mercoledì 29 febbraio 2012

UN NATALE ROSSO SANGUE di BOB CLARKE

Bob era un grande artigiano,non scomodiamo termini altisonanti come Maestro o Autore,tuttavia era sicuramente qualcuno degno di nota.Un creatore di immagini ben accompagnate da storie quantomeno interessanti.Debutta con il genere horror e affini.Prima i morti viventi -la sua opera di esordio L'assedio dei morti, e in un certo senso anche La morte dietro la porta .Questa ultima pellicola a mio avviso è un straziante capolavoro che sta davvero stretta nel recinto del genere-poi questo lavoro che sebbene abbia già 38 anni per me non è affatto roba vecchia o datata.
Il fllm è davvero un godibilissimo cult del genere :studentesse in pericolo all'interno del loro dormitorio.Definirlo slasher mi pare riduttivo,è un buon whodunit perchè non vediamo nè sappiamo chi sia sto killer maledetto che ammazza e terrorizza le povere studentesse,ha momenti di commedia brevi e incisivi- le disavventure del sergente Nash, o la governante e le sue bottiglie nascoste nei posti più impensabili -e a suo modo è uno spaccato di quel periodo di confusa rivoluzione dei costumi ed usi sessuali,sopratutto da parte delle donzelle-molti hanno pensato che la ribellione borghese dei costumi sia un gesto rivoluzionario.Tipico occidentale non capire i termini e cambiarne di significato-ben vedibile nel personaggio di Barbara interpretata da Margot Kidder,e anche nella dinamica fra i personaggi di Jess e del suo ragazzo Peter circa la volontà-incomprensibile per me e infatti sostengo il giovane uomo-della ragazza di abortire,senza prendere in considerazione il fatto che il suo ragazzo invece vorrebbe averlo quel figlio.Vabbè,ma poi esco dal sentiero e mi becco del reazionario maschilista.
Il film si svolge durante la notte di natale.In una casa frequentata come dormitorio e club da un gruppo di studentesse,entra un folle omicida.Prima le tormenta con telefonate minatorie e poi le ammazza.La polizia indaga.Riusciranno a prenderlo?Uhm.....mi sa che scatta lo spoiler ...azz....Come sapete io sono uno di quelli che vuol sapere a tutti i costi il finale dei film prima di vederli.
Che fare?Dai lo scrivo,chi non volesse sapere come finisce,salti qui..ok?

FINALE:jess è convinta che sia il fidanzato a causare quelle morti.Anche perchè lui prende malissimo la sua decisione un po' campata in aria di abortire senza comprendere i sentimenti del ragazzo circa il matrimonio e la famiglia.La stessa cosa la pensano quei geni della polizia.
Quando però tutto sembra finito....


Il film è ben diretto.Clarke prende tempo,ma non lo disperde.Crea un'atmosfera di tensione che i momenti di umorismo non dannegia.I personaggi sono tutti ben scritti,certo ci troviamo all'interno di un film di puro genere,ma non fatto alla cazzo di cane.Ti piace questa gente,per un po' non dico che ti affezioni,ma non li consideri nemmeno dei coglioni che devono soffrire soffrendo e morire morendo,eh?Olivia Hussey,Margot Kidder,Keith Dulea e John Saxon offrono buone interpretazioni e sopratutto:ma quanta paura fa sto Billy?Le sue telefonate sconclusionate,macabre,le voci e i cambi di tono.Billy è davvero terrificante.Non sappiamo quasi o proprio nulla di lui,certamente è pazzo ed ha qualche colpa il legame materno,ma non ci sono spiegoni okkeio?Una furia omicida ,nascosta,e letale.Imprendibile.

Non vorrei aprire un capitolo dolorosissimo nella storia dello Spettatore Indisciplinato-ma stalinista-però sono costretto a farlo.Tempo fa per errore mi hanno registrato il remake.Non trovo le parole per dire in che modo abbiano massacrato un film splendido come questo del caro ,buon Bob.Oltre i confini de lammerda,eh?


Bob ha poi diretto numerosi film più leggeri.Alcuni davvero dei filmetti,ma anche la saga mitica di Porky's.
Ha trovato la morte insieme a suo figlio Ariel di soli 23 anni per colpa di un pirla che ubriaco al volante di una jeep o roba simile ha centrato la macchina su cui viaggiavano i due
Non possiamo che rendere omaggio a Bob per quello che ci ha offerto nella sua vita cinematografare.Thanks!

martedì 28 febbraio 2012

BELLE SPERANZE di MIKE LEIGH

Il cinema inglese è sempre stato tra i più vivi e interessanti all'interno della scena europea,(anche se non possiede la forza intimista e tragica di quello svedese/bergmaniano),insomma rimango fermo dell'idea che gl inglesi al pari di tedeschi e francesi sian testine di vitello,ma diamo atto che perlomeno in campo cinematografico sanno girare e fanno cose assai interessanti

Mike Leigh ad esempio è un ottimo regista.I suoi film sono indagini,riflessioni,rappresentazioni,di vita quotidiana attraverso i rapporti e le relazioni umane.Dietro questo però c'è una fortissima idea politica.Il privato è politico?Certo,poichè ogni nostro gesto è politico.
Così i cambiamenti,le sconfitte,le tragedie e la felicità delle classi vengono diluite negli scontri famigliari e di coppie.Non perdono però efficacia,anzi.Diventano situazioni universali di modo che la critica arrivi a tutti.Grandi opere come Segreti e Bugie,Naked,sono il ritratto di esistenze precarie,vittime dei tempi e degli errori umani.
Belle Speranze è un film del 1988,qualcuno ai tempi lo definì come una pellicola facente parte della rinascita del cinema britannico.Non so,posso solo dirvi che è un film davvero riuscito.

Cyril e la compagna Shirley sono una coppia di conviventi che vivono in un quartiere popolare di Londra.L'uomo ha una sorella alcolizzata,svampita,che si è riciclata come borghese ,ma è una donnetta isterica senza gusto.Sposata con Martin un rozzo commerciante.Il problema che scoppia tra le due coppie riguarda la vecchia madre di Cyril e sua sorella Valerie.La donna infatti subisce i danni dell'età avanzata,oltretutto è l'ultima esponente dei vecchi abitanti del quartiere:una volta operaio,ora abitato da stronzi borghesi che comprano a bassissimo costo le case comunali,le ristrutturano e le rivendono a costi assai alti.La tensione sociale e famigliare esplode durante una festa di compleanno.

Questo è il cinema che mi piace:radicato nella quotidianità,analisi e riflessione sui rapporti umani,giudicati con un riuscitissimo mix di tenerezza e sarcasmo.
Leigh è un grande regista,mica come spielberg che è bollito e non sa più usare la telecamera!!!^_^(citazione!citazione!)

lunedì 27 febbraio 2012

SOCIETY di BRIAN YUZNA

Un piccolo film horror che pur rispettando le regole del genere,è un potentissimo trattato sulla deformità,devianza,ferocia,della società borghese delle democrazie americanizzate.Se in questi tempi l'apparire,l'esteriorità, non è solo un "vestito",ma l'essere nel senso totale,è naturale che la classe borghese ponga il dominio sulle altre classi attraverso l'uso esasperante della "corpolità"-è una nuova parola eh?- e sul possesso delle cose.


D'altronde il dominio di una classe sull'altra passa sul potere che si detiene sui mezzi di produzione e di informazione,il film ci parla di un ulteriore passo in avanti slegato dalle dinamiche sociali,(strano un film che si chiama società,ma dove essa dopotutto manca,in quanto è il ritratto di una singola classe,la società è più ampia no?),un passo di non ritorno,di pessimismo radicale.





Billy è un ragazzo che ha la "fortuna" di nascere e vivere in quel di Beverly Hills,luogo dove vivacchia l'elite dell'alta borghesia ammmeregggana ,quella che negli anni 80 grazie a Reagan e all'attacco totale contro ogni forma di politica sul bene comune e sui diritti sociali aveva creato un piccolo impero di supponenza,rapacità.effimero.
Il giovane è coinvolto nell'elezione del presidente dei gggiovani studenti del suo college,è fidanzato con una tizia la quale come massimo pensiero ha quello di farsi invitare nei parties che contano.
Ecco la Festa che diventa elemento di riconoscimento nella posizione gerarchica all'interno di un ristretto eppure potentissimo gruppo di persone,è l'idea forte e non affatto banale che rende questo film un 'opera che non è assolutamente il solito film di genere,ma una cruda e spietata riflessione e invettiva contro la composizione sociale e politica dell'America,ma non solo.
Billy infatti noterà strani comportamenti da parte dei suoi genitori,di sua sorella,degli amici,del psicologo-per gli ammmeregggani è cool andare in analisi-che lo spingeranno verso una terribile verità.
Altro punto di forza :non siamo alle prese con gente normale che improvvisamente si dedica alla pratica di stramberie o altro.Il disagio che il protagonista avverte nei confronti della famiglia è naturale,normale,ci passano tutti gli adolescenti più o meno.Quindi l'orgia finale del risucchio,venti e passa minuti di delirio organizzato e di lucidissima follia,è inserita in un contesto di normalità borghese.La mostruosità non ha una spiegazione di natura aliena o diabolica,c'è e basta.Sono fatte così le classi dominanti.Corpi che mutano,si sciolgono,si riformano e si nutrano di vittime sacrificali presi tra i figli deboli della loro società o delle altre classi.Potentissima metafora dei rapporti di forza nei regimi liberali.Dove pensiamo di essere liberi,civili,democratici,straparliamo di libertà della parola e sopratutto di stampa,ma in sostanza sappiamo quello che il pensiero dei dominanti ci vuol fare sapere,protestiamo ma non cambiamo nulla,insomma facciamo davvero pietà.
Esiste una via di fuga?Il finale parebbe dire di si.Amicizia e amore,ma per quanto tempo?
Ecco,quando uno si mette a fare film horror e di genere,dovrebbe anche capire che ha la responsabilità e quasi il dovere per me -che odio la prassi:è solo un film,si fa per fare,per carità nessun messaggio-di potere dire e mettere in scena cose assai interessanti.Perchè perdere l'occasione?Strano che non abbiano ancora fatto il remake di questo piccolo classico.

domenica 26 febbraio 2012

DOVEVI ESSERE MORTA di WES CRAVEN

Pellicola degli anni 80,questa.Scritta da un mediocre scrittore di successo,(suo ad esempio il copione di Ghost),Bruce Joel Ruben e diretto da Wes Craven la pellicola è una sorta di rivistazione del mito di Frankeistein aggiornata alla adolescenza americana di trenta anni fa o giù di lì.
Paul è un giovane genio dei computer e da solo crea un robottino avveniristico di nome BB ,il quale pare abbia una sorta di surrogato di pensiero e sentimenti.Fa amicizia con un ragazzo locale e si innamora di Samantha ,la giovane vicina di casa.Non manca la solita banda di bulli coglioni,uno squallido padre violento,e una vecchia strega come vicina.Proprio questa sparerà a Bb distruggendolo.Siccome la sfiga non viaggia mai da sola anche Samantha ci rimette la vita,per colpa del padre.
Paul però la riporta in vita usando la scheda della memoria di BB.La ragazza non mancherà di vendicarsi del padre e delle persone che hanno rovinato la sua vita.
Finale macabro .

Non è il miglior Craven,ma nemmeno il peggiore perchè poi ha diretto anche delle straordinarie cazzatone eh?Il film a mio parere è godibilissimo.Una sorta di commedia di formazione adolescenziale,un po' di mad doctor,un po' di revenge movie,il tutto però fila liscio e lo spettatore in cerca di un filmetto decente avrà pane per i suoi denti.
Craven e Ruben descrivono abbastanza bene l'adolescenza,mettono su pellicola una storia tuttosommato nemmeno mal scritta o diretta-la scena della vecchia a cui una palla da basket spappola la testa è davvero un cult e anche il finale è suggestivo e macabro-anche i giovani attori protagonisti si muovono con una certa naturalità,ci si affezione ai loro personaggi e alla loro sorte.Certo sempre nei confini limitatissimi del genere siamo,ma è questo tipo di fare cinema che spesso si auto ingabbia in regole e stereotipi,però non infastidiscono affatto.
E poi i dialoghi assurdi di Bb son fenomenali!
Insomma a me questo film piace assai,mi sa che sono anche l'unico però!

sabato 25 febbraio 2012

LA BANDA DEI DIMENTICATI DA DIO (DEL CINEMA)

Se dovesse esserci Dio,bè l'unico in cui credevo era un ottimo cantante metal e ora riposa in pace,che macabro senso dell'umorismo ha?Per un momento ti sostiene,ti offre il dono di girare film che incassano e segnano più o meno la vita di diverse persone.Ti fa entrare nel giro di quelli che vengono teletrasportati su navicelle modello mercedes benz,capisci?E poi ?Una pedata nel culo ,ridendo,ti sbatte all'inferno dei filmetti televisivi,nella natura reale della serie b dove albergano wannabes,dimenticati,lontanissimi dalla sua benedizione.
E cazzo Nespier o Bay sono ancora in circolazione ,ti rendi conto caro Dio del Cinema?Cioè:ma vedi di andare a fanculo tu ,la moviola,e il cartellone pubblicitario,rigorosamente per orizzontale nè?

