sabato 27 aprile 2013

CANE DI PAGLIA di SAM PECKINPAH



Ci abituano fin da piccoli,sai? Si tante storie edificanti sulla civiltà,la democrazia,la comprensione,la civilità!Ecco,il mito della civiltà! Niente di più ridicolo,credimi. Noi per esportare questa misteriosa cosa,abbiamo sterminato popoli e distrutto nazioni.Lo senti da tutte le parti:comportati civilmente, siamo tra persone civili,sai queste menate. E qualcuno ci crede pure.Non li biasimo, hanno ragione. Non vivremmo meglio se fossimo gente civile?Ci sarebbe rispetto,ad esempio. Tu potresti tranquillamente vivere come vuoi,senza quel continuo sentirti gli occhi puntati ,risatine,piccoli e noiosi scherzi fatti da gente che evidentemente tanto civile non è.
Civiltà,civiltà,civiltà,civiltà,civile,civilecivilecivilecivile, ecco ripetilo come una cantilena mentre guardi questo film. Perchè  è molto probabile che ti ritroverai a scordar il significato di quella parola tanto abusata.
D'altronde lo vedi anche nella tua vita di tutti i giorni:è la violenza che regola la nostra esistenza,anzi meglio è la sua sorella disonesta e baldracca:la sopraffazione . Il più brutale,aggressivo,arrogante,in una sola parole un assoluta testa di cazzo ha la meglio su chi cerca di dar senso alla sua vita e a quella degli altri attraverso la parola,il pensiero,lo scambio di opinioni,la conoscenza.
E guarda l'abisso profondo che rappresenta ogni uomo e donna è evidente e sotto i tuoi occhi.Leggevo un post razzista contro l'africa e gli africani,pieno zeppo di idioti luoghi comuni. Chi l'ha scritto è una lesbica. Dovrebbe essere una persona aperta a certe problematiche ,integrazione,accettazione da parte degli altri che alimentano stronzate.Eppure non si è minimamente sottratta a una serie di cazzate clamorose e razziste contro l'intero continente africano.
Lei a sua volta sarà oggetto di scherno e violenza da parte degli idioti reazionari che popolano questo mondo,i quali saranno umiliati  e derisi dai loro capi,dalla gente che ha un sacco di grana.

Vedi come funziona il mondo?Una continua sopraffazione contro chi riteniamo più deboli di noi. Cazzo aveva ragione Tozzi quando cantava :tutte vittime e carnefici.Perchè gli altri siamo noi e proprio per quello li puniamo.
Sono così vigliacco o codarda da non sapermi difendere contro chi mi fa male e allora me la prendo con il più debole.Una legge di natura,normale.
E tu affideresti a questo mondo con queste regole ,tuo figlio?No. Perchè le barbarie non possono continuare per sempre Perchè alla fine qualcosa di buono,qualcosa che assomigli a una specie di amore universale ,forse dovrebbe arrivare. Vai in stazione,dicono che arrivi con l'ultimo treno, dal mondo delle utopie. A me piacciono le utopie,cosa hanno di male?



Questa pellicola è pericolosa,va maneggiata con estrema cura. Non crediate di trovarvi di fronte alla solita storia di tizio tanto buono che poi diventa rambo alla fine,compie azioni che manco un marine,e alla fine va un po' sporcato di sangue, (che lo rende pure figo e styloso); ad abbracciare la mogliettina. Vittoria dei buoni e titoli di coda. Non aspettatevi nemmeno una normale storia di vendetta. Perchè certo è anche questa ,ma è anche qualcosa di più terrificante,profonda,è come se l'oscuro abisso dove vivono i nostri peggiori istinti venissero a inghiottirci. E'affogare in un mare di atroce violenza non solo fisica,ma anche psicologica  e morale,nelle putride acque di una cattiveria che è puro gesto istintivo e quotidiano.La cosa scioccante è che quella gente non ha altro modo di comportarsi. Sono fatti così e per loro non è una condizione su cui riflettere ,no.Agiscono da animali,anzi peggio. Ma con normalità. Non c'è nessun folle e l'unico in tutta la pellicola,anche se causa il pretesto per il sanguinoso finale, è forse meno matto dei cinque paesani.
Non ci sono buoni e contro cattivi,anche se potresti pensarlo. David però non è così positiva come figura. Non comprende la moglie, non è attento alle sue esigenze. Vuol vivere solo del suo lavoro. Perchè si sente protetto o forse perchè non riesce ad amare seriamente qualcuno?Noi li vediamo per tutto il film e capiamo che non sono una coppia felice. Da subito e anche questo pessimismo sui rapporti sentimentali all'interno di un matrimonio è un altro passo verso quel mondo di violenza e morte che Peckinpah descrive bene,ma qui si spinge oltre: nessun eroe. Dopo tutto in ogni sua pellicola c'è una figura quasi romantica ed eroica. Pensa al mucchio selvaggio,a Billy The Kid,a Cable Houghe.
Qui non c'è traccia di eroismo.Ogni persona è un concentrato di debolezza,colpe,violenza come unico metodo e modo per rimanere al mondo.
Oggi ,scrivendo circa Rec 3, ti ho esposto la mia brillantissima intuizione sul ruolo del recensore e sul fatto che un film dovrebbe andare oltre all'intrattenimento o una mera questione di onestà. Sai,mi vengono queste cose bizzarre,intellettualistiche quanto vuoi,ma per me uberfighe.Vivo con l'ora spostata sempre in avanti  e per questo molti miei pensieri oggi appaiono sbagliati ,ma vedrai tra 10-20 anni eh !

