mercoledì 11 aprile 2012

NON CI RESTA CHE PIANGERE DI MASSIMO TROISI E ROBERTO BENIGNI

Il titolo ti potrebbe far pensare a un documentario sulla condizione delle masse meno abbienti nei tempi della monarchia capitalista.Se non fosse che pure le nostre lacrime sono di loro proprietà,anche quelle napulitane veramente false.
Invece ci troviamo al cospetto di una delle migliori commedie mai fatte nel nostro paese ,un vero cult movie che ha passato gli anni 80 per diventare un solido esempio sul come fare un film divertente,ma non scemo.Esempio chiaramente non seguito dai commedianti attuali,visto che ormai il genere è ampiamente in declino.
Scritto-con Giuseppe Bertolucci- diretto e interpretato da Massimo Troisi e Roberto Benigni,fu il maggior incasso della stagione 84/85.Uscita una versione in dvd con finale alternativo,ma il finale con Leonardo che inventa il treno per me è magnifico!
In effetti quello che cambia è il rapporto tra i due uomini e Astriaha la ragazza spagnola .In quanto Saverio,Benigni,si innamora della fanciulla che preferisce Mario,(Troisi),il che porterà a una litigata tra i due che si conclude sulla spiaggia dove scoprono che Colombo è partito.Benigni dirà che voleva fermare il navigatore perchè il fidanzato della sorella è ammmeregggano.
Nella versione che ho io questa battuta c'è,come la spiegazione che la sorella continua a dire Ok!,è saltata la storiella sentimentale che a mio avviso non aggiunge nulla.
Quanto pare i tempi lavorativi sono stati abbastanza lunghi perchè il duo non riusciva a trovare una vera idea decente.Fino a presentarsi con lo spunto geniale del medioevo e fermare Cristoforo Colombo.Si dice che fra gli altri dovesse pure comparire Marco Messeri nel ruolo di Savonarola,taglito come tantissimo altro materiale.Tuttavia credo che la versione "normale" sia talmente bella e riuscita che non valga la pena aggiungere altro.Psicosi dei tempi nostri:aggiungere.Colpa degli ammmmeregggani e delle loro orribili pizze giganti.
La trama è notissima:Saveria,maestro elementare,Mario,bidello,sono grandi amici.Tanto che il maestro vede nel giovane campano il marito ideale per sua sorella.Costretti a tagliare per i boschi onde evitare una sosta forzata al casello ferroviario,i due imboccano una stradina sconosciuta ad entrambi.Per rifugiarsi da un temporale chiedono di passare una notte in una locanda.Si sveglieranno nel 1492.
Parecchie sono le scene leggendarie di questo film:la lettera a Savonarola-omaggio a Totò e Peppino-la lezione a Leonardo Da Vinci,le canzoni dei beatless e di modugno che Troisi canta alla giovane Sandrelli.Tra gli interpreti mi piace ricordare il grande Carlo Monni,presenza fissa e insostituibile in certe commedie.

Se mai dovessi scegliere un film per genere e per decennio da consegnare ai figli dei nostri figli,sceglierei anche questa bellissima commedia.Sentendo la mancanza fortissima di quel Benigni e di quel Troisi.

2 commenti:

hetschaap ha detto...

Io adoro letteralmente questo film! Lo so a memoria eppure, ogni volta che passa da qualche parte, non riesco a resistere e lo devo vedere per l'ennesima volta. La lettera a Savonarola, per me, è il top della comicità! Ma anche il tormentone della Parisina che vuole più bene a Mario che a Saverio è fantastico!

babordo76 ha detto...

è un capolavoro,vuoi mettere la lezione a da vinci?