Ottimo film di Marco Leto,interpretato da Adalberto Maria Merli, Adolfo Celi,Biagio Pelligra,John Steiner,Milena Vukotic.
La storia è quella del professor Rossini,un democratico di fede liberale /giolittiana, che finisce al confino su un'isola nelle vicinanze della Sicilia, in confino.
Qui incontra il commissario Rizzuto,responsabile per il regime della sicurezza e del controllo dei confinati,il fascista è stato allievo del padre di Rossini ,e quindi per il professore ha un occhio di riguardo.
Tanto che gli trova una villa dove abitare con la moglie e la figlia.
L'uccisione di un giovane comunista ,che rossini conosceva bene, lo porta a una completa e totale presa di posizione anti fascista.
Uno dei migliori e completi film sul fascismo e sul confine.Pena che toccava a chi si ribellava anche con un solo pensiero ,all'ideologia fascista.
Mostra chiaramente la diversità di trattamento per i confinati:liberali e popolari con maggiori libertà-seppure sempre in confino sono- mentre per comunisti e anarchici massimo rigore.
Il film analizza benissimo la complessa struttura e le personalità dei personaggi.Offrendo uno spaccato credibile e istruttivo su un periodo della nostra storia.
martedì 28 aprile 2009
lunedì 27 aprile 2009
ANIMA PERSA di DINO RISI
Un ragazzo dalla provincia arriva a Venezia a casa di un lontano parente,il suo scopo è quello di affermarsi come pittore.
In casa lo accolgono la zia e lo zio. Lei,donna fragile e sottomessa al marito, lui autoritario,erudito e severo.
Il ragazzo scopre che sopra la sua camera , in mansarda , c'è qualcuno . Scoprirà che è il fratello dello zio,un professore impazzito per amore. L'uomo infatti si era innamorato di una bambina,figlia della moglie dello zio del protagonista.
Il giovane indagherà a fondo su questa storia,fino a quando scoprirà la sconvolgente verità
Un meraviglioso film di Dino Risi,con un grandissimo Vittorio Gassman e una brava Catherine Denueve. Il tema della follia, dell'amore impossibile,trova nella città di venezia il suo ambiente perfetto:malinconico e decadente.
Esattamente come il film ,un dramma sulla malattia chiamata amore e sulle sue conseguenze più tragiche e folli.
Un'opera da non lasciarsi scappare
In casa lo accolgono la zia e lo zio. Lei,donna fragile e sottomessa al marito, lui autoritario,erudito e severo.
Il ragazzo scopre che sopra la sua camera , in mansarda , c'è qualcuno . Scoprirà che è il fratello dello zio,un professore impazzito per amore. L'uomo infatti si era innamorato di una bambina,figlia della moglie dello zio del protagonista.
Il giovane indagherà a fondo su questa storia,fino a quando scoprirà la sconvolgente verità
Un meraviglioso film di Dino Risi,con un grandissimo Vittorio Gassman e una brava Catherine Denueve. Il tema della follia, dell'amore impossibile,trova nella città di venezia il suo ambiente perfetto:malinconico e decadente.
Esattamente come il film ,un dramma sulla malattia chiamata amore e sulle sue conseguenze più tragiche e folli.
Un'opera da non lasciarsi scappare
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FATTI DI GENTE PER BENE di MAURO BOLOGNINI
Tulio Murri è un promettente astro nascente della politica italiana. Di chiarissima fede socialista,appresa dall'illustre padre professore universitario. L'uomo è convintissimo che la sorella Linda sia in pericolo di vita ,per colpa del marito:un volgare,meschino,ipocrita,reazionario e arrogante conte di nome Francesco. Così organizza il suo omicidio. Una volta avvenuto,però le indagini finiranno nelle mani di un bigotto e conservatore giudice , che prende il pretesto per colpire i socialisti tutti,aiutato in questo dal sempre imbarazzante Resto del Carlino.
La famiglia Murri e i loro conoscenti ne escono a pezzi,distrutti da una spinta anti-socialista costruita ad arte e scopi elettoralistici
Un bellissimo film di Bolognini,che offre una ottima ricostruzione storica e una denuncia ben precisa della falsificazione della verità,dei processi spettacolo,della becera propaganda.Insomma,esattamente come oggi
La famiglia Murri e i loro conoscenti ne escono a pezzi,distrutti da una spinta anti-socialista costruita ad arte e scopi elettoralistici
Un bellissimo film di Bolognini,che offre una ottima ricostruzione storica e una denuncia ben precisa della falsificazione della verità,dei processi spettacolo,della becera propaganda.Insomma,esattamente come oggi
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Fatto Di Sangue Fra Due Uomini Per Causa Di Una Vedova, Si Sospettano Moventi Politici di Lina Wertmuller
Una donna perde marito e figlio che aspettava per colpa di una vendetta ad opera di un sordido individuo al soldo del signorotto locale.
Lei si rinchiude in un ostile rabbia contro tutto e tutti,mentre in Italia nasce e prospera il fascismo.
Ad aiutarla giungono due uomini diversissimi tra loro:un avvocato di incrollabile fede socialista e un gangster,lontano parente del defunto.
Entrabi si innamorano della vedova e avranno rapporti con lei,tanto che quando ella scoprirà di essere incinta non saprà dire con certezza chi sia il padre.
Nel frattempo il fascismo prende in mano il potere in Italia,e l'assassino del marito della protagonista,diventa un gerarchetto odiosisssimo.
Il ganster e l'avvocato socialista faranno di tutto per ammazzarlo.
Un altro bellissimo film della Wertmuller,che coniugando come sempre melodramma e grottesco ci parla del sud,dei problemi che hanno colpito per tantissimo tempo i contadini e i poveri costretti a subire pesanti umiliazioni da ricchi,mafiosi,fascisti.
Un film importante e da vedere,anche grazie al cast:Mastroianni,Loren,Giannini
Lei si rinchiude in un ostile rabbia contro tutto e tutti,mentre in Italia nasce e prospera il fascismo.
Ad aiutarla giungono due uomini diversissimi tra loro:un avvocato di incrollabile fede socialista e un gangster,lontano parente del defunto.
Entrabi si innamorano della vedova e avranno rapporti con lei,tanto che quando ella scoprirà di essere incinta non saprà dire con certezza chi sia il padre.
Nel frattempo il fascismo prende in mano il potere in Italia,e l'assassino del marito della protagonista,diventa un gerarchetto odiosisssimo.
Il ganster e l'avvocato socialista faranno di tutto per ammazzarlo.
Un altro bellissimo film della Wertmuller,che coniugando come sempre melodramma e grottesco ci parla del sud,dei problemi che hanno colpito per tantissimo tempo i contadini e i poveri costretti a subire pesanti umiliazioni da ricchi,mafiosi,fascisti.
