Sei fantastico! Non avevo mai conosciuto un uomo come te!!!!! Non vedo l’ora di vederti ! Tra venti minuti sono in stazione. Non vedo l’ora di incontrarti,amore!
“Anche io cara,sei la gioia della mia vita. Sono già
arrivato e ti sto aspettando . Ti amo tantissimo”
Arrivato dove? Luca è ancora in mutande davanti al video del
suo Windows Vista. Ci metterà
minimo quaranta minuti per arrivare in
stazione, ma il ragazzo ha una sua idea particolare circa
il tempo.
“Tanto c’è tempo” Potrebbe essere il suo slogan,
l’epitaffio, la scritta che ci dice tutto di lui. Grattandosi la testa e alzandosi svogliatamente dalla
sedia, stiracchiandosi , si dirige svogliatamente verso l’armadio. Forse ho
ancora un po’ di tempo per vedere i
goals della Juventus o un video porno.
Il cellulare squilla : un messaggio.
“Che rompimento di coglioni!” Sussurra il ragazzo , andando
a prendere il suo Nokia.
“Ciao Luca, ti rammento che per lunedì devi presentare il
tuo progetto,fondamentale per la nostra azienda. Non farci fare una figura di
merda con gli americani!!!”
Ecco, ci mancava Matteo con i suoi messaggi allarmisti. Ma
che cazzo! Lunedì è domani! Con calma , appena ritorno dal pomeriggio con Maria
Maddalena, butto giù qualcosa.
Quanta pressione, quanta premura! Tanto
c’è tempo.
Saltellando su una gamba si infila i pantaloni , perde
l’equilibrio cade e bestemmia. Si
veste , alla cazzo di cane, e si avvia
verso la porta.
Però quel filmato con la bionda vampira,sai mai….Magari il
pomeriggio si mette bene e si possa concludere qualcosa.
Va a cercare nella sua cartelletta il filmato ,lo trova, si
slaccia i pantaloni e comincia a masturbarsi, mentre sullo schermo una
siliconata si monta un tizio e lo divora durante l’orgasmo. 3 minuti e cinquanta di secondi, Luca ha finito
prima dei cinquanta: “ Dannazione,è proprio da tanto tempo che non faccio una
sana trombata! “ Pensa infastidito. Corre in bagno a darsi una veloce
lavata.. Il tempo è passato,il ritardo
aumento di venti minuti.
“Ora andiamo va “ Pensa.
Deve anche inventare una nuova scusa,e solitamente le sue scuse si
basano su un piano facilissimo: dare la colpa agli altri. L’ha sempre fatto in
35 anni di vita. Per ogni cosa che lui abbia fallito , c’era una persona , del
tutto estranea ai fatti, che diventava il capro espiatorio della sua
irresponsabilità incapacità.
Lui però si sente una persona a suo modo responsabile e
impegnata, da un po’ di tempo frequenta
il meet up del M5s della sua città. E si sta interessando al fenomeno delle scie
chimiche. Non ci ha capito ancora un cazzo,ma sicuramente c’è qualcosa sotto.
Apre il portafoglio: la foto con Mingo e Fabio di Striscia la Notizia e quella
con Belen ,gli rammentano che non ha prelevato nemmeno cinque euro! Doveva
farlo ieri,ma poi erano sopravenuti degli impegni inderogabili … Quali? Vedere il dvd ,preso con Tutto Sport,
dei migliori goals di Del Piero e sicuramente un porno appena scaricato.
“Cazzo,che problema! Vabbè, dirò che non funzionava il
Bancomat. Banche di merda !” Luca prende il suo portachiavi ,inserisce la
chiave nella serratura della porta e con un balzo, per non perder troppo tempo,
si avvia veloce fuori di casa…
La botta alla testa lo rintontisce , facendolo
indietreggiare e quasi cascare per terra
.
Cosa è successo? La porta è chiusa. Eppure.. Non aveva
inserito la chiave nella serratura? Non aveva spalancato quella cazzo di porta?
Non aveva forse visto il pianerottolo illuminato dalla luce del sole,caldo e
afoso, di quel aprile straordinariamente rovente?
“L’ho fatto? Si… La chiave…” Ecco: che fine del cazzo aveva
fatto la chiave? Non ce l’hai in mano? Si,l’avevi presa e l’hai inserita dentro
la serratura e allora..dove cazzo è finita!
