Arriva dicembre, e per ogni cinefilo che si rispetti è tempo di classifica . E per altri cinefili è tempo di criticar le classifiche. Diamo a costoro delle brioche, per cortesia! Solitamente non è difficile stilare un certo numero di film che si sono fatti amare durante un'annata cinematografica. Anche perché se dovessimo valutare quella precedente, erano così pochi che ci stavano in un post unico. Questa volta è più difficile, complessa, complicata. Perché durante codesto anno sono usciti film bellissimi come se non ci fosse un domani, frase sbarazzina e giovanilistica che mi serve a catturare l'attenzione dei più giovani tra i lettori e lettrici, sicché ho deciso di dividere in due una lunghissima lista di titoli. Non solo per un motivo di troppi films, ma anche per un altro e ben più nobile: codesto anno è stato davvero d'oro per il cinema nazionale. Certo i soliti detrattori e disfattisti avranno da ridire, ma non li conto nemmeno.Io invece reputo che in questi ultimi anni, visti anche i riconoscimenti nei vari festivals e nell'attenzione della stampa e di certo pubblico, non si possa che esser felici per come vadano le cose. Si fanno opere degne di nota, abbiamo almeno una manciata di registi tra gli affermati e le promesse che si fanno amare e rispettare, anche e sopratutto fuori dai confini nazionali. Ma si sa: l'italiano medio rosica per il successo altrui e i musichi falliti, di gucciniana memoria, non possono che esser in prima fila a dar giudizi figli della loro rabbia, non certo di amore per il cinema
Tifi per il cinema italiano, questo è male. Non direi: il tifo positivo di chi è felice di veder ottime cose, e quindi fa sana propaganda alle cose belle è sano e va fatto spesso. In tutti i campi. Poi , sai, volente o no: sono italiano e mi fa piacere quando la mia nazione fa qualcosa di buono. E non solo nel cinema.
Detto questo, non posso fare altro che lasciarvi a questi titoli. Non è una vera e propria classifica tipo al numero uno e così via. Sono dei films. Poi voi metteteli nel posto che più vi garba, metteteli voi i numeri dall'uno a fino quando non troverò altro.
Se mi rammento a fine settimana quella dei film stranieri. E ricordate: vi amo, o gente che state in questo bar. Anche se scrivete quotidianamente delle cazzate, vi amo in quanto esseri umani come me. Peace and love,eh! ( siamo a Natale)
HUNGRY HEARTS- SAVERIO COSTANZO
Opera durissima, angosciante e angosciosa, che narra la discesa nella follia di una coppia, causa certe idee della giovane donna. Ma sono le idee a esser pericolose, o sono solo la scusa per scatenare una malessere profondo? L'amore basta per salvarsi? L'isolamento dal resto del mondo convincendosi che si possa superare un problema da soli, è giusto o no? La seconda risposta è quella che doveste dare
Film straziante, struggente, apparentemente freddo e invece devastante. Ottimo tutto il cast.
MIA MADRE - NANNI MORETTI
Una riflessione malinconica sul mestiere del regista, del far cinema, dell'importanza dell'arte di fronte al mistero così poco misterioso della morte e della malattia. Moretti gira un'opera di rara bellezza e importanza, una lunga confessione, un flusso di coscienza autocritica, i dialoghi sulla necessità del cambiamento e distaccarsi dai soliti schemi. Opera di cristallina sincerità intellettuale. Commuove mostrando la bellezza anche nel finire, il pensar al domani, al vivere, anche quando stiamo lasciando la vita. Una grande lezione per i cinici e disfattisti e la loro debolezza morale,etica, politica, umana.
SUBURRA- STEFANO SOLLIMA
La quotidiana apocalisse che siamo costretti a scontare su una terra senza legge e dio. Il crollo delle ideologie, la crisi della fede, la questione morale distrutta e insultata. Eccoci, qui: persi in Suburra. L'inferno che cammina con noi. Non tanto, e per fortuna, un ritorno "scultiano" a certo film di genere italico, ma un potentissimo film che pesca nel polar, e che con fortissima tensione morale racconta lo sprofondare di generazioni, di classi sociali, in cui il crimine non è solo chi uccide o spara, ma parte costante del nostro vivere. L'onnipotenza dei nuovi dei e la loro caduta per mano di angeli della vendetta e della morte, assolutamente disperati e "deboli", ma non vi è nessuna rivalsa, anche se i personaggi di Germano e della Scarano, rimangono impressi a fuoco, come tutto il resto del cast, su tutti un immenso Claudio Amendola. Film di genere che rompe il confine con quello d'autore. Opera da donare alle generazioni a venire
NON ESSER CATTIVO- CLAUDIO CALIGARI
Non mi interessa ribadire come sia stato più o meno emarginato codesto autore. Ci ha lasciato tre opere personalissime e importanti. Conta questo. Il suo addio amarissimo al cinema e alla vita è il ritratto di una classe sociale e politica ben definita: il sottoproletariato. In modo specifico quello di Ostia. Potrebbe essere l'antefatto a Suburra, visto che i due protagonisti potrebbero esser lontani parenti di Numero Otto. Ma lo sguardo non è dall'alto, bensì dentro la vita quotidiana di due perdenti. Senza riscatto, o forse, labile, in un lavoro mal pagato, ma almeno vivendo onestamente. Si, è opera a livello narrativo anche prevedibile, scontata, ma le grandi verità e storie, talora, sono così.