Un film importante e da vedere,anche grazie al cast:Mastroianni,Loren,Giannini
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PASQUALINO SETTEBELLEZZE di LINA WERTMULLER
C'era un periodo , un tempo, in cui al cinema si vedevano storie straordinarie. Si,proprio così:straordinarie!E sapete perchè?C'era la voglia di sperimentare linguaggi nuovi, di intrattenere il pubblico in modo intelligente:mischiando tragedia e umorismo.
Uno dei massimi capolavori di questo genere è sicuramente questa pellicola di Lina Wertmuller.
La quale si fa notare subito nel mondo della cinematografia italiana perchè sa gestire con uno stile assai personale, il grottesco e il melodramma. La tragedia esplode feroce nei suoi film,trascinando i suoi personaggi. Come il grottesco costruisce i personaggi e le situazioni.
La pellicola in questione si è fatta apprezzare sopratutto in America,dove ancora oggi è materia di culto tra appassionati. In particolare per l'ottima colonna sonora di Enzo Jannacci.
Pasqualino è un guappo di mezza tacca, il quale per tutta una serie di casi e casini della vita si trova a partire per la guerra. Preso insieme a un suo amico lombardo,finisce in un lager.
Qui a comandare è una ferocissima e fredda donna teutonica,simbolo della morte e della mancanza di sentimenti, forse repressi, Pasqualino cercherà di sedurla per ottenere dei privilegi.
Questa cosa però gli costerà cara,anche se tornerà a casa sconvolto,diverso,ma più cosciente che non si può tirare a campare nel menefreghismo.
Lina Wertmuller,dirige una grande storia che parla di singoli e di Storia. Mescolando generi diversi ,ci dona una delle pellicola migliori sul dramma del fascismo e del nazismo. Senza retorica,senza moralismi,ma con la forza dell'arte e dell'ironia e dell'antifascismo.
Bellissima la colonna sonora di Jannacci,anche essa scanzonata e drammatica.
Un capolavoro,dove funziona pressochè tutto:storia,regia,recitazione-indimenticabile Giancarlo Giannini-fotografia.
Uno dei massimi capolavori di questo genere è sicuramente questa pellicola di Lina Wertmuller.
La quale si fa notare subito nel mondo della cinematografia italiana perchè sa gestire con uno stile assai personale, il grottesco e il melodramma. La tragedia esplode feroce nei suoi film,trascinando i suoi personaggi. Come il grottesco costruisce i personaggi e le situazioni.
La pellicola in questione si è fatta apprezzare sopratutto in America,dove ancora oggi è materia di culto tra appassionati. In particolare per l'ottima colonna sonora di Enzo Jannacci.
Pasqualino è un guappo di mezza tacca, il quale per tutta una serie di casi e casini della vita si trova a partire per la guerra. Preso insieme a un suo amico lombardo,finisce in un lager.
Qui a comandare è una ferocissima e fredda donna teutonica,simbolo della morte e della mancanza di sentimenti, forse repressi, Pasqualino cercherà di sedurla per ottenere dei privilegi.
Questa cosa però gli costerà cara,anche se tornerà a casa sconvolto,diverso,ma più cosciente che non si può tirare a campare nel menefreghismo.
Lina Wertmuller,dirige una grande storia che parla di singoli e di Storia. Mescolando generi diversi ,ci dona una delle pellicola migliori sul dramma del fascismo e del nazismo. Senza retorica,senza moralismi,ma con la forza dell'arte e dell'ironia e dell'antifascismo.
Bellissima la colonna sonora di Jannacci,anche essa scanzonata e drammatica.
Un capolavoro,dove funziona pressochè tutto:storia,regia,recitazione-indimenticabile Giancarlo Giannini-fotografia.
I VIAGGIATORI DELLA SERA di UGO TOGNAZZI
Una società futura di natura fascista, i vecchi sono giudicati obsoleti e inutili ..e per questo eliminati.
Come?Raggiunti i 50 anni- la pellicola è del 1979,evidentemente allora a quell'età si era anzianotti- la gente è costretta ad andare in Vacanza. Cioè,in alcuni villaggi turistici.
Qui gli anziani e le anziane si abbandonano ad orgie con il personale-regalando a loro indumenti o gioielli- e si godono il sole e il mare. Però ogni giorno si fa Il Grande Gioco,cioè una sorta di tombola,dove alla fine chi vince ...Parte per la crociera,non tornando mai più
Al villaggio arrivano Orso e Nicky, una coppia in crisi. Lei si fa prendere dalla frenesia del luogo,anche se malinconicamente, lui si trova a disagio e soffre la prigionia.
Scopre ,grazie a un amico ribelle,che c'è un modo per scappare,però la partenza della moglie per la crociera lo abbatte.
Nonostante tutto aiuterà alcuni suoi amici a scappare,anche se il finale è decisamente amaro.
Una riflessione sulla società ,che parte da un libro di Umberto Simonetta, che nella sua assurdità trova elementi riscontrabili anche nel mondo che viviamo.
Dopotutto non ci rincoglioniscono di sesso,allegria imposta,per fregarci sui grandi e fondamentali temi del lavoro,dello studio,della memoria storica?E noi non andiamo felicemente verso la fine ,come fanno i vecchi in questo film?
Il tema della vecchiaia è molto presente e forte nel nostro mondo. Che invecchia, nonostante qualcuno voglia far credere che siamo superuomini e superdonne-mancano le superbotte,come il celebre film di Brescia- però appena la macchina comincia a non funzionare,li mandiamo nelle case di riposo.
Dove la persona è nè più nè meno che un pezzo dell'ingranaggio:la catena montaggio sul corpo e la mente del paziente-hai voglia a chiamarli ospiti.
L'anziano è un peso,sopratutto se malato. Sinceramente reputo che l'eutanasia serva anche per impedire che una vecchiaia di sofferenze e umiliazioni possa colpire una persona,e darle una più civile fine.
Detto questo l'anziano è anche il patrimonio storico del nostro paese,non sempre perchè talora se uno è coglione a 30 anni lo è pure e peggio d'anziano.
Insomma un argomento importante,pieno di interessanti sviluppi e questo film lo descrive bene.
Fra gli attori:ottimo tognazzi,ma da sottolineare anche la bravura di Ornella Vanoni
Come?Raggiunti i 50 anni- la pellicola è del 1979,evidentemente allora a quell'età si era anzianotti- la gente è costretta ad andare in Vacanza. Cioè,in alcuni villaggi turistici.
Qui gli anziani e le anziane si abbandonano ad orgie con il personale-regalando a loro indumenti o gioielli- e si godono il sole e il mare. Però ogni giorno si fa Il Grande Gioco,cioè una sorta di tombola,dove alla fine chi vince ...Parte per la crociera,non tornando mai più
Al villaggio arrivano Orso e Nicky, una coppia in crisi. Lei si fa prendere dalla frenesia del luogo,anche se malinconicamente, lui si trova a disagio e soffre la prigionia.
Scopre ,grazie a un amico ribelle,che c'è un modo per scappare,però la partenza della moglie per la crociera lo abbatte.
Nonostante tutto aiuterà alcuni suoi amici a scappare,anche se il finale è decisamente amaro.
