venerdì 22 febbraio 2013

MESTIERANTE DELLA PAROLA

Suggerirei al mio amico Cormac di raggiungermi in Italia,penso che si troverebbe bene. Perchè questo è il paese dei vecchi, un paese anziano non per dati anagrafici,ma per mentalità. Un paese che certamente avrà i pad, e reader,e book per farsi notare la sera in piazza che siamo moderni anche noi, te capì donnette albioniche,anche noi siamo moderni. Però rimane un paese vecchissimo in fatto di ricercare,volere,qualcosa che non sia la solita solfa in fatto di cinema ,dove in questi anni viviamo nel torpore e nel grigiore di un stanco ripetere forme tradizionali di commedia sentimentalista para televisiva e piccolo borghese e cinema da camera, medio borghese con tutti i sintomi della fiacchezza cosmica della nostra borghesia. Drammi ombelicali, che non hanno nemmeno la forza del melodramma spinto,della scena madre o della sottile crudeltà che troviamo persino nel cinema indipendente americano.Ed ho detto tutto.
Qualche sera fa vedendo un film di Siani con la Canalis, ed ho detto tutto, mi meravigliavo di come si pianga sempre noi italiani sulla pochezza attuale delle nostre scelta produttive e della sua inconsistenza,e poi troviamo il tempo e sopratutto i soldi per finanziare film mosci,insulsi,pleonastici come quel film. Peraltro vengo a sapere che la mia banca,la Cariparma ha finanziato la sua ultima fatica, direi per noi spettatori indisciplinati che però siamo pochi e non contiamo un cazzo
Ecco,alla fine la sensazione è questa : non contare un cazzo.Perchè scriviamo su blogs e sui social networks,quando poi la nostra parola non conta nulla. Opinioni da bloggers,cioè roba campata in aria. Di chi è la colpa per questo trattamento? Credo che in parte ce lo meritiamo. Molto spesso capita di leggere cose che paiono uscite dalla premiata ditta:Alla Carlona.Scriviamo figo perchè trash, perchè questa roba è anni 80,perchè quando ero piccola...Mettiamo tanto del nostro e poco del film. La situazione dei blogs politici è più o meno la stessa. Il mezzo si sa ampia il nostro ego, si formano gruppi che si applaudono tra di loro,spunta il dissidente a prescindere, piccole miserie umane trasportate nel meraviglioso mondo della rete.
Tuttavia, dobbiamo soffermarci solo sugli elementi più deleteri  e concentriamoci invece sul suo potenziale. Il ritorno alla scrittura,al pensiero,a voler comunicare un proprio percorso culturale e politico,la ricerca di collaborazioni, la nascita di amicizie che seppure basate su commenti, "mi piace",condivido, è una forma nuova di relazione tra persone. Infatti nascono paranoie tipo,perchè non rispondi alle mie mail, e menate simili. Anche comiche da ridere se volete.
Però il fenomeno è preso in considerazione solo quando fa comodo politicamente, le dissidenti magari lesbiche,magari siriane ,magari bloggers anti assad che poi toh...è un cicciomerda americano. Una balla, e non la prima. Ecco come far perdere la credibilità a uno strumento che potrebbe aver il suo contrappeso nella società ipocrita,anzi dell'Ipocrisia Istituzionalizzata,dove ci crediamo liberi e civili perchè esprimiamo le nostre idee,parole, senza tenere conto che tutto questo esprimersi liberamente non ha cambiato nulla sui temi fondamentali del lavoro,della produzione,non ferma le guerre imperialiste e tante altre cose.  Se davvero fosse importante,una dittatura complessa e sfaccettata come quella capitalista non ti avrebbe concesso tutti questi mezzi,come non li concede anzi reprime le richieste di organizzazione popolare per il controllo socialista del mercato e della produzione.

Nondimeno viviamo in questi tempi e sotto questo regime, il mezzo che ci concedono noi dovremmo usarlo al meglio delle nostre forze.