Ognuno di noi come spettatore ha avuto qualche eroe disperso in guerra,qualche amico che ci ha deliziato la nostra vita quotidiana non dandoci pane,ma visioni e mondi oltre la nostra esistenza.Gli vogliamo bene,perchè poi sti fetenti del mondo del cinema e della musica,si fan volere bene,paraculi ipocriti che non son altro,ma che gran paraculi eh?

Qui vorrei rammentare tre di essi,spero che risveglino anche in voi la volontà di recuperarli,di dargli almeno voi una piccola mano.Togliere la polvere del tempo e della sfortuna dalle loro pellicole farli conoscere a più gente possibile
E ora:accendete le luci,che la banda incominci a suonare,alzatevi in piedi e applaudite....


RON UNDERWOOD.

Nasce nel 53.Entra nel cinema come assistente alla produzione in diversi film horror di serie b.
Per cosa lo rammento?Chiaro:Tremors!Uno di quei piccoli e preziosi gioiellini ,quelle pellicola baciate dalla dea della fortuna,una miscela esplosiva di horror,commedia,c'hai presente Shawn of the dead?Ok,una cosa simile.
Un paesino sperduto nel sud degli stati uniti:due cowboy sbandati,una studiosa di terremoti e un paranoico patriota di destra.Rinchiusi in un negozio mentre dal terreno temibili vermoni cannibali masticano la popolazione.Non finisci di ridere che salti sulla sedia.Una perfetta macchina di suspense,con scene vagamente splatter e un cast davvero magnifico:Kevin Bacon,Micheal Gross-casa keaton te lo rammenti?-Fred Ward.Ha avuto tre seguiti,ma velo pietoso va..
Tremor invece è un grandissimo film,tanto che fa parte della categoria film che ho rivisto subito dopo la parola fine.(gli altri?doomsday e le onde del destino),tanto mi aveva entusiasmato sia la storia,che la bella colonna sonora.Ha diversi momenti cult:la corsa dei due protagonisti rincorsi dai vermoni,lo scontro finale, la parte dell'assedio nel negozio.

Dopo questo debutto il regista fa di nuovo centro con la commedia Scappo dalla città.Anche questa è una signora commedia come se ne dovrebbero scrivere sempre.Caratteri ben descritti e credibili,dialoghi spiritosissimi,storia semplice ma rispettosa dell'intelligenza di chi lavora al film e di chi lo guarda.Tre amici stressati dalla vita quotidiana ,dal lavoro e dalle famiglie,decidono di partire per una vacanza nel profondo west.Dove andranno a fare i mandriani per riscoprire la vita autentica e tutte quelle menate yankee okkeio?Troveranno un Jack Palance memorabile-tanto da vincere l'oscar-davvero strepitoso come tutto il cast:Bruno Kirby,Billy Crystal,Daniel Stern.Una commedia adulta,dove si ride e ci sono anche alcuni momenti di riflessione-dolci e accennati,ma pur sempre ben scritti.
Con questi due film Ron è entrato nel mio cuore di spettatore indisciplinato.Li rivedo spesso e volentieri e un po' mi dispiace che poi la sua carriera sia crollata per colpa di due flop clamorosi:Il Grande Joe e sopratutto-mi tremano le mani mentre lo scrivo-Pluto Nash..ecchecazzo Ron!
Poi la solita strada di film di serie b-l'inferno per ogni regista dotato di talento-televisivi,roba simile.
Bè,riscoprite i suoi primi due film,sono bellissimi.E fateli amare!



PHIL JOANOU.

Uno di quelli che dai videoclip sono passati al cinema,portando un modo diverso di intendere il montaggio ,la regia,il cinema.Non so quanto positivo o quanto negativo.
Ha diretto anche lui un paio di pellicole che per me sono memorabili.Una in particolare:Stato di Grazia.
In effetti io ero un ammiratore degli U2 ora sono un dissociato anche se i loro primi dischi,fino appunto a Ruttle and Hum,mi piacciono ancora oggi.Non tollero il Bono profeta del democretinismo sinistrato male,in poche parole okkeio?Però U2 Ruttle and Hum è davvero un magnifico esempio di documentario musicale.A mio parere è uno di quelli che ti fanno comprendere perchè la musica va seguita ed amata,poi è legatissima questa pellicola alla mia adolescenza-lo stalinista di oggi prenderebbe a pedate nel culo il ragazzino di ieri eh?-ci sono delle canzoni magnifiche.Così la vita può anche farci diventare antipatici gli idoli di una volta,ma le buone canzoni vivono per sempre.

Il vero capolavoro,il film che per me lo fa entrare nella leggenda,che gli fa scalare la Scala del Paradiso, è una splendida tragedia shakespeariana in salsa gangster.Uno di quei miracoli che cazzo quando capitano ti fanno scalare l'everest dell'autostima, ma poi ti condannano all'inferno del Mai Più Ci Riuscirò.
Parlo di Stato di Grazia,il quale per me merita un post a parte.Posso solo dire che è il FILM GANGSTER come deve essere fatto,con personaggi più grandi dell'inferno e dell'universo,profondissima amarezza e malinconia,riflessione spietata sul potere,la fiducia e il tradimento.Io tifavo apertamente per Ed Harris
Meraviglia per la mente e il cuore,dicevo si merita un post tutto per sè.
La disgrazia scoppia l'anno dopo:ANALISI FINALE.Di finale ci sarà solo la sua carriera.Il film cita a cazzo hitchcock e freud,la colpa del fallimento a mio avviso è dovuta al pessimo Wesley Strick,il quale gli è andata di culo con il remake di Cape Fear,anche se a mio avviso un po' sopravvalutato e forzato,poi lasciamo perdere.

Comunque Stato di Grazia è un capolavoro assoluto uno dei migliori film girati in ambito gangster,diffondetelo!


RUSSEL MULCHAY

Anche lui viene dal mondo dei videoclip,rammentiamo che ha girato per i duran duran,elton john e insomma tanti grossi nomi
Poi arriva un buon film come Razorback con il suo cinghialone assassino e i personaggi strambi persi nella torrida atmosfera australiana.Una versione particolare,curata,di buon impatto visivo del solito tema eco vengeance.Notiamo le potenzialità di un buon regista.Il quale ci farà gridare hallelujia con quel film leggendario,e che si merita un post a parte anche lui che è HIGHLANDER.
Ma che ve lo dico a fare?Scriverò fiumi di parole che al confronto i Jalisse me fanno 'na pippa su questo film.
Insomma chiaro che entri a far parte del club esclusivo no?Vivi in stereophonia e cinemascope,oltre il muro del suono dei lamenti degli sconfitti.Poi ...La disgrazia si paventa con il volto deforme e la storia ridicolissima di Highlander 2,una delle cose più brutte mai viste su schermo.Una cosa che fa gridare pietà alla pietà stessa.
Crollo segnato anche da cazzatone come Una bionda esplosiva,l'uomo ombra,talos.Si mi dicono che abbia girato il terzo di resident evil,del quale si salva solo il primo però non fatevi confondere dai richiami di qualche lupacchiotta ok?E poi il secondo capitolo del re scorpione-che minchiata-no vabbè,meglio sparargli va!
Però alle nuove generazioni Highlander offritelo come esempio di straordinario film immaginifico e spettacolare cult dei nostri tempi

Ecco questi tre mi sono rimasti nella mente,nel cuore,nell'anima-che cito anche l'Equipe 84,visto che siamo occhialuti vintage eh?-sono persone che meriterebbero di essere fatte conoscere alle nuove leve,che meriterebbero un altro giro in paradiso.E voi avete altri nomi?

venerdì 24 febbraio 2012

ATTO D'AMORE:HAL ASHBY

Bè,c'è sempre qualcuno che rimane imprigionato nella rete del tempo.No?Un nome,un viso,qualcosa che ti porta a pensare a una persone e dici:mi pare di averlo già sentito nominare.Cazzo vabbè che la mia memoria va a puttane-e non solo quella eh?-però quel tipo..Mi dice qualcosa.


Ok?Una cosa simile.Ecco,noi occupiamo tanta,ma davvero tanta della nostra memoria è occupata a dar spazio e sostegno a cose vetuste e ad esseri pleonastici,tanto che perdiamo quelli che contano.Un po' noi e un po' anche la vita,magari fai delle cose eccelse e poi per vari problemi non riesci a rifare il film che ti mantenga a livelli decenti.Si,esiste il declino.Esattamente come esiste assolutamente l'oggettività-noi ne neghiamo l'esistenza perchè ci fa male al nostro cuoricino di blogger ,dove conta di più l'opinione e il commento che uno studio più complesso.Semplificazione,immediatezza,è tutto così.Lo faccio chiaramente anche io-c'è anche la fine carriera e i momenti bui.Capita a molti registi,purtroppo mai a quelli che mi stan sul cazzo a me.Sarà che a me piacciono quelli troppo disarmati per affrontare lammerda della bòttana industriale che è il cinema.


Hal era uno di questi.Per me unico anche negli anni 70.Perchè come me lui ama l'autunno ok?Non fa film-estate con le luci accese su un futuro da sballo,comicamente conformisti e sentimentalmente consolatori,nemmeno film -inverno con il dolore glaciale ,la sfiga universale,il teorema :sei su sta tera pe' soffrì.Tantomeno i film-primavera,quelli definiti anche film carini.Leggeri,freschi,con le loro speranze in confezione spry.


Hal è il Re del Cinema-Autunno.Come è poi-dal mio punto di vista -la vita stessa.Un continuo stare a galla ,tra una sottile e profonda malinconia e certi colpi di serenità.Le foglie quando stanno morendo hanno dei colori magnifici e in un certo senso anche il cinema di Ashby è così:siete imperfetti,ma unici.Lo sono Harold e Maude,lo è il giardiniere di Oltre il Giardino. Lo è il finale de L'Ultima Corveè


Attraversa gli anni 70 con umorismo graffiante e una malinconia esistenziale che a noi occhialuti non può che soddisfarci.


Hal non è uno che ha fatto cinema perchè intellettuale o entrando dalla porta principale come enfant prodige o altre fantasie che a noi pennivendoli pigri e scansafitiche ci piace immaginare.No,Hal era un Assistente Al Montaggio:lavoro di precisione,concreto,di attenzione.Insomma Ashby è un po' la classica figura di chi parte dalla gavetta.E questi sono i migliori.


Come assistente prende parte ad alcuni grandi film tra cui:il Grande Paese,Quelle Due,(film bellissimo di Wyler sul tema del lesbismo),la più grande storia mai raccontata e il diario di anna frank,entrambe per la regia di Stevens.Direi che ha avuto anche fortuna no?Pensa fare l'assistente del montaggio per questi che al di là del gusto personale,sono dei Filmoni.Non oso pensare cosa possa capitare alle maestranze precarie italiane alle prese con i film di alcuni scurnacchiati della commedia cinepanottesca o del dramma democretino.Tempi,si è sbagliato il tempo ragazzi.Chiaro che partendo da questo settore e non da quello aristocratico della sceneggiatura,ad esempio,come vuoi che sia il suo stile di regia:attentissimo al montaggio e alla tecnica.Molti infatti dicono che ad Hal mancasse un suo stile personale,ma io non ci credo:c'è sempre una disperatissima vena malinconica e un senso dell'umorismo e dell'ironia per far esaltare i suoi personaggi nel confronto della società.Film onesti,sinceri,veri,quelli che diventano i tuoi amici.Non nel senso del cinema di Von Trier,che si rispetta e teme con la venerazioni di chi è al cospetto di qualcuno di altro pianeta,ecco io -che sono pirla- mi ero anche messo a scrivere un racconto in cui incontravo Hal e gli parlavo come si parla a un amico.Poi ho smesso-avevo finito la vodka-anche perchè le mie ossessioni da pennivendolo talora mi fan ricordare che non son proprio uno da podio olimpico,abbonato al 4 posto insomma.Comunque i suoi film ti fanno sentire bene e ti commuovono profondamente,come potrebbe capitare quando stai con un amico alla sera ,davanti una bella tavola e qualche buon bicchiere di vino.Come fai a odiarli,dico?