Una riflessione sulla società ,che parte da un libro di Umberto Simonetta, che nella sua assurdità trova elementi riscontrabili anche nel mondo che viviamo.
Dopotutto non ci rincoglioniscono di sesso,allegria imposta,per fregarci sui grandi e fondamentali temi del lavoro,dello studio,della memoria storica?E noi non andiamo felicemente verso la fine ,come fanno i vecchi in questo film?
Il tema della vecchiaia è molto presente e forte nel nostro mondo. Che invecchia, nonostante qualcuno voglia far credere che siamo superuomini e superdonne-mancano le superbotte,come il celebre film di Brescia- però appena la macchina comincia a non funzionare,li mandiamo nelle case di riposo.
Dove la persona è nè più nè meno che un pezzo dell'ingranaggio:la catena montaggio sul corpo e la mente del paziente-hai voglia a chiamarli ospiti.
L'anziano è un peso,sopratutto se malato. Sinceramente reputo che l'eutanasia serva anche per impedire che una vecchiaia di sofferenze e umiliazioni possa colpire una persona,e darle una più civile fine.
Detto questo l'anziano è anche il patrimonio storico del nostro paese,non sempre perchè talora se uno è coglione a 30 anni lo è pure e peggio d'anziano.
Insomma un argomento importante,pieno di interessanti sviluppi e questo film lo descrive bene.
Fra gli attori:ottimo tognazzi,ma da sottolineare anche la bravura di Ornella Vanoni
LA SMAGLIATURA di Peter Fleischmann
L'Europa del dopoguerra è un terreno minato di movimenti rivoluzionari e di strategie di tensione ,spesso di natura fascista.
La dittatura in grecia è una rappresentazione perfetta di quel periodo. Il film narra la storia di un operatore turistico greco,arrestato perchè entrato casualmente in contatto con un oppositore del regime.
Il capo della polizia affida l'uomo a due agenti della famigerata squadra speciale,con il compito di portarlo ad Atene,dove subirà sicuramente un interrgatorio assai duro.
Durante il viaggio tra uno dei poliziotti e il prigioniero si instaura un rapporto più o meno di simpatia,tanto che lo sbirro aiuterà l'uomo a scappare.
L'arrestato è infatti un esponente della resistenza e....
Un ottimo film dimenticato e pressochè introvabile, che spiega più della particolarità di una dittatura,come funzione uno stato di polizia e repressione. Come il fascismo spinga sull'annullamento della personalità,per dare sfogo alla delazione,alla tortura,alla sopraffazione.
Anche i suoi componenti che hanno una crisi rispetto alla riuscita e alla tenuta del regime,troveranno sempre il tempo di essere risucchiati all'interno.Magari più coinvolti di prima
Un film duro e pessimista,che dovrebbe essere rispolverato e rivisto con attenzione.
Bravissimi gli attori protagonisti:Michel Piccoli e Ugo Tognazzi.
La dittatura in grecia è una rappresentazione perfetta di quel periodo. Il film narra la storia di un operatore turistico greco,arrestato perchè entrato casualmente in contatto con un oppositore del regime.
Il capo della polizia affida l'uomo a due agenti della famigerata squadra speciale,con il compito di portarlo ad Atene,dove subirà sicuramente un interrgatorio assai duro.
Durante il viaggio tra uno dei poliziotti e il prigioniero si instaura un rapporto più o meno di simpatia,tanto che lo sbirro aiuterà l'uomo a scappare.
L'arrestato è infatti un esponente della resistenza e....
Un ottimo film dimenticato e pressochè introvabile, che spiega più della particolarità di una dittatura,come funzione uno stato di polizia e repressione. Come il fascismo spinga sull'annullamento della personalità,per dare sfogo alla delazione,alla tortura,alla sopraffazione.
Anche i suoi componenti che hanno una crisi rispetto alla riuscita e alla tenuta del regime,troveranno sempre il tempo di essere risucchiati all'interno.Magari più coinvolti di prima
Un film duro e pessimista,che dovrebbe essere rispolverato e rivisto con attenzione.
Bravissimi gli attori protagonisti:Michel Piccoli e Ugo Tognazzi.
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IL COMMISSARIO PEPE di ETTORE SCOLA
Un commissario di polizia si ritrova ad investigare , suo malgrado, su un giro di prostituzione minorile che vede coinvolte donne dell'alta borghesia e i padroni della cittadina.
Lui procede fino in fondo,ma dovrà fermarsi quando il questore gli farà notare che son troppo importanti i personaggi coinvolti. Quindi di arrestare solo quelli minori,di poco conto.
Questo film, per alcuni, è un titolo minore nella cinematografia di Scola. Per me è un film assai interessante,perchè evidenzia i rapporti di forza esistenti anche in contesto giudiziario e d'indagine.
Cioè la legge è al servizio della borghesia e la difenderà , cercando altri esponenti facilmente eliminabili sopratutto nelle classi meno abbienti.
L'Italia del 1969, non è troppo diversa nel malcostume. Lo è nella resistenza delle classi meno abbienti e nella coscienza civile del suo cinema.
Un grande film ,con un ottimo tognazzi.
Lui procede fino in fondo,ma dovrà fermarsi quando il questore gli farà notare che son troppo importanti i personaggi coinvolti. Quindi di arrestare solo quelli minori,di poco conto.
Questo film, per alcuni, è un titolo minore nella cinematografia di Scola. Per me è un film assai interessante,perchè evidenzia i rapporti di forza esistenti anche in contesto giudiziario e d'indagine.
Cioè la legge è al servizio della borghesia e la difenderà , cercando altri esponenti facilmente eliminabili sopratutto nelle classi meno abbienti.
L'Italia del 1969, non è troppo diversa nel malcostume. Lo è nella resistenza delle classi meno abbienti e nella coscienza civile del suo cinema.
Un grande film ,con un ottimo tognazzi.
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martedì 14 aprile 2009
PIC-NIC A HANGING ROCK
Uno dei migliori film di Peter Weir,con quel suo sottile e inquietante senso di mistero e morte che attraversa tutta la pellicola.
Tratto da una storia realmente accaduta in Australia nel 1900,il film narra le vicende di alcune studentesse scomparse durante una gita in una zona di montagna . Le ricerche partono subito e coinvolgono emotivamente , oltre che l'inflessibile direttrice, anche un giovane benestante inglese e il suo stalliere. Nonostante che due ragazze-una l'unica tornata dalla scampagnata e l'altra trovata dal giovane britannico- siano salve ,da loro non arriva nessun indizio prezioso.
Non si saprà mai cosa sia realmente successo.
Weir dirige un film tra il dramma e il misterioso,a suo modo carico di tensione e inquietante. Lascia intendere un discorso legato all'amore tra donne-nei personaggi di Miranda e Sara- traccia un delicato poema sulla morte,la scomparsa,la fragilità dell'esistente che si perde nei confronti di una natura criptica.
