sabato 14 aprile 2012

IN LINEA CON L'ASSASSINO di JOEL SCHUMACHER

Ci sono personaggi,nel mondo del cinema,che non hanno la fama e la riconoscenza dovuta da parte degli spettatori e della critica.Poi ci sono quelli che sono noti ,se ne parla tra affezionati e appassionati.Tra affezionati e appassionati,però.
Prendi Larry Cohen,per me uno di quelli che meriterebbero un minuto di applauso e un tappeto rosso ogni volta che lo si nomini.Regista e sceneggiatore di decine e decine di pellicole di genere,le quali però hanno sempre qualcosa di più.Lo disse anche lui che non è mai stato interessato alle sole frattaglie e allo spavento immediato del disgusto,con le sue opere cerca di dirci qualcosa su noi e la società.Usando il genere,chiaramente.Per cui nessun trattato troppo complesso,ma qualcosa che ti dia l'idea ,uno spunto di riflessione.
Ora prendi questo film del 2002 diretto da un buon mestierante ,il quale ha diretto film decenti e immonde cazzatone,prodotto da David Zucker -tra gli altri-notissimo per dirigere film demenziali.Questo film è un dannato statuto della teoria cinematografica su come girare un thriller non scontato,banale,di come creare tensione continua con pochi mezzi.

Stu Shepard è un arrogante pubblicitario:vanesio,mascalzone,arrogante,vanesio.L'uomo di successo della nostra decadente società in caduta libera.Per telefonare a una ragazza ingenua che lui cerca di farsi,rimane intrappolato in una cabina telefonica sotto la minaccia di un killer.Pellicola che sarebbe dovuta andare in scena negli anni 60 per mano di Hitchcock,su proposta di Cohen,tuttavia non venen in mente a loro una trama abbastanza forte e quindi abbandonarono l'idea.Ripresa negli anni 90  e girata quasi dieci anni dopo.Il film si svolge in tempo reale-cioè i minuti che noi passiamo a vedere la pellicola,essa è stata girata-tenendo conto di alcuni ritocchi per scene secondarie.

Io penso che sia davvero un ottimo film perchè oltre alla tensione ,ti porta a partecipare per i protagonisti.Stu è uno stronzo e merita tutto il male possibile,quindi noi stiamo con il killer,ma quando l'uomo crolla ,la pietà scoppia improvvisa.Ti spinge a pensare cosa faresti in una situazione di totale smarrimento,abbandono,solitudine,come quella che tocca al povero Shepard.E la risposta non è mai quella.Perchè il killer ha dannatamente ragione.O forse no.

Bè,non vi rimane che guardarlo e non rispondete quando suona il telefono!^_^

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