Io non credo, vi sono pellicole anche imperfette , ma che hanno una loro urgenza, necessità,potenza e forza che ci fanno dimenticare i difetti.
Questo è il caso di questa pellicola scritta e diretta da una donna, una delle poche a cimentarsi con il genere horror, che tratta un argomento assai tosto e duro come la violenza sui bambini.
Cosa succede nella casa della famiglia della piccola Neve? Sembrano una di quei nuclei famigliari normali, per bene. rispettabili. Hanno una ragazzina e un piccolo bambino , lavorano, si sono trasferiti da poco dalla città alla campagna. Tutto normale, eppure.. Qualcosa non funziona, piccoli frammenti, ombre, sguardi e parole. E il comportamento della figlia, spaventata e taciturna. Cosa nasconde ,quale terribile segreto copre il "bacio della buona notte?" Qualcosa di terribile, di squallido,ignobile, qualcosa che purtroppo nella loro vita vivono tanti bambini e bambine, che hanno la vita devastata e rovinata dalle persone , che più di altre, dovrebbero difenderle e sostenerle.
Una notte però una strana e brutale forza distrugge la casa dove abita Neve e la sua famiglia. Si salverà solo lei.
La polizia pensa a una gang, nonostante lei dica che a uccidere i genitori e il fratellino sia stata la casa. Viene affidata a una coppia con prole,e un dramma alle spalle. La morte di una figlia.
Questa nuova sistemazione servirà Neve per dimenticare e vivere normale?
Dark Touch è un gran bel film. Alterna un certo pudore per la piccola vittima, ( non ci viene mostrata la violenza che subisce dai genitori,ma suggerita attraverso ombre e brevi sequenze),una riflessione amarissima sulla solitudine straziante e l'annullamento della persona soggetta alle angherie di aguzzini che dovrebbero accudirli e proteggerli, offre spazio al visivo e al coinvolgimento diretto e penetrante delle facce dei piccoli attori. Straordinaria la piccola Missy Keating, figlia del cantante dei Boyzone Rowan- vedi che le boy band fan qualcosa di buono- ma anche gli altri piccoli attori.
Il mondo di Dark Touch è terribile e senza redenzione. Soffocato dalla violenza, dal silenzio,da un destino di vittime che non potrai cambiare nemmeno con la violenza. I bambini e le bambine che la subiscono a lungo non guariscono, portando con loro una profonda negatività nei confronti degli altri e della vita. Paura, terrore, rabbia, possibile ripetizione sui loro figli di quanto abbiano subito nella loro vita di infanti maltrattati.
Così la sceneggiatrice e regista ci mostra come violenza porti violenza, moltiplicata e non umanizza troppo la sua vittima,che - sopratutto nel feroce e sublime finale- è carnefice crudele e totale.
Noi non possiamo che esser scossi da una simile visione radicale,forte, senza speranza e del tutto pessimistica. Anche se con vistosi buchi di sceneggiatura, personaggi non sfruttati al massimo,per lasciare spazio assoluto a Neve, l'opera è importante e da vedere per il modo ambiguo,freddo,crudo e spietato usato dalla regista per mostrare uno dei grandi drammi che da sempre accompagnano la vita dell'uomo- non è che i bambini o bambine siano violentati solo oggi e in questa epoca, il Male assoluto e normalizzato nella pratica quotidiana esiste. La violenza psicologica delle madri sui figli e quella materiale e sessuale dei padri sulle figlie è un retaggio che si perde nella notte dei tempi.
Un film che per fortuna non gioca con il genere horror, non strizza l'occhio allo spettatore,ma unisce realismo massimo di ripresa ad esplosioni di rabbia e violenza paranormale,che però sono molto ben inserite nel contesto dell'opera
Il tutto con un'ottica femminile,cosa che ci rammenta come ci sarebbe ben più bisogno di professioniste donne , per salvare il genere dal cattivissimo e sciatto gusto delle tette e frattaglie un tanto al chilo.
Il genere horror è sovversivo,disturbante, ribelle, non è roba per ragazzini stupidi e laidi.
Così la sceneggiatrice e regista ci mostra come violenza porti violenza, moltiplicata e non umanizza troppo la sua vittima,che - sopratutto nel feroce e sublime finale- è carnefice crudele e totale.
Noi non possiamo che esser scossi da una simile visione radicale,forte, senza speranza e del tutto pessimistica. Anche se con vistosi buchi di sceneggiatura, personaggi non sfruttati al massimo,per lasciare spazio assoluto a Neve, l'opera è importante e da vedere per il modo ambiguo,freddo,crudo e spietato usato dalla regista per mostrare uno dei grandi drammi che da sempre accompagnano la vita dell'uomo- non è che i bambini o bambine siano violentati solo oggi e in questa epoca, il Male assoluto e normalizzato nella pratica quotidiana esiste. La violenza psicologica delle madri sui figli e quella materiale e sessuale dei padri sulle figlie è un retaggio che si perde nella notte dei tempi.
Un film che per fortuna non gioca con il genere horror, non strizza l'occhio allo spettatore,ma unisce realismo massimo di ripresa ad esplosioni di rabbia e violenza paranormale,che però sono molto ben inserite nel contesto dell'opera
Il tutto con un'ottica femminile,cosa che ci rammenta come ci sarebbe ben più bisogno di professioniste donne , per salvare il genere dal cattivissimo e sciatto gusto delle tette e frattaglie un tanto al chilo.
Il genere horror è sovversivo,disturbante, ribelle, non è roba per ragazzini stupidi e laidi.
2 commenti:
Okay, mi hai convinto :)
benissimo!
Ha delle pecche in fase di sceneggiatura,ma va bene così. Trattasi di buon,buonissimo esempio di horror con cose da dire
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