti di morte e violenza,altissima importanza alla morale e all'etica: sacrificio,lealtà fino alla fine ,cameratismo, riscatto del debole usando la violenza a fini educativi,atmosfera malinconica,amara....
Così piano piano mi son avvicinato al cinema orientale, ho ancora tantissimo da vedere e conoscere,ma esattamente come in occidente mi sento rappresentato dal cinema nord europeo,mi rivedo molto nelle tematiche asiatiche.


Prendi questa bellissima pellicola, dai! Guarda sulla carta poteva uscire il solito luna park smargiasso e prevedibilissimo, con tanto casino e poca sostanza. Sono sicuro che se fosse una pellicola americana sarebbe finita così. A furia di semplificare, di dire che la gente è stupida e vuole cose stupide, cresci una e più generazioni di spettatori disciplinati,amorfi. Mentre invece questa straordinaria opera ci insegna come sia fattibile e possibile girare  prodotti di intrattenimento intelligente, mi si perdoni il brutto termine,perchè il cinema di genere può,potrebbe,deve,dovrebbe,anche essere una sorta di romanzo popolare dove la gente possa identificarsi e dare oltre a mazzate e mdp impazzita,anche una storia,un'emozione,un personaggio da ricordare, e questo succede in Asia
Io sono per questo modo di intendere il cinema popolare:dammi azione  e quello che vuoi,ma non trattarmi da cretino ,voglio e pretendo un minimo di profondità e che mi affezioni ai personaggi.
Uno spettacolo maturo,che torni a raccontarci grandi storie.

Cosa ci propone questo film del 2006 ,( quando io compivo 30 anni), cosa racconta di talmente bello e particolare? L'attacco di un mostro alla popolazione di Seul. Semplice,no? E allora dove sta la bellezza struggente e lacerante di questa opera? Nel disegno dei personaggi e nella costruzione della storia.
 Il mostro nasce per colpa dell'insensibilità umana nei confronti della natura e dell'ambiente, attraverso lo scarico di materiale chimico. Nel frattempo conosciamo una famiglia di proletari ,che sulle rive del fiume gestisce un piccolo negozio. Il nonno, tipo paziente e attaccato alla sua famiglia, il figlio scapestrato e bamboccione  con la sua figlia,una bella e sveglia ragazzina , la sorella campionessa di tiro all'arco in crisi e un fratello burbero e ad un passo dall'essere alcolizzato.
Non è la classica bella famiglia che in tanti yankee-movie ci viene mostrata , come se la loro felicità plastificata dovrebbe intenerirci,ma una banda di maltrainsema ,come si dice da noi. Non sono eroici, non risultano campioni di nulla,sono gente con difetti evidenti,eppure l'abilità dello sceneggiatore,del regista,e dei magnifici attori , è quella di renderli umani ,come noi. E tifi,ah ..se tifi!Perchè non meritano di soffrire. Perchè come te e la tua famiglia sono quelli che da sempre lavorano,faticano,tentano di stare a galla nonostante tutti i casini e i fallimenti. Sopravvivono,e che cazzo!


Poi ti portano via tua figlia. L'unica cosa che hai,magari lo sapevi anche prima,ma ora ti brucia  e ti fa male. Stavi scappando dal mostro,sei inciampato e hai preso la mano sbagliata..La mano sbagliata...E capisci quanto sei stato stupido,come l'unica cosa davvero importante nella tua vita sia lei.
Così quello che potrebbe esser un simpatico e dozzinale monster movie,diventa l'odissea amarissima e pessimista di un uomo qualunque,non particolarmente geniale,mediocre direi,per salvare l'unica e sola cosa che gli rimanga per sentirsi utile e importante.
Mentre la sua ricerca, aiutato dai famigliari, prosegue , noi conosciamo le differenze sociali e repressive in Corea,il ruolo determinante e da padrone degli americani, l'odio per gli emarginati,il crollo dei valori dell'amicizia tra i borghesi e la solidarietà tra pezzenti o deboli. Tutto accennato,certo,ma non in modo superficiale. O retorico.
L'amico che vende il collega perchè così intasca in nero i soldi della taglia, il tassista che disprezza i manifestanti,la presenza ambigua degli americani,il governo distante e repressivo nei confronti del suo popolo,e dall'altra parte? Un barbone che aiuta a sconfiggere il mostro per aiutare un povero disperato.
Questo dice tantissimo.


Ci emozioniamo,partecipiamo,si grida attenta alla tenace ragazzina in fuga,e sentiamo le lacrime che accompagnano la pelle d'oca per il finale,dove se una paternità è fallita miseramente,forse con un altro bambino è possibile ricominciare,accettando anche il vero colore dei capelli.

Non manca lo spettacolo puro durante l'attacco del mostro alla riva del fiume  o in altre occasioni,perchè è un horror ,un film fantastico,ma non si ferma solo qui.
Questo in poche parole è grandissimo cinema, non lasciatelo scappare eh!