martedì 20 novembre 2012

LA STORIA INFINITA di WOLFANG PETERSEN

Tutta colpa dei bimbiminkia gotici e di una canzonetta composta con il bompiani eh!Si,perchè una mattina stavo pensando:"Strano che nessun genio abbia pensato di far la cover gothic metal della canzone della Storia infinita!"E da lì canticchiarla il passo è brevissimo,parlo della canzone originale ..Non della cover eh!
Il film è del 1984,ma io quel lontano anno al cinema vidi Ghostbusters,questo mi capitò di vederlo a scuola qualche anno dopo.Nella versione avveniristica in VHS,pensa un po' te caro ragazzino e cara ragazzina che stai leggendo sto post,si sono della generazione della "cassetta"
Diciamo che questa pellicola è proprio un film generazionale,perchè oggi sarebbe sommerso dalle risate degli smaliziati bimbetti cresciuti con i trucchi creati al computer.Perdendo il grandissimo fascino di questo godibilissimo film.
Tratto da un romanzo decisamente bello,scritto da Micheal Ende,e che io mi vanto di aver letto da bambino e /o ragazzino ,non ricordo,il film è chiaramente e nettamente inferiore e quindi vi consiglio di recuperare il libro .Perchè più che sulla fantasia,punta sulla forza di leggere.Eh,oggi?Vallo a dire alle mandrie di cretini che popolano le nostre città,vai va!
Tuttavia non possiamo che lodare il regista tedesco Wolfang Petersen, un onesto mestierante,che ha debuttato molto bene con il kolossal U-Boot 95 e poi ha girato tanta robetta,salviamo questa opera e Nel Centro Del Mirino.
La storia la conoscete: un bambino ,orfano di madre, per scappare da tre bulletti si nasconde in una libreria.Qui il libraio sta leggendo uno strano libro,il ragazzino ruba il libro e scappa a scuola.Giunto in ritardo si nasconde in soffitta,dove passa la notte a leggere le avventure di Atreyu per salvar il mondo di Fantàsia dal  Nulla,una pericolosissima forza che sta inghiottendo il loro pianeta.
Sai,io da bambino- come tutti i geni, è bene dirlo..No, perchè magara qualcuno potrebbe pensare che io fossi e sia una specie di sfigato, e invece no: siamo geni,ok?Non abbiamo la lampada e non esaudiamo desideri..Si siamo dei fottutissimi geni sfigati-ero malaticcio...ma non è nemmeno quello,no.Ero timido,molto timido. E chiuso.Stavo tantissimo tempo per i fatti miei,a leggere.Fantasticare inventando clamorose avventure con i Masters,( li ricordate no?),scrivendo e inventando storie.La parole e il pensiero eran già fondamentali per me, a quella età.
Quindi guardando quel film mi sentivo capito e coinvolto..Poi leggendo il libro meglio ancora.
Non credo che si debba sottovalutare la sua importanza di favola con una sua morale ben precisa:immaginare. L'immaginazione è tanta roba,come dicono i quasi 40 enni che si atteggiano a ragazzini. Però è così . Vi è semmai la distinzione tra quella cattiva e quella buona. Quella cattiva è egocentrica,individualista al massimo e si basa su sogni di  successo , quella buona è rivolta al miglioramento delle cose, è aperta e in comunicazione con gli altri, è una giustiziera dei torti che subisci.
Immaginare, non è perdere tempo. Significa pensare e andare oltre. Io alla mia età sono ancora qui a scrivere racconti su racconti,come ho sempre fatto. Certo ora sono cambiati ,ma non passa giorno che mi venga un'idea,uno spunto, mi manca semmai la tecnica e in ogni caso sono un pennivendolo non uno Scrittore, nondimeno fantastico e penso. Non sogno, penso. Fantasia organizzata e disciplinata,ma sempre fantasia.

Il film è una gioia per gli occhi e per il cuore, il suo stuporismo è ingombrante certo, ma ha un qualcosa di urgente, di ingenuo, che mi piace. Non è IL FILM,come dice la nostra compagna Lucia,ma è un film che ancora oggi possiede il suo fascino e a noi finti,falsi cinici occhialuti ci porta per un po' in un mondo giusto.
E vogliamo parlare di quante lacrime quando muore Atrax il cavallo di Atreyu?Si,perchè ieri sera ero una fontanella eh!
I pupazzi di gomma che sono più espressivi di una Laura Chiatti qualsiasi, la malinconia soffusa e sottile che permane per tutta la durata del film,certo ha anche alcuni limiti evidenti,però è un grande film per famiglie e per i bambini,come li facevano una volta
Ora non amo il genere,non ho nostalgia per i film di quando eravamo piccoli,per esempio i Goonies fanno pena e lo faranno sempre, (mi aspetto però post di amici,ma sopratutto amiche che straparleranno di quanto sia bello),allora perchè ti piace la Storia Infinita? Perchè per poco, per cose che forse vedo solo io,mi pare abbia da dire cose anche a loro modo importanti che non siano solo uno stuporismo volgare e greve come quello di st..ehm,non devo insultarlo per un mese cazzo!
Un film necessario,da far vedere ai vostri bimbi,insegnando a loro che va bene, mo che siete piccini picciò sognate di draghi volanti e poi da grandi immaginate la rivoluzione e lo stato socialista!
Si,pur con i suoi limiti- una morale talora mortificante e semplicistica- viene riscattato da alcuni passaggi che mettono i bimbi in confronto con la morte ed è un inno alla lettura.
Guardarlo da bambini ha un effetto,da grandi un altro.Una volta ogni tanto lo si può vedere!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Nostalghia... La storia infinita è quel colossal europeo che aveva