Il blog se è traballante come strumento "politico" ha un grande potenziale per quello culturale e artistico. Dal fenomeno delle blog novel,con quel suo carico di buona novità che è una nuova generazione di scrittori. Certo molte cose magari lasciano il tempo che trovano,ma questo succede con ogni mezzo artistico. Il lato negativo è l'eccessiva democratizzazione che potrebbe portare a un abbassamento della professionalità autoriale,ma parliamoci chiaramente:quanta sozzeria si pubblica con il metodo tradizionale?Quanta pubblicità riceve un libro scarso,ma con la firma importante del tuttologo o star del momento?Semmai è vero che ci saranno corsi e ricorsi tali che qualcuno troverà il giusto trionfo, di solito quello che a un buon stile abbina l'immaginario di stampo yankee largamente condiviso dalle pecore di sta minchia,altri  troveranno qualche fans , e solitamente sono quelli che usano in modo più intelligente i riferimenti cultural-colonialisti che si sorbiamo da oltre 65 anni,e poi eccoli là,i miei eroi: i mestieranti della parola
I mestieranti sono vecchi bloggers con magari qualche piccolo e modesto successo alle spalle,ma spesso nemmeno quello. Infaticabili , vivono per le parole. Non potrebbero stare senza scrivere ,così come senza ascoltare musica,leggere libri,guardare cinema. Se tu dovessi frequentarli ti accorgi che hanno maggior sensibilità e predisposizione all'arte e alla cultura, di qualsiasi Artista che bazzica pigramente il mondo dei social network, (si quelli che per ottenere una risposta devi aspettare tipo udienza papale, che non perdono tempo con altri bloggers,.che loro devono cambiare il mondo artistico da qui all'eternità),però il mestierante ha un piccolo problema:è un operaio della parola,ne fabbrica tante,per trovare una o due decenti.Ha una mole impressionante di lavoro,di cose edite,ma non sa piazzarle bene,possiede un tesoro che in mani più esperte potrebbe rendere qualcosa e lui lo spende per quelle vecchie battone che son le sue idee e principi che ormai non coinvolgono più nessuno.
Nonostante tutto prende sul serio ogni cosa che scrive e dice,anche se usa l'ironia e il distacco,ma non scrive mai tanto per farlo,te l'ho detto ha le sue ideologie.
E sai una cosa?A me, come mestierante della parola, il mondo senza ideologia, anzi il mondo che sguazza nel pantano dell'ideologia anti ideologica, (quante ripetizioni ad minchiam),mi fa schifo. Un mondo per ribelli di cartapesta,di opinionisti selvaggi,di egocentrici senza grazia,nossignore : non mi piace.
Dietro a queste stupide recensioni, dietro al mio ribattere sugli stessi punti e attaccare sempre la stessa parte non c'è solo il brontolio di un tizio nato vecchio, (d'altronde l'ho scritto all'inizio, sono nato in un paese vecchio e di vecchi),ma una sana ideologia , una sana impostazione alla cazzo di cane su come vivere questo mondo che non comprendo benissimo,anzi no:l'ho capito ,ma spero sempre di essermi sbagliato.
Si fa fatica perchè le parole ci sfuggono,la grammatica traballa,arranca,come una scassata 127 rossa del 1981 sulle strade di montagna.
Nel blog vedo un modo potente per comunicare e conoscere altre persone come me,meglio però che siano diverse dal sottoscritto. Io posso sembrare chiuso ed ottuso perchè difendo la mia posizione,ma la mia apertura mentale la noti perchè leggo sempre il tuo blog che dice cose assolutamente contrarie rispetto alle mie. E prendo spunto da chi è diverso da me per arricchirmi,anche come spettatore e non solo come persona.
Non tollero il vecchiume reazionario e il modernismo giovanilista che poi è un classico prodotto,una risposta maldestra a un reale problema
I bloggers hanno una loro dignità, se la son conquistata con la crisi profonda e gravissima che ha colpito la classe intellettuale del nostro paese e non solo, ma mentre all'estero si cerca di colmare questo vuoto ,di arginare questa piena di miserie intellettuali,con il dovuto sostegno e rispetto per la figura nuova e in fase di costruzione del blogger di nuova generazione,meno amatoriale e più professionale. Nel senso che non scrivo a cazzo ,ma con una mia visione ragionata e spiegata delle cose.

Possono nascere collaborazioni,iniziative,speciali,movimenti culturali e artistici che pungolino i parassiti borghesi , il loro vecchiume ideologico e anche il modernismo alla cazzo di cane.
 Tutte cose che in giro ci sono , stanno crescendo ed evolvendosi. Però il problema è il continuo,affaticante scontro con il muro di gomma che rimbalza sul nascere le nuove richieste e idee,che poi non sono nemmeno così rivoluzionarie,eh!Semplicemente il capitalismo,l'imperialismo,si rinnovano al loro interno ed hanno bisogno di scusanti appetibili per i giovani,quindi una volta è la libertà sessuale,dei corpi ,l'altra quella del sapere. Non mi illudo, non sbavo di gioia,ma è pur sempre un passaggio obbligatorio,che non possiamo ignorare.
Il blog,quindi ha tanti limiti e deve ancora crescere,ma è uno strumento che anche a livello individuale,con la fatica di chi come me è sostanzialmente uno scribacchino mediocre,cerca di mettere in circolo un modo altro e oltre di vedere le cose. Battaglia piccolo borghese,certo,ma nessuno mi proibisce di fare propaganda comunista e stalinista usando la parola in un contesto alieno alla politica,ma davvero:cosa non è politica, o illusi del cazzo?Il vostro negare di fare politica è già di per sè atto politico e conformista peraltro,noi mestierante invece,quaggiù tra la polvere dei resti poetici e la fatica della scrittura sappiamo quanto sia importante e non da gettare via.