E come fai a non affezionarti a uno come Hal,cioè uno che ha avuto troppi lividi e un biglietto per il dimenticatoio cosi velocemente,anche se i suoi film li conosciamo eh?Li abbiamo visti,poi magari qualcuno più fortunato e figo ci ha tolto lo spazio mentale per lui.Sottili crudeltà della vita,che è bastarda anche se-forse proprio per questo-bella.Ma bastarda.


Ashby nasce nel 32 ed è morto il 27 dicembre 1988.Non troppo giovane,non ancora vecchio.Viene da un ambiente un po' problematico.Tieni conto come potrebbe crescere un ragazzino in una comunità di mormoni,ma appartenente a una famiglia non mormona.Che cazzo ci facevano laggiù,poi.I suoi divorziano,il padre si ammazza,il ragazzino interrompe gli studi ,proprio l'ultimo anno .Si sposa ventenne e poi divorzia,fino a quando parte per Los Angeles.


Ognuno di noi ha un incontro fortunato nella vita,no?Bè ad Hal capitano due:Robert Swink e Norman Jewson


Il primo è un rinomato montatore,Hal si è messo in testa che da qui passa la strada per diventare un regista e così si dedica al montaggio.Per otto anni deve però rimanere aprendista.Robert lo prende in simpatia così dopo aver fatto da quarto montatore nel film Il Grande Paese,gli viene anche l'offerta di aver una certa autonomia nel montaggio della pellicola L'Amaro Sapore del Potere.Diventa capo montatore per l'opera del regista Tony Richardson,inglese e uno degli appartenenti al Free Cinema inglese,Il Caro Estinto.Come capiterà altre volte non viene apprezzato il suo lavoro,forse perchè troppo personale e in un certo senso "strano",ma anche se Hal ci rimane male è l'occasione della sua vita.Grazie al produttore del film però trova un nuovo aggancio:Norman Jewson.Con il quale collaborerà in molti film,rammentiamo Cincinnati Kid e sopratutto il film che corona la sua carriera:La calda notte dell'ispettore Tibbs.Ashby vince l'Oscar.Norman decide di dargli una grande possibilità affidandogli un progetto per cui era stata richiesta la sua regia.Vedendo però che il suo montatore e amico scalpitava per fare il regista,gli affida la regia del film Il Padrone di casa.Non solo si pone come garante e si prende tutte le responsabilità del caso,visto che distribuzione e produzione preferivano aver a che fare con un autore già sperimentato come appunto è Jewson.Nel quale la parte di protagonista è affidata a Beau Bridges,nel ruolo di un ricco rampollo di una famiglia borghese che decide di occuparsi di un loro edificio in un quartiere popolare abitato da neri.Prima con motivazioni poco umanitarie e poi sempre più preso dalla vita della gente del quartiere.Ci sono gli elementi di umorismo,satira sociale,occhio alla realtà.


In questo periodo Ashby sposa la cultura hippy e le tendenze di movimentismo/ribellismo.Uno dei primi a ostentare capelli lunghi e vita "alternativa"-non sono questi però gli elementi,che a uno stalinista come me interessano eh?-tuttavia è anche vero che una certa vena di quel movimento si nota in alcuni suoi film


Harold e Maude,è un film bellissimo .Una pellicola che rivista ora ha appunto certe cadute nella vita libera e legata ai sensi che a me dice poco,e infatti io mi rivedo nel personaggio interpretato da Bud Cort.Insomma è il senso dell'umorismo macabro del suo personaggio che rende ancora oggi assai interessante il film.Due personaggi memorabili,per un film che non è rimasto eternamente giovane,ma è un gran bel film.Commuove,diverte,offre interpretazioni entrate nella storia del cinema.Una riflessione sulla vita,la morte,l'amore,l'individuo,davvero toccante.Tocca poi a L'ultima Corveè con un meraviglioso Jack Nicholson.Due marinai devono accompagnare un loro commiltone accusato di furto nella prigione militare.Piano piano tra i due e il malcapitato nascerà un'amicizia,ma la realtà chiama al dovere


Un grande successo di Ashby è senza ombra di dubbio:Shampoo.Il film però è in sostanza un'opera di Warren Beaty che controlla la produzione.Godibilissima commedia,tuttavia meno ashbyana del solito.A mio parere eh?


Sapete chi è Woody Guthrie?L'uomo che con la sua chitarra e le sue canzoni ha descritto l'inferno della Grande Depressione e l'aspetto durissimo di una nazione poco incline alla benevolenza nei confronti degli emarginati,poveri,anzi prima li rapina e poi li distrugge.Questo straordinario uomo viene portato sullo schermo da David Carradine,il film si intitola come la sua canzone più nota:This is my land.Questa è la mia terra


Hal non dimentica di trattare temi sociali,lo fa sempre nei suoi film,e qui con questa biografia compie un piccolo saggio sul potere dell'arte popolare e le crisi economiche e sociali.


Il vero e assoluto colpo di genio,la battaglia vinta in tempi aspri,l'atto che lo rende per me un mito da adorare e far conoscere,arriva con il film :Tornando a Casa.


Opera che parla del difficilissimo reinserimento dei soldati americani dopo una delle loro tante guerre sporche e dopo un'altra sconfitta stavolta pesantissima:il vietnam,(10,100,1000 vietnam).


Chi è ferito nel corpo come avviene al reduce interpretato da Jon Voight e chi nella psiche.Un film drammatico,che senza retorica ed eroismi guadagna 13 milioni di dollari,costava 3 milioni,e nell'era squallidamente reazionaria dei film alla lucas e spielberg,il testamento lucido,malinconico,toccante della New Hollywood.





E ora Hal?Hai toccato il paradiso:un oscar,una nomination,una manciata di film notevoli.Cosa è successo vecchio hippy del cazzo?Sei troppo diverso all'ambiente di artisti confezionati dagli studios,da questi spacciatori di sogni di seconda mano?O sei un altro perdente,uno sciocco che non riesce a liberarsi dalla droga?


I guai cominciano,la voce gira e non è bella,credimi.Troppe stravaganze,troppa ossessione nella fase del montaggio,riesci a malapena a finire due opere minori e vieni licenziato dalla lavorazione del nuovo film:Tootsie.


Ti capita una grande occasione:un documentario sul tour dei magnifici Rolling Stones. Un lavoro infernale,sempre sotto droghe ,quasi ci rimani.Il film va a puttane.


Nemmeno Neil Simon,con il quale litighi perchè trasformi una commedia romantica in un film dal montaggio poco propenso al genere ,giudicato impressionista,e Oliver Stone con 8 milioni diversi per morire ti salvano


Sai è venuto l'Addio,ti stende la mano quel figlio di puttana,prendila e vai fino in fondo.


Non c'è il lieto fine per te. Si,ti sei tagliato i capelli,hai cercato maldestramente di rientrare nel giro.Quanti stupidi parties con quante stupide persone hai visto?Cosa cercavi tra quella gente?Te eri quello stravagante,quello drogato.Che da anni non ne beccava una giusta.Ti hanno affidato della roba televisiva,di scarso successo e poca sostanza Chi era con te durante questi anni?Qualche amico ti era rimasto?Magari Warren Beaty che ti ha suggerito di farti curare,e il destino ti ha fregato:uno di quei mali che non perdonano,si dice così no?
Qualcuno ha anche criticato la tua compagna-eravate separati,ma vivevate insieme-seguace di quelle coglionerie squallide e ributtanti la New Age,(dio la detesto ancora di più dei punk,hippy,anarchici,e liberali),può darsi .Ma doveva finire cosi.E così è finita.

Noi siamo solo spettatori però,conosciamo ciò che possiamo conoscere e a me questo Hal mi ha dato solo grandi film.Come si fa a non amare questi tizi?Parlono per te delle tue emozioni,che magari non riesci a spiegare.
E allora grazie Hal!


Omaggio a Hal

http://www.youtube.com/watch?v=HG3GY7QUZKk

mercoledì 22 febbraio 2012

DOG SOLDIER di NEIL MARSHALL

Ehi,prima di tutto voglio avvisare i maniaci del finale cattivo,pessimista,negativo-quel tipo di persone che non credono possa esserci anche a casa loro una giornata di sole,ma spesso ce l'hanno tutto l'anno e non lo vedono,mi son spiegato?-qui non lo troverete.E a me va benissimo così.
Però avrete la fortuna di assistere a una piacevolissima visione di un godibilissimo film dell'orrore che vede protagonisti i licantropi.A me piacciono assai questi cucciolotti umanoidi e con il viso da cane ,una forza e agilità della madonna,insomma casomai dovessi diventare un mostriciattolo gradirei essere uno di questa banda.Non i fru fru vampiri,o le masse ripetitive zombesche,ma un bel scodinzolante lupo mannaro.
Ma analizziamo meglio queste creature,ad essere sincero reputo werewolves and zombies mostri assai proletari.Si la classe operaia degli esseri infernali.Mi piacerebbe formare un pcus di licantropi e morti viventi cazzutissimi no?Potrebbe essere un'idea per un buon racconto,ci penserò
Tornando al film,dicevo:qui abbiamo il debutto di un regista che mi piace molto-no,nessun delirio larsiano eh?Però cazzo se mi piace il cinema british and action di questo pingue signore della perfida albione-che tanto vorrei venisse in italia e girasse qui un suo film,per rammentare come si girano i film di genere.
Parlo di :Neil Marshall.Applausi,chi volesse anche standing ovation.

Il suo debutto si basa su pochi fatti e tanta azione.Un gruppo di militari impegnati in una esercitazione nei boschi delle lande scozzesi,s'imbatte in una misteriosa e feroce minaccia:lupi mannari!Soccorsi miracolosamente da una ragazza ,arrivano in una fattoria. Abbandonata,ma forse no,sai chi è rimasto?Un cane.Che poi alla fine si salva con uno dei soldati,che sarebbe uno spoiler ma siccome non ho fatto nomi ecco..è comunque un aiuto a non essere in ansia per tutti i personaggi no?
Al di là degli scherzi è un ottimo film d'assedio:adrenalinico,con momenti di calma ben fatti e altri di mera azione.Non manca l'orrore e un pizzico di ironia.
Pensare che come seconda opera questo simpatico uomo avrebbe subito fatto il botto e sarebbe entrato-per me-nella storia del cinema dell'orrore e di genere in senso ampio,con The Descent, non può che farmi ribadire la bontà di questo prodotto e il lovvamento abbestia di questo tizio,grande neil!

lunedì 20 febbraio 2012

MANDERLAY di LARS VON TRIER

Dopo un film come Dogville,una delle più alte vette artistiche del regista danese e del cinema d'autore internazionale,Lars scrive e dirige il secondo capitolo di quella che sarebbe dovuta essere una trilogia sull'America.Il terzo capitolo Wasghintion,non è mai stato nè scritto nè tantomeno girato.Infatti Von Trier si dedicò alla costruzione di una sublime commedia:Il Grande Capo-ne parleremo lunedì prossimo-forse perchè anche lui si accorse di non riuscire a creare nulla di decente con questa sua nuova trilogia.Fortissimo è il divario tra il primo superbo e memorabile film-mi viene la pelle d'oca solo a pensarci e cado in trance adulatoria nei confronti del Dio Lars:ah,se potessi scrivere una cosa simile anche io!Si sono uno sceneggiatore/scrittore nei miei sogni da pennivendolo della domenica pomeriggio,eh?-e questo modestissimo seguito.Un peccato,magari colpa della copia non proprio perfetta che ho avuto a disposizione per visionare quello che rimane un Von Trier tuttosommato minore.La potentissima e spesso difficilmente sopportabile miscela esplosiva di melodrammismo d'assalto e freddezza spietata e radicale,non esiste in questo film.Insomma un mezzo passo falso,un film svogliato,quasi come se qualcuno volesse fare un film alla von trier e non un film DI VON TRIER.Certo il cast non l'aiuta affatto,non ci sono intepretazioni memorabili come spesso capita nei suoi film,e insomma che dire?
Un'opera che sicuramente si lascia seguire,una pellicola che vale sempre di più delle soderberghate e di tanti altri lestofanti che si fan chiamare autore,ma non lo riconosco come un film degno del mio Lars,che mi sconvolga le fondamenta della mia resistenza a sopportare l'urto dell'emozione profondissima,lucidissima,straziante.
Quindi un film da gettare del tutto?No.Niente affatto.Perchè nel suo procedere dice cose utilissime e giustissime e anche assai anti retoriche ed interessantissime sul concetto di Libertà e Democrazia.La storia comincia con Grace e il padre in viaggio dopo aver sterminato la popolazione di Dogville.Per caso la ragazza finisce a Mandarlay,qui vive un gruppo di schiavi che da secoli è sottomesso ai voleri della loro Padrona.La donna muore e Grace decide di rendere liberi quegli uomini,ma la libertà la puoi donare?
Il tema e il quesito sono interessantissimi e qui Lars riesce a smascherare cinicamente tutte le stronzate dei bianchi,occidentali,liberali,che dio ce ne liberi con le loro cazzate sulla libertà come gesto fisico-ti spezzo la catena -e simbolico,non hai la catena e allora vai:sei libero!Ma dove cazzo vai e che libertà è la tua se non sai organizzarti e produrre?La libertà individuale.Una sciocchezza già dal nascere,perchè non ha nulla a che fare con Miss Freedom,ma è la risposta risentita di una persona contro le regole della collettività.Dove le sue esigenze spesso spicciole e immediate contano di più del funzionamento dello Stato,della società come insieme di persone che hanno uno scopo in comune.Su questa buffonata campano le debolissime sub società occidentali e americanizzate.Ci vuole una pellicola esplosiva,feroce,diseguale forse,ma cattiva su questo tema.Lars avrebbe potuto scriverla e dirigerla,a dirla tutta alcuni elementi di questo film potevano dar speranza in tal senso.Non è così.Purtroppo.
Tuttavia come quando si litiga con un amico,o ci arrabbiamo con il cane,o l'inter mi perde tre a zero con il bologna,quando si AMA è impossibile stroncare,condannare,abbandonare.E noi occhialuti a differenza di schiere di gorilloni tamarri,sappiamo cosa significhi amare nel senso più totale e totalitario del termine.Per questo seppure non del tutto piacevolemente sopreso da questo film,continuo a sostenere a spada tratta il Leggendario Cinema di Von Trier-anche perchè mi basta un caso Argento e avanza.Però...Dai,dario non è messo così male,vero eh?Vabbè si può anche evitare di rispondere a questa ultima domanda.Mi fa male dire addio!^_^