IL RACCONTO DEI RACCONTI- MATTEO GARRONE
Fantasy? Fiaba? Certo, tutto questo e ben altro. Racconto crudele della vita, l'amore, la morte, le debolezze umane che si confrontano con la natura indifferente di leopardiana memoria, il tempo e l'illusione di poterlo fermare. Film che incanta per le immagini, i personaggi, i costumi, specchio amarissimo della condizione umana quando è vittima delle sue passioni e desideri, quando è chiusa in amori che non hanno nulla dell'amore, nelle ossessioni devastanti, nel voler esser padroni della vita, della morte, della natura. Meraviglia per gli occhi e la mente. Fantastico.
SHORT SKIN - DUCCIO CHIARINI
Possibile parlare di sesso, mostrando ma senza mai esser morbosi o volgari? Certo, codesta bellissima commedia italiana riesca a farlo,e a portar lo spettatore a far certe considerazioni anche più serie e profonde. L'adolescenza come è, come si vive - da maschi- la scoperta del sesso, il tutto con un linguaggio che unisce una certa voglia di divertire e tanta empatia, tenerezza per i vari personaggi. Scritti e recitati benissimo. Uscita in dvd non da molto, secondo me dovreste metter mano al portafoglio e acquistare codesto film.
PER AMOR VOSTRO - GIUSEPPE M. GUADINO
Che delizia di film! La storia della presa di coscienza di una donna dalla "capa vuota", personaggio difficilissimo da portare sullo schermo talmente fragile, difficile da incasellare, eppure così comune, normale, "già visto", in un'opera al di fuori di ogni schema o forse dentro uno e solo uno: quello del grande cinema. Libero, anarchico, eppure studiatissimo. Meraviglia per gli occhi e il cuore.. Immensa e memorabile Valeria Golino.
YOUTH- PAOLO SORRENTINO
Fatevene una ragione! Uno dei migliori registi, non solo italiani, porta sullo schermo un'opera complessa, che si basa principalmente sulle suggestioni, percezioni, tra le righe di un rapporto d'amicizia tra due vegliardi ospiti in un centro benessere in quel della Svizzera. A far da coro greco senza intenzione alcuna, altri ospiti. Tutti alle prese con la vita e le sue adorabili deviazioni, stupori, insensatezze e il tempo che scorre impietoso e impetuoso. Forse il mio film preferito del 2015.
ANIME NERE - FRANCESCO MUNZI
Tragedia famigliare ai tempi della 'ndrangheta. Romanzo criminale plumbeo e di piombo rovente. Opera disperata, senza speranza, che ci mostra come l'ambiente che ci circonda, le usanze, le tradizioni criminali, la società malata e deviata, siano normalità, quotidianità, partendo da piccoli gesti fino a quelli più tragici. E l'uomo che vorrebbe distaccarsene è impossibilitato, prigioniero della malvagità, della bassezza culturale e morale. Opera apocalittica come Suburra, ma fatta di implosioni, di autodistruzione. Imperdibile
ALASKA -CLAUDIO CUPELLINI
Rielaborazione in chiave moderna del melodramma. Quindi esagerazioni e improbabilità di sceneggiatura sono dovute e volute, per lasciar spazio ai personaggi di espandersi, devastarsi, superare dolorosissimi ostacoli, prima di far trionfare l'amore. E sono proprio i personaggi di codesta opera a rimanere in mente e nel cuore a lungo, in primis Sandro.
Elio Germano si conferma il miglior attore della sua generazione, riuscendo a gestire un personaggio a rischio con una bravura encomiabile ad oltranza
GLI ULTIMI SARANNO GLI ULTIMI - MASSIMILIANO BRUNO
Un melodramma sociale filtrato dalla classica commedia italiana, prodotto per le masse, fiero di esserlo e di portar dei messaggi precisi sul lavoro, le relazioni umane, la vita di coppia. Bruno gira una pellicola che a me ha emozionato tantissimo, visto la presenza di personaggi che non sono mai "tipi" da cinema, ma persone in carne ed ossa, che magari conosciamo pure. Descrive precisamente il lavoro nel tempo del post-lavoro, cioè da mezzo di sostentamento delle masse, di precisa identità sociale,a mezzo per arricchire 4 stronzi dei consigli di amministrazione, della guerra tra poveri e anche di come certe volte si faccia lavori a cui non siamo adatti per motivi oscuri e personali.
Una piacevolissima sorpresa. Memorabile Paola Cortellesi.
Questi sono i film italiani che hanno reso codesto 2015 un grandissimo anno per il nostro cinema. Meritano tutti il vostro tempo e la vostra attenzione. Come lo merita il nostro cinema e da un bel po', direi.
lunedì 7 dicembre 2015
CLASSIFICA MIGLIOR FILM ITALIANI DEL 2015.
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4 commenti:
Ne ho visti solo 4 su 10 (e sui quattro concordo in pieno) quindi la tua classifica è l'occasione per vedermi alcuni film già messi nel mirino e altri a me ignoti.
Il militante
Sì.Possiamo andare al cinema insieme. Aspetto quelli non italiani...
Io ho visto solo Il racconto dei racconti (che mi è piaciuto a quintali) e mi vergogno un po' di sapere poco o nulla del resto. Devo rimediare al più presto. :)
x militante: sono fatte apposta le classifiche ed è per questo che le amo. Sia fare che leggere ^_^
x Eugenia: ottimo ^_^ Per la classifica straniera, direi tra un paio di giorni, verso venerdì o settimana prossima. Ciao!
x Simone: Il film di Garrone è un capolavoro che per me merita la gloria imperitura. Gli altri recuperali, per me sono tutti, a modo loro, davvero notevoli. Bè, io poi stravedo per Moretti e Sorrentino. Penso lo sappiano anche i sassi ormai
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