Lo stile lento e preciso,la recitazione fatta di piccoli sussulti emotivi e raggelanti inquadramenti etici e sociali,la disperazione della direttrice che vede crollare il suo college e la fine tristissima che farà. Uno di quei film che vivono oltre i generi e gli anni
Tratto da una storia realmente accaduta in Australia nel 1900,il film narra le vicende di alcune studentesse scomparse durante una gita in una zona di montagna . Le ricerche partono subito e coinvolgono emotivamente , oltre che l'inflessibile direttrice, anche un giovane benestante inglese e il suo stalliere. Nonostante che due ragazze-una l'unica tornata dalla scampagnata e l'altra trovata dal giovane britannico- siano salve ,da loro non arriva nessun indizio prezioso.
Non si saprà mai cosa sia realmente successo.
Weir dirige un film tra il dramma e il misterioso,a suo modo carico di tensione e inquietante. Lascia intendere un discorso legato all'amore tra donne-nei personaggi di Miranda e Sara- traccia un delicato poema sulla morte,la scomparsa,la fragilità dell'esistente che si perde nei confronti di una natura criptica.
Lo stile lento e preciso,la recitazione fatta di piccoli sussulti emotivi e raggelanti inquadramenti etici e sociali,la disperazione della direttrice che vede crollare il suo college e la fine tristissima che farà. Uno di quei film che vivono oltre i generi e gli anni
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domenica 12 aprile 2009
AMERICANI di JAMES FOLEY
Tratta da una commedia di David Mamet-che scrive la sceneggiatura di questo film- una pellicola di grande spessore artistico sopratutto per l'alto livello interpretativo del meraviglioso cast
Al Pacino,Jack Lemmon,Ed Harris,Alan Arkin.Kevin Spacey,Alec Baldwin-che in realtà è sempre stato un mediocre attore insieme ai suoi fratelli,più cani bagnati che star del grande cinema-per raccontare una società sull'orlo dell'esplosione,sul baratro di una follia lesionista che disgrega la forza di resistenza dei lavoratori,per trasformarli in singoli spaventati e disperati.In lotta contro un nemico non visibile e identificabile,ma anche no:il loro e nostro nemico si chiama Capitalismo
E questo film mostra un suo lato particolarmente selvaggio e oltraggioso di ogni etica o solidarietà tra e con colleghi.
Alcuni venditori hanno una settimana per fare delle buone vendite,altrimenti saranno licenziati
I contatti però sono scarsi,e presto si scatena una lotta dei singoli contro la paura del licenziamento. A complicare le cose il furto in ufficio dei nuovi contatti,che valgono molti soldi
Un grande film ,affilato come la lama di un rasoio,suadente come la musica jazz e con grandi interpretazioni
Da riscoprire
Al Pacino,Jack Lemmon,Ed Harris,Alan Arkin.Kevin Spacey,Alec Baldwin-che in realtà è sempre stato un mediocre attore insieme ai suoi fratelli,più cani bagnati che star del grande cinema-per raccontare una società sull'orlo dell'esplosione,sul baratro di una follia lesionista che disgrega la forza di resistenza dei lavoratori,per trasformarli in singoli spaventati e disperati.In lotta contro un nemico non visibile e identificabile,ma anche no:il loro e nostro nemico si chiama Capitalismo
E questo film mostra un suo lato particolarmente selvaggio e oltraggioso di ogni etica o solidarietà tra e con colleghi.
Alcuni venditori hanno una settimana per fare delle buone vendite,altrimenti saranno licenziati
I contatti però sono scarsi,e presto si scatena una lotta dei singoli contro la paura del licenziamento. A complicare le cose il furto in ufficio dei nuovi contatti,che valgono molti soldi
Un grande film ,affilato come la lama di un rasoio,suadente come la musica jazz e con grandi interpretazioni
Da riscoprire
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RAGTIME di MILOS FORMAN
Un ritratto amaro e duro della New York degli inizi secolo,attraverso la storia di alcuni personaggi:un uomo devastato dalla gelosia per la moglie che ha posato nuda per una statua uccide un milionario ,eviterà la condanna a morte grazie a una presunta infermità mentale.
Un pittore emigrato dall'est dell'europa abbandona la moglie che lo tradisce e parte con la figlioletta ,anni dopo sarà uno stimato regista.
Una famiglia alto borghese viene scossa dall'amore che il giovane fratello della moglie del padrone di casa prova per la ballerina rimasta senza marito perchè finito in prigione per aver ucciso un milionario, una ragazza accolta dalla famiglia ha un figlio,il padre è un pianista . L'uomo non sopportando una squallida offesa razzista e trovando la porta chiusa ogni volta che chiede giustizia .seminerà morte e terrore con una banda di neri incazzati per il razzismo che vivono ogni giorno.
A questa banda si unisce anche il fratello della donna sposata con il ricco possidente che ha preso in casa il figlio del pianista di colore.
Un film bellissimo,intreccio di storie e destini segnati dalla disgrazia o da una inaspettata fortuna dovuta a un incontro che cambierà molte vite.Forman dirige dando peso alle inquadrature sui volti dei protagonisti,sulle pause,sul tempo dilatato e sulla grande interpretazione del cast.
Personaggi dolenti e persi nei disegni del fato o che hanno la forza di cambiare pagando la libertà duramente o avendo un dono di radicale modificazione della loro esistenza.
Ultimo film interpretato da James Cagney,nel ruolo di un capo della polizia .
Un pittore emigrato dall'est dell'europa abbandona la moglie che lo tradisce e parte con la figlioletta ,anni dopo sarà uno stimato regista.
Una famiglia alto borghese viene scossa dall'amore che il giovane fratello della moglie del padrone di casa prova per la ballerina rimasta senza marito perchè finito in prigione per aver ucciso un milionario, una ragazza accolta dalla famiglia ha un figlio,il padre è un pianista . L'uomo non sopportando una squallida offesa razzista e trovando la porta chiusa ogni volta che chiede giustizia .seminerà morte e terrore con una banda di neri incazzati per il razzismo che vivono ogni giorno.
A questa banda si unisce anche il fratello della donna sposata con il ricco possidente che ha preso in casa il figlio del pianista di colore.
Un film bellissimo,intreccio di storie e destini segnati dalla disgrazia o da una inaspettata fortuna dovuta a un incontro che cambierà molte vite.Forman dirige dando peso alle inquadrature sui volti dei protagonisti,sulle pause,sul tempo dilatato e sulla grande interpretazione del cast.
Personaggi dolenti e persi nei disegni del fato o che hanno la forza di cambiare pagando la libertà duramente o avendo un dono di radicale modificazione della loro esistenza.
Ultimo film interpretato da James Cagney,nel ruolo di un capo della polizia .
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mercoledì 8 aprile 2009
LE COLLINE HANNO GLI OCCHI di WES CRAVEN
La famiglia sembra ormai essere diventata l'unico rifugio,l'unico posto,dove un essere umano possa crescere .
In realtà è proprio il contrario,il famigliarismo è un elemento assolutamente reazionario,la creazione di una rappresentanza di rapporti sociali in un microcosmo.Con regole e rapporti di forza come nella società,che poi è una serie di nuclei famigliari in presunta comunicazione tra di loro.
