martedì 20 gennaio 2009

SPECIALE HORROR ITALIA:GLI ALBORI DEL GENERE

Tutto comincia nel 1957, ad opera di Riccardo Freda ,il quale prendendo spunto da un soggetto e sceneggiatura del medesimo e Pietro Regnoli,ambienta a Parigi il film: I Vampiri. Notare che il titolo non lascia dubbi,uno si aspetterebbe il solito film di vampironi svolazzanti e dandy, in realtà il film segue vie diverse e più interessanti.
La storia è quella di un giornalista che indaga sulla morte misteriosa di alcune fanciulle. Trovate dissanguate.Alla base di queste morti vi è la voglia di eterna giovinezza di una vecchia nobildonna.
Il film quindi ci spinge a riflettere su uno dei mali che non conosce tempo e stagioni,cioè quella della mera rappresentanza estetica di sè stessi. L'uomo come pura immagine di bellezza e questa come unico elemento di riconoscibilità e accettazione all'interno della società. Per questo si arriva all'omicidio-prima di tutto nei propri confronti perchè si abbandona la specificità individuale e intellettuale,per diventare immagine del riflesso collettivo di una idea banalizzata di benessere-e per questo la sua fine è un misto di profonda tristezza e "goduria della punizione".
Probabilmente nemmeno pensava a queste cose Freda mentre dirigeva questo film,peraltro tecnicamente notevole,ma l'opera artistica spesso vive di stimoli e visioni proprie quindi questo è quanto mi è arrivato. Freda ,con la collaborazione agli effetti speciali e fotografia di Mario Bava, torna poi con un divertente fantahorror:"Caltiki,mostro immortale", una spedizione in messico risveglia un terribile mostro-simile a blob- che prosciuga e divora le sue vittime.Il mondo in pericolo viene salvato dai militari-chissà che ne pensano a Gaza ,di una trovata simile- inferiore all'opera precedente,ma curioso tentativo di fantascienza contaminata con il macabro.
Mario Bava, autore fondamentale del genere:un vero genio capace di suscitare emozioni forti grazie a trucchi artigianali di grande spessore. Nel 63 dirige il primo trhiller italiano:la ragazza che sapeva troppo,ma è con il gothic che diventa un simbolo di innovazione e stile all'interno della cinematografia di genere italiana.
Uno dei suoi massimi capolavori è senz'altro:LA MASCHERA DEL DEMONIO.
Il film comincia con una scena molto forte per l'epoca:una strega a cui viene infilzata la faccia mediante una maschera con pungiglioni interni,attraverso una mazzata!
La storia si trasferisce dopo due secoli e con il risveglio-tramite goccia di sangue di un professore troppo curioso- della strega e del suo amante. I due non morti porteranno la morte e il terrore nella casa dei discendenti dei loro aguzzini.Verranno fermati da un giovane dottore innamorato della ragazza protagonista.Film di grande tensione e modernità nelle riprese,un vero e proprio capolavoro del genere.
Protagonista è Barbara Steele (qui la sua biografia e carriera http://www.mymovies.it/biografia/?a=2895)
Questa attrice per via del suo aspetto darkeggiante e sensuale è perfetta per il genere,tanto che ne interpreterà tantissimi. La rivediamo anche in altre pellicole assai interessanti come ad esempio: DANZA MACABRA e I LUNGHI CAPELLI DELLA MORTE

Il primo film è un raffinatissimo omaggio alle atmosfere macabre e desolate del celebre scrittore Edgar Allan Poe,che compare anche nel film.
Infatti il protagonista accetterà di passare una notte all'interno di un castello stregato proprio per una scommessa con lo scrittore e un nobile proprietario del malefico magiero.
Il giornalista è un uomo razionale,ma dovrà ben presto cambiare idea di fronte ai terribili e crudeli fantasmi che popolano il lugubre castello.Non manca una decadente storia di amore con una intensa Steele.
Ottimo esempio di film che coniuga tensione e spirito letterario, il film colpisce perchè capace di spaventare senza mostrare sangue o altro-visto anche i tempi-ma puntando tutto sulla paura,sul suggerito e sulla percezione.

Margheriti si riconferma grande regista gotico , con un altro classico del genere:I LUNGHI CAPELLI DELLA MORTE
Una donna ingiustamente bruciata viva,per aver commesso un omicidio ai danni del fratello di un nobile locale.Una sua figlia testimone del fatto gettata in un fiume per non avere testimoni e un'altra figlia che vive nel castello dei nobili fetenti e assassini.
La ragazza crescendo è costretta a sposare il figlio -reale assassino- del conte,ma ben presto una terribile vendetta che viene dall'oltretomba colpirà la famiglia e il colpevole
Notevolissimo il finale con il cattivo immobilizzato e imbavagliato che segue chiuso all'interno di un pupazzo di paglia e legno la sua atroce fine di bruciato vivo.
Film magnifico di grande spessore per quanto riguarda il genere,sottilmente macabro .

A presto con un nuovo capitolo della saga horror in italia

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