domenica 24 novembre 2013

OASIS di LEE CHANG DONG

Il cinema è forse una delle arti più complete in assoluto: musica,letteratura,immagine. Tutto. E fra tutte le varie possibilità di far qualcosa di artistico è quello che maggiormente si avvicina alla vita,rielaborandola. Una dolce e crudele bugia con un fondo di verità. Cosa serve per fare cinema? Grandi mezzi? Certo,ma non basta.. Fantasia? Oh,certamente,ma non basta.. Marketing e intrattenimento? Oh, certo,ma è riduttivo.
Per fare del grande cinema non devi fare altro che filmare la vita. Scioccamente tu la reputi come la cosa più noiosa che possa capitarti. Dici sempre che non capita nulla, ti lamenti della tua mediocrità..Ecco in questo momento stai facendo cinema, non lo sapevi? Perchè non filmare la noia e la quotidianità? Perchè pensare che non affrontare i tuoi tormenti,lamentarti contro il destino e gli altri, cercando rifugio in lontani e impossibili sogni,sia meglio che rendere i tuoi minuti,le ore , i giorni che ti rifiuti di viver o modificare, materia per un film?

Io se fossi un regista vorrei parlare di te. Non mi interessano i cavalieri, i grandi eroi, figurati i mutandari e calzamagliati male, ma andasse a fanculo superman. O a ballare al gay pride, si troverebbe anche bene.
No, io invece sono interessato a te che sei invisibile, che vivi ai margini. La gente non si accorge della tua esistenza perchè non ti fai sentire. Non ti lamenti, accetti passivamente questa vita. Rendere eroica la quotidiana resistenza alla mediocrità , l'epica cerimonia per accettare l'oblio che ci colpirà.

E mettere la mdp nelle zone meno godibili della città , narrare amori forti e destinati a esser distrutti dall'ottusità sociale. Si,questo è il cinema che amo e che voglio vedere
Noi non dobbiamo avere paura dei sentimenti, non dobbiamo aver paura della tenerezza, della comprensione,della condivisione. Il cinismo da mentecatti ha rotto i coglioni da tanto tempo.
Per questo di truzzi che si ritrovano al fianco donnette che sparano dalle tette ne farei a meno , parlo per me, mentre di questi due persone ,protagonisti di questo capolavoro coreano, ne voglio sempre di più sullo schermo.



Un uomo esce di prigione, è stato in galera perchè ha preso su di sè le colpe di un delitto commesso dal fratello maggiore. Il giovane ha deciso di prendersi la colpa , perchè disoccupato e incapace di trovare un posto sicuro nella società, mentre il fratello lavora e si sta inserendo benissimo nel sistema. Dopo aver vagato per la città, ritorna in famiglia. Non è per nulla ben voluto, da nessuno. Lui però pare non lamentarsi troppo. Nonostante i guai con la legge, è a modo suo un cuore purissimo,limpido, seppure par evidente che sia un disadattato, almeno per l'idea che noi abbiamo delle persone normali e che vanno frequentate.
Lui si è innamorato della figlia del netturbino , la vittima dell'incidente causato dal fratello , una ragazza disabile. Anche lei è abbandonata dalla famiglia , il fratello la sfrutta solo per ottenere una seconda casa migliore rispetto a quelle popolari.




Sono persone condannate al disprezzo e alla compassione ipocrita, sono persone che danno fastidio,che nessuno vorrebbe accanto a sè.  Noi che siamo sempre in prima fila a rompere i coglioni per i diritti civili in paesi che riteniamo incivili, nella nostra società ghettizziamo , allontaniamo, rendiamo difficilissima la vita a gente che è troppo sensibile,diversa, per mille ragioni. La società liberale è un mattatoio dove agli animali viene narrata la favola delle possibilità,delle opportunità, delle libertà.
 Oasis è un grande film di denuncia quindi, opera che mostra il viso durissimo di un paese che noi riteniamo all'avanguardia e democratico perchè, come noi, è una colonia americana. Che in sostanza stritola e condanna la gente che non reputa operativa, produttiva, efficace, nascondendo il tutto con quintali di ipocrisia.

E però è anche una bellissima ,profondissima,emozionante,storia d'amore. Quell'amore che i cantanti cantano, tanto forte,grande ,immenso che pare impossibile. Perchè Lee Chang Dong ti mostra due esseri umani. Non sono in gamba come te , che hai un lavoro,un amante, tanta roba e poca sostanza. Non sono così, eppure cosa c'è di sbagliato in loro? L'amore è un bene prezioso . Lo capisci quando ti innamori, o pensi di esserti innamorato, dopo anni. O per altri sentieri. Il fatto di volersi occupare di qualcuno,di sentirlo parte di te, tutte queste cose
Qui senza retorica, anzi con realismo si racconta questo.

 

Un film bellissimo, straziante,commovente, doloroso. Quel cinema necessario,non consolatorio, non addomesticato, realistico e duro,con aperture melodiose vero il surreale- la ragazza che pensa di essere una donna come le altre, e di viver il suo rapporto con l'uomo come le altre- una pellicola che ci insegna di nuovo la grande classe e superiorità orientale.

4 commenti:

hetschaap ha detto...

Verissimo. Un grande film. E' molto che non lo vedo ma ricordo che mi colpì tantissimo proprio per il coraggio di affrontare l'emarginazione sociale e ricordo bene l'ipocrisia di chi sta intorno ai due protagonisti e non comprende il rapporto che li lega e, di conseguenza, lo svaluta, lo interpreta come altro. Come se l'amore avesse regole o dovesse essere benedetto dalla società. Per fortuna non è così e questa pellicola sta lì a dimostrarlo.

babordo76 ha detto...

esatto si avverte fortissimo l'implacabile condanna della società non tanto perchè si amano,ma per quello che sono
Dong è davvero un ottimo regista

Simone Corà ha detto...

Bellissimo come i tutti i film di Lee Chang Dong, uno di quelli che non sbaglia un colpo, mai :)

babordo76 ha detto...

ho visto poetry e questo:bellissimi! Piano piano me li vedo tutti