lunedì 25 ottobre 2010

l'imperatore di roma di nico d'alessandria

La storia di Gerri , un tossicodipendente romano.Le sue giornate passate a gironzolare, i suoi incontri,i rapporti con il padre,con il figlio e la compagna che non vede più da molto tempo,la quotidianità alienante dell'emarginato e del tossico
Non ci sono scene madri-nemmeno quando gerri è legato al letto di un ospedale o quando è sotto effetto della droga- non ci sono moralismi e romanticismi,ma solo la sua vita.Che finisce-perlomeno il film si interrompe lì- quando un gruppo di onesti cittadini lo branca per un misero furto- si mangia il panino di un autista di bus-
Il tutto fotografato in un magnifico bianco e nero in una roma che banalmente potrei definire pasoliniana,ma che mantiene una sua originalità.

Il film descrive bene quella generazione falciata dal problema della tossicodipendenza ,arma usata dal sistema per togliere dalle palle i ragazzi dei movimenti e della ribellione.Non è la sola e unica causa,ma una delle tante.Attraverso la rappresentazione senza filtri della realtà , D'Alessandria filma un capolavoro della nostra cinematografia e sopratutto un'opera che al di là di spettacolarizzazioni inutili,di moralismi e giustificazionismi filma la vita o non vita di una persona,certamente non eroica e nemmeno un buon esempio,ma una persona ...come noi.

venerdì 22 ottobre 2010

PANE E CIOCCOLATA di FRANCO BRUSATI

Come erano gli italiani prima?Si,prima che non ci fosse il bisogno di andare in un paese straniero a cercare lavoro.A fatica e delinquere a volte,insomma quale è il passato ingombrante che abbiamo lasciato alle spalle?Quello del protagonista di questo bellissimo film.
Nino lavora come cameriere in Svizzera,fa di tutto per non sgarrare e rimanere all'interno delle regole della società elvetica.In lotta con un turco-con il quale divide l'appartamento-per rinnovare il contratto del posto di lavoro,il quale significa avere il permesso per rimanere in quel paradiso reale o immaginario,ma che tanto offre all'uomo.Tanto da permettergli di mandare soldi a casa.
Un giorno per una scemenza-per caso viene fotografato mentre urina contro un muro-viene espulso dalla nazione.Comincerà per lui un calvario di illusioni e delusioni.Sia ad opera di una vicina di casa greca profuga politica con bimbo a carico che si sistemerà con un gendarme svizzero,sia da parte di un ricco milanese fuggito per scappare dagli operai e dal fisco.
Si scontrerà con lo spirito italiota del tira a campare,della risata e cantata sguaiata per difendersi dalle umiliazioni,cercherà di farsi passare per "ariano",e alla fine si troverà solo in bilico ..
Un grande film,tra i migliori con Manfredi-che collabora anche alla sceneggiatura- una di quelle opere che ci portano a ragionare e riflettere.Non poco visto i tempi

martedì 19 ottobre 2010

N di Paolo Virzì

fu amore a prima vista con il cinema di virzì,poi arrivo la noia e il disprezzo-e ancora oggi pago il copyright a moravia per l'uso di questi due nobilissimi sentimenti umani,molto europei-perchè opere imbarazzantissime come Tutta la vita davanti aveva messo in dubbio da parte mia la capacità di far un film decente come in passato
Ieri sera ho salvato me stesso e la mia famiglia dalla terribile nuova stagione del Grande Fratello-che io non seguo più dalla 4 edizione-sintonizzandomi su Iris.Davano questo film.

Nell'isola di elba a dar un po' di prestigio,classe e stile ai toscanacci arriva Napoleone Bonaparte.Un maestro "anarchico/rivoluzionario"lo vorrebbe eliminare,ma finisce per diventarne il bibliotecaio e biografo.Cambierà idea?

A parte che mi par grossolana l'idea di un sovversivo che viene segnalato dal sindaco per far da accompagnatore a un tiranno,ma essendo in toscana è possibile,devo dire che il film è assai buono.Forse il migliore di Virzi,che peraltro ha pure la fortuna di aver un Germano una volta tanto bravino,un Ceccarini strepitoso buffo e tenero lontano da certe macchiettistiche derive,una bellucci che recita pure,e un grandissimo Auetil Daniel ,ottimo attore francese che a me piace assai.

Un film agrodolce che lancia qualche riflessione pure sulla storia e sulla figura dei cosidetti tiranni-che peraltro a me interessano moltissimo.

Ora attendo di vedere La prima cosa Bella,mi sa che è un ottimo film di sentimenti.Meglio così,Virzi politicamente è un disastro in salsa pd,ma quando parla di sentimenti nobili come l'amicizia-vedi l'ottimo baci e abbracci- è davvero un buon regista.

giovedì 14 ottobre 2010

PANICO A NEEDLE PARK di Jerry schatzberg (?)

