giovedì 19 luglio 2012

DJIANGO di SERGIO CORBUCCI

La malattia che prima o poi ci condurrà tutti alla tomba del cinefilo,è senza ombra di dubbio:la nostalgia.Il cinema è da anni e anni che è piegato su se stesso,ricicla situazioni e personaggi attraverso un citazionismo che non è più gesto d'amore,ma solo e soltanto una via facile per avere qualcosa di pronto-fast food dell'immaginario-e per divertire i nerds,i cvtici del cinema popolano e popolare,ancora più tediosi e saccenti dei nostri amatissimi Morandini e company.Per cui non ci rimane che ritornare alle origini,alle radici,ai momenti alti del cinema veramente popolare-con le sale di periferia e via elencando,non i fottuti multisala di vivacchiamento borghese-e quindi il film come oggetto di intrettenimeto,esplorazione di linguaggi diversi e talora anche come istruzione alla politica per i proletari.
Django è una di quelle opere che per vari motivi segnano l'epoca e la trasformano in epica.Il genere spaghetti western è stato un atto rivoluzionario al seguito del cambiamento dei costumi e usi,sopratutto per quanto riguarda le masse giovanili,che non erano come quelle di dieci anni prima.La piazza ribolliva di tensione sociale,la musica diventava più elettrica e psichedelica,ma anche la certezza di un eroe a tutto tondo che difende dio ,patria e famiglia è demolita dalle figure di cattivi che si muovono come rockstars sul palco,dialoghi leggendari e beffardi,situazioni ora grottesche e ora violentissime.Il messico con la sua passionale rivoluzione diventa il punto centrale di tutto il discorso filmico legato al genere spaghetti western,.
Corbucci è stato per me un grandissimo autore di western.Ne ha filmati di bellissimi:Il mercenario,ad esempio e una manciata di leggendari:VAMOS A MATAR ,COMPANEROS!e sopratutto il pessimista IL GRANDE SILENZIO.

Certo alle spalle aveva anche questa magnifica pellicola.La cosa che più mi colpisce del film è come sempre l'ambientazione.Un paese semi fantasma,con un vento perenne,le strade piene di fango,sembra che si stia inabissando dentro il lerciume,la terra abbandonata.
Qui arriva un uomo,il vendicatore solitario.Ma anche un messaggiero di morte.Visto che si trascina una bara a presso di lui.Ecco,la morte è vera protagonista di questa pellicola tanto che il paese semifantasma pare una sorta di purgatorio dove le anime aspettano di finire all'inferno o in paradiso.Qui ci sta benissimo la citazione dello Springsteen der Tufello Marco Conidi:o tutto buio ,o tutta luceeeeee!No,solo per darvi l'idea che son pure un raffinato conoscitore della musica nazionale e internazionale.
La vicenda ,dico,è più o meno la solita:un uomo solitario,dal passato misterioso giunge in un villaggio.Poco dopo arrivano i cattivi e toh..Tra questi c'è quello che ha ucciso la moglie del protagonista.Niente di nuovo o particolare,eppure è ben scritta con i personaggi legati alle regole del genere,ma umanizzati il giusto.Quello che conta è l'aspetto che potremmo dire tecnico e l'intervento sul classicismo western-che io non disprezzo ,per carità.A parte John Wayne-la violenza e il sangue rossissismo,il sadismo,la vendetta ,l'atmosfera cupa e lugubre,la bara con la machine gun.Insomma la frontiera come emblema dell'anticamera per l'inferno,anche questo sarà ripetuto da altri e forse anche meglio-vedi Peckinpah,quindi togli il forse-ma è proprio questa sua originalità di leonismo esasperato,sporco,terreno,solido,rozzo,feroce ,che colpisce lo spettatore e gli fa urlare tanti wow che manco stesse scopando con chissà quale pornostar.
Il film ebbe un enorme successo,anche all'estero.Tanto da essere citato in diverse pellicole dal secondo capitolo di Star Trek al film The Harder they come.Ha influenzato un videogame-ve l'ho detto che non amo i videogiochi?Chi se ne frega,no..tanto per dire eh!-di nome BOKTAI THE SUN IN YOUR HAND "diretto" da Hideo Kojima.Ha dato vita a tantissime orribili imitazioni-tipico modo di affossare il genere,per colpa di chi ci dovrebbe campare cioè produttori,registi,sceneggiatori.Loro hanno ucciso ilcunema di genere in italia non la tv o la critica-e un seguito maldestro uscito nel 1987
A noi piace ricordare l'originale ,con il suo nome preso da un noto chitarrista jazz e quella magia malsana e potente che avevamo ai tempi.Ora Tarantino si è messo in testa di rovinarlo,già pronto il suo bruttissimo film.Vabbè,son i tempi caro mio e noi siamo troppo vecchi,stanchi,disillusi,per entusiasmarci ..almeno non con queste ragazzate!

8 commenti:

Giampaolo ha detto...

Eh eh Tarantino ti sta sulle palle.......
Django non l'ho ancora visto ma lo vedrò appunto poco prima di vedere il film di Tarantino....
comunque di Corbucci ho visto il mitico Vamos a Matar Companeros...
Ciao!

Ps senti ma sai come si trova una lista di film girati a Cinecittà?
Qualche poliziesco anni 70 fu girato a Cinecittà?
Nel sito non ho capito come si fa.....

babordo76 ha detto...

si,tarantino e spielberg mi stanno sulle palle,anche se riconosco che Le Iene ad esempio è bellissimo.
Ti consiglio di guardarlo Django è fondamentale per la storia del genere
Non ho idea invece su come cercare i film fatti a cinecittà,guarderò su google!

Giampaolo ha detto...

Perchè anche Spielberg ti sta sulle palle?
Non mi sembra un regista "scarso".....
Ciao!

babordo76 ha detto...

detesto il suo stuporismo di grana grossa ammmmeregggana,il suo immaginario precotto e prevedibile,la sua lezioncina da bravo sionista sulle materie storiche.A parte Duel e lo Squalo,non lo sopporto assolutamente.
Un impiegato dell'ufficio propaganda usraeliana

babordo76 ha detto...

detesto il suo stuporismo di grana grossa ammmmeregggana,il suo immaginario precotto e prevedibile,la sua lezioncina da bravo sionista sulle materie storiche.A parte Duel e lo Squalo,non lo sopporto assolutamente.
Un impiegato dell'ufficio propaganda usraeliana

Giampaolo ha detto...

Dai almeno il secondo Indiana Jones non è male.......
il primo non mi ha mai rapito completamente......
a te I predatori dell'arca perduta ti è mai piaciuto?
Ciao!

babordo76 ha detto...

da bambino,ma poi l'ho lasciato alla mia infanzia.Come molte pellicole.Per una normale crescita nei gusti .Poi se a uno piace ancora oggi il suo cinema,piacere suo..Va bene anche così.Io evito ogni cosa marchiata spielberg,tranne appunto duel e lo squalo che sono capolavoroni della madonna e mi piacciono ancora oggi

Web Designing ha detto...

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