Enfatizzata dai politici della destra spesso,e sopratutto da quelli che ne hanno + di una, come massima rocca di difesa nei confronti dei problemi e rischi che vengono da fuori-mostrando in questo modo quanto la classe politica sia incapace di gestire e superare le problematiche del tessuto sociale-è purtroppo a volte una vera e propria prigione infernale:vuoi per i pessimi rapporti che avvelenano le vite dei singoli componenti,vuoi per violenze spesso tenute nascoste,vuoi per una profonda crisi a cui cerca di reagire chiudendosi in un clan.
Il film di Craven mette in mostra queste dinamiche attraverso lo scontro tra due famiglie :una di mostruosi assassini cannibali e l'altra di cittadini civilizzati e normali.
Finiti fuori strada in una zona desertica la famiglia dei civili verrà massacrata dalla forza brutale dei derelitti sadici e omicidi.Fino alla riscossa,che trasformerà i superstiti in feroci giustizieri ancora più barbari dei loro persecutori,da non sottovalutare la vendetta animalista-come simbolo di ricompensazione di tutte le torture e violenze spesso nemmeno tenute in considerazione dalla gente ,nei confronti dei cani e degli animali in genere-che vede il cane di famiglia trucidare due componenti della famiglia cannibale per vendicare la morte di una cagna.
Craven ci mostra il lato brutale e oscuro della provincia americana,quella dei pionieri,del vero spirito americano.
Una storia brutale e piena di sangue quella che si nasconde tra i paesaggi assolati e desolati della provincia,dove dietro la natura e i metodi franchi e diretti si nascondono follia e massacri.
Un bellissimo film che ha avuto otto anni dopo un seguito di minor fortuna diretto sempre da Craven e poi due remake ad opera di Araja.
Da vedere!
In realtà è proprio il contrario,il famigliarismo è un elemento assolutamente reazionario,la creazione di una rappresentanza di rapporti sociali in un microcosmo.Con regole e rapporti di forza come nella società,che poi è una serie di nuclei famigliari in presunta comunicazione tra di loro.
Enfatizzata dai politici della destra spesso,e sopratutto da quelli che ne hanno + di una, come massima rocca di difesa nei confronti dei problemi e rischi che vengono da fuori-mostrando in questo modo quanto la classe politica sia incapace di gestire e superare le problematiche del tessuto sociale-è purtroppo a volte una vera e propria prigione infernale:vuoi per i pessimi rapporti che avvelenano le vite dei singoli componenti,vuoi per violenze spesso tenute nascoste,vuoi per una profonda crisi a cui cerca di reagire chiudendosi in un clan.
Il film di Craven mette in mostra queste dinamiche attraverso lo scontro tra due famiglie :una di mostruosi assassini cannibali e l'altra di cittadini civilizzati e normali.
Finiti fuori strada in una zona desertica la famiglia dei civili verrà massacrata dalla forza brutale dei derelitti sadici e omicidi.Fino alla riscossa,che trasformerà i superstiti in feroci giustizieri ancora più barbari dei loro persecutori,da non sottovalutare la vendetta animalista-come simbolo di ricompensazione di tutte le torture e violenze spesso nemmeno tenute in considerazione dalla gente ,nei confronti dei cani e degli animali in genere-che vede il cane di famiglia trucidare due componenti della famiglia cannibale per vendicare la morte di una cagna.
Craven ci mostra il lato brutale e oscuro della provincia americana,quella dei pionieri,del vero spirito americano.
Una storia brutale e piena di sangue quella che si nasconde tra i paesaggi assolati e desolati della provincia,dove dietro la natura e i metodi franchi e diretti si nascondono follia e massacri.
Un bellissimo film che ha avuto otto anni dopo un seguito di minor fortuna diretto sempre da Craven e poi due remake ad opera di Araja.
Da vedere!
UN TRANQUILLO WEEK-END DI PAURA di JOHN BOORMAN
Quattro amici decidono di passare un week -end navigando su un fiume, in una zona che scomparirà presto per lasciare spazio a un lago.
I cittadini si mostrano estranei e un po'arroganti nei confronti dei paesani del luogo,ma questo non sembra sortire nessun problema particolare.
La tragedia scatta quando due cacciatori violentano uno dei cittadini e per difesa Lewis,quello che pare il capo della banda, uccide uno degli aggressori.
Il gruppo si scontra e scioglie sul dilemma se dirlo o no alla polizia,apparte dexter il più razionale e onesto , tutti gli altri decidono di non dire nulla alla polizia e di seppellire il cadavere.
Dexter sopraffatto dalla propria coscienza non resiste e si uccide annegandosi,causa però i ribaltamento della sua canoa contro quella dei compagni. Risultato il ganassa Lewis,quello che dei 4 si sente più vecchio pioniere, si spezza una gamba. Tra paura di vendette da parte dei montanari,natura selvaggia e crudele, o forse solo indifferente, la paranoia aumenta e i baldi cittadini si scoprono essere bugiardi,assassini,primitivi.
Il tema dello scontro tra civilità e natura , è alla base di questo ottimo film che in realtà dice anche altro e di più. La natura reale degli esseri umani,così fragili e vittime/carnefici in balìa della pura istintivita conservatrice sia ad opera degli hillibillies che dei cittadini apparentemente civili. L'indifferenza totale e la profonda solitudine che colpisce l'uomo quando si trova sperduto nella natura,la paranoia che spinge la comitiva a credere di essere al centro di una possibile vendetta e che porta uno di loro ad uccidere uno sconosciuto.
Questo film rappresenta il lato oscuro della america di provincia e la sua anima nera.Esattamente come altri due capolavori del genere:"guerrieri della palude silenziosa", "le colline hanno gli occhi"
Molto valido il cast formato da :burt reynolds,jon voight,ronny cox, ned beatty
Boorman si mostra come un grande regista capace di creare un clima di disperazione e abbandono solo con pochi tocchi di regia
I cittadini si mostrano estranei e un po'arroganti nei confronti dei paesani del luogo,ma questo non sembra sortire nessun problema particolare.
La tragedia scatta quando due cacciatori violentano uno dei cittadini e per difesa Lewis,quello che pare il capo della banda, uccide uno degli aggressori.
Il gruppo si scontra e scioglie sul dilemma se dirlo o no alla polizia,apparte dexter il più razionale e onesto , tutti gli altri decidono di non dire nulla alla polizia e di seppellire il cadavere.
Dexter sopraffatto dalla propria coscienza non resiste e si uccide annegandosi,causa però i ribaltamento della sua canoa contro quella dei compagni. Risultato il ganassa Lewis,quello che dei 4 si sente più vecchio pioniere, si spezza una gamba. Tra paura di vendette da parte dei montanari,natura selvaggia e crudele, o forse solo indifferente, la paranoia aumenta e i baldi cittadini si scoprono essere bugiardi,assassini,primitivi.