Eccola! Nel contenitore di plastica, con un vecchio adesivo
di Star Wars . Vecchio ricordo dell’adolescenza.
Luca la riprende, dandosi del vecchio rincoglionito e
ridendo divertito,vabbè mo infiliamo sta cazzo di chiave , ecco la serratura
che scatta,abbassa la maniglia, la porta si apre,e…
Il dolore ritorna potente e penetrante in testa . La porta è
chiusa.
“Cosa?” Luca non riesce nemmeno a formulare una domanda
sensata. Ora ,da qualche parte, sente la paura farsi strada. “Sto venendo a prenderti e ti mangerò!” La
risata diabolica della Paura che si avventa su di lui con tanto di
coltello,forchetta e una bocca avida di carne , lo scuote fino alle fondamenta
.
La porta è chiusa.
Eppure l’aveva aperta, no? Le chiavi…
“No!” Passandosi
velocemente una mano sulla faccia,per asciugarsi il sudore freddo, Luca le
vede: nel contenitore.
“No,un momento … Le ho prese cazzo! Le ho prese! Erano nelle
mie mani!” Sente il cuore in gola e lo stomaco vuoto che pulsa terrore e
paura,mentre la sua mente comincia a traballare … Sto diventando pazzo? Il
ragazzo non vuole porsi quella domanda. Cerca di respingerla, di non formularla,ma
la stronza si fa strada con arroganza nella sua mente: “ Sei diventato pazzo?”
Qualcuno ha riso.
Luca è sicuro: una risata.
Profonda,tenebrosa,come se chi ridesse avesse la bocca piena di sabbia.
“Chi è?” Urla il giovane. Nessuna risposta,solo un placido
silenzio primaverile. Voci di bambini in cortile. Stanno giocando ,una litania,
non capisce..Ma sarà qualcosa come “la macchina del capo” e cavolate simili.
Il giovane uomo si avvicina al contenitore. Prende le
chiavi, le stringe fino a farsi male e perdere un po ‘ di sangue.. Poi le
infila nella serratura e … Il cellulare suona
“Pronto?”Mormora il ragazzo
“Sei un bastardo! Mi hai fatto aspettare due ore ! Due ore !
Cretina io che ti ho aspettato,e sai perché? Perché ti amavo. Tanto,ma perché
mi hai dato buca senza dirmi nulla, un messaggio? Ora ho perso il treno per ….”
“Maria Maddalena, sono a casa ..La porta non mi lascia
uscire! Aiutoooo!! Per favore chiama qualcuno!”
“Cosa?”
“La porta non mi…”
La linea cade. Dannazione ha finito il credito! Avrebbe
dovuto caricarlo,lo sapeva benissimo…
E ha rimandato. Come sempre.
Il cell suona di nuovo
“Mary,per favore…”
“Sei pazzo. Sei un pazzo furioso e mi hai anche agganciato
il cellulare in faccia. Non ti voglio più rivedere”
Luca cerca di parlare ,ma sente il click della fine
comunicazione. E in quel momento avverte il peso della sconfitta . L’ha persa.
Per sempre. L’unica garanzia di vivere ,di cambiare stile di vita, di
migliorarsi. Per sempre, per sempre ,per sempre. Persa.
Il ragazzo girando la chiave nella serratura piange. Prima
silenziosamente,poi esplodendo in disperati singhiozzi dove paura,rabbia,
impotenza, si mescolano ed lo avvolgono .
La porta è chiusa.
Ha provato dieci volte. Deve chiamare un fabbro … Per dirgli
cosa? “ Sono prigioniero in casa. La porta mi tiene prigioniero”
Di nuovo il cellulare: “Maria Maddalena,forse..” Luca si
sente felice. Non tutto è perduto.
“Am..” Non finisce la frase
“Coglione pezzo di merda!!!!! Dove sei? Da lunedì che ti
cerco! Sono tre giorni! Abbiamo fatto una figura di merda con gli americani! Si
sono ritirati dal progetto. Progetto che dovevi present..” La linea cade.
“No! NO NO NO NO NOOOOOO!” Urla Luca. Scarico. Anche questa
no,anche il lavoro no! “Ma cosa ha detto Matteo?” Son passati tre giorni da
lunedi?” Come è possibile? Oggi è domenica.. E ora siamo già a giovedi o
venerdi? Che giorno è?” Luca cerca il caricatore…L’ha lasciato a casa del suo
amico Pietro. Doveva passare a riprenderlo, “ domani,tanto c’è tempo!”