domenica 19 febbraio 2012

IL PENNIVENDOLO DELLA DOMENICA:TI PORTO AL CINEMA

Povero papà,non è stato libero nemmeno di organizzarsi il funerale come voleva,come desiderava.Ultimamente parlava spesso di come gli sarebbe piaciuto essere sepolto:senza preti,parenti ,senza le solite frasi di circostanza,ma un lungo corteo con bandiere rosse e banda a suonare l'hit parade comunista,come si divertiva a dire lui.Compagni e compagne,e quella gente invisibile ai più:lavoratori,uomini piccoli contro una vita troppo grande e cattiva,come lo era stata anche la sua.Ridevano di questo.Lei in America ,dove era diventata una nota regista di film fantascientifici e fantasy, lui in Italia,nella sua piccola e provinciale Brianza.Nella sua casa con i manifesti sbiaditi e le foto delle manifestazioni.
Poche persone.Zio Adolfo guarda l'orologio infastidito,proprio domenica questo doveva morire?Che magari passa qualche cliente desideroso di una cameretta tutta in legno pregiato?Già tanto che zia Lidia non le chieda come mai non ha un figlio,alla sua età.L'unico a farsi incontro è il vecchio Ruggero,era un ragazzo quando tutti i giorni andava nell'edicola paterna per sentire quel povero intellettuale di paese che parlava di rivoluzioni e altre cose.Diciamo che suo padre non era per nulla come lo zio.Senso degli affari pochi.Però la sua edicola era un continuo movimento di gente e discussioni.In quel momento gli sembrava che ci fosse nascosto dietro la sua vita mediocre e un'aria malinconica,un grande guerriero.Papà l'aveva cresciuta da solo.Un giorno dovevano andare a prendere la madre alla stazione,come tutti i giorni.Lei lavorava in uno studio legale importante di Milano,amava la grande città e la bella vita.Non che suo padre potesse dargliela.Non si era fatta vedere.Quanto tempo avranno aspettato?Non lo sa era troppo piccola.
Però ricorda cosa aveva detto suo padre:"ti porto al cinema".
Così si erano rifugiati in una sala cinematografica.e ti parlo di prima delle multisale ok?,erano andati a vedere un film su Fantozzi.Magari suo padre fingeva di ridere per non pensare a quello che era successo,ma era andata così.Un'ora e mezza di semplice salvezza.Troppo poco per il resto della settimana ,ma meglio di niente.Lei si era innamorata di quel mondo,la capacità di creare storie,(balle per il popolo protestava il padre),così mentre cresceva ribelle e incasinata,si era decisa a fare cinema.La sera mentre papà scriveva il suo Trattato sul Comunismo in Italia,lei disegnava eroi e principesse,e buttava giù qualche riga."C'è un mondo fuori,e non esistono eroi e principesse,sveglia!"La riprendeva lui.Però le lasciava tutto il tempo di fantasticare,e vivere in terre lontane.Non andavano d'accordo con gli altri parenti,la lazzarona di casa e con quella vita così sconveniente certamente il padre avrebbe dovuto educarla meglio,lui però a suo modo la difendeva.Non entrava nei particolari,non le faceva lezioni di morale.Quando le cose andavano male,si limitava a dirle:"ti porto al cinema"E quante storie vedevano insieme.anche se lei spesso lo torturava con i film di pura fantasia e lui l'ammorbava con i classici del cinema sovietico.Ma sai non è che uno debba dire o fare grandi cose,basta anche questo :stare insieme al cinema.Lui da brianzalotto era un po' chiuso di carattere e anche tradizionalista.Non si perdonava la sua incapacità affaristica e il matrimonio fallito,aveva nella politica la sua zona di riscatto.Lei si sentiva troppo sola e chiusa in quel mondo piccolo borghese,voleva andare in America.Ecco su questo punto il padre bestemmiava fortissimo:Mai in America.E partiva con le sue prediche contro quella sciagurata nazione.
Però la teneva la sua foto che la ritraeva a Hollywood,a fianco di Sam Raimi. "Capirai mica è Lars von Trier"borbottava.
C'è anche il prete-amico dello zio-e ovviamente manca la banda.E le bandiere rosse.Siamo liberi,ma ci organizzano tutto.Anche la morte.
Lei pensa che dovrebbe volare al più presto verso los angeles.Deve girare un remake,del Mucchio selvaggio .Si,pensa che dopo qualche buon film alla fine è finita a girare puttanate clamorose.Ma ben pagate,forse per questo gli zii non hanno avuto da ridire sulla sua presenza.Sarebbe un lieto fine questo?A lei piacevano.Aveva anche scritto una storia su suo padre :finiva che lui portava la sua rivoluzione in italia e la mamma tornava.Lui l'aveva letta e si era un po' arrabbiato:non esiste il lieto fine nella vita.Invecchi,ti rincoglionisci,vincono i peggiori,questa è la vita.Perlomeno la morte ci dona il riposo.La cugina Ivana le dice che la vede bene e in forma,le chiede del vestito.Non ha più piercing ,e non veste da punk sfigata.Il marito è un noto produttore.Si permette vestiti costosi.
Ruggero,Carlo,Ivan, i suoi amici di una vita sono incazzati:il prete e il funerale in chiesa!Cosa ne sa quel pirla,quel tizio che crede nell'amica immaginario senza che nessuno lo porti in manicomio,del loro amatissimo compagno?
"SETTE FUCILI SETTE OPERAI SETTE BICCHIERI CHE BRINDANO A LENIN!"Canta disperatamente e stonato Ivan.Sbigottiti i paolotti della Brianza,con quelle loro famose facce da cazzo guardano il gruppo di ribelli.3 uomini,anziani,messi all'angolo dalla vita liberale e affarista,dalla gente che fa solidarietà per comprarsi il paradiso e il rispetto ossequiso dei concittadini.E cantano ,cantano,cantano.Un putiferio.
Poi arrivano in tanti:la banda,le bandiere rosse,i pugni chiusi e gli occhi con le lacrime silenziose.
Dolly della mdp che si alza riprendendo dall'alto la folla e poi piano piano esce dalla chiesa e si alza sempre di più verso il cielo.Fine

"Ecco,è arrivato Don Luigi"L'avverte la cugina.Lei ha un piccolo sobbalzo.La voce l'ha portata a terra.
Sono lì i parenti che per tutta la vita li hanno messi all'angolo.Solo ora lei,che ha fatto la grana ed ha un marito in vista,la salutano.Non è più la fannullona e troia che porta disgraziatamente il loro cognome.Povero papà.Hai tentato di essere altro,di non avere a che fare con loro.
Lei si avvicina e lo guarda.Gli sfiora leggermente con le dita la sua mano,fredda:Ti porto al cinema."Sussurra.

IL GIORNO DELLA LOCUSTA di JOHN SCHELSINGER

Benvenuti a San Bernardino,periferia di Hollywood,dove i sogni sono tenuti rigorosamente lontani e i disperati cercano di prendere gli avanzi della gloria.Vite sordide,volgari,disperate,quelle che circondano lo splendore effimero ed eterno delle vite delle stars e dei grandi produttori.Qui giunge Tod,scenografo,impegnato nel lavoro di un film su Waterloo.Il ragazzo si innamora di Faye,un'attricetta alla ricerca della grande svolta che vive con il padre ex clown e ora patetico rappresentante.Durante un tentativo di vendita conosce Homer- di cognome Simpson- un ricco e solitario ragioniere,uomo timidissimo e debole che cerca il rifugio nella religione e nell'impossibilità di trovare l'amore.
Il destino farà incontrare Tod,Faye e Homer portandoli verso un finale splendido di distruzione,morte,e perdizione.

Schelsinger girà un apologo quasi apocalittico sull'esistenza umana,prendendo come pretesto Hollywood,in realtà simbolo dell'essenza americana.Una critica ferocissima e altamente morale sulle esistenze vuote e paranoiche,sui miraggi del successo e della religione che sia quella del danaro,quella della fama,che quella fatta da presunte serve di dio.Non è quindi un film sul cinema e basta,ma molto di più.Il finale è uno tra i migliori mai girati,la folla che distrugge e uccide,le visioni deliranti che colpiscono la mente di Tod aprono i confini dell'orrore.E poi l'amarezza della solitudine totale in quella casa vuota.Un film dunque di grande impatto.Recitato benissimo da Karen Black,nota anche per i suoi ruoli in film horror,Donald Sutherland e William Atherton,che poi si è un po' perso.
La sceneggiatura è di Waldo Salt,autore tra l'altro delle sceneggiature di Serpico e Un Uomo da Marciapiede,tratto da un celebre romanzo del 1939 di N.West.
Un grande film che consiglio

venerdì 17 febbraio 2012

YOU REALLY SHOULD SEE THESE?3

Troppi generi,troppe grandi emozioni-che cerco di mantenere sempre profondamente razionali,mi turbano e inquietano quelle persone che vivono intensamente i loro stati d'animo,ed "esprimono loro stesse",mi sembra il mercato del pesce della propria intimità-troppe storie e personaggi.Difficile scegliere solo 3.Per questo con un colpo di stato ho deciso che prossimamente cambiero nome alla rubrica-(il cinema che piace a me),per affrontare generi e sottogeneri che mi esaltano,un po' sconvenientemente.








Ho tirato la monetina ed è uscita questa categoria:il cinema politico italiano Qualcuno dice che ne ha piene le palle di film che vogliono mettere in scena la fotografia reale del paese,quindi si punta all'immaginazione.Concordo a metà:ultimamente il cinema italiano è incapace di rappresentare la realtà prova sia che abbiamo commediole deficienti allo stato brado, e filmetti democretini educati e pacifici.Dove c'è un piccolo passaggio reale,ma viene snaturato dalla morale borghese,dal dabbenismo della morale spicciola e salottiera.








Per questo posso dire che sono stanco anche io del cinema che fotografa il reale,ma pretendo che ve ne sia uno che non si limiti a questo.Deve indagarlo,smontarlo,deve essere voce di rabbia e non solo indignazione-robaccia tipicamente borghese dove si pretende con un v-day di fare e dire chissà che ,ma al potere e ai regimi questo non dà fastidio.Anzi,offri il patentino di democratici perchè ti fanno parlare.








Un cinema che ci mantiene vivi,ci costringe a riflettere,pensare,che non ti permette stupide scappatoie,che polverizza la patetica dottrina del:sogna!Cosa sogni che la vita è una guerra,una battaglia tra dominanti e dominati?