Il tema dello scontro tra civilità e natura , è alla base di questo ottimo film che in realtà dice anche altro e di più. La natura reale degli esseri umani,così fragili e vittime/carnefici in balìa della pura istintivita conservatrice sia ad opera degli hillibillies che dei cittadini apparentemente civili. L'indifferenza totale e la profonda solitudine che colpisce l'uomo quando si trova sperduto nella natura,la paranoia che spinge la comitiva a credere di essere al centro di una possibile vendetta e che porta uno di loro ad uccidere uno sconosciuto.
Questo film rappresenta il lato oscuro della america di provincia e la sua anima nera.Esattamente come altri due capolavori del genere:"guerrieri della palude silenziosa", "le colline hanno gli occhi"
Molto valido il cast formato da :burt reynolds,jon voight,ronny cox, ned beatty
Boorman si mostra come un grande regista capace di creare un clima di disperazione e abbandono solo con pochi tocchi di regia
I COMPAGNI di MARIO MONICELLI
Nonostante qualcuno dica che si debba modernizzare la sinistra e le sue istanze ,portandola sul terreno di un'indignazione populista o facendola disperdere all'interno di un blando riformismo centrista, nella sostanza delle cose il rapporto di forza tra padronato e manodopera non è cambiato. Certo la società per scardinare la sovversione delle classi meno abbienti , ha dovuto dare una virata all'interno del metodo di applicazione del capitalismo,per scoordinare le direzioni di resistenza del proletariato. La disgregazione e dislocazione delle classi lavoratrici è il punto di partenza e di arrivo della fase di aggressione capitalista .
Quindi nascono nuove figure di marginali, che però hanno gli stessi problemi delle vecchie figure lavorative,peggiorate dalla dispersione di unità e soggetti.
Cosa potremmo mai capire di questa situazione ,se non abbiamo bene in mente la nostra storia di classe e di azione politica/sociale. La storia non ha scadenza e il presente , nonche il futuro sono frutti delle esperienze passate che passano attraverso una modificazione,ma non un vero e sostanziale cambiamento: il capitalismo che sfrutta la classe proletaria,oggi diventata precaria e perlopiù composta da stranieri. Cambia il quadro,ma non la cornice.O viceversa.
Per questo il film di Monicelli è assolutamente da vedere,perchè spiega e analizza come nasce,cresce e muore , una lotta di classe che vede nello sciopero uno dei suoi strumenti.
A Torino verso la fine del 1800, alcuni operai stanchi delle ore di lavoro- 14- e degli incidenti che colpiscono molti di loro,perchè stravolti dalla stanchezza, pensano di organizzarsi per far sentire le loro ragioni. Dopo un primo tentativo fallimentare,gli operai legano amicizia con un professore socialista ricercato dalla polizia,che si è rifugiato nel capoluogo piemontese.
L'uomo organizzerà uno sciopero lungo e faticoso da sostenere sia per i lavoratori,che per il padronato.
La pellicola analizza bene i pro e i contro delle lotte,l'importanza della figura carismatica e organizzativa,ma che non è nulla senza l'unione e la coscienza di classe. La debolezza di un popolo abituato a subire e a chiedere elemosina ai ricchi e potenti,che mina la riuscita delle lotte,la paura del padrone e il servilismo delle forze dell'ordine.Tutte cose che si notano anche ai giorni nostri.
Gli operai sacrificati alla produzione-1200 morti- e i migliaia di feriti,il caporalato mafioso e infame che fa parte delle impresi edili e per la raccolta di pomodori o altro,i contratti a tempo determinato e la paura di non vederli confermati,la ricerca ossessiva di stabilità nel lavoro e per averla una lotta tra poveri spietata e ridicola.
Questa è la magnifica società occidentale e questa la ridicola e falsa democrazia solo nella forma e vagamente.
Cosa è cambiato dalla Torino del 1800 , molte cose..Ma non sempre in meglio
Un film insomma da vedere assolutamente,perchè una bellissima riflessione politica,un trattato preciso sulla lotta e su come condurla.
Bravissimo Mastroianni.
Quindi nascono nuove figure di marginali, che però hanno gli stessi problemi delle vecchie figure lavorative,peggiorate dalla dispersione di unità e soggetti.
Cosa potremmo mai capire di questa situazione ,se non abbiamo bene in mente la nostra storia di classe e di azione politica/sociale. La storia non ha scadenza e il presente , nonche il futuro sono frutti delle esperienze passate che passano attraverso una modificazione,ma non un vero e sostanziale cambiamento: il capitalismo che sfrutta la classe proletaria,oggi diventata precaria e perlopiù composta da stranieri. Cambia il quadro,ma non la cornice.O viceversa.
Per questo il film di Monicelli è assolutamente da vedere,perchè spiega e analizza come nasce,cresce e muore , una lotta di classe che vede nello sciopero uno dei suoi strumenti.
A Torino verso la fine del 1800, alcuni operai stanchi delle ore di lavoro- 14- e degli incidenti che colpiscono molti di loro,perchè stravolti dalla stanchezza, pensano di organizzarsi per far sentire le loro ragioni. Dopo un primo tentativo fallimentare,gli operai legano amicizia con un professore socialista ricercato dalla polizia,che si è rifugiato nel capoluogo piemontese.
L'uomo organizzerà uno sciopero lungo e faticoso da sostenere sia per i lavoratori,che per il padronato.
La pellicola analizza bene i pro e i contro delle lotte,l'importanza della figura carismatica e organizzativa,ma che non è nulla senza l'unione e la coscienza di classe. La debolezza di un popolo abituato a subire e a chiedere elemosina ai ricchi e potenti,che mina la riuscita delle lotte,la paura del padrone e il servilismo delle forze dell'ordine.Tutte cose che si notano anche ai giorni nostri.
Gli operai sacrificati alla produzione-1200 morti- e i migliaia di feriti,il caporalato mafioso e infame che fa parte delle impresi edili e per la raccolta di pomodori o altro,i contratti a tempo determinato e la paura di non vederli confermati,la ricerca ossessiva di stabilità nel lavoro e per averla una lotta tra poveri spietata e ridicola.
Questa è la magnifica società occidentale e questa la ridicola e falsa democrazia solo nella forma e vagamente.
Cosa è cambiato dalla Torino del 1800 , molte cose..Ma non sempre in meglio
Un film insomma da vedere assolutamente,perchè una bellissima riflessione politica,un trattato preciso sulla lotta e su come condurla.
Bravissimo Mastroianni.
lunedì 6 aprile 2009
SUMMER OF SAM di SPIKE LEE
L'estate del 1977 a New York , è una stagione infernale e non solo per il caldo soffocante che intrappola la metropoli. Un misterioso assassino che si definisce "figlio di sam" semina morte e terrore in un quartiere popolare della città.
