domenica 13 gennaio 2013

LASCIAMI ENTRARE di Tomas Alfredson

Mentre noi italiani continuiamo a lamentarci,a pascolar nei campi del vittimismo,del revisionismo sgangherato,dei perchè e per come, i paesi meravigliosi del nord europa continuano a sfornare splendidi film,ad avere un'idea di cinema che sa coniugare esigenze commerciali e far godicchiare noi occhialuti smaliziati.A mio avviso in Europa il meglio viene da loro,sempre. Poi non manca il grande cinema britannico e francese,spagnolo,noi invece stiamo a fare scontri nobilissimi su cazzate immani e a produrre sotto materiale para televisivo.
Non tutto fa schifo:Garrone,la doppia ora,acab..Ma è poco.

Lasciami entrare usa il genere per dire cose importanti e necessarie,per descrivere la società ,per un discorso sulla solitudine ,sul destrutturare ,(eheheeehhe), genere e punti di vista:chi è il vero cattivo?Chi la bestia?
Emoziona senza scivolare nel sentimentalismo, (sai c'è gente che se non gli sbatti in faccia stuporismi mal assortiti , polpettoni di filosofia spicciola in salsa new age, non riesce a commuoversi eh),ma rimanendo in perfetto equilibrio tra il mostrato e il percepito. Punto di forza oltre alla sceneggiatura di John Ayvide Lindqvist, che crea personaggi credibili e umanissimi,la regia di Alfredson :glaciale,essenziale,brutale e partecipe nei confronti dei due giovanissimi protagonisti., sono proprio loro:Kåre Hedebrant: Oskar, e Lina Leandersson: Eli. I quali sanno ben interpretare due giovanissimi in balia della solitudine,disprezzo,pregiudizio altrui.
Oscar come tutti i ragazzini speciali non è compreso dalle teste di cazzo.Sai Oscar una cosa?Crescendo sarà ancora più dura,i mediocri fanno comunella,difendono la loro ignoranza in tutti i campi:cinema,politica,vita. E ti scherniranno,ti diranno che palle,faranno umorismo del menga,per difendere le loro inutili vite. Caro Oscar io ne ammezzerei di gente,e  mi dovrebbero dare anche una medaglia perchè libererei il mondo da tutta sta zavorra . Conosco bene anche la solitudine che ti avvolge,sai che non è una cosa bella vero?Non è giusto a nessuna età,ma poi ti fai una ragione e ti crei il tuo bel mondo,alla fine vivi anche senza gli altri,ma a quella età non è giusto.Perchè non sai difenderti,perchè stai cambiando e conta molto quello che gli altri dicono o fanno.Ci salva sempre l'amicizia, quindi a me son capitati amici splendidi che mi sopportano ancora oggi e a te Eli.Chi è ?Un'amica,il primo forte turbamento del tuo giovane cuore,la tua vicina di casa.Vivete in un quartiere anonimo,pare che nessuno sia veramente vivo lì dentro. Tu cresci nella totale indifferenza di tua madre e la lontananza di un padre,(che a mio avviso si è allontanato per vivere  una relazione omosessuale,che ci viene suggerita più che mostrata), ma sono gli adulti incapaci di interagire con i ragazzini , vite misere abbandonate sotto la neve e nel fuoco dell'alcol. Eli è una vampira.Vive di notte e ha 12 anni da un pezzo.Prima guarda con curiosità quel ragazzino solo e tormentato dai compagni di scuola  e da una vita che assomiglia a una prigione che non ti lascia comunicare con nessuno.
Sai perchè il film avvince e convince,lo vuoi sapere mister nessun realismo?Lo devo spiegare signorina fantasia ammmmeregggana al potere?Perchè pone l'elemento sopranaturale sotto un'ambientazione di massimo realismo. Tipo Dardenne più vampiri eh!Noi occhialuti dal nostro piedistallo vediamo lontano quindi tutte le menate che ultimamente tanto piacciono alla mia generazione- che già definirla generazione ci vuole coraggio- su quanto bravi e belli son i tamarri americani e i loro filmoni per masse amorfe.noi invece abbiamo preso e prendiamo il meglio dell'america e poi abbiamo sempre guardato qui da noi.
Tu vedi due ragazzini particolari,unici,e il branco spavaldo degli idioti,della brutta gente vigliacca che fa banda per prendersela con i più deboli.Tifi per loro,ti emozioni per quella tenerissima storia d'amore che li vede protagonisti. Sai sullo schermo non ci sono due prevedibili stereotipi, non ci sono sviluppi prevedibili e se ci sono non danno fastidio. C'è sangue,dolore,sofferenza,dolcezza diffusa e quasi impalpabile. C'è sopratutto un capolavoro. Un bellissimo,profondo,incredibile,film che parla di noi, delle nostre vite e di come nella quotidianità vivano pregiudizi,dispiaceri,indifferenza,cattiveria,ma anche comprensione e amore,anche tra persone diverse. Una bella lezione per oggi dove pare sia sempre più difficile comprendere gli altri,dove si vive di minoranze autoescluse e maggioranze reazionarie squallide. Dovremmo parlare con la gente e non dico che cambierai modo di pensare,ma conoscerai anche qualcuno che nonostante sia diverso da te ha molte cose in comune rispetto ai tanti normali idioti che ti circondano.
Si,ci siamo commossi vedendo questo film, abbiamo voluto bene a due esseri viventi,(anche se una è di una razza diversa e non umana),partecipiamo alle loro disgrazie e gioie e siamo felicissimi quando i cattivi finiscono a pezzi.Oscar ed Eli sono noi,quelli troppo intelligenti,sensibili,profondi,megalomani,guerrieri e fragili.Parla di noi,e per questo noi abbiamo deciso di adottare questa pellicola e amarla fino alla fine delle nostre albe,e oltre

2 commenti:

mario scardina ha detto...

Ti avevo promesso che avrei lasciato un commento, ma la cosa mi riesce alquanto difficile perchè hai già detto tutto tu.Chi sono i buoni e chi sono i cattivi ? Te lo sei chiesto tu e me lo son chiesto anche io. Non Eli e non Oscar certamente. Lui possibile preda, lei possibile predatrice, ma poi le loro grandi disgrazie li ha uniti:la solitudine, l'infelicità, la ghettizzazione, l'incomunicabilità... La diversuità da una società al macero ormai priva di contatti, emozioni, condivisioni e protezioni. Ecco, il cattivo c'è: la società postmoderna ed omologata, reazionaria ed intrasigente, perfida e vigliacca. Le loro disgrazie ed infelicità li hanno uniti in un legame indissolubile, vero e indistruttibile. Una infelicità più un'altra infelicità fanno un'infelicità di grado inferiore, più sopportabile... Più umana.

babordo76 ha detto...

verissimo,alla fine è una macabra allegoria e se vuoi favola,(nera), sulla compassione e la solidarietà. Possono diventare amici un umano e una vampire,due persone diversissime e condannate,perchè non può capitare anche a noi?
Come sempre il cinema nord europeo è ricco di pathos e sottile crudeltà
Magnifico