Io amo alla follia questo tipo di cinema:realistico,militante,radicale.Seppure talora si sconfini in un certo grottesco allucinante come le meravigliose opere di Elio Petri.Però non stiamo parlando di maghetti,cavallieri,draghi,non ti proponiamo un mondo rosa e fatuo di ammmore e tante cose fashion,ti diciamo:sei un cittadino,vivi in una nazione e in contesto storico.Devi essere attivo e pronto a comprendere quello che ti passa di fianco








Almeno la penso io così,per me la politica è una cosa magnifica e io la vivo sempre e comunque.Questo sono io,questi i registi e i film che in un modo o nell'altro mi hanno educato a capire cosa sono e cosa è la mia classe.








In quel periodo in Italia c'era davvero un grande movimento di stupendi film che raccontavano il paese con un linguaggio crudo e spietato.Talora toccando la commedia,il documentario,l'apologo grottesco e del realismo magico,ma ti parlavano di cose vere.Il cinema che non mente,battagliero,coraggioso.








Eccoli a voi


























7)DELITTO D'AMORE di LUIGI COMENCINI.

















Film forse poco noto del grande maestro ,uomo di primissima importanza nel panorama del cinema italiano.Il quale racconta una toccante,amara,dolorosa storia d'amore ,integrazione,lavoro,morte,negli anni 70 della contestazione operaia e del cambiamento sociale.








La pellicola inizia dalla fine:occupazione di una fabbrica,un uomo si avvicina al padrone,tira fuori una pistola e spara.Perchè?Cosa è successo?








Il ragazzo che ha sparato al capitalista è un giovane anarchico di famiglia nordica,sindacalista nella fabbrica dove lavora.








Qui incontra una sua coetanea e se ne innamora,ricambiato.Lei è meridionale e vive in una sorta di casa-cortile ,tuttosommato fatiscente I contrasti tra educazione del nord e quella del sud saltano fuori violentemente,mentre in fabbrica si comincia a parlare di problemi di salute legati al lavoro e alla mancanza di sicurezza messo in atto dalla dirigenza.








Forse non è il miglior film di Comencini,è un po' diseguale certamente,però è un ottimo esempio di melodramma operaista,popolare senza essere popolano.Scritto da Ugo Pirro e interpretato dignitosamente da un buon Giuliano Gemma e da una notevole Stefania Sandrelli.


























6)SBATTI IL MOSTRO IN PRIMA PAGINA di MARCO BELLOCCHIO.

















Una studentessa figlia di un illustre professore universitario viene trovata uccisa in un parchetto della periferia milanese.Il quotidiano Il Giornale usa questo omicidio per attaccare la sinistra extraparlamentare,a dirigere l'operazione il suo direttore che usando una testimone psicolabile e manipolando i fatti prepara l'opinione pubblica ad accettare una falsa verità








Un suo giornalista scopre il vero colpevole,tuttavia sotto elezioni è meglio non dare scosse al popolo,si decide di allontanare il dipendente che ha osato cercar la verità e di pubblicarla appena si finirà di votare

















Uno dei pilastri fissi della nostra Ipocrisia Istituzionalizzata,è senza ombra di dubbio la famosa libertà di stampa.Seguita da quella di parola,espressione,in realtà l'informazione ,la parola,l'espressione sono di proprietà di chi detiene i mezzi di produzione e quindi anche di informazione.








La notizia è filtrata pesantemente da una propaganda martellante che viene negata,atta a formare nella gente dei sentimenti di consenso od odio verso i rivali-politici,sociali,economici-in più hanno gioco facile perchè l'occidentale è scioccamente convinto di essere migliore del resto del mondo.








Il corriere pubblica della scomparsa di una blogger,donna,lesbica,e tutti si indignano.Poi viene fuori che quella era una balla clamorosa e dietro a questa donna c'era una testa di cazzo yankee.








Non succede nulla però,perchè poi siamo pronti a berci le peggio cazzate che attaccano altri popoli.Tra razzismo legaiolo e quello peggiore:paternalista,civile,moraleggiante della sinistra.








Il film mette in scena questa verità parlando degli scontri che avvenivano in quel periodo tra estremisti,di un periodo ribellistico confuso come rivoluzionario,della solitudine ed alienazione terrificante che colpisce i cittadini di una grande città








Giganteggia Gian Maria Volontè nel ruolo del cinico e disincantato direttore del Giornale.Uomo certamente che collabora con il Potere,ma è anche conscio della merda che pubblica e fa.

















5)IL MURO DI GOMMA di MARCO RISI.


























Italia:paese di misteri.Stragi di stato,servizi segreti deviati,Noto servizio,u.a.r.,uomini in ombra che tramano per colpire le richieste progressiste.Spaccatura tra lo spontaneismo alla lunga perdente e dannoso dei movimenti e una certa burocrazia immobilista dei partiti.Eppure grande paese ,che ha fatto lotte fondamentali e importanti.








Quanto sappiamo noi?Poco.E anche quando si viene a conoscenza,come a piazza fontana,della matrice e dei colpevoli ,è passato troppo tempo.Pronti a rompere il cazzo al Brasile per l'estradizione di Battisti,non diciamo nulla al Giappone che protegge un Delfo Zorzi.








Qui,in questa terra ,tra il cielo e il mare :un missile abbatte un aereo.








Famiglie distrutte e soffocata la verità per convenienza,per strategia,disiniteresse,qualcuno potrebbe dire politica,forse è vero.








Questo bellissimo film è il racconto forte,rigoroso,commovente,toccante-vedi il bellissimo finale sotto la pioggia-di un'inchiesta giornalistica.Basata sulla vera storia di Andrea Purgatori,giornalista del Corriere della Sera.Un film doloroso,perchè di fronte a certe forze non si può fare nulla.Il muro di gomma non si abbatte,rimbalza ogni tentativo di verità








Magari si potrebbe correre il rischio di avere gente giovane che non conosce questi fatti,ecco questo film è sopratutto per loro.

















4)IL PROCESSO DI VERONA di CARLO LIZZANI













Difficilmente gli italiani si interessano della loro storia.Poco importa del passato,che è sempre meno peggio del nostro presente.E poi siamo brava gente,in fondo il fascismo non era così male,e insomma questi discorsi si sentono spesso no?Metteteci anche dei coglioni che con un rozzo e squallido revisionismo attaccano parte della resistenza e talora pure glorificano i collaborazionisti e i delatori






Lizzani gira un bellissimo film storico con una sua epica profonda,amarissima,come gli inglesi sanno fare benissimo allorquando devono girare un film sui loro re.






Il 25 luglio 1943 cade il fascismo.Passa l'ordine del giorno del ministro Dino Grandi.Mussolini esautorato,l'esercito passa sotto la guida del Re.Il pelatone è arrestato.






Sembra la fine di un regime e una dittatura,e infatti lo è,ma comincia il peggio:L'8 settembre da vigliacchi il re e badoglio scappano lasciando l'italia senza una direzione,senza guida ,in balìa dei tedeschi.Mussolini viene liberato,sarà l'inizio dello staterello artificiale della Rsi.






Questo film parla del processo celebrato a Verona,appunto,contro quelli che il regime bolla come traditori.Certo un processo farsa,ma è sopratutto un processo politico.Una vendetta spietata su quelli che non sono riusciti a fuggire.






Tra questi il genero di Mussolini:Galeazzo Ciano.Proprio la moglie Edda,figlia del Duce,è la protagonista del film.Il suo tentativo di salvare il marito,i rapporti tesissimi con il padre.






Una grande pellicola dove Storia e dramma si uniscono per un risultato potente.













3)LE MANI SULLA CITTA' di FRANCESCO ROSI













Come funziona il potere politico ed economico in una grande città,in questo caso Napoli?Come si fa carriera politica?






Cosa è la democrazia ,ma ancora meglio la Democrazia Cristiana?






Edoardo Nottola è un personaggio gigantesco,come solo la corruzione politica,economica,la spregiudicatezza menefreghista e affaristica,la faccia reale del capitalismo sanno essere.






Costruttore edile e consigliere comunale.






Crollano due palazzi della sua ditta e scoppia uno scandalo,la sinistra lo accusa apertamente.Tuttavia l'uomo non si ferma:anzi arriva a presentare un piano edilizio in comune che cambierà definitivamente la faccia della città






Nonostante gli sforzi del consigliere di opposizione De Vita e anche del suo partito trionferà.




Un meraviglioso film,opera strepitosa di denuncia,ma anche spiegazione sul come si creano certe carriere politiche,sul male italiano della politica affaristica e malavitosa,attualissimo ancora oggi.Meriterebbe di essere fatto vedere nelle scuole.














2)SACCO E VANZETTI di GIULIO MONTALDO




Il film è la rievocazione asciutta,stringata,durissima ,del processo farsa fatto nella terra della libertà,opportunità,della democrazia,innocenza che è l'AMERIKA.




Due anarchici e italiani,per cui stranieri,sono dei delinquenti perfetti da mettere in piazza come nemici e da uccidere in nome della legge e dello stato.




Montaldo dirige un film pressochè perfetto.Il vigore della denuncia non è mai retorico,la commozione esplode totale e forte come sono le parole dei due italiani contro l'ingiustizia politica.




Un'altra grandissima prova di Gian Maria Volontè



1)LA CLASSE OPERAIA VA IN PARADISO di ELIO PETRI.

Monumentale,gigantesco,possente,canto funebre sulla classe operaia.La mia classe,il mestiere dei miei parenti,dei miei genitori,la cultura che mi ha allevato e la natura con cui mi trovo anche a combattere
Perchè il romanticismo rivoluzionario dei sinistrati non è giusto quando parla di proletari che sono assolutamente reazionari qualora dovessero essere abbandonati alla loro natura primaria e primitiva,ma grazie alla coscienza di classe essi possono sviluppare un pensiero più progressista e socialista,comprendere il loro uso e sfruttamento da parte del capitale e insomma un sacco di cose belle eh?
Il film per eccellenza della stagione politica italiana,quello che mostra senza vergogna il mondo che ben conosco nella sua grandezza e nella miseria attraverso un indimenticabile personaggio,che ha una potenza ed è rappresentante di una intera classe degna dei grandissimi personaggi di romanzi classici,(penso alla letteratura russa ovviamente ),Leonardo Massa detto Lulù è un operaio tipicamente lombardo,anzi milanese,anzi della periferia milanese,quelle cittadine dormitorio tipo appunto Sesto San Giovanni.Io di operai come Lulù ne ho conosciuti:lavoratori che nascondono il loro vuoto dietro allo stakanovismo individualista.Porelli.
Leonardo Massa è appunto uno di quelli che hanno il lavoro a cottimo nel sangue e lo verseranno sotto forma di dito amputato dalla macchina.Incomincerà così una sua odissea che lo vedrà al centro delle lotte interne alla fabbrica.Si attaccherà ai soliti estremisti della sinistra rebellista-e non rivoluzionaria,ci tengo a precisarlo-tanto da comportarsi come disturbatore a sinistra del Sindacato.Fino a quando trovatosi abbandonato,perdendo il lavoro,è costretto ad accettare il rientro secondo le regole della cgil e del padronato.
Alla catena vaneggia circa un improbabile paradiso per operai.
Un film che unisce il realismo del lavoro e della vita dell'operaio comune-Massa come operaio massa figura spesso citata nel linguaggio straordinario delle sinistre-un film che è anche un incubo furioso,un film certamente anche malato e folle,che turba e inquieta nel suo rappresentare la paranoia e lo smarrimento del lavoratore dentro quel mostruoso inferno e la solitudine umana sballottata tra un gruppuscolo e la politica realista,per quanto forse sbagliata,del Sindacato e del Partito.Film straziante,allucinante,scomodo e non consolatorio
Militante,radicale,pessimista.Un capolavoro firmato da Ugo Pirro,diretto da Elio Petri e interpretato in modo leggendario e mitico da Gian Maria Volontè.
Imperdibile e indimenticabile

giovedì 16 febbraio 2012

YOU REALLY SHOULD SEE THESE? 2

Il genere in questione questa volta è il filone Bellico.I film de guera,insomma.In parte il motivo della scelta è legata anche qui ai ricordi:mio nonno soldato nella seconda guerra mondiale è tornato dalla Jugoslavia a piedi,dopo essere fuggito insieme a un altro povero cristo ,da un campo di prigionia nazista.


Nel 2007 mentre raccoglievo le firme per la mia candidatura a sindaco di Lissone,per il Pcl,parlai con un signore anziano il quale leggendo il mio cognome mi ha parlato del coraggio di mio nonno nel salvargli la vita.


La guerra è la massima tragedia ,ma anche un fatto umanissimo.Di pura strategia politica,ma anche di piccole avventure di piccoli uomini.Quelli che l'amano senza partire dicono che sia l'igiene del mondo,altri tornati pensano che sia una mera gara di sopravvivenza.Il cinema l'ha raccontata in diversi modi:spettacolare e con trame fantasiose,con crudo umanismo,come analisi storica.Io miscelerò un po' i generi:c'è lo spettacolo che ti tiene con il fiato in gola sospeso in un mondo di eroi,e poi quello straziante e umano.E c'è anche la storia.


