giovedì 5 settembre 2013

THE READER di STEPHEN DALDRY

Classico film fatto per gli Oscar, impegnato al punto giusto, con temi sulla carta scabrosi e scandalosi,ma decisamente classico nello svolgimento tanto da soffocare ogni polemica. Nel senso che poteva funzionare anche senza la storia del nazismo,ma con altri elementi.

Credo non sia all'altezza  di The Hours,ma nonostante qualche difetto non sia nemmeno un film disprezzabile.

Lo ripeto è un buon film medio, che si pone tutto sulle spalle degli attori. In particolare di una straordinaria, bravissima, memorabile Kate Winslet.

Attrice che noi apprezziamo tantissimo perchè ha sempre cercato di recitare in film interessanti e con un minimo di trama adulta. Avrebbe potuto procedere con filmetti romantici per ragazze in amore, tipo il Titanic - il film più sopravvalutato del mondo e di tutte le epoche- e invece ha cercato di fare altro. Brava.




Nella Germania degli anni 50, in un paese in ricostruzione e con il peso della disastrosa sconfitta militare sulle spalle, un giovane conosce per caso una donna più grande di lui. Nasce una relazione sessuale e sentimentale che dura per tutta un'estate.
Le loro vite poi si separano, fino quando Max , (ormai studente universitario di legge), viene portato ad assistere a un processo contro alcune sorveglianti naziste e scopre che la sua Anna è una di esse. Anzi per una serie di circostanze è anche quella che si prende ingiustamente la colpa per tutto
Ingiustamente perchè la donna è analfabeta e quindi non può aver scritto l'ordine che portò alla morte di alcune internate.

Ed è il potere della lettura,uno dei temi centrali di questo film. Come un buon libro e i grandi classici possano fare breccia anche nel cuore di una sottoproletaria nazista, e come unisca due persone decisamente diverse.
Certo il film a volte sbanda,è imperfetto,ma il personaggio di Anna è davvero toccante  Non è la solita figura nazista con tutto l'armamentario di truculenza, e follia, (pensiamo al pessimo nazista di schindler's list),ma è una persona comune, normale,come lo sono in definitiva quelli che in un modo o nell'altro hanno collaborato con il regime
Il regime ha bisogno di queste persone. Nella democrazia no,che è affare di signori.



Il rapporto fra i due è ben descritto,c'è una certa naturalezza, non risulta troppo stucchevolmente melodrammatico e le vigliacchierie dell'uomo sono comprensibili


Il fardello della storia che schiaccia nel senso di colpa e di inadeguatezza il sentimento e le certezze umane.

Non ci troviamo di fronte a un capolavoro o a un film che lascia il segno nella Storia del cinema,ma sono quei film medi ben fatti e che hanno almeno un pensiero,un tentativo di riflessione e a me va bene così
Detesto il cinema di intrattenimento puro, tolte alcune eccezioni,mentre mi sento di dar peso e importanza a quelle pellicole che seppure non del tutto riuscite,cercano di farci riflettere,pensare..

2 commenti:

hetschaap ha detto...

Perfettamente d'accordo. Un film ben fatto, ben confezionato, curato e con una buona idea alla base. Non ci sono picchi che lo fanno definire memorabile ma i personaggi ben scritti e mai tirati via lo fanno apprezzare.

babordo76 ha detto...

si,è proprio un film di personaggi e attori,poi il resto ci potevi mettere anche altro e non sarebbe cambiato molto
Comunque da vedere