Stiamo creando per voi, (geni,artisti,innovatori,ggggiovani),la ferrovia dove poi viaggerete in prima classe. Non ci dispiace,perchè la vostra america senza i cinesi,indiani,neri,senza rubare le risorse in giro per il mondo sarebbe quella campagna di scarti sociali che sono..
Si,mi piace moltissimo questo blog e il suo autore perchè prosegue una strada delirante di politca,cinema,prese di posizioni della serie ma chi te lo fa fare.
E sopratutto perchè odiando i vecchi reazionari ha nella sua edicola tanti fumetti italici degnissimi di nota,ma la gente , che da noi è sempre all'avanguardia, dice sempre: "ma non c'è niente",come se il fumetto si fosse fermato nel 1970 al massimo.

E io continuo,imperterrito,con volontà,forza,costanza,mi piacerebbe morire con l'anima pulita di un  mestierante onesto,libero,non colonizzato,sincero e appassionato.Poi se qualcuno mi volesse anche ricordare benissimo,altrimenti: me cojoni ! 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Io non sono né mestierante della parola, né ho ambizioni artistiche. Anzi, a dirla tutta, non ho ambizioni di nessun tipo. Vorrei vedermi conferita un briciolo di dignità per il lavoro che faccio, col blog quotidianamente, dato che ci perdo un sacco di tempo e per scrivere un articolo a volte ci metto anche un giornata intera. Ed è faticoso e spesso ti sembra di parlare al vuoto.
Però il blog è comunque un'attività individuale, che esprime un pensiero individuale. Farne un mezzo di propaganda (e in questo paese è accaduto, col peggio del peggio del peggio, sai a cosa mi riferisco)la trovo una cosa pericolosa.
Io non credo che tutto sia politica. A forza di dire che tutto è politica, qui in Italia, siamo arrivati alla rovina.

babordo76 ha detto...

Mestierante della parola significa proprio quello che hai scritto te all'inizio del tuo commento.
Cioè quotidianamente perdere tempo,per scrivere un articolo,io non ci metto una giornata intera perchè sono "nervoso e immediato" come scrittore, e chiedo scusa ai veri scrittori,però cerco sempre di essere diretto,chiaro,limpido e di mantenere una linea,un pensiero,che non deve essere per forza condivisa, mi sta bene che si discuta ognuno sulle sue posizioni. la trovo una vera e genuina forma di democrazia,per questo come ben sai leggo il tuo blog e non solo,proprio per vedere cosa pensano altri,con altre idee e posizioni.Mi piace dei blogs che diano spazio e sostanza al pensiero e alla parola,in tempi dove entrambi sono sputtanati alla grande.
Non fa rivoluzioni,ma crea occasioni di confronto,conosciamo cose nuove,ad esempio penso che i primi blogs gestiti da persone che parlavano della loro omosessualità mi abbiano davvero aiutato a capirli meglio,e insomma:si è il mestiere del comunicatore e del pensatore.

Non concordo invece sulla seconda parte. Come fai a parlare di individuo laddove la nostra società individualista ha creato l'individualismo massificante,cioè tanti io che in realtà sono espressione di un solo pensiero?Bella questa,si magara ti farà sanguinare un po' il naso,ma se ci rifletti su..Vedi che non è campata in aria. In Italia non è la Politica che ha rovinato tutto,ma la politica dell'anti politica,arruffona,demagogica,beceramente individualista,perchè qui di politica non se ne fa, e se per caso tu avessi militato in partito o anche in un movimento politico,lo capiresti.
Tuttavia comprendo quello che pensi e provi poichè la morte della militanza seria,della riflessione,dell'analisi,ha generato lo schifo che vediamo intorno,quindi capisco che tu non voglia aver a che fare con la politica e che non veda le cose da quel punto di vista.Notando che siete la maggioranza,la larghissima maggioranza,sai che ti dico?Hai pure ragione,diamine.Ma che ci posso fare,sopporta questo tuo vecchio amico scassa coglioni eh..

e in ogni caso io sono felicissimo che tu riprenda quando vuoi a commentare il mio blog,che presto sempre molta attenzione a quello che scrivi,anche quando ti manderei a fare un giro in siberia,ma uno solo e breve,riscaldamento assicurato ^_^


ps:forse pomeriggio recensione di The Woman eh ^_^