domenica 19 agosto 2012

BULLET IN THE HEAD di JOHN WOO

Si può usare un genere per raccontare una grande storia,un amarissimo e titanico racconto di formazione e morte?Si può fare action spettacolare e avvincente senza scadere nelle tamarrate rozze e imbecilli che ultimamente vengono pure lodate perchè c'avevamo 12 anni o meno e sai che fighi gli anni 80?Certo che si può.Quello che lo spettatore deve esigere sono due cose.una critica severa,mai popolana,ruffiana,finto proletaria,ma il contrario.Per la sua formazione di spettatoree, e delle belle storie da vedere.Scritte decentemente,con personaggi che seppure legati alle regole e agli stereotipi sappiano però coinvolgere,farti provare empatia per loro e le loro vicissitudini.Cinema classico,rigoroso,tradizionale,mica chiediamo per forza l'originalità e men che meno l'alternativismo che domina di questi tempi.




Un film d'azione è pure sempre una pellicola e non merita di mortificare l'intelligenza umana più del dovuto o di essere sgangherata e tamarra.Le spacconate fiere di esserlo valgono pochissimo,in un mondo giusto e sano,cioè quello dominato dalle mie regole.



In questo film il regista di Hong Kong raggiunge livelli altissimi e lirici di melodramma unito all'azione violenta coreografata che egli ha reso un vero e proprio stile artistico.



Tre amici nel 1967,vivono in un quartiere popolare.Sognano,si innamorano,vorrebbero vivere meglio.Uno di loro si sposa,ma un suo amico Frankie se la vede brutta con un tizio loro nemico:Ringo.La vendetta degli amici purtroppo si conclude in omicidio.Scappano in Vietnam dove conoscono l'orrore della guerra e della violenza.Qui però,uno dei tre :Tom,impazzisce per l'oro e il potere economico ,tanto da tradire gli amici.



Una ballata di morte,tradimento,sconfitta totale delle speranze e illusioni giovanili,del crollo dell'amicizia che non resiste all'interesse bieco e squallido del denaro.Uno struggente capolavoro,forse la vetta artistica di Woo,se non fosse per la scena del campo di concentramento troppo derivativa e troppo rozza nella sua propaganda ammmmeregggana-con tanto di arrivano i nostri-ma questo è una piccola caduta di tono che nulla toglie alla grande emozione ,alla commozione profonda,al dolore sincero che si avverte quando guardiamo questo magnifico film

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