Queste pellicole per me sono state fondamentali. Mi hanno emozionato, fatto riflettere, divertito o spaventato. Eccole.
Rammento che non vanno assolutamente in ordine di gradimento o altro. Per esempio ora apro con alcune pellicole horror: sono unite dal genere e dal fatto che hanno riletto in modo superbo il genere stesso.
-Miniclassifica " creature del buio" il cinema horror nel 2015
- The Babadook di Jennifer Kent
Jennifer Kent gira codesta pellicola nel 2014, ma da noi giunge a luglio: del 2015. Visto al cinema, conferma che lo spettatore medio è un pirla che non comprende le sfumature e anche l'altrui umanità. Metafora del dolore, della colpa, del lutto da superare. Usa in modo intelligente la figura di un demone evocato da un libro per l'infanzia. Bravissimi i due attori protagonisti, la madre e il figliolo, sa spaventare quando è il momento senza ricorrere a trucchetti banali. La Kent ha imparato a far la regista grazie a Lars Von Trier che ha accettato di farla lavorare sul set di un suo film. Quindi ringraziamo anche il grandissimo regista danese per questa opera memorabile
- Crimson Peak di G. Del Toro
Del Toro riporta il gotico sullo schermo. Operazione raffinatissima e riuscita perché non è tanto un momento nostalgia, un " si girava in codesto modo", quanto far rinascere prepotentemente quelle atmosfere, quei personaggi. Potentissimo dal punto di vista visivo, dona spessore a figure classiche e stereotipate, memorabile Jessica Chastain
-The Visit di M. N. Shyamalan
Rilettura ironica e partecipata del genere mockumentary, Come mezzo di rappresentazione di una presunta realtà , dell'atto politico di inquadrare e di come esso possa sfasare il riferimento, le intenzioni e divenire altro. Fiaba classica di fratellini in casa di orchi.Opera che ha talmente tanti sotto testi e cose importanti da mostrare, meriterebbe un libro solo per la parte tecnica .
- Contagious di Henry Hobson
Il mio film "horror" preferito di codesto anno. L'umanizzazione dei morti viventi, anzi di chi si ritrova tra la vita di sempre e una trasformazione lenta , ma inesorabile. E al centro: un rapporto padre e figlia. Intenso, profondo, emozionante perché basato su piccole cose. Il peso di saper che si perderà una figlia, sopravvivere ad essa, ma non dimenticare mai che ella è la nostra bambina tanto amata. Toccante e bravissimo il mitico Arnold. Assolutamente da vedere
Gli altri.
- Paddington di Paul King
Film assolutamente natalizio, per famiglie, opera lieve che si basa su un eccellente libro per l'infanzia britannico. Vanta nel cast il mio adorato Hugh Bonville e una perfida Nicole Kidman. Puro film di intrattenimento e buoni sentimenti,. A ben vedere vi è anche il discorso dell'accettazione e conoscenza di chi è straniero.
- Vizio di forma di P.T. Anderson
Opera epocale, non compresa dai soliti che fanno associazioni a delinquere nella loro mente: in codesto caso associarla a Il Grande Lebowsky. Differenti in modo netto e totale le intenzioni, motivazioni, lo sguardo. Non vi è nulla di simpaticamente freak in codesta magnifica pellicola Lo stesso Doc Sportello è ben altro rispetto a qualsiasi personaggio stra fatto, allo sbando, alternativo, mai portato sullo schermo. Film che dovrebbe essere un noir, ma si trasforma ben presto nella presa di coscienza dell'inferno americano, di un'epoca buia e tempestosa, dove forse solo il più marginale, escluso, potrà redimersi. Opera sublime. Da vedere e rivedere per capirne l'altissimo valore.
- Foxcatcher di B. Miller
Tratto da una storia vera. Un film doloroso, agghiacciante, crudele sul mito americano del successo, della fama, della gloria. Ritratto di uomini soli, che cercano nello sport il riscatto di fronte a una madre che non sa cosa sia l'affetto, o ad una nazione o ad un fratello. Persone infelici che vivono vite assolutamente falsate, comprate con il loro danaro. Steve Carrel è straziante, odioso, memorabile
- Blackhat di M. Mann
Cinema nel senso più puro, libero, solenne, meraviglioso, possibile. Parte come u thriller informatico e io mi ci stavo perdendo, per esplodere come film di ultimi valorosi cavalieri disposti a confrontarsi con la vendetta per portare giustizia. Mann gira da dio della celluloide come sempre, i personaggi seppure legati al genere risultano umanissimi, e vi sono almeno tre o quattro scene ad dir poco da storia e leggenda del cinema. Quel cinema americano che io adoro.
