mercoledì 12 giugno 2013

UNA RAGAZZA di DAVIDE VIGAN0'

Un lunghissimo primo piano,con la macchina da presa posta molto vicina all'attrice. Lo schermo è totalmente invaso dal suo viso. Niente rumore in sottofondo, solo la faccia della ragazza. Per 20 minuti assistiamo solo a questo.

Poi un timido sorriso,gli occhi che cercano quasi una fuga del tutto insensata dalla mdp,e infine il fastidio.
Stacco.

"Non serve molto per fare cinema, non ho mai creduto che fosse una grande storia o un virtuosismo esasperato. Chiaro come spettatore sono rimasto affascinato, come tutti, dalle epiche storie e leggende hollywoodiane o dal virtuosismo esasperato di molti nobili padri del cinema. Tuttavia con "Una Ragazza" volevo mostrare come la vita stessa fosse cinema. Basta un'inquadratura. E fai cinema"

Ora , dopo lo stacco, vediamo la ragazza che pedala lungo una via della sua città.  La mdp la segue riprendendola da destra. Una lunga carrellata,lei pedala ...Assorta, poi si rilassa. Pedala senza tenere le mani sul manubrio. Un attimo di pudica e devastante felicità. Improvvisamente, con gli occhi guarda in camera. Rimette le mani sul manubrio e a testa china pedala verso il luogo di lavoro.

Lavora da sola in un piccolo ufficio. I poster alla parete ci mostrano luoghi di villeggiatura,ma potrebbe fare anche altro. Una normalissima impiegata. Gioca a solitario sul computer,pubblica post su facebook,riceve una telefonata al cellulare.Ci mette molto a rispondere, guardando l'oggetto con spavento e insofferenza,quasi si aspetti che si blocchi da solo.
Altro sguardo in macchina:supplichevole e timido.

"Non prendo la distanza dai miei personaggi. Esattamente come mi ha insegnato Lars o i fratelli Dardenne. Noi li seguiamo passo a passo e a pochi centimetri,la ragazza guardando in sala non vede il pubblico,eppure sente una presenza.Sai come capita a noi. Sei solo in casa,senti un malessere,qualcosa e cerchi una comunicazione con qualcuno. Se non trovi nessuno su facebook...Ti guardi allo specchio,no?Succede..Lei vede non un pubblico amico o consapevole,ma la sua solitudine amplificata dallo sguardo della mdp."

Una serata tra amiche che si vedono dopo tanto tempo. Una sua amica la rimprovera di aver saltato le ultime riunioni,ma non sappiamo di cosa. In poche battute la ragazza manifesta una stanchezza, un sentirsi vecchia, senza scopo,e a poco serve canticchiare una sigla di un vecchio cartoon.

"La mia generazione di bamboccioni è vecchia dentro. Non nel senso positivo di..Che ne so?Recupero della lotta politica, o dell'emancipazione culturale.No, non quello. Parlo della debolezza che colpisce i vecchi,che vivono giorno per giorno,sperando di morire. Cosa abbiamo noi?Abbiamo fatto i partigiani?O abbiamo vissuto l'autunno caldo degli operai?No.Non siamo ancora arrivati a 40 anni,ma siamo nostalgici::film orribili e cretini diventano grandi classici, canzonette patetiche hit da ricantare e i cartoni animati la vecchia terra promessa abbandonata."


Vediamo la ragazza mettere qualcosa in un pacco.. Attraverso diversi stacchi vediamo molti pacchi sparsi per la sua casa. Fino a quando attraverso un morbido e lento zoom arriviamo al primo piano dello schermo del computer . C'è una pagina di Google: come fabbricare bombe in casa..

Seguiamo cosi la protagonista mentre va a distribuire i pacchi : a un suo ex, alla sua migliore amica, a una collega. a una ragazza con la quale ha un rapporto ambiguo. Ne lascia uno in una chiesa durante una messa mattutina piena di fedeli, la lascia all'uscita di un asilo.
E alla fine la vediamo mentre vende i suoi pacchi al  mercato.

Fine


Il film ha ottenuto un enorme successo di critica, più che di pubblico, ma come dice Davide: "ho il mio lavoro da giornalaio. Il film è stato girato durante le mie vacanze,in estate. Per questo non mi interessa più di tanto che non piaccia al grande pubblico,piuttosto mi interessa che sia arrivato a quelle avanguardie che sentono come me una grande insofferenza nei confronti dell'ipocrita dittatura del regime liberale"

Esistenzialismo e realismo, sono miscelati insieme in questa pellicola per nulla accomodante, consolatoria,priva di enfasi e drammi,ma straziante e crudele.

