martedì 10 luglio 2012

LA STRADA di FEDERICO FELLINI

Eh,si ci ripetiamo:cosa è successo?Come mai c'è stato un periodo dove il nostro cinema sfornava autori,pellicole di spessore,opere artistiche,cinema d'autore con i controcazzi atomici.Rossellini,Visconti,Fellini,Antonioni,De Sica,Ferreri,Petri,Bolognini,e tanti altri.
Cioè il cinema della mia formazione da spettatore,quello che mi ha marchiato come "diverso",poichè invece di perdermi nell'universo dei vari Star Wars o leggere fumetti di supereroi e veder i relativi film.La cosa però non mi è mai pesata.Certo,che gente incapace di leggere e comprendere mi rompa le palle per i miei gusti e la mia voglia di apprendere,crescere,migliorarmi,culturalmente,un po' mi deprime.Sono i casini della democrazia.
Nondimeno io continuo a perdermi in questo mondo di immagini suggestive e ricercate.Un cinema che stimola lo spettatore a non essere solo un tizio che dice :wow!Ma riflette,si impegna,accetta una sfida stimolante.
Ecco,questo è il cinema d'autore e io lo amo.Totalmente

La strada è un'opera del 1954.Pellicola assai nota e amata,narra la storia di due "artisti di strada":il rude Zampanò e Gelsomina.
I due attraversano un paese devastato dalla miseria,dalle rovine,popolata da gente povera.Nonostante lo squallore regni sovrano nell'ambiente,l'umanità affiora di tanto in tanto,per poi essere di nuovo ingoiata dalle tenebre di una civiltà sull'orlo della più nera e cupa tristezza.Non solo esistenziale,ma anche materiale.
Immagine di purezza,candore,di un riscatto legato alla più casta innocenza è il personaggio di Gelsomina.Un clown tenero e triste.Personaggio che molti vedranno come debole e succube dei fatti,degli eventi e degli uomini,ma che in realtà ha una sua forza e potenza nel non volersi far sporcare dalla bassezza,dall'aridità,dal cinismo e violenza.Infatti il film è una sorta di martirio laico e popolare di Gelsomina.
Zampanò viceversa è un vinto,uno che la vita ha sconfitto,non sogna,non pensa,è puro istinto animale,sempre sulla difensiva,racatta amore di seconda mano,usa la violenza perchè la sua forza è l'unica cosa che lo tenga a galla,il timore della sua reazione da parte di altri,la sua unica fonte di gioia.Gira per le strade,ma rimane sempre bloccato nel suo piccolo e grezzo mondo.Nondimeno,ha dei momenti di veloce e struggente umanità,Fellini ci mostra pochissimo di lui,ma è chiaro che egli sia un animale ferito.Rabbioso contro il mondo intero.
Pur essendo un film che potremmo definire NeoRealista se ne discosta per via di alcune soluzioni stranianti.Ad esempio non si comprende bene dove sia ambientata la vicenda:Roma,dicono vagamente.Certo nella periferia più povera e abbandonata,ma potrebbe essere qualsiasi parte del mondo.Entra in scena anche il mondo del circo.Uno di quelli fatiscenti,dove regna il pauperismo totale.Perchè la pellicola rappresenta in modo crudo,ma non sensazionalistico la povertà:materiale e umana,(non spirituale,che è roba da borghesi e da Ozpetk..dio ce ne scampi),dove ogni tentativo di rivalsa di Gelsomina viene sistemanticamente tradito e affondato.La tragedia scoppia quando un loro collega,detto il Matto,a furia di rompere i coglioni a Zampanò,muore.La donna impazzisce del tutto.Fino al tragico finale ,con il pianto disperatissimo ,l'umanità che trabocca e come una fottuta inondazione fa crollare le mura di difesa del duro Zampanò

Chiaro che parliamo di un film bellissimo,che te lo devo anche scrivere?Rimane la tristezza per quello che eravamo capaci di fare e per questo cinemino democretino,di gentaglia a modo,moralisticamente petulante,sinistrati da cocktail party,che con le loro puttanate dabbeniste hanno rovinato quello che è il Cinema Italiano:Commedia,Neorealismo,Cinema d'Autore.

Consoliamoci guardando i meravigliosi:Anthony Quinn-gigantesco- e Giuletta Masina-immensa.

4 commenti:

Rear Window ha detto...

Non sono un grande fan di Fellini. Però "La Strada" è uno dei suoi film che preferisco...

babordo76 ha detto...

questo è davvero un film che merita di esser chiamato capolavoro!

Bruno ha detto...

Fellini non mi entusiasma troppo, in alcune occasioni proprio non lo capisco, questo è però un film che mi manca...

babordo76 ha detto...

secondo me da lo sceicco bianco,fino a 8 e mezzo è superlativo.Poi è sicuramente un grandissimo maestro ,talora forse troppo visionario.Rimane comunque un piacere alto veder i suoi film
Certo nemmeno a me son piaciuti tutti e sopratutto negli anni 80 non mi par che ci abbia donato opere memorabilissime
Questo è un capolavoro,però