martedì 28 agosto 2012

MANHUNTER di MICHEAL MANN

Esiste un periodo della nostra vita ,legato al passaggio tra infanzia e pubertà,in cui ci troviamo in una sorta di nuovo animismo primitivo.Forse il nostro es è incasinato con le pratiche :maturità,responsabilità,e cerca di contraffare i documenti.Per farci rimanere sempre giovani,bambini.Stupidi.
Tuttavia in quel momento esatto emergono,non in tutti solo nei migliori e più intelligenti,certe zone d'ombra,di disagio,di malessere.Puoi dire:esistenzialismo?No,una sua versione più scorticante e dolorosa,terrena:immedesimazione.Trovi sullo schermo,sulle scene ,qualcuno che ti potrebbe essere amico,se non tu stesso.Vedevo Woody Allen e mi guardavo come in uno specchio:sono questo.Guardavo Clint Eastwood e pensavo:vorrei essere questo.O anche il buon Arnold,ma non gli altri tamarroni con i loro film fatti da e per oligofrenici.
Poi una sera ,appena finito di fare i compiti mi imbatto in quello che è diventato un Mito,di cristallo e uragano.La violenza e il desiderio totale e totalizzante di amore,ma non quello Grande Eterno,quello quotidiano.Dove anche una mano che accarezza una tigre che dorme,dice moltissime cose che 1000 LOVE STORY non diranno mai.L'amore brucia gli invisibili,quelli che non son nemmeno talmente cool da essere dei poveracci tossici emarginati e poverini salviamoli,no cari miei!Parlo di quelli che sfiorate ogni giorno,senza che essi lascino un ricordo.Esattamente come Francis,gli amici lo chiamano Dente di fata-si vocifera che sia un errore di tradizione dall'originale che sarebbe Tooth Fairy che dovrebbe essere Fatina dei denti-e io da quel momento ho compreso che c'era spazio anche per altri.Non solo brillanti e nevrotici intellettuali-cosa che poi son diventato con successo del tutto personale,perchè inspiegabilmente gli altri mi considerano il solito pirla ^_^-o duri che non chiedono mai,ma anche la violenza e il desiderio di fare male per imporre una propria sottile e tagliente disperazione.
Si,Francis è l'assassino.Si,è quello che i poveri di spirito e intrappolati nel semplicismo chiamerebbero il Cattivo...Cattivo?Uno che porta sullo schermo l'amore totale,profondo,sussurrato,in punta di piedi,ma così indimenticabile.Una persona dotata di appena un po' di sensibilità non può rimanere indifferente a codesta bellezza devastante,alla purezza assolutista e totalitaria dell'amore per Dente di Fata.Come provocare forte commozione senza ricattare facilmente lo spettatore.Ecco,il rapporto alto e nobile che dovrebbe esserci sempre fra noi che vediamo e quelli che fanno cinema.Queste cose non capitano con i mestieranti,i quali vengono fatti passare per salvatori del cinema,ma è una panzanata che piace dire tanto per dir qualcosa:"fa caldo oggi","i negri hanno il ritmo nel sangue","i mestieranti hanno salvato il cinema".Nell'immediato,forse,ma a furia di film inguardabili,girati in fretta e furia per far i danè,oppure come robaccia da studio alla fine ha impoverito la cinematografia,anche perchè hanno smesso di incassare. Vogliamo specificare come si è rovinato il nostro cinema?Grazie ai coglioni che hanno cominciato a riempire il mercato di filmacci di genere:western,polizieschi,mitologici,horror.Sono stati i mestieranti a farci guadagnare,ma anche a farci perdere.Questa la verità,imparatela e fatala conoscere ai vostri figli.Lo dice Zio Davide
Micheal Mann:solo un pirla potrebbe vederlo come un semplice regista di ottimi film di genere.Mann è il Cinema autoriale che usa un genere al massimo delle sue potenzialità artistiche.Porta il sublime e l'estetica gelida,tagliente,urticante dove altri andrebbero piatti e trucidi.Con pochi tratti descrive personaggi complessi e completi senza disperdersi in troppi intimismi e parole,ma anche trasformando lo stereotipo in qualcosa di vivo,palpitante,credibile

Manhunter, lo sapete tutti,è tratto da un romanzo di Thomas Harris:il delitto della terza luna-RED DRAGON,in originale-moltissimi lo conoscono perchè in questa opera,sia letteraria che cinematografica-appare Hannibal Lecter,che per volere di Mann nel film si chiamerà Lektor.Personaggio poi ampiamente sputtanato,dal pessimo Hannibal in avanti.
Racconta la storia di Will Grahm abilissimo agente federale che ha il potere di comprendere i folli,serial killers e mostri umani che popolano le nostre civiltà poco civili.L'ultima volta è uscito a pezzi,ma deve tornare di nuovo in azione per fermare Dente di fata ,un pazzo che stermina intere famiglie ,solo quando arriva la luna piena.Potrebbe essere raccontata così ,questa storia.Niente di nuovo,ma infatti..Eppure è una sorpresa continuaa,una gioia macabra e decadente,una ballata d'amore suonata da un 'orchestra diretta dalla Morte..Capite cosa intendo?Il cervello vi va in fumo?Fate così:andate a vedere una roba con Van Damme e poi tornate eh?
Dente di Fata cerca il suo posto nel mondo,la sua riconoscibilità affettiva,nella megalomania suprema:quella di togliere la vita.Meccanicamente egli porta il suo spettacolo-mette le vittime in cerchio affinchè ammirino la sua trasformazione-nelle case degli americani.Scelti guardando i filmati delle loro vite,desiderando di far parte di quel mondo così normale,perfetto,a portata di mano,ma che lo respinge totalmente.E io sto con  lui.Ne comprendo il dolore e la voglia infantile,tenerissima di essere "normale".Dicevo all'inizio del post:Dente di Fata,come il serial killer impersonato da Bob Hoskins in Il viaggio di Felicita,o il Cesar di Bedtime,è una grandissima figura di fondamentale importanza per me ,come spettatore e non solo.Non ricorrono al pietismo,buonismo d'accatto per commuovere le masse,ma nemmeno al cattivismo di merda per eccitare i fighetti di sta cippa.Sono Esseri Umani portatori di morte,ma ESSERI UMANI.
Tanto che quando Francis si innamora della non vedente ne capiamo le sue potenzialità come uomo,potrebbe vivere normalmente,essere marito,padre,un buon amico o collega.Poi la mazzata finale,uno dei finali più atroci,disperati,crudeli,spiazzanti senza che vi sia nulla di nuovo sullo schermo.La caduta di un dio,del drago rosso,e dell'uomo :francis.Per mano di un angelo borderline,uomo solo che annaspa tra l'inferno e la quiete che è Graham
Mann secondo me offre una versione migliore anche del romanzo.Film notturno,apocalittico,eppure labile la luce di una speranza si vede nel finale ,a casa,in famiglia,per Graham.Però è solo un'illusione per me:l'ombra di Francis,della sua grandezza sovrasta ogni cosa.
Indimenticabile,leggendario,capolavoro.Cazzo va venerato come un fottuto dio di fine del mondo e inzio di una nuova era dove gli Antichi risorgono dalle nostre macerie di disamore,follia,orrore

2 commenti:

hetschaap ha detto...

Adoro Mann e questo è davvero uno dei suoi film migliori. Ha una potenza visiva totale!

babordo76 ha detto...

si,potenza visiva e il mitico Dente di Fata,mi commuovo come un fanciullino per la scena della tigre eh!^_^