Mentre sullo sfondo ci sono questi delitti , la storia di un gruppo di persone rimane sconvolta e prende direzione di perdizione e violenza
Vinnie, macho da quattro soldi che tradisce ripetutamente la moglie, rimane sconvolto dal fatto di aver forse visto o essersi fatto vedere dall'assassino. Egli trascina una vita di bassi istinti, volgare e squallida che in parte divide con la moglie. In città nel frattempo nascono ronde di idioti giustizieri al servizio di un boss mafioso che cercano l'assassino .Questo branco è convinto che il colpevole sia Richie un musicista punk che per campare fa spogliarelli in un locale gay e gira film porno con la sua ragazza.
La giustizia reazionaria e popolana porterà i due amici Vinnie e Richie uno contro l'altro
Il film è un viaggio all'inferno:depravazioni sessuali,volgarità di animo,giustizialismo spicciolo e pregiudizi che portano alla rovina vite e legami.
Una pellicola a suo modo apocalittica!
Mentre sullo sfondo ci sono questi delitti , la storia di un gruppo di persone rimane sconvolta e prende direzione di perdizione e violenza
Vinnie, macho da quattro soldi che tradisce ripetutamente la moglie, rimane sconvolto dal fatto di aver forse visto o essersi fatto vedere dall'assassino. Egli trascina una vita di bassi istinti, volgare e squallida che in parte divide con la moglie. In città nel frattempo nascono ronde di idioti giustizieri al servizio di un boss mafioso che cercano l'assassino .Questo branco è convinto che il colpevole sia Richie un musicista punk che per campare fa spogliarelli in un locale gay e gira film porno con la sua ragazza.
La giustizia reazionaria e popolana porterà i due amici Vinnie e Richie uno contro l'altro
Il film è un viaggio all'inferno:depravazioni sessuali,volgarità di animo,giustizialismo spicciolo e pregiudizi che portano alla rovina vite e legami.
Una pellicola a suo modo apocalittica!
L'APPARTAMENTO di BILLY WILDER
C.C. Baxter è impiegato presso una grande azienda assicurativa. L'uomo , essendo scapolo, offre ai suoi superiori il suo appartamento di modo che essi possano incontrarsi con le loro amanti. Questa situazione anche se crea dei problemi al giovane impiegato -ad esempio starsene fuori casa sotto la pioggia, o essere visto come un poco di buono da parte dei vicini di casa- gli offre anche la possibilità di fare carriera molto velocemente.
Fino a quando si innamorerà di una giovane ragazza amante del suo direttore
Un capolavoro assoluto del cinema di tutti i tempi. Ancora oggi godibilissimo,poichè lo spaccato impiegatizio è assolutamente realistico. Quanti che svendono la loro dignità umana per fare carriera, non esiste un limite che ha a che fare con l'etica anche nei rapporti di affari?
Il film è interpretato meravigliosamente da tutti gli attori,spicca un memorabile Jack Lemmon
Fino a quando si innamorerà di una giovane ragazza amante del suo direttore
Un capolavoro assoluto del cinema di tutti i tempi. Ancora oggi godibilissimo,poichè lo spaccato impiegatizio è assolutamente realistico. Quanti che svendono la loro dignità umana per fare carriera, non esiste un limite che ha a che fare con l'etica anche nei rapporti di affari?
Il film è interpretato meravigliosamente da tutti gli attori,spicca un memorabile Jack Lemmon
GERONIMO di WALTER HILL
Pellicola scritta da John Millius e diretta da Walter Hill,Geronimo è la biografia dell'ultimo grande guerriero indiano.
Ormai ridotti male e sconfitti gli apache decidono la resa, tra questi vi è anche Geronimo , un imbattibile e imprendibile guerriero.
La pace , però, dura poco . Infatti alcuni soldati americani uccidono uno stregone perchè convinti che spinga gli apache a riprendere le armi- i democratici yankee vorrebbero che diventassero contadini e per questo hanno dato a loro una terra arida. Un affarone.
Per questo Geronimo torna a fare le guerra e sulle sue tracce si muovono :un giovane ufficiale appena arrivato nel west, un generale disposto al dialogo, un altro giovane ufficiale che ha simpatia per gli indiani e una guida rude e a suo modo saggia.
L'indiano si arrenderà,ma l'esercito statunitense subirà lo stesso un grande colpo,visto che 35 uomini mal armati hanno fatto trabolare un potente esercito.
Visto che il nuovo capo fa imprigionare e spedire in florida , oltre Geronimo anche le guide alleate dell'esercito, il giovane ufficiale decide di lasciare l'esercito per la vergogna profonda della mancata parola dei suoi superiori.
Il film racconta come è nata la grande democrazia americana, cioè sulle vite degli indiani. Un genocidio nazista di grande e grave peso politico e sociale. Una vergogna e un'infamia che spesso viene dimenticata perchè fa comodo la storiella della grande democrazia americana.
Paese che ha rubato vite e terra agli indiani,come ha fatto in modo diverso anche con i successivi piani condor e le sue guerre per la democrazia. Un esercito peraltro nemmeno così vincitore come ci piace credere,anzi.
Ultimamente le menti migliori del paese hanno ripreso il discorso di rivedere la storia in favore degli indiani- pratica già in voga,per la verità, già negli anni 50 guardate Tomahawk e L'ultimo Apache, ad esempio.
Una storia da non dimenticare
Ormai ridotti male e sconfitti gli apache decidono la resa, tra questi vi è anche Geronimo , un imbattibile e imprendibile guerriero.
La pace , però, dura poco . Infatti alcuni soldati americani uccidono uno stregone perchè convinti che spinga gli apache a riprendere le armi- i democratici yankee vorrebbero che diventassero contadini e per questo hanno dato a loro una terra arida. Un affarone.
Per questo Geronimo torna a fare le guerra e sulle sue tracce si muovono :un giovane ufficiale appena arrivato nel west, un generale disposto al dialogo, un altro giovane ufficiale che ha simpatia per gli indiani e una guida rude e a suo modo saggia.
L'indiano si arrenderà,ma l'esercito statunitense subirà lo stesso un grande colpo,visto che 35 uomini mal armati hanno fatto trabolare un potente esercito.
Visto che il nuovo capo fa imprigionare e spedire in florida , oltre Geronimo anche le guide alleate dell'esercito, il giovane ufficiale decide di lasciare l'esercito per la vergogna profonda della mancata parola dei suoi superiori.
Il film racconta come è nata la grande democrazia americana, cioè sulle vite degli indiani. Un genocidio nazista di grande e grave peso politico e sociale. Una vergogna e un'infamia che spesso viene dimenticata perchè fa comodo la storiella della grande democrazia americana.
Paese che ha rubato vite e terra agli indiani,come ha fatto in modo diverso anche con i successivi piani condor e le sue guerre per la democrazia. Un esercito peraltro nemmeno così vincitore come ci piace credere,anzi.
Ultimamente le menti migliori del paese hanno ripreso il discorso di rivedere la storia in favore degli indiani- pratica già in voga,per la verità, già negli anni 50 guardate Tomahawk e L'ultimo Apache, ad esempio.
