domenica 8 febbraio 2009

L'OSPITE DI INVERNO di ALAN RICKMAN

A me piacciono i film -e le canzoni- tristi,malinconici, che mi fanno gonfiare e bruciare la gola per il pianto trattenuto.Fa parte del mio carattere malinconico e riflessivo,fa parte del fatto che uno dei miei pensieri fissi e temi ricorrenti è quello della morte.mi affascina pensare alla scomparsa,all' oblio. Questo magnifico film-tratto da un 'opera teatrale e si sente e vede- è uno dei miei film preferiti.Perchè in punta di piedi,delicatamente ,teneramente parla di perdite,di fragili rapporti,delle stagioni della vita,di amicizia e amore e sopratutto di morte-l'ospite di inverno,cioè la signora con la falce. Una madre anziana che non accetta di invecchiare e la figlia vedova che è indecisa tra ricordo doloroso e dimenticare il lutto,il figlio timido alle prese con il primo amore,la ragazza del giovane che non si sente femminile e desiderabile, due ragazzini alla presa con la presa di coscienza della vita:nasci,studia, produci,muori e una fuga lontana verso il nulla,due anziane che esorcizzano la fine andando ad altrui funerali.Un grande film commovente,che scava dentro,fa riflettere e pensare,il finale con il ragazzo che si allontana con la gattina sul mare ghiacciato verso il nulla è uno dei più strazianti che mi sia capitato di vedere Ma alla fine moriranno i due ragazzini?Un tributo,un sacrificio dovuto alla morte ,ma per cosa?

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