Da bambini giochiamo alla guerra,poi qualche persona rimasta tale si diverte anche a giocarci da grande.Molti in particolare quando comandano malamente la parte più disgraziata del mondo,la nostra.


Comunque volete il cinema?Ecchelo!








7)LA GRANDE FUGA. di JOHN STURGES 1963





Un film-mito di quelli che si passano i padri con i figli per generazioni e generazioni,siamo nei pareggi del cinema di grande spettacolo,intrattenimento,di purissimo genere.Un gruppo di detenuti in un campo di prigionia tedesca escogita un piano raffinato per fuggire.Una volta fuori verranno braccati dai nazisti.Non tutti riusciranno a scappare definitivamente.


Film basato sul libro di Paul Brickhill,tratta di una storia vera ,cioè della più grande fuga da un campo di internamento nazista.Peraltro campo speciale perchè raccoglie tutti i migliori soldati esperti in fughe.


Il film entra nella leggenda sopratutto per un cast all-star che solo a nominarlo ti fa sentire tutta la grande aria del cinema hollywoodiano:Steve Macqueen,Donald Pleasence,James Corburn,Charles Bronson,James Garner,Richard Attenbourgh.Insomma un Kolossal girato in Germania e dintorni. Leggendaria la scena della fuga in moto di Steve Macqueen,l'attore è non il regista di sceim okkeio?


Meraviglia per gli occhi.








6)I CANNONI DI NAVARONE di JACK LEE THOMPSON.1961





Regista assai mediocre,ebbe una lunga carriera come direttore delle Bronsonate anni 80.Spesso film assai scadenti,ma sostenuti dal carisma del grande Charles.No,però veramente brutti eh?Come regista ebbe secondo me due grandi colpi di culo,detto schiettamente,che si chiamano:Il promontorio della paura e questo spettacolone di ambientazione bellica


Un grande classico del genere e sopratutto del cinema di quel periodo.Una pellicola che è diventata storia stessa del cinema.Gli anni sono quelli post-bellici,i paesi sono in ristrutturazione,cioè stanno per essere colonizzati dagli ammmmeregggani e allora un po' di giocattoloni rumorosi e di grande impatto popolare ,sono un modo per esaltare la bravura dei soldati anglo-americani-sopratutto questi ultimi-e per esorcizzare un periodo terribile per troppe persone.La guerra come un'avventura tuttosommato rassicurante,dove vincono sempre i buoni.


Girato tra Italia e Grecia è la storia di una missione alleata nella terra di Omero che ha come missione la distruzione di due cannoni posti su una montagna difficile da raggiungere e che fanno tremare di paura qualsiasi persona cerchi di avventurarsi da quelle parti.


C'è di scena la solita banda di personaggi diversi tra loro ,ma con un solo obiettivo ;sconfiggere i tedeschi.Dopo mille avventure,la prigionia,la fuga,la scoperta di una spia tra i partigiani greci ,questo manipolo valoroso di inglesi,americani,greci distruggerà la minaccia teutonica.


Questo è un film altamente spettacolare e di grande presa visiva,non cercate dei pensieri sulla guerra che tanto non li troverete ok?Un film,puro cinema,intrattenimento,avventura,azione,personaggi comunque assai ben scritti pur immersi in certe regole precise e legate al genere.


Una gioia sconfinata per me vedere:Gregory Peck,Anthony Quinn,Richard Harris,David Niven,Anthony Quayle e Irene Papas,riuniti in questa emozionante avventura cinematografica.





5)NON E' TEMPO DI EROI di ROBERT ALDRICH





Aldrich non è regista da filmare opere retoriche,di propaganda votate all'enfatizzare il coraggio delle potenze democratiche contro il male nazista.Non ci sono personaggi che gonfiando il petto lottano per il bene dell'umanità e della patria.Lui è un grande narratore disinicantato e per qualcuno cinico,ma non è un male questo.Sopratutto se i risultati sono opere come Primo Attacco,Dieci secondi con il diavolo,e il leggendario La Sporca Dozzina.


Questo film mi è molto caro,non è migliore degli altri citati,ma è una piccola gemma preziosa almeno per quanto mi riguarda.Leggendo la trama uno potrebbe pensare al solito film yankee sulla guerra:un volontario viene sbarcato su un isola contesa da american-inglesi e giapponesi,perchè sa questa lingua.Insieme ad alcuni compagni decide di far saltare il ponte radio dei simpatici banzai.Guai a non finire si salvano in due.


Una trama già vista e sentita,perfetta per una cazzata con Stallone e Van Damme,(oh sto scherzando,non vorrei che qualcuno potesse davvero farla sta roba),però in mano a questo immenso regista-ah,lo sapete che è un Dio per me eh?Non so se si capisca-diventa una dissacrante pellicola bellica che cinicamente e con una certa ironia distrugge il mito degli eroi,dei martiri tutti di un pezzo.Qualcuno dice che assomgiliano a giocatori d'azzardo più che soldati,non male come definizione.I protagonisti lottano per loro e per salvarsi,non ci sono momenti strazianti di ricordo dell'amata patria.Combatti,fuggi,muori,ma non da eroe classico,direi più da figlio di puttana che vuol rimandare l'appuntamento con l'inferno.


Memorabile e mitico il finale con la fuga a zig zag dei due sopravissuti per raggiungere le linee amiche.Godibilissimo!





4)UN GIORNO DA LEONI di NANNI LOY 1962





Come è noto,grazie ad alcuni pennivendoli ,in Italia la storia della Resistenza è messa alla berlina,denigrata,degradata,quasi che a vergognarsi e ad essere condannabili siano i giovani che hanno combattuto per liberare il paese dal fascismo e dal nazismo e non viceversa


Trovando un popolo di sognatori svampiti a occhi aperti,di gente che se ne frega della storia nazionale,questo revisionismo squallido ha trovato terreno fertile e vincente.Una disgrazia.


E badate bene non si colpisce la resistenza attendista azzurra e bianca dei monarchici o dei cattolici,(informatevi sulla figura del "partigiano "Carlo Fumagalli e dei suoi M.A.R.),ma sempre e comunque contro i partigiani rossi,I quali spesso hanno agito con pochi mezzi e tanto coraggio-leggete stampato da enaudi L'Agnese va a morire o Senza Tregua edito da Feltrinelli-hanno dato filo da torcere ai nazisti,ma sopratutto alle merde della Rsi.


Loy ha diretto un film epocale:Le quattro giornate di Napoli.Anche questo film si allaccia allo stesso discorso.Stile rigoroso,asciutto,diretto.La storia dei giovani che entrarono nella resistenza è raccontata umanamente.Non ci sono eroi,martiri,uomini coraggiosissimi.Hanno paura,sbagliano,commettono cavolate,ma HANNO LIBERATO L'ITALIA.Si sono messi in prima persona come uomini,perchè non potevano fare altro.


C'è Danilo studente universitario che cerca di scappare oltre la linea Gustav.In compagnia di Michele un occhialuto impiegato che all'ultimo riesce a scappare dall'arruolamento forzato verso il nord.I due amici incontrano per caso Gino,su un treno assediato dai tedeschi.Gli amici improvvisati troveranno rifugio in una casa,Qui incontrano un capo partigiano e alcuni soldati passati alla resistenza.


Hanno una missione far saltare un ponte.Costerà sacrifici,ma il finale con il fascista che fa la conta degli esercizi fisici sempre meno motivato la dice lunga.


Un bellissimo film sulla nostra resistenza.Niente di più o di meno.Tomas Millian,Leopoldo Trieste,Renato Salvatori,Saro Urzi,Carla Gravina,Nino Castelnuovo,Romolo Valli,Corrado Pani sono straordinari attori ,preziosi per il film








3)IL GRANDE UNO ROSSO di SAMUEL FULLER. 1980








Ecco,questo è un altro di quel mucchio selvaggio di fottutissimi guerrieri della macchina da presa,gente che faceva il Suo cinema,non quello dell'industria.Perchè si può e si deve fare.Non c'è scampo,altrimenti è un giocattolo banale nelle mani dei poteri economici e della morte culturale.


Film in cui il cameratismo era talmente forte che gli attori protagonisti,quelli che formavano il nucleo duro dei sopravissuti non legava con quelli che avrebbero fatto una particina o sarebbero morti,proprio come simbolo dell'unità sotto la morte e la guerra,na cazzata lo so,ma qualcuno si gasa su queste cose e fa bene!


Questo film l'ho visto nella versione lunga di 156 minuti,ma da bravo pirla ce l'ho nella sua versione corta.


Un film che è la summa del cinema e del pensiero del regista:in guerra serve solo una cosa:sopravvivere.Non conta il compagno,la patria,i grandi ideali,cerca di vivere pirla!


Il grande uno rosso è un reparto americano e noi seguiamo le sue avventure in Italia,Francia,Marocco,Cecoslovacchia.Attraverso la follia(una scena bellissima,disturbante,quasi mistica/surreale è girata in un manicomio.Scontro a fuoco tra soldati e deliri dei matti.Mitico!),la violenza,la sopravvivenza e la scoperta orrorifica dei campi di concentramento.


Non ci sono romanticismi di sorta e nessuna esagerazione pietosa per commuovere facilmente il pubblico,anche perchè se ne frega Fuller di commuovervi,vi vuole portare a fare la guerra e ci riesce.


Girato interamente in Israele,ahimè,è sicuramente uno dei maggiori successi del regista,presentato anche a Cannes.Il film è leggenda anche grazie a un cast perfetto dove però chiaramente svetta la leggenda di nome Lee Marvin,uomini e attori così non ci sono più.Solo tamarri da palestra ,sauna ,e una capatina alla Mucca pazza.Che mondo!





2)NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE(aka all'ovest niente di nuovo) di LEWIS MILLESTONE 1930





Non sono bravo in matematica,quanti anni avrà questo film?Facciamo 80?Bè,non li dimostra.


Tratto liberamente da un romanzo bellissimo di E.M.REMARQUE:niente di nuovo sul fronte occidentale,libro poi messo al rogo dai nazisti,il film narra la guerra con una fortissima vena di commozione,pietà,dolore,umanissima e proprio per questo spietata.C'è dolore vivo e palpitante in questo capolavoro.Non importa se a morire sono i crucchi tanto odiati da tutti,ma che alla fine sono solo ragazzi traviati dalla propaganda guerresca degli adulti.Il professore avrà un ruolo centrale nel mandare a morire i suoi giovani allievi.Un film e un libro che distruggono ogni retorica guerresca e guerrafondaia.


Un film senza speranza,che si conclude con una morte avvenuta nemmeno in battaglia,crudele e naturale visto il contesto.


Capolavoro dell'anti militarismo.Un doveroso regalo per la vostra vita da spettatori,la visione





1)LA CADUTA DI BERLINO di MIKHAIL CHIAURELI 1949



Ebbene si,tutta sta classifica solo per lodare e venerare il film della mia vita,l'oggetto mistico-rivoluzionario che insieme al libro di Losurdo :Stalin,leggenda nera,ha cambiato la mia prospettiva politica.Qui siamo nei paraggi del lovvamento più totale,radicale,assoluto,senza compromessi.Infatti manco a farlo apposta- o a posta,che io so'gnorante), è odiatissimo dalla critica libera,liberale,democratica e democretina di casa nostra.



Propaganda!Urlano i poveretti.Che però non ne vedono traccia assoluta in film ammmeregggani spacciati per action o altro-non faccio nomi che altrimenti una nota blogger de roma mi invia gli zombi a casa,ma hanno a che fare con un john e un arnold-insomma se dovessimo criticare solo la propaganda ditemi quale film si salva?



Io invece amo i film di regime e propaganda e ne ho visti anche di sistemi che sicuramente non tollero,(Joss L'ebreo o Camice nere),criticabilissimi eppure per me il cinema è anche questo:divulgazione,educazione,propaganda,per e delle masse.



Mi fa specie solo quella bastarda,quella che si nasconde,non ha il coraggio di mettersi a nudo .In poche parole quella ammmereggggana.





Cosa racconta questo splendido,straordinario,epico,spettacolare film di guerra,amore,morte,e vittoria?



Cose anche importanti,ad esempio?Che la sconfitta dei nazisti è sopratutto opera della gloriosa resistenza sovietica,del popolo stesso.della guerra patriottica.20 milioni di sovietici spirati per mano dell'invasore,eppure nessuno che si senta di dedicare una giornata alla memoria di queste vittime.Forse perchè non avevano la Palestina sulla coscienza da farsi perdonare.



