sabato 18 gennaio 2014

GUARDAMI di DAVIDE FERRARIO

Nella società della merce e del profitto ogni cosa è sfruttabile per avere clienti,compratori,e quindi far soldi. E quindi anche il corpo,d'altronde come si suol dire la prostituzione è il mestiere più antico del mondo. Per ragioni legate a una mancata educazione sentimentale e sessuale, e non solo, la pornografia è la maestra di sesso per molti ragazzini. Lo è sempre stata, d'altronde era il modo per capire il mistero legato alla esperienza di unirsi a un'altra persona, che nessun insegnante,prete,genitori,voleva svelare ai figli e alle figlie. Il porno aveva questa funzione. Poi, a mio parere, è diventata una sorta di gaudente macellerie, di catena montaggio dell'azione ripetuta all'infinito, di improbabili orgasmi, di corpi svuotati da ogni personalità. Certo ha avuto il momento d'oro del divismo , delle Moana Pozzi e così via. Poi , forse anche per le nuove tecnologie, è franato verso l'amatoriale più spiccio e terribile
Sto semplificando al massimo,ma sicuramente lasciare che si impari il sesso attraverso le ridicole esibizioni di pleonastici big jim e bambolotte rifatte non è il massimo. Però queste cose le impari dopo. Quando magari hai una certa età e ti poni il problema di amare ed essere amato,piuttosto che di trombare  Avere tante donne,avere la lista della spesa dei corpi,è l'ardente desiderio dei bimbi minkia ,oggi a 37 anni ho voglia di innamorarmi.  Di avere una compagna,amante,sorella,amica. Insomma Una Donna. Perchè universo così ricco,complesso e affascinate è la Femminilità e noi uomini dovremmo crescere i nostri figli non come dei minchioni machisti da strapazzo,ma come Uomini.  Cioè comprendere cosa significhi la prima volta per una ragazza, che il sesso più che urla tarzaniane e possesso del corpo altrui ,è la carezza,il bacio,il toccarsi con calma e tenerezza
Tenerezza,ecco cosa sarebbe giusto insegnare.



Ed è difficile girare un film sulla pornografia senza scadere in volgarità strumentali e morbose, o in moralismo d'accatto. Il limite e pericolo è sempre lì, bel presente. Per questo io questo film l'ho perso per anni e anni .E non sapete cosa mi sia perso in questo tempo.
Ferrario scrive e dirige un grande film, dove tra le immagini ripetitive di anonimi corpi movimento pelvico,difficoltà di erezione e altro,si vede e si sente l'anima dei personaggi. Senza spiegare tanto o troppo con un montaggio rapido certo,ma mai confusionario, assistiamo alla vita quotidiana di una pornostar. Dal set, alla sua vita privata con le amiche. Il suo essere sospesa nel limbo della bisessualità,ma senza stucchevoli provocazioni. Lei ama la sua Cristiana, e per soldi ,ma non solo, fa porno. Per il potere,dice lei.Perchè quando gli uomini la guardano si sente loro padrona,sarà...
Una pellicola che parla da dentro il mondo della pornografia usando i veri registi,mostrando come si lavora,la strana famiglia allargata, i soprusi, lo squallore e le grandi amicizie.
Ma non è solo questo ...


Perchè poi arriva anche un altro grande tema: la malattia . Anzi La Malattia: il tumore. E qui si sarebbe potuto scadere nel facile melodramma,ma la sceneggiatura e la regia di Ferrario impediscono che questo accada , merito anche del suo ottimo cast, partendo da un'intensa Elisabetta Cavallotti , a un ottimo e commovente Flavio Insinna.
Perchè Nina scoprirà di essere malata di tumore e in ospedale incontrerà Flavio. Un amore pudico,timido,in punta di piedi,che contrasta con la volgarità meccanica del suo mestiere. Sono due solitudini che si sfiorano,toccano,incontrano,e tutta questa stupenda storia d'amore è diretta con un raro gusto per il non detto e mostrato.Senza enfatizzare il dramma che vivono.
L'opera dice cose interessanti anche su una malattia implacabile, evidenziando le crisi dei malati,ma anche di chi da anni li cura ,sapendo che poi dovranno morire. Affezionandosi e poi vederli sparire.
Bastano pochi dialoghi., una canzone in sottofondo,una espressione del viso,una piccola sospensione .



Si riflette a lungo su pornografia,sessualità,libera scelta e sfruttamento del corpo e della persona, che a mio avviso esiste eccome, e sulla morte,l'amore che dovrebbe accompagnarci nella nostra vita.
Guardami è un film riuscito sotto ogni forma : regia,sceneggiatura, colonna sonora,interpretazioni.


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