mercoledì 17 luglio 2013

VENERDI 13 PT 2 -L'ASSASSINO TI SIEDE ACCANTO di STEVE MINER





                                   
                                                     



Sai,il cinema è business.  Tu giri un filmetto tanto per racimolare un po' di pecunia, che non olet eh, e scopri di aver generato uno dei prodotti più visti, citati, ripresi, copiati ,negli anni a venire. Sei sorpreso,visto che il tuo filmetto non è per nulla innovativo e non lancia nuovi linguaggi. Sono i misteri del cinema. Non possiamo aggiungere altro.

Quindi urge un sequel e facciamolo subito perchè abbiamo bisogno di danaro. Non nascono quindi dall'amore per il cinema, dalla passione per creare storie, è film di genere puro . Il suo unico scopo è coprire i costi di produzione ,se proprio dovesse andare male.

Molti reputano il secondo capitolo come il migliore dell'intera serie, e non hanno torto. I motivi sono presto spiegabili: 1) Steve Miner è un buon professionista e artigiano, sa creare la giusta tensione, riempire eventuali tempi buchi,dar un minimo di sostanza al prodotto che sta girando. Negli anni 80 dirige alcune pregevoli pellicole horror, poi si sputtana con un terrificante cagatone con Mel Gibson (Amore per sempre),ma si ravvede e torna alla grande con una pellicola deliziosa: Placid Lake.  Coccodrillo affamato di carne umana, ancora nei pressi di un lago., 2) minimamente è diverso rispetto agli altri e ha un finale aperto davvero inquietante. Non ci offre nessuna reale informazione ,lascia in sospeso e con una sottile angoscia, che permane anche dopo la visione.( No ,bè questo capita solo ai fifoni come me)


                                         

La pellicola comincia esattamente cinque anni dopo i terrificanti episodi della pellicola originale e originaria. Alice è viva,ma traumatizzata. Non riesce a dimenticare la carneficina  a cui ella è sopravvissuta . Il sonno è agitato, la psiche sul limite di un esaurimento. Come dice lei stessa alla madre, che le ha telefonato perchè non si sente tranquilla circa la salute della sua amata pargola,la donna sta cercando di ricostruirsi una vita,ma è difficilissimo

Non avrà tempo perchè un uomo la ucciderà

Questo prologo è girato benissimo. Si passa dal tormento della povera Alice che rammenta in sogno quello che le è capitato precedentemente e poi si conclude con l'eliminazione della final girl ,l'eroina del passato film. Proprio per sottolineare come i "buoni" siano poca roba nel genere, e che il mostro sia davvero il solo e unico protagonista. Quello autorizzato a sopravvivere.

La scena è girata con uno stile dimesso,vediamo la donna che cerca di riprendersi dall'incubo e che fa cose quotidiane. Sappiamo che ci sarà un pericolo, è l'unica nostra certezza...E poi?
Poi un cazzo! Perchè speriamo che ella possa  farcela. Ai tempi, ve lo dirò fino alla fine dei miei giorni, ti affezionavi comunque ai personaggi. Certo , alla fine tifi Jason o Freddy,ma speri sempre che quel tizio o quella tizia sopravvivano . E ci rimanevi male se ciò non dovesse capitare.

Miner dopo averci fatto vagare nella casa di Alice, prima piazza un bel "BUS", (termine tecnico con il quale ci si riferisce allo spavento improvviso e di botto, il "buuuuuu"! Insomma), ad opera di un gatto malandrino. Poi ci piazza la testa di Pamela Voorhees nel frigo della ragazza ,e dulcis in fundo: la sua morte.
Jason si è vendicato.







La storia ricomincia con un altro gruppo di ragazzi e ragazze , i quali in una afosa estate di inizi anni 80 , non hanno niente di meglio da fare che farsi ammazzare da un bambinone armato di machete.
Balza agli occhi, in modo evidente, che seppur tratteggiati con una certa fretta , ci troviamo di fronte a ragazzi come noi. Ripeto, la cosa terrorizzante non è che il mostro colpisca dei debosciati,viziosi,e gentaglia che : mo te le meriti,ma appunto giovani come siamo stati o siamo noi. Che vogliono divertirsi e fare sesso,ma con la ragazza che tanto ci piace, non affittando la nipotina di mubarack,ad esempio. La negazione dell'amore,l'emarginazione sociale , crea il mostro e non l'intervento di dio contro i peccatori.
La novità è che c'è pure un cane Muffin,eccolo nella foto. E se per anni non me ne è fregato un cazzo, (poichè io ero spaventato a morte dai cani e li detestavo), ora da quando c'è il mio Achille, guai a fare del male  a loro....Anche se è un film!

Cosa risulta interessante in questa pellicola? Il rapporto morboso, ma suo modo giustificato e amorevole tra Jason e Pamela.