Il film è uno struggente e potentissimo,gigantesco,omaggio a questo popolo ,al suo esercito,alla sua Guida:Josip Vessarionovic Dszusghavili:Stalin.



Nome che fa paura,fa tremare reazionari,democratici imperialisti e colonialisti, e la ciurma di comunisti improvvisati.Pensate che per qualche tempo ero pure un moderatissimo sostenitore del trockjismo,cose che capitano,ma che non rinnego.



Insomma la trama del film è la seguente:Aliosha è un operaio modello,uno stakonovista ,il quale grazie a un ottimo lavoro compiuto nella sua fabbrica riceve onori e anche la possibilità di visitare Stalin.Contento e motivato dalla sua fidanzata.Una vita semplice,rigorosa,e un ottimismo illimitato nel futuro.Mentre i due passeggiano tranquillamente però inizia il temibile bombardamento tedesco sulla SSSR.



Aliosha è ferito e finisce all'ospedale.Qui viene a sapere che la sua donna-l'unica proprietà privata intoccabile sopratutto in regime comunista,lo sappiano i borghesi della coppia aperta-è prigioniera dei tedeschi.Così si arruola nell'Armata Rossa e comincia la sua odissea guerresca con accenti decisamente epici che farebbero sembrare i cavallieri del fantasy e nispier dei coglionazzi della madonna.



In parallelo vediamo il declino di Hitler,le manovre del grassone Churchill,e la grande pazienza e strategia di Vessarionovic.



Il tutto chiaramente si conclude a Berlino dove dopo una ultima battaglia sanguinosa e assurda,i sovietici avranno la meglio tanto da issare dove sapete voi la bandiera rossa.



Nel mentre dei festeggiamenti,con un Stalin in versione pucciosa e buonista,Aliosha incontra la sua amata e finale in bellezza insomma.



Si,in Unione Sovietica hanno fatto film bellissimi,struggenti e centomiliardi di volte migliori di questo,ma chi se ne frega:la sua lucidissima,straordinaria,beltà epica,maestosa,possente,mi ha stregato e commosso.Cioè roba che dopo ti viene voglia di cantare l'inno sovietico per tutto il giorno!E l'ho fatto!^_^

mercoledì 15 febbraio 2012

YOU REALLY SHOULD SEE THIS?

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi72JOwUmMBNTO9GwM1bucfsLEACjzNCy5xKirxVFT93m5wV-S9hiatqNmqIR4QpSbXZFKPA7sQAYQjDMCdPoaQDUZ4Fe9dTD8eN0UTq1oX9eqJ-Z_M0jgk0I1KKdWXXwMUcuyZ4egzp6KX/s1600/should+1.jpeg





E qui ci trovate l'insegna di questa particolare iniziativa,assai valida e oserei dire geniale del mitico Elio,(http://houndolcettoentra.blogspot.com/),


Le regole?Ecchele






1) Essendo difficile scegliere un unico genere o filone cinematografico, non lo
si farà. Se ne possono scegliere 3, ed ogni giorno sarà dedicato ad un genere
diverso.
2) Ogni classifica dovrà contare solo ed esclusivamente 7 pellicole.
3) Il genere dovrà essere introdotto, brevemente o meno, e le scelte dovranno
essere giustificate, sì da rendere ulteriormente utili le singole classifiche








Ordunque comincerò parlando di un genere che per me è IL Cinema,quello dei ricordi in particolare.Piaceva ai nostri nonni,i nostri padri lo hanno sognato e giocato durante la loro infanzia post-bellica.Film che ha subito notevoli modificazioni:da canto patriottardo dei sani-per loro-valori americani a una rilettura amarissima,spietata,per nulla consolatoria.Ford,Peckinpah,il nostro Leone lo hanno portato ai massimi livelli.E poi Eastwood.Genere che parla di vendetta,orgoglio,onore.Di uomini soli nella polvere,di destini carogna ed eroi loro malgrado.Insomma sto parlando di :Western.Un genere che venero come quel cazzo di scimmia venera all'inizio di 2001 odissea nello spazio-del sopravvalutatissimo stanley kubrick..riuscirò ad avere 100 commenti di insulti da parte dei cinefili?-il monolite filosofale.Ripeto è CINEMA:grandi spazi,storie universali,un contenitore dove pur raccontando sempre le stesse cose si possono scrivere e riscrivere sempre la stessa cosa,ma in modo diverso.A me emoziona,mi fa ridere il sangue nelle vene.E sogno sempre di fare parte del mucchio selvaggio:CLINT EASTWOOD,KRIS KRISTOFFERSON,TOMAS MILIAN,CHARLES BRONSON,JAMES STEWART,GARY COOPER,e altri.


Quindi prendete il cinturone,controllate le pallottole e fatevi un giro all'ok corral,ci sarà da divertisti.








7)WINCHESTER 73 di ANTHONY MANN






Mann è stato un grande regista forse un po' sottovalutato in quanto ha diretto molti film western e di frontiera degni di nota.Aveva un suo tocco personale,una certa predisposizione per storie robuste e ben scritte
Questo film è uno dei suoi massimi capolavori e tra i western più belli e memorabili mai fatti.
Dodge City,si scomoda pure il leggendario-per gli americani -wyatt earp per una gara di tiro dove il premio finale consiste nel possesso di un Winchester 73,chiaramente il migliore fucile del mondo prima che arrivino altri 100 a esserlo, il fucile viene rubato al prode Jimmy Stewart il classico eroe da Dakota Brown il cattivo della storia. Dopodiche il fucile passa di mano in mano:un losco trafficante affarista con gli indiani, un capo indiano,uno sposo la cui moglie ovviamente si invaghisce del buon Stewart.
Il film ha una struttura circolare con l'arrivo del fucile nelle mani del protagonista,ha una trama assai ben scritta e interessante.
Davvero un grande western





6)UOMINI E COBRA di JOSEPH L.MANKIEWICZ (1970)





Un grande regista che ha diretto capolavori imperdibili come Giulio Cesare,Improvvisamente l'estate scorsa,nel 1970 dirige questo splendido western. Un film beffardamente cinico,spiazzante in certe trovate-bè parlo all'epoca-che unisce una sottile ironia a un ritratto pessimistico del genere umano.Il bandito Pitman Paris scappa con un ingente bottino che nasconde in una buca piena di serpenti.Elimina i complici e si gode una serata spensierata in un bordello.Qui però viene arrestato prima che riesca a recuperare i soldi.Il film diventa quindi una sorta di prison-movie in ambiente western.Il carcere è un posto infernale e l'uomo subisce le angherie dei detenuti,a loro volta vittime di un direttore tiranno.Giustizia è fatta il direttore cattivello viene ucciso,arriva al suo posto un vero democratico,umano,uno onesto e buono.Lo sceriffo Lopeman. Nel clima più disteso e rispettoso del genere umano,il bandito fetente Pitman riesce a farsi amici alcuni poveri diavoli,banditi e violenti,ma un po' fessi se si fidano di quel gran bastardo.Lui alimenta sfruttando questi suoi "amici" una sorta di ribellione per scappare e prendere i soldi.Elimina quei fessi,crede di avercela fatta,ma...


Non vincono i buoni ,perchè dietro al buono e democratico si nasconde un figlio di puttana.Non puoi fidarti di nessuno e vattelo a pija ...Un grande spettacolo,oltre due ore di film memorabile.Kirk Douglas è perfetto nel ruolo di Pitman Paris,giganteggia sornione Henry Fonda nel ruolo del direttore di carcere finto buono.





5)L'ULTIMO APACHE di ROBERT ALDRICH.(1954)





Conoscete Robert Aldrich,vero?Lo idolatrate come il regista cazzuto con i controcazzi termonucleari degli anni 50 e 60,vero?Dedicherò un Atto d'Amore a questo regista perchè per me è davvero fondamentale e insostituibile.Feroce,irriverente,amarissimo,una sorta di fratello del grande Sam Peckinpah.


Uno che parlava di america,ma nel senso non patriottardo di un john wayne qualunque-c'è bisogno di dire che detesto assolutamente e totalmente john wayne?-ma con rabbia,forza,passione,cinismo e violenza.Tanta violenza.


Il film nella sua breve durata è la storia esaltante di un guerriero Apache che non vuole rassegnarsi alla sconfitta del suo popolo.Caduto Geronimo,ormai si prepara la segregazione nelle riserve dei veri e autentici proprietari degli Stati Uniti e non quella banda di bastardi che avrebbero poi imposto in tutto il mondo la loro presenza pestifera con armi e ipocrisia istituzionalizzata.


Massai,questo il suo nome continua nella lotta e viene braccato dall'esercito.Qui dovrà vedersela con un altro indiano,la guida,che è passato dalla parte degli americani.Proprio mentre per lui si mette male,avviene un fatto che cambierà per sempre la sua vita.


Un film che sta dalla parte degli sconfitti ,ma senza retorica piagnona,solo con la grande dignità tipica del cinema davvero ben fatto e delle storie incise nella pietra della leggenda.Burt Lancaster è magnifico nella parte di Massai,l'altro indiano quello che sta con i bianchi è un "esordiente "


Charles Buchinski,cioè Charles Bronson.Nella versione originale,fortissimamente voluta da Aldrich, Massai moriva ucciso dall'indiano traditore.Alla produzione non piacque affatto e si decise per un finale "ottimista"che in effetti stona con la pellicola,ma vi dico:è un bellissimo film,guardatelo!





4)QUIEN SABE? di DAMIANO DAMIANI 1966





Il genere spaghetti western,vale un capitolo a parte e infatti l'avrà in altri tempi e modalità,diciamo solo che ha dato vita a grandissime perle di assoluta bellezza e non solo per mano di registi come Leone,ma anche Corbucci,Fulci,Valerii,e tanti altri


Segnalo questo capolavoro di Damiani per un motivo:sono un militante comunista,seppure in questo momento senza partito purtroppo,ma pur sempre comunista e rivoluzionario lo rimango,devo forse non mettere in lista il primo film a parlare della rivoluzione messicana e dalla messinscena così esaltante,trascinante,si se doveste vedere questo film con me avreste a disposizione un doppio spettacolo:quello sublime del film e quello fanatico e ridicolo mio .Che pontifico manco fossi Celentano sulla bellezza rivoluzionaria e poi mi lascio in insulti pesantissimi all'americano fregato nel finale.Si,sono uno stalinista un po' infantile okkeio?


Il film in questione è un meraviglioso spaghetti western,narra la storia di Bill un sicario pagato per uccidere un generale rivoluzionario messicano.L'americano si imbatte in una banda di rivoluzionari guidati da El Chuncho,capisce che può abilmente sfruttarli in quanto essi lavorano per quel militare che lui deve ammazzare.Con inganno e ipocrisia si fa amico il messicano.Vivranno mille avventure dove diventa sempre più chiaro come per uno sia solo lavoro e denaro,mentre l'altro è un uomo che vive e lotta per un grande e glorioso ideale.Il finale è perfetto ed è una vera lezione politica.Non comprare il pane,con i pochi soldi a disposizione,ma dinamite!


Grandissimo film che a mio avviso è molto più di una semplice storia western è un vero trattato politico sul tema della rivoluzione,i tempi erano quelli dopotutto.Oggi se dovessero farlo il messicano ribelle tiferebbe america e vorrebbe dialogare pacificamente a lungo con i contro rivoluzionari.


Splendido Gian Maria Volontè,eccellente Lou Castel,e leggendario Klaus Kinski il frate mitra della situazione.





3)SIERRA CHARIBA di SAM PECKINPAH 1964





I grandi si riconoscono subito,chiaro che uno il quale ti mette in scena codesto film non possa fare altro che donarti capolavori assoluti come Il Mucchio Selvaggio o Pat Garret e Billy The Kid.


Il film mette in luce già la caparbietà e la poetica di un leggendario Autore,un uomo compilcato e non facile.Tanto che l'industria cinematografica hollywoodiana ha massacrato clamorosamente questo film.In origine dalla durata di oltre 4 ore e poi diventato di due ore più o meno.Manca la violenza,il pessimismo radicale,la forza tipica dei film di Sam-basti pensare che lui voleva un finale in cui morivano tutti,tranne il personaggio di Tim Ryan.


La pellicola è la storia di una caccia spietata a un indiano pericolosissimo che con i suoi uomini ha massacrato dei coloni e rapito i bambini.


Il maggiore Dundee si trova costretto a rincorrere il pellerossa con pochissimi uomini del suo esercito nordista,così si affida a un gruppo di prigionieri di guerra sudisti e delinquenti comuni.





Il film pur maltrattato è un piccolo,grande,capolavoro,con grandi interpretazioni da parte del cast,Charlton Heston e sopratutto Richard Harris nel ruolo del maggiore sudista prigioniero dei nordisti.