- Second Chance di S Bier
Melodramma nordico, spinto fino alle estreme conseguenze. Opera devastante e dolorosa che mette in scena l'idea di poter sostituire qualcuno con qualcun altro per ritrovare la serenità. Invece il dolore non si cancella, non si supera se non ci facciamo travolgere e affondiamo con esso, per risalire. Durissimo, avanza con forza e travolge ogni cosa. Opera che si ama o si odia, ma se la doveste odiare non sapreste mai che grande film vi perdete .
- Forza Maggiore di R. Ostlund
Di nuovo un eccellente film dalle terre nordiche. Opera che indaga sui delicatissimi equilibri tra individuo e coppia, individuo e famiglia. Sfiora il grosso trauma e il melodramma spinto, per usarli come mezzi di riflessione delle debolezze, degli schemi sociali, dell'esser in due, ma sconosciuti l'un all'altro, di come si dia per scontato. Nondimeno non è un film cinico contro la coppia, tanto che il personaggio senza redenzione e tristissimo in modo assoluto e totale, è la classica donna "libera", ma in realtà sola come un uomo, stronza come un uomo.
- Mad Max Fury Road di G. Miller
Opera titanica di polvere, acciaio, motori, sangue, violenza. Miller torna ad occuparsi della mitica, leggendaria, figura di Mad Max e l'affida al granitico Tom Hardy. Inventando un universo primitivo e feroce, con personaggi destinati ad entrare nell'immaginario collettivo, la Furiosa di C. Theron e l'indimenticabile chitarrista sparafuoco. Ha momenti di veloce, ma intensa commozione, il sacrificio di un uomo di Immortan Joe per amore di una schiava. Purissimo cinema come mezzo tecnico di narrazione popolare. Non il cinema che amo, ma che bellissima, meravigliosa, intensa, esperienza.
-Sicario di D. Villeneuve
Ecco che razza di cinema adoro. Ecco che film mi fanno impazzire. Ennesimo prodotto perfetto di un autore assolutamente fondamentale per il buon cinema d'autore, che vive nonostante tutto. Mette in scena una lotta al narcotraffico, ma condotta senza nessun senso di giustizia.. Per cui non troverete agenti cia che si lasciano trasportare da cittadini americani votati al bene. Qui l'essere umano è un concentrato di rabbia, violenza, gioco sporco e senza redenzione. Insieme a Mann e Miller, quando diventa puro cinema è un colpo allo stomaco, e per la seconda volta Villenueve ribalta l'idea di vendetta come atto di giustizia. Non si ritorna indietro dall'inferno. Si può solo peggiorare.
- Inside Out di P. Docter e R . Del Carmen
Come funziona una personalità? Le sue emozioni? Un bellissimo film d'animazione che mette in scena quei sentimenti ed emozioni alla base di ogni vita umana, debunker esclusi. Pur avanzando come opera d'intrattenimento con la consueta "missione da svolgere" non vuol solo divertire, ma farci riflettere sul tempo che passa, su come cambiamo e sul fatto che ogni sentimento o emozione sia fondamentale. Film d'animazione del decennio che tra 4 anni arriverà finalmente alla fine.
- La legge del mercato di S. Brizè
La glaciale rappresentazione del paradiso liberal-capitalista. Dove una persona è oggetto di pleonastici colloqui di lavoro, considerato meno che niente, sbattuto da una parte all'altra, fino a capitare nel simbolo dell'attuale capitalismo: il centro commerciale. Come guardia. E qui lo svelamento del miracolo democratico: l'implacabile legge della cosa, della merce, che ha più valore di qualsiasi essere umano. Non potersi sottrarre al gioco del massacro di vite, persone. Oppure.. Opera fondamentale, necessaria, importante. No, ma voi rimanete ancora fermi nella convinzione di esser fortunati che qui mica sono cattivi come quelli della d.d.r.