                                             



                                            


Lo dice anche Geenie la final girl di questo episodio: Ormai lui è cresciuto,ma è completamente solo. Vive nei boschi come un animale,disperato. Ha costruito un altarino con la testa della madre e spera che vendicandola,attraverso il sangue delle sue vittime di riportarla in vita
Sentiamo la sua disperazione di maschio adulto e marèl, (scapolo in lingua brianzola), la sua solitudine di reietto,emarginato, come avvertiamo quella della madre. Una donna che ha dedicato la vita al figlio che è uno scherzo della natura,ma è buono e inoffensivo. Difenderlo dalle burla, difendersi dalla cattiveria spiccia della gente. Ecco io penso a questo,quando li guardo e sono con loro. Hanno ragione e che cazzo!

Questo legame con il primo episodio,come l'omicidio di Alice e del vecchio pazzo che era presente anche nel primo,sono le cose migliori della pellicola
Che è un buonissimo slasher e nulla di più o meno.

Il finale ha aperto diversi dibattiti, io peno per la sorte del cagnolino e basta,ma rimane uno dei più angoscianti.
Dopo aver rotto la finestra che fa Jason? Che fine ha fatto Paul?E il cagnolino?

Quanto pare alcuni dicono che l'attore che impersonava Paul , avesse abbandonato il set prima della conclusione della pellicola,per questo c'è quel buco.,Ma come sapete i primi 4 capitoli sono legati uno all'altro e iniziano esattamente dove finiva il primo. Nel terzo vediamo la coppia andarsene insieme, ( e il cane?Ohhhhhhhhhhhhhhhhh), altro punto sul finale...La testa della mamma di Jason, avrebbe dovuto strizzare l'occhio e sorridere , come a indicare una volontà che vada oltre la morte e un legame infernale,sottolineando come il prode fanciullo abbia trucidato tutti
Per Miner però la cosa avrebbe sotterrato la pellicola nel ridicolo, (pensa un po'che gusto avevano i registi una volta ,poi arriva Nisp..ehm,ok..),così la testa rimane quella di una morta venerata e morta lì.

Questo secondo capitolo,per me è un piccolo classico . Non cambia la vita a nessuno,ma è un ottimo slasher da vedere con gli amici e ai più sensibili e mammoni,commuoverà un po' il rapporto tra Jason e Pamela



Amy Steel, la final girl di questa pellicola è anche protagonista del piccolo e bellissimo cult, ma veramente cult, APRIL'S FOOL, che è una riflessione metacinematografica sul genere slasher


                    

                                   

4 commenti:

IT il clown ha detto...

il nispeliano reboot conterrà il capitolo 1 e 2 insieme...
dovevi sottolineare però che in questo cap 2 jason non indossa ancora la famigerata maschera da hockey
(arriverà nel cap 3, giusto?) ;)

babordo76 ha detto...

si,ne parlo nella recensione numero 3,caro elisei! :-)

Oh,maddo il primo e il secondo insieme per il remake...maddo....

Questo numero due è ottimo perchè Jason anche fisicamente è un tizio normale. Hanno usato due stuntman diversi , perchè la bella e brava Amy ha per errore tagliato un dito al tizio che interpretava Jason,ah il cinema di serie b ^_^

Napoleone Wilson ha detto...

Amy Steel era una bella topa di rosso malpelo sopra e sotto. Comparve in un mitico servizio su Penthouse americano, del novembre 1980, ce l'ho.
Non amo lo slasher, anche perchè forse io non sono mai stato come i suoi protagonisti appunto di giovani stereotipati, ma un solitario. Comunque, sarebbe stata tradizione della saga di "Friday the 13th", quella di far fuori solitamente ad inizio nuovo capitolo, anche il/la/i sopravvissuta/o/i del film precedente. I primi cinque li vidi tutti al cinema figurati, quasi sempre usciti in primavera/estate. Il primo di Cunningham arrivando pur sul'
l'onda del fenomenale successo americano, nell'estate del 1980, non è che qui fece sfracelli, anzi. L'unico che andò veramente bene, nel luglio del 1984, fu "Venerdì 13 -Capitolo finale"(Friday the1 13Th -Final Chapter)('84) dell'allora specialista Cannon dell'action B-movie Joseph Zito(il quale proveniva anche da "Rosemary's Killer"[The Prowler]['81], altro celebre slasher con gli F/X come qui, di Tom Savini), anche secondo me assiema al III° in 3D ("Week-End di terrore"), il migliore.

babordo76 ha detto...

il 3 e il 4 compariranno insieme in una recensione che metterò venerdì prossimo.Dipende con i tempi se ci sto dentro o no
A me piace assai anche il 6 :Jason Vive :-)