Una storia da non dimenticare
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mercoledì 1 aprile 2009
MAN ON THE MOON di MILOS FORMAN
La biografia di un artista dell'umorismo e non solo come Andy Kaufman. Popolare interprete della serie "taxi",avanguaridsta e sperimentatore del linguaggio provocatorio con il pubblico e con il suo stesso ambiente-merito anche del suo amico autore Bob.
Andy sovverte ogni regola del mondo del show -business, si lancia in imprese assurde come quella del wrestling contro le donne,spiazza il pubblico leggendo il grande gatsby invece che fare uno show comico.
Inventa anche un personaggio parallelo :il volgare cantante tony clifton,che usa per distruggere le ipocrisie buoniste del pubblico e dei colleghi
Purtroppo morirà di cancro ancora in giovane età.Nonostante il finale poetico e simbolico che lo vede sulle scene nei panni di Clifton
Un bellissimo film che sa ricreare un'epoca,dare il giusto peso e spessore a ciascun personaggio,meditazione sul ruolo del comico e non solo,e sull'importanza di abbattere i confini tra verità e finzione scenica.
Bravissimo Jim Carrey,ovviamente snobbato dai premi oscar.
Andy sovverte ogni regola del mondo del show -business, si lancia in imprese assurde come quella del wrestling contro le donne,spiazza il pubblico leggendo il grande gatsby invece che fare uno show comico.
Inventa anche un personaggio parallelo :il volgare cantante tony clifton,che usa per distruggere le ipocrisie buoniste del pubblico e dei colleghi
Purtroppo morirà di cancro ancora in giovane età.Nonostante il finale poetico e simbolico che lo vede sulle scene nei panni di Clifton
Un bellissimo film che sa ricreare un'epoca,dare il giusto peso e spessore a ciascun personaggio,meditazione sul ruolo del comico e non solo,e sull'importanza di abbattere i confini tra verità e finzione scenica.
Bravissimo Jim Carrey,ovviamente snobbato dai premi oscar.
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ELLING
Elling dopo la morte della madre , finisce in una struttura per disagiati mentali.Qui fa amicizia con un altro ricoverato.Il governo norvegese affida appartamenti a persone con questo tipo di problematiche proprio per inserirle nel contesto sociale,quindi il film con i toni di una commedia agrodolce segue questi tentativi da parte di Elling e del suo amico di rifarsi una vita.Sono seguiti da un severo assistente sociale,e nonostante le prime difficoltà ,i due scopriranno l'amore,l'amicizia,la possibilità di vivere normalmente
Questo può capitare in un paese socialdemocratico come la Norvegia,ma in Italia?Abbiamo una legge a dir poco importante come la Legge 180. Una legge che sulla carta potrebbe consentire un percorso anche difficile per persone che hanno problemi di malattia e comportamento mentale
Purtroppo per colpa della burocrazia amministrativa,dell'allarmismo e coglioneria popolare non è possibile in Italia,non in tutte le parti e non con buoni esiti poter fare una cose come quella vista in questo bellissimo film che vi consiglio caldamente!
Questo può capitare in un paese socialdemocratico come la Norvegia,ma in Italia?Abbiamo una legge a dir poco importante come la Legge 180. Una legge che sulla carta potrebbe consentire un percorso anche difficile per persone che hanno problemi di malattia e comportamento mentale
Purtroppo per colpa della burocrazia amministrativa,dell'allarmismo e coglioneria popolare non è possibile in Italia,non in tutte le parti e non con buoni esiti poter fare una cose come quella vista in questo bellissimo film che vi consiglio caldamente!
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UN ANNO VISSUTO PERICOLOSAMENTE di PETER WEIR
In Indonesia vi è stata una delle più terribili dittature di natura repressiva e fascista che la storia ricordi.Milioni di comunisti uccisi,fame,corruzione.Il tutto benedetto dalle forze occidentali-tanto che persino i feroci musulmani all'epoca potevano andare bene in ottica anti-comunista.
Un giornalista australiano si trova lì perchè il paese è ormai sull'orlo della guerra civile,il leader Sukarno pare una marionetta opportunista,e quindi l'uomo vorrebbe sfruttare la situazione per fare un grosso scoop. Nel frattempo fa amicizia con il fotografo di origini cinesi Billy,e si innamora di una donna inglese.Il suo spirito da avventuriero conservatore-moderato cambierà quando capirà la giustezza della causa comunista,che però subirà una grossa sconfitta,a segnarlo è anche la morte dell'amico billy.
Un film intenso,che sa coniugare molto bene sentimento e denuncia. Bravo Gibson e un plauso a Linda Hunt vincitrice di un oscar come non protagonista, in un ruolo maschile!
Un giornalista australiano si trova lì perchè il paese è ormai sull'orlo della guerra civile,il leader Sukarno pare una marionetta opportunista,e quindi l'uomo vorrebbe sfruttare la situazione per fare un grosso scoop. Nel frattempo fa amicizia con il fotografo di origini cinesi Billy,e si innamora di una donna inglese.Il suo spirito da avventuriero conservatore-moderato cambierà quando capirà la giustezza della causa comunista,che però subirà una grossa sconfitta,a segnarlo è anche la morte dell'amico billy.
Un film intenso,che sa coniugare molto bene sentimento e denuncia. Bravo Gibson e un plauso a Linda Hunt vincitrice di un oscar come non protagonista, in un ruolo maschile!
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BLOODY SUNDAY
Una manifestazione pacifica e pacifista viene stroncata nel sangue e nella morte da parte dei parà inglesi. Questa azione passerà alla storia e molto probabilmente influirà di molto la scelta dei giovani irlandesi di arruolarsi tra le file dell'I.R.A.
Il film con taglio documentaristico e grande tensione emotiva narra il prima,il durante e il dopo.Le macchinazioni,la strumentalizzazione e l'oppressione criminale degli inglesi-non molto lontana da quelle della sbirraglia italica a genova,vedi la scena in cui i parà inglesi mettono delle armi nelle tasche di un morto per far credere che la manifestazione era nelle mani di gente pericolosa..tanto simile alle false molotov della diaz- le parole .la saggezza,la volontà di chi vuol cambiare in meglio le cose stritolata dalla reazione militare.
Un film da proiettare nelle scuole come lezione sulla controrivoluzione ,sul come le "democrazie" occupino e abusino del proprio potere per stroncare violentemente ogni tipo di resistenza.
Da vedere assolutamente
Il film con taglio documentaristico e grande tensione emotiva narra il prima,il durante e il dopo.Le macchinazioni,la strumentalizzazione e l'oppressione criminale degli inglesi-non molto lontana da quelle della sbirraglia italica a genova,vedi la scena in cui i parà inglesi mettono delle armi nelle tasche di un morto per far credere che la manifestazione era nelle mani di gente pericolosa..tanto simile alle false molotov della diaz- le parole .la saggezza,la volontà di chi vuol cambiare in meglio le cose stritolata dalla reazione militare.
Un film da proiettare nelle scuole come lezione sulla controrivoluzione ,sul come le "democrazie" occupino e abusino del proprio potere per stroncare violentemente ogni tipo di resistenza.
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