"Bè,guardala anche come un film sull'emancipazione femminile,se vuoi. Ma se proprio vuoi. Credo che le donne abbiano a che fare con l'emozione , con l'empatia, non so...Prendi Bess , sai la protagonista de Le Onde del Destino? Ecco,difficilmente un personaggio maschile potrebbe risultare credibile. Mi stupisco sempre di come tanto cinema popolare , per le masse, non dia risalto alle figure femminili. Son lì per essere trombate,per fare la mamma,la dark lady, ok tirano mazzate,ora..Ma quella cosa in più che legato al silenzio, alle espressioni del viso,ecco manca. Non sempre, appunto Von Trier, Dardenne, Smith in Triangle fa un ottimo uso della persona Melissa George e quindi anche del personaggio. Ma lei è anche me.,noi,è quella rabbia che passa prima un lungo apprendistato di rassegnazione,apatia, sai quando dici:va tutto alla malore,e che cazzo posso farci? Se avessimo una società basata sulla dittatura del proletariato, bè iscriviti al partito e consolida il potere del comunismo,ma qui?Se schiava della tua libertà,che non è tua. Un prodotto a buon mercato del capitalismo.
Mi chiedono perchè in questo film non vi siano quasi mai dialoghi, tranne quelli ridotti all'osso con una sua amica.
Perchè noi combattiamo tanto per esportare la democrazia e il diritto di espressione,parola,discussione, ma non lo pratichiamo mai . Tu prova a parlare di Stalin, o di comunismo, o a proporre un film decolonizzato da un immaginario collettivo ormai morente, ti tagliano fuori e ti danno del pirla. I liberali amano fare queste cose, noi lo diciamo chiaramente.
Ecco per questo la ragazza vive in una società democratica, è libera,ma non ha vere amicizie e non sa con chi parlare..Sfugge gli inviti alla conoscenza di un amico di facebook e alla fine trova come rivalsa la lotta individuale,la distruzione assoluta e totale di tutto quello che c'è intorno a lei."


Non vediamo esplosioni, non ci sono scene drammatiche,ma il pacco in mano a un bambino allegro ,immagine che conclude con un lungo fermo immagine il film, è disturbante e fa molto male.


"Si..uhm...vedi un bambino con in mano questo pacco , e c'è una bomba. Ok?Lui gioca spensierato e sorride    alla fine . Un bel sorriso aperto,ottimista,sicuro,ho fatto un carrello sul suo viso , di quelli che talora spielberg usa quando inquadra un piccolo attore. Sai,il massimo dell'ottimismo. Però la bomba esploderà.
Perchè quello che voglio dire è: ci tengo che ti diverta. Davvero tanto,godila eh! Per carità non guardare nel pacco, non avere dubbi,mai! Vai avanti contento per la tua strada spensierata, nel frattempo la vita ti sta preparando qualcosa...."

Bergman,Dardenne,Von Trier,Loach, tutto miscelato insieme.

"Amo profondamente il neo realismo italiano, credi sia un reato? Non mi interessa. Come ho detto :non ci vuole molto per fare cinema. Prendi una mdp e riprendi la gente intorno a te. Trovi un vecchio che si lamenta, una coppia che fa sesso, una macchina della polizia che insegue qualcuno,ecco :dramma,porno,poliziesco. Il rifiuto del reale è il rifiuto della potenzialità assoluta che ha come trama l'esistenza umana. Io e te siamo cinema, aspettiamo solo un autore e i titoli di coda. Vado matto anche per Bergman e i tormenti esistenzialisti.
La lotta di classe contro i nemici e collaborazionisti è in stretto legame con quella che noi viviamo contro le nostre contraddizioni. Penso questo.

Sai il cinema lo divido in due.1)cinema della finzione, 2)cinema della verità. Non è legato a vecchie etichette :autore o genere. Perchè sbaglieremmo di grosso se ci dovessimo fermare a questa incomprensione.La verità è riscontrabile in tanti filmoni per le masse o di genere. Cosa sarebbe?L'urgenza che ha portato Millius a girare Dillinger, o Mann Collateral,ad esempio.
Vivere o Morire a Los Angeles,e poi chiaramente Le onde del destino,dogville. Ecco:Dogville è la verità rotonda,pura,totale.Eppure è un film astratto,ma non credo....L'astrattismo delle cose non scalfisce minimamente il realismo doloroso dei personaggi,eppure tutti a guardar il dito astrattista,piuttosto che la luna realista delle persone come Grace,ad esempio.

E quindi..ah,si siccome devo pagare le bollette e pagare le nipotine di mubarack,bè....Girerò un cinepanettone con De Sica"

2 commenti:

LaRic ha detto...

scusa, non ho capito bene. Hai girato un film?

babordo76 ha detto...

No,assolutamente...se non nella mia mente ^_^

è un post nel quale ho descritto se fossi regista cosa girerei eh ^_^ è pura finzione