Luca getta a terra il cellulare che si frantuma in mille
pezzi.
“Devo chiedere aiuto a qualcuno” I bambini in cortile . Li sente giocare,
stanno ripetendo ancora quella litania,poche frasi e semplici,quasi banali..che
staranno mai dicendo? E a te che importa, ora! Chiedi aiuto!
Luca esce sul balcone e
li vede. Due maschietti e due bambine nei loro grembiulini della scuola.
Saltellano allegri sopra un disegno rozzo ,fatto con il gesso sul terreno.
“EHI! EHI! BAMBINI!!! Presto! Chiamate i vostri genitori!
Ehi,ascoltatemi! Smettetela di ripetere quella cazzo di filastrocca!” Sbraita
Luca .
I bambini si fermano e lentamente si girano ad osservarlo. Non li ha mai
visti in quel palazzo . Chi sono
Poi riprendono a canticchiare la frase che ripetono da tutto
il pomeriggio: “Chi del tempo abusa,morirà per volere della porta chiusa”
Ripetono ridacchiando sadicamente.
Luca si allontana dal balcone,spaventato e sconvolto. Con la coda dell’occhio vede il disegno in
terra: è lui bloccato davanti alla sua porta. Solo che la porta ha una bocca
orribile ,piena di denti aguzzi e la maniglia è una terribile mano uncinata.
Urlando entra in casa,inciampa,cade, si rialza. Urla senza
sosta,la gola brucia ,come gli occhi per via delle lacrime.
La porta è chiusa,davanti a lui ….E ride. Ecco da dove
arrivava quella cazzo di risata orribile e profonda . Quella risata cattiva,
feroce,crudele: è la porta.
Il ragazzo lentamente si avvicina: “ Ti prego…Fammi uscire.
Sarò un bravo ragazzo! Lo giuro! Rispetterò gli altri, mi darò da fare..”
Piangendo e supplicando,senza farci caso sta avvicinando la mano alla maniglia
..
In men che non si dica,ella si lancia veloce contro la mano
di Luca. Si apre mostrando 4 artigli affilati e subito imprigiona la mano del
ragazzo squarciando la carne,tagliando i nervi, spezzando le ossa
Luca urla per il dolore,e poi si sente strappato da terra e
trascinato verso la porta…Che ha una bocca orribile e denti aguzzi.
NOOOOOOO!!!!!! Solo questo riesce ad urlare
“Nooooo” Urla Luca e mentre il grido continua,si rende conto
che è ancora vivo
Si trova davanti al video del computer. Si è addormentato.
Il messaggio di Maria Maddalena,eccolo! Non è vero niente. Ride ,salta per la
stanza. Vivo e pronto a riprendere una nuova vita. Il sogno,quel sogno così vero gli ha insegnato che non deve
perdere tempo e farlo perder e agli altri,anzi no..Nemmeno è il tempo,ma il
rispetto degli altri.La responsabilità.
Luca , contento, corre a prendere le chiavi ,le infila nella
serratura,gira la maniglia,apre la porta e…..
Il dolore alla testa , forte e penetrante, lo getta
indietro. Cade.
La porta è chiusa.
“No, no..Perchè? Perché? Perché ? Per chééééé?” Luca a terra
picchia i pugni sul pavimento. Sente le ossa delle mani spezzarsi,il dolore
acutissimo,ma non è questo che lo spaventa… Perché la porta è ancora chiusa?
Poi asciugandosi le lacrime, con immensa fatica ,si alza in
piedi e fissa la maledetta porta.
Nessuno può salvarlo,ormai lo sa.
C’è una sola cosa che potrebbe fare, l’unica speranza,
l’unica salvezza possibile,c’è solo quella cosa da fare..Non altre . Non un
esorcista,un angelo,una formula magica,no: solo quella cosa..
Luca comincia a ballare il tip tap.
2 commenti:
Il raacconto è ottimo soprattutto per il modo di rendere palpabile la tensione, per il senso di ansia e di ineluttabilità che riesce a trasmettere al lettore e per la splendida costruzione dei personaggi (il protagonista ma anche Maria Maddalena e Matteo) che diventano reali e memorabili immediatamente. È il talento speciale dei grandi autori :)
megaloman è felice di questo commento ^_^
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