Le radici della leggenda.





2)MEZZOGIORNO DI FUOCO di FRED ZINNEMAN





Lo sceriffo Kane è ben visto dai cittadini del suo villaggio,ha una moglie quaqquera che lo ama moltissimo,insomma non ha nulla che valga la pena lamentarsi.Purtroppo la sua vita cambia quando arriva un telegramma che lo informa dell'arrivo in città di Frank Miller,non il fumettista purtroppo,ma un suo acerrimo nemico.E non viene per farsi una birra,eh?


In città scoppia il terrore e uno ad uno lasciano solo lo sceriffo.





Film bellissimo che nobilita il genere attraverso un'accurata indagine psicologica e arrivando a evidenziare l'ipocrisia e vigliaccheria dei bravi cittadini di fronte al pericolo.Forse questo è dovuto al fatto che il co-sceneggiatore e produttore Carl Foreman era nella lista nera dei fottuti macchartisti.


Un film in un certo senso straziante che il regista ebreo-austriaco poco avezzo al genere mette bene in evidenza,esaltando la parte delle psicologie e delle relazioni umane


Un capolavoro senza tempo.





1)IL TEXANO DAGLI OCCHI DI GHIACCIO di CLINT EASTWOOD. (1976)



Poteva mancare un film di Clint Eastwood?No.Faccio fatica anche a trovare le parole giuste per scrivere qualcosa su questo straordinario uomo di cinema,anzi per me lui è Cinema in modo limpido,assoluto,un Autore che fa pellicole profonde e umanissime ,seppure con la sua visione di umanità Penso sia impossibile detestarlo a fondo o ignorarlo,perchè almeno cinque capolavori assoluti li ha diretti.


Questo film è il suo western migliore?Non saprei.Però è quello che rivedo con maggior piacere.


Josey è un contadino che lavora duramente per mantenere la famiglia.La guerra di secessione è già scoppiata,ma lui non vuole averne nulla a che fare.Cerca solo di vivere e sopravvivere con la sua famiglia:una moglie e un bambino,insomma una famiglia di quelle antiche ok?


Un giorno alcuni soldati nordisti gli massacrano la famiglia.Lui si unisce,suo malgrado alle truppe sudiste,dove diventa un eroe.Persa la guerra si unisce a una banda di ribelli che rifiuta di arrendersi.Diventa un bandito ricercatissimo.


Con una subdola trappola i nordisti fanno fuori i ribelli,ma lui sopravvive.Scappa con un giovane,ferito gravemente .Josey non l'abbandona e cerca una via di libertà.Braccati da due carogne,come sono i cacciatori di taglia,li eliminano,ma il fanciullo muore


Josey continua la sua fuga formandosi una famiglia alternativi di derelitti,di sconfitti,emarginati,ma non piagnucolosi e bisognosi dell'ipocrita mano dei borghesi.


Una splendida ballata sudista ,epica e amarissima.A suo modo un canto funebre e di tiepida speranza ,una riflessione sulla violenza come unica via della storia e della Storia.Magnifico!



martedì 14 febbraio 2012

DOGVILLE di LARS VON TRIER

Salve a tutti,
Mi chiamo Tony Gatlif,e sono qui perchè il commissario del popolo Davide Viganò,vuole che mi presenti a tutti voi.
Si...ehm..Cosa dicevo?Si,mi chiamo Tony Gatlif e sono il direttore responsabile del supermarket folklorismo-etnico per fighetti borghesi.Un prodottino sbarazzino,leggerino,che vendo alla gente come cinema d'autore.Mi è andata bene,fino a quando il mai fin troppo lodatissimo commissario del popolo Viganò,ha deciso che il cinema d'autore non debba essere gestito da qualche borghesuccio-uccio-uccio che fa filmettini-ini-ini,con quintali di stronzate per occidentali liberal.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è la mia opera Exils,definita dall'amatissimo commissario del popolo :una cagata pazzesca.
Vuoi il frichettone parigino di origine algerina che vuol tornare in patria per ritrovare le origini?Eccolo!Fighetto stile centro sociale del parioli,eh?Ah,devo essere ancora più autoriale e cool ecco allora la zoccoletta di origine araba,e io per farti capire che è una zoccoletta solo per voi repressi della minchia ,che faccio?Una lunga e inutile scena di danza dove ella si dimena da sola e poi ci metto un po' di sesso..scandalo!E stai zitto Macqueen che poi er comissario te fa er culo pure a te e al tuo sceim.Si,perchè il sesso come motore di libertà dei corpi desiderant..OOOOOHHHHH CAZZO L'HO DETTO! No,pietà commissario!Pietà,giuro che non volevo dire una cazzata stile frichettoni da brera anni 70!
Insomma mi chiamo Tony,faccio film che si spacciano per autoriali perchè voi testine di vitello che parlate di cinema d'essai non capite un cazzo di cinema d'essai.Vorrei vedere quanti di voi hanno mai visto l'ora del lupo,ad esempio.I miei son prodotti folkloristici tipo il commercio equo-solidale che piacciono alle fanciulline tardo hippy.Non diventano mai Storia e Cinema,e concordo con il commissario quando mi ha condannato con l'accusa di essere un kusturica di serie z.Ho anche diretto un film,transilvania,con ..ehm...lo devo dire?No,cioè compagni non è che poi mi abbandonate in Siberia,eh?Ah,ok..allora lo dico:ho fatto un film con Morgan e Asia Argento.Oh mon dieu!

Vabbè,vabbè,Tony,concludi va...

Si,ecco.Compagni e compagne,cittadini e cittadine,io clandestino nel mondo del cinema,e sopratutto del cinema d'autore mi autodenuncio e vi consiglio la visione del film di cui parleremo qui sotto
LUNGA VITA AL CINEMA D'AUTORE,LUNGHISSIMA AGLI AUTORI




Dancer in the dark fu un successo clamoroso e meritatissimo.Il linguaggio visivo d'autore,la riflessione amarissima sull'arte come menzogna e sogno,un pessimismo feroce,un grandissimo film insomma,almeno che per grande film voi intendiate Et o Alien contro predator,ecco questo dancer è una figatissima figata nel mondo delle figate con la erre moscia,ok?
Cosa succede?Hollywood calling,altro che London!Quelli se tu dovessi sbancare i botteghini con un film su Stalin,ti chiamano a lavorare per loro.Pensano:oh,siamo Hollywood e che cazzo!Questo mo fa l'intellettuale e poi noi lo trasformiamo in un coglionazzo come se fosse nato yankee,tha's right boyz?Tanti si sono persi nel fantastico mondo hollywoodiano,tanti.Girano robette,vanno a far l'ammmeregggano de noantri.Succede.
Invece un genio del male come il-sguardo innamorato,voce melodiosa,cuore in subbuglio-LARS,che ti combina?Mette in scena quella che dovrebbe essere la prima parte di una nuova trilogia.Su cosa?Sull'America.E non parlandone in modo tenero,infantile,come piace moltissimo anche da noi.Che ho,mi raccomando non facciamo anti americanismo d'accatto.Cioè,bene anti intellettualismo,anti moralismo,anti comunismo,ma non toccateci gli AMMMMEREGGGGANI.
Così scrive uno dei più bei film in assoluto nel vasto mondo del cinema d'autore,quello che fa capire a tutti che una cosa è Gatlif e un'altra Kusturica,ad esempio.Lars von Trier non è persona e cineasta che debba piacere e far simpatia,è sicuramente un uomo di cinema,ne sa moltissimo e ci vive/gioca-ma senza scherzare- con esso e con i suoi spettatori.Ripeto:I SUOI SPETTATORI.
Piacere a tutti è la malattia degli insicuri,dei mediocri,dei paraculi,non certamente di un autore.Faccio questo,vi interessa?Non:caro pubblico che vuoi vedere?A du chiappe e 'na tetta rifatta al tavolo numero 7,prego eccola qua!
Questa mentalità mi offende assai,si è vero non lavoro nel mondo del cinema e l'ho pure scritto diverse volte.Quindi comprendo che con 'na chiappa e due tette ci campano famiglie.Ma non è colpa mia se le panchine sono piene di gente che sta male,come direbbe Battiato.Quindi rispetto per le maestranze,ma dal cinema come spettatore me ne frego il cazzo del film per tutti i palati.Ok?
Quindi cosa combina Lars?Non ha forse inventato il Dogma?Massimo e totale realismo nella messinscena?Telecamera a mano,luce naturale,niente musiche,insomma tante belle cose per risparmiare sul pagamento dei collaboratori!-diavolaccio-si insomma l'unica cosa davvero rivoluzionaria e degna di nota degli anni 90.
Bè,lui ribalta completamente e totalmente ogni cosa e porta sullo schermo un Libro per Immagini.Un grande magazzino,i gessetti per delineare il confine delle case,qualche panca e mobiletto per far capire che sia una casa.Alberi disegnati,e anche il cane tratteggiato con il gesso per terra.
Come se tu vedessi un'opera e le raffigurazioni minimali di una prova teatrale o gli schizzi di disegni di un libro.
Infatti questo magnifico e splendido film è diviso in capitoli,come l'insuperabile Onde del Destino.
Tutti noi,a parte quelli che reputano ET il massimo capolavoro del cinema moderno,consideriamo Von Trier un regista degno dell'Olimpo dei registi.Tuttavia io vorrei soffermarmi sulla grande bravura di Lars come sceneggiatore.Le sue storie sono davvero splendide,scritte benissimo,con ottimi dialoghi e personaggi memorabili.E non scrive o dirige remake,ok?
La storia di Dogville è di grande impatto e di una potenza feroce che esplode durante la parte finale del film e si placa con la sacrosanta vendetta contro quei bastardi,fottuti,campagnoli yankee.

Thomas Edison jr,vive a Dogville piccolissimo villaggio perso nelle montagne americane.Lui ha velleità artistiche e dietro la sua aria intellettuale nasconde debolezze e vigliaccherie davvero ignobili.Tuttavia cerca spesso di far riflettere i suoi cittadini sulla natura umana,attraverso una serie di incontri-comizi che tiene nella vecchia chiesa abbandonata.
Un giorno arriva una misteriosa fanciulla:Grace.Fugge da qualcuno di molto pericoloso e Tom la protegge nascondendola in miniera.
All'inizio i cittadini sono un po' dubbiosi,ma la perseveranza di Thomas per far rimanere la giovane donna,porta il villaggio a darle massima fiducia.
Lei così si rende utile aiutando in moltissimi modi la gente del posto e tutto sembra filare liscio.
Poi a seguito di alcuni volantini messi dalla polizia e per altre questioni minori,Grace finisce piano piano per diventare la schiava oppressa e sfruttata dalla comunità.Che culmina con un tentativo di fuga finito male e di accusa di furto anche per colpa di un sempre più squallido e ipocrita Thomas
Lei finisce incatenata e violentata dagli uomini,le donne e i bambini la tormentano.Usando dosi enormi di ipocrisia per farle credere che sia lei a meritarsi quel tipo di schiavismo.
Fino a quando scoppierà la vendetta e sta parte a me gasa assai!

Questo è film d'autore,cinema che vuol essere un momento di sollievo per chi non ama le cazzatone a uso e consumo delle masse amorfe,che non si diverte con Brizzi,con maghi e principesse,o tipi in calzamaglia.Si,è il mio occhialutissimo e cviticissimo identikit.Poi gli altri possono amare questo capolavoro e anche il fantasy,eh?

Il film quindi è una spettacolare e lucidissima denuncia contro il sistema america.Usando metafore e allegorie,sottotesti,usando una scrittura brillantissima,profonda,e una regia innovativa.Quasi tre ore di film che sono una delizia infinita.

Esso è anche un attacco a un certo intellettualismo imbelle,umanitario,filosofico,vigliacchetto che parla di Uomini ed essere umani,ma poi li tradisce nel suo comportamente reale.
Sopratutto è una discesa agli inferi,un film crudele e feroce,con un bellissimo finale di sangue e vendetta.La responsabilità del gesto e delle parole,la punizione per il male che si infligge agli altri e sopratutto a chi è in difficoltà,debole.Un'accusa violentissima contro l'essere umano del mondo occidentale e della sua cultura,dove alla fine non per niente rimane vivo solo uno splendido cane.

L'opera vanta un grande cast:ottima la Kidman,poi ci sono Ben Gazzara- l'uomo che non vuol accettare la cecità e che poi palpeggia un po' troppo Grace-James Caan-appare alla fine ed è grande come al solito-Paul Bettamy,John Hurt,il danesone de le onde del destino,insomma una grande compagnia di attori e attrici per un film assolutamente riuscito.