lunedì 23 febbraio 2015

COME ERAVAMO di SIDNEY POLLACK

Negli anni 70 alcuni autori cinematografici riscoprirono le atmosfere e le tradizioni di un certo richiamo al classicismo della vecchia Hollywood. In senso più ampio della Vecchia America. Ogni autore ricostruì alla propria maniera quel periodo,secondo il proprio gusto ed esperienze di influenze artistiche personali. Credo che Pollack si situi tra il nostalgismo calligrafico,didascalico,per quanto di lusso e fatto benissimo di Bogdanovic e il furore estetico di un 'opera eccezionale e leggendaria come il magnifico Dillinger di Millius.
Pollack richiama quel periodo,ma ha una sua cifra artistica e autoriale ben precisa, rielabora e adatta al suo periodo quelle atmosfere, ( Il Cavaliere Elettrico è un film figlio del suo tempo e ben radicato in esso,ma assai classico e con richiami e suggestioni alla Vecchia Hollywood),non poteva , ( quindi), firmare un film leggendario, un capolavoro imperdibile , come questo: Come Eravamo.

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Un'opera dove la nostalgia per il tempo andato si confonde e scioglie , ( per rinasce a nuova e splendente vita), in una solida storia di passioni sentimentali e politiche. Oggi un film su un'attivista politica che cita l'Unione Sovietica,sarebbe bollato come film terrorista,totalitarista,e vergogna imperitura , eterna, per i suoi autori. Siamo democratici con la scopa del capitalismo e del suo unico pensiero nel culo. Liberi e informatissimi secondo le parole e la propaganda del liberalismo. Ma questo è un discorso complicato e che pochi potranno comprendere: per gli altri c'è una bellissima storia d'amore.
Storia che nasce all'università donde Kathy è un'attivista dei Giovani Comunisti, ( come lo sono stato anche io,e non sapete che anni di grande gioia vi siete persi voi che eravate impegnati a non fare un cazzo. Ah, no: a lamentarvi,ecco cosa stavate facendo),impegnatissima in una campagna in sostegno alle forze progressiste contro Franco , ( è la metà degli anni 30 ed imperversa una guerra civile spietata e feroce in quel di Spagna), costei è un tipo coriaceo , di ferro, vive con estrema naturalezza e spontaneità la sua militanza . Come me è convinta, ( a ragione), che ogni cosa fatta o detta sia politica. Non puoi scappare da essa, non la puoi ignorare, il resto è irresponsabilità sociale vestita a festa ,con tanti bei discorsi per evitare la responsabilità e conseguenze del nostro vivere e lottare. Il destino è però beffardo  e quindi sulla sua strada incontrerà Hubbel Gardiner, un classico ragazzone americano: bravo negli sport, eccelle anche nella scrittura,ma preferisce vivere una vita disimpegnata,leggera, in un certo qual modo anche sentimentale, ma è uno che si adatta ai tempi e al sistema. Di buona famiglia frequenta un gruppo di giovani rampolli ricchi e repubblicani, impegnati a fare feste, ridere degli avversari,vivere una vita superficiale,per quanto lussuosa.
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Noi seguiamo così almeno 30 anni di vita della coppia e dell'America, ( una specie di C'eravamo Tanto Amati, non a quel livello sublime e inarrivabile,ma come idea è più o meno quella. Devo anche dire , onestamente, che codesta pellicola uscì un anno prima rispetto al capolavoro italico), quindi la seconda guerra mondiale, quell'infamia assoluta , ( ma che mise in luce la faccia nascosta dietro alla democrazia e libertà individuali) che è stato il maccartismo, fino agli inizi degli anni 60 e la paura dell'atomica.  Tutto questo rimane più o meno in sottofondo, ma chi ha scritto e chi ha diretto codesto film hanno saputo integrarlo ottimamente con il resto della storia e sopratutto hanno dimostrato una cosa vera: le classi e la società contribuiscono anche alla riuscita o meno delle nostre storie personali.
Il personale è politico e viceversa.
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Non per questo la parte romantica e sentimentale è banale, scontata, irreale,semplicemente ci dicono che l'amore non è un fatto letterario, non metafisica, o pensiero individuale ,da tenere per noi. L'amore è quotidiano,reale, fatto di cose concrete e la coppia non vive in mondi lontani,ma in questo e con questo deve farci i conti.
Lui non vuole , lei si. Lei ha ragione .
Così li vediamo innamorarsi, cercare di stare insieme,allontanarsi, rincontrarsi di nuovo, ma il tutto è soggiogato dal mondo esterno e da come affrontarlo. Per questo io credo che , a modo suo, esso sia anche un film in un certo senso: politico .

La nostalgia dei tempi andati non è mai manieristica, consolatoria, non c'è evocazione romantica di un'epoca didascalica e agiografica, ma i ricordi veri . Urgenti, duri,che ci fanno soffrire, gli sbagli e le parole sbagliate,ma che non potevamo non dire o fare.
Questo è ricordare e affrontare il passato nei migliori dei modi. E questa pellicola eccezionale ci riesce benissimo.


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