Scherzi a parte,ecco io ammiro molto quelle pellicole ambigue. L'ambiguità ,se ben dosata, è una grandissima risorsa per ogni film. Non dare mai la sicurezza allo spettatore che le cose stiano così. Mettigli il dubbio,ponilo a confrontarsi con la sua parte peggiore,stuzzicalo disarcionando la sua morale Qui nessuno è un santo,nessuna è esente da colpe. Infatti venne considerato un film sessista e reazionario.



la famosissima scena dello stupro è evidente ed esplicita circa questa ambiguità,nella prima parte in particolare e poi si rivela per quella che è:una ignobile e disgustosa,inaccettabile atto di violenza. Nondimeno molti hanno messo sotto processo il comportamento di Amy.Perchè stuzzica i maschi,con il suo modo di porsi libera e natuale,sensuale come ogni donna è,ma non è che questo sia il biglietto di ingresso per ogni uomo.
L'andarsela a cercare è una stupida giustificazione che noi uomini dovremmo rigettare al mittente,eppure quando guardi il film ,Amy non ti fa simpatia. Ella è scostante con il marito,civetta con gli altri è una donna infelice che non vuol affrontare la sua infelicità

Personaggio splendido,bellissimo,scritto davvero benissimo. Forse una delle figure femminili più complesse e difficili da gestire,proprio perchè come qualsiasi donna reale è piena di sfumature. Mentre gli uomini sono semplicemente bestie anche se Charley è quello che forse davvero nutre un certo sentimento verso la donna,ma è vittima delle regole del gruppo.
Si la vena anarchica individualista di Peckinpah qui esce in tutta la sua dirompente forza e potenza. Io non credo affatto nell'individualismo,sono un suo acerrimo nemico,parlo di punta di vista politico. Tanto che nel mio blog tutti sono liberissimi di collaborare,casomai voleste scrivere recensioni insieme a me,o criticare da cima a fondo le cose che scrivo, o suggerire film da considerare nei prossimi post.Tutto è sociale è collettivismo.
Nel film invece succede il contrario.Il mondo è violento perchè dominato dal branco,distruggilo e avrai risolto il problema. Una chiave di lettura potrebbe essere questa.




E parla di noi,della bestia che vive in fondo nelle tenebre della nostra psiche.Dopotutto quante volte ci sentiamo nei panni di David.Quante volte agiremmo così?Come lui? Ci sforziamo di mantenerci,civili,ma è facile andare dall'altra parte,nell'altrove dove l'unica cosa che ci possa mai interessare è la violenza e il sangue dei nemici.

La prima parte del film è descrittiva,ci dice:guarda qui le cose non vanno,dannazione è inutile ...Sta arrivando una brutta tempesta e porta disgrazia. Il rapporto tra i due non funziona bene,sono distanti e si feriscono,come fanno in molti ,troppi. Lui non è capace di reagire alle angherie e agli scherzi cretini, lei detesta che l'uomo abbia un lavoro che lo prende e offre soddisfazioni,si sente abbandonata e sola. Il paese è sotto la minaccia costante della crudeltà e violenza di Tom e del suo parentado.
Poi dopo la violenza il film diventa un tale capolavoro,una tale assoluta e dolorosissima perfezione che non puoi fare altro che lasciarti colpire e trascinare.





Quanto è disturbante la scena durante la festa di paese?I bambini che fanno casino e le immagini della violenza che tormentano Amy. Quanta angoscia mette l'alternarsi di scene tra la gente che si diverte,il povero Henry e Janis,la disgrazia che capita alla ragazzina e l'incidente che porterà Henry a casa di David?

Qui si raggiungono livelli sublimi di cinema,ecco magari prima di darsi arie da grandi autori,prima di citare i maestri,si dovrebbe vedere come si gira un fottutissimo capolavoro.Servirebbe . E prima di dormire sugli allori,accontentandosi di fare film senza pretese ,magari si dovrebbe capire che il cinema di pretese ne ha.



l'assedio finale è l'assedio definitivo. Il più disturbante e angosciante che abbia mai visto. Non una scena di troppo , non un'inquadratura sbagliata,straordinario lavoro di montaggio e recitazione
David non dà di testa istericamente e non diventa Rambo. Hoffman mette davvero i brividi,perchè la sua è una lucidissima e tranquilla follia. Ha superato ogni limite,sa che è perso,e lo accetta.
Davvero:ogni volta che lo guardo e son tante rimango sconvolto pesantemente dal finale e dalla immensa interpretazione di Dustin Hoffman

Film che parla al nostro cuore di tenebra,film cupo e senza speranza. Il sunto del pensiero più nero e implacabile di Peckinpah,lasciate stare Zombie e le sue streghe se cercate un'opera maledetta,la trovate qui:la trovate nella normale faccia di uno studioso
In poche parole,non rompete i coglioni  a noi occhialuti !