Questa splendida pellicola è forse una delle prime a non disegnare la droga in modo lisergico e liberatorio,ma mostrando le devastanti conseguenze.Non è diventato un cult come Cristina F. o Trainspotting,ma è sicuramente migliore di entrambi per il linguaggio freddo e crudo quasi da documentario,ma senza compiacimenti.
La pellicola narra la storia d'amore difficile e commovente tra Bobby ed Helen. Lei è una giovane artista che conosce tramite il suo "compagno"-sapete la moda delle coppie aperte dove non si capisce una mazza chi sta con chi-Bobby,un drogato e piccolissimo spacciatore.
La ragazza finirà per prostituirsi al fine di trovare la roba e lui diventerà lo scagnozzo di un losco trafficante.
Un finale bellissimo in bilico è la giusta chiosa per un film tanto bello e importante
Debutto per Al Pacino,il film ha il grande merito di parlare del problema tossicodipendenza attraverso la vita dei drogati.Senza sciocchi romanticismi tipici di certi anni 60,senza però fastidiosi pistolotti moralistici e pleonastiche scene madre
Insomma da recuperare

IL LUNGO VIAGGIO VERSO LA NOTTE di SIDNEY LUMET

Tratto da un dramma di O'Neil,questa splendida pellicola è un viaggio verso la distruzione di ogni dabbenismo famigliare,di ogni ipocrisia nel relazionarsi con l'altro,questo sconosciuto sopratutto se è nostro fratello,padre o madre.
Una famiglia della buona borghesia americana durante una giornata estiva si trova ad affrontare ferocemente :incomprensioni,rancori,sconfitte e disperazione
Una madre che vive come prigione la casa e si droga,un padre vecchia gloria del teatro avaro e incapace di concludere buoni affari,un figlio scrittore fallito invidioso del fratello minore e il ragazzo malato di tubercolosi.
Tra litigate e presa di coscienza,la salvezza arriva dall'abbandono totale di ogni struttura pacificatrice,per annullarsi in una sorta di attesa o spossante rassegnazione,fate voi.

Ultimamente nella nostra svuotata società la famiglia è diventata il nucleo di difesa contro gli altri che son tutti nemici,una deriva americanizzante , che reputo deleteria.Non è essa a difenderci dalle brutture del mondo,ma il nostro comportamento come singolo cittadino che viene formato ed educato non solo dai genitori,ma da tanti altri fattori.La società è importante e la famiglia è una sua componente,importante,ma non la più importante.Infatti anche in questa pellicola si vede come l'isolamento più feroce e terrificante possa albergare anche tra le mura di una Famiglia classica ,di quelle tanto care ai conservatori
Gran film,ottimo cast:katherine hepburn,ralph richardson,jason robards jr.Un grande film targatoLumet,un grandissimo regista-tra i miei preferiti.

giovedì 7 ottobre 2010

L'ASSOLUZIONE DI ULU GROSBARD

Un ottimo film,di quelli che si facevano fino a 30 anni fa più o meno.Cioè:regia attenta a non strafare,ma a dar peso e sostanza alla storia,sceneggiatura di ferro,grandi interpreti.Prima che tutto diventasse post citazionismo e robe varie.
Questo film è la storia di due fratelli:uno è uno sbirro e l'altro un monsignore.Il secondo è in combutta con un individuo non proprio raccomandabile,un costruttore molto influente e potente
Come prete è decisamente tagliato per fare affari più che occuparsi delle anime dei credenti.Il fratello indagando sull'omicidio di una giovane massacrata crudelmente scopre la colpevolezza di certi amici del prete.
Un bellissimo film ,assolutamente ben girato e scritto.Con due attori veramente straordinari come robert duval e robert de niro

lunedì 4 ottobre 2010

il comandante di paolo heusch

Un film amarissimo e malinconico sulla vecchiaia e un ritratto al vetriolo dell'italia del boom.Questa pellicola per me è tra le migliori interpretate da Totò.con molte scene anche tuttosommato toccanti.Un generale va in pensione dopo anni di servizio nell'esercito.Però scopre con amarezza che in casa e nella società un anziano come lui non è ben voluto,finirà per lavorare nella ditta di alcuni lestofanti, fino a un malinconico finale Ottimo film che non ebbe molto successo,perchè tiene a freno la verve di totò per una costruzione del personaggio più attenta e precisa.Un dolente film dolceamaro sulla vecchiaia,sul sentirsi inutili per il mondo.Non mancano frecciate avvelenate alla società del benessere e del boom.Ben girato da Paolo Heusch,merita la vostra attenzione

sabato 2 ottobre 2010

nick mano fredda di stuart rosenberg

Un grande e leggendario film sulla realtà carceraria americana,in particolare si parla delle colonie penali,donde la gente vive in baracche e si pratica il lavoro forzato.
Qui vi giunge il ribelle Nick colpevole di aver rotto alcuni parchimetri in stato di ubriachezza.
Farà amicizia con molti altri detenuti diventando una leggenda per loro,sopratutto per via delle epiche fughe.Ripreso e piegato dalla cattiveria delle guardie e del direttore,tenterà un'ultima disperata fuga

Un ottimo film sulla durezza sadica del sistema carcerario,la crudeltà insensata,la forza stritolatrice del potere sul singolo.Per forza un male?In questo caso si.Perchè svela l'ipocrisia dei sistemi liberali e democratici,dove l'Uomo è fondamentale e tale lo sono i suoi diritti.
Memorabile Paul Newman,grandioso George Kennedy-premio oscar per questo film.
Rosenberg oltre a dirigere AMYTIVILLE ha anche diretto un altro classico del prison-movie:Brubacker con Redford