21 commenti:

LaRic ha detto...

Capolavoro. Poi e' Peckimpah, quindi una garanzia. All'epoca in cui lo vidi mi fece parecchia impressione. Film feroce, tosto, cattivo, proprio come mi piacciono questo genere di film.

babordo76 ha detto...

Si è un film che va oltre al genere violenza e vendetta,o del giustiziere.
Un amarissimo e ferocissimo ritratto del genere umano.
Ho deciso di farmi male e di guardare il remake...

laric ha detto...

Non farlo. C'ė un limite al dolore che ci si può infliggere volontariamente :-P

babordo76 ha detto...

e c'hai ragione!Teniamoci il bel ricordo dell'originale

hetschaap ha detto...

Il forte che schiaccia il debole perché, in fondo, incapace di fare i conti con la propria debolezza. Verità profondissima con cui è difficilissimo confrontarsi proprio perché appartiene ad ognuno di noi ed è un lato oscuro che non riusciamo ad affrontare, a guardare in faccia. Questa è la grandezza del cinema: sbatterci in faccia qualcosa che ci rifiutiamo di vedere e costringerci a farci i conti. Poi ognuno trae le sue conclusioni.
Bellissime parole le tue! :)

babordo76 ha detto...

si,in fin dei conti è la legge che domina il nostro mondo. Putroppo. E anche la riscossa dei "deboli" non ha nulla di positivo. Quello che mi piace di questo film è proprio la mancanza di eroi e sopratutto alla fine non è che la coppia improvvisamente scopra di amarsi e vai con la canzonetta pop ,dolly , titoli di coda
Un film radicalmente pessimista e molto ambiguo,quel tipo di pellicole che noi Spettatori Indisciplinati tanto amiamo

Giampaolo ha detto...

Per me il senso del film è: mai far arrabbiare una brava persona. Uno dei probabili tanti sensi.....
Bel film, per ora l'unico che ho visto di Peckinpah....
bello il montaggio angosciante della scena di sesso.....
Ciao!

babordo76 ha detto...

si,è quello più evidente è adamantino che sia così.Però in sostanza è il nerissimo ritratto dell'umanità secondo il grande sam,questo film è unico anche nella sua cinematografia

Bruno ha detto...

Capolavoro.

Nell'assedio finale c'è più cinema che negli ultimi 15 anni di cinema italiano di Brizzi e compagnia...

babordo76 ha detto...

ma anche di tanto cinema americano eh !

Bruno ha detto...

Anche quello, però il cinema americano ci regala ogni anno buoni film in grande numero, penso a tanto di quello che esce nel circuito indipendente minore...

babordo76 ha detto...

si,ecco in quello:nel cinema indipendente,ma per il resto.I grandi film per le masse sono minchiate clamorose.
Il cinema si difende benissimo nel nord europa ,inglese,in asia...
Noi abbiamo singole pellicole,e poi ...brizzi,muccino...arghhh

Bruno ha detto...

Si... purtroppo noi abbiamo singole pellicole e qualche tecnico, che pena pensando al nostro incredibile passato, in tutti i generi !

babordo76 ha detto...

infatti il nostalgismo che tanto critico è nato proprio pensando al nostro cinema del passato.Solo che si è esaltato tutto,ma tutto eh!Dando importanza,significato,intellettualizzando ,come fanno i popolan-chic,anche robaccia pleonastica.Mitizziamo troppo il nostro passato senza portare avanti quello di buon che avevamo fatto.

Il cinema però è arte internazionale,quindi..io mi reputo cittadino danese eh!
Oggi è anche il compleanno di Lars ^_^

Napoleone Wilson ha detto...

Per favore vai a leggere la mia recensione di questo grandissimo capolavoro di Bloody Sam...Assieme negli anni a molte altre dei suoi film, e miei scritti sul suo cinema indimenticabile, da cento imitato, e mai più raggiunto, da alcuno .

babordo76 ha detto...

letto e commentato

Napoleone Wilson ha detto...

Grazie del tributo dalle mie parti, il film in effetti lo meritava. E riallacciandomi al tuo commento, "...sai com'è,in effetti l'uomo non è rimasto che il solito animale imprevedibile ed astioso."
Sam Peckinpah nel 1972 in una intervista a proposito di "Straw Dogs".

babordo76 ha detto...

bella la tua recensione e si..peckinpaha non ha tutti i torti

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Mi fa piacere leggere che in qualche modo abbiamo scritto cose simili, in particolare sulla visione globale del film: non una banale storia del buono che diventa cattivo o del male insito in ognuno di noi pronto a esplodere dopo una sopraffazione o un torto, ma una drammatica vicenda che descrive la violenza su cui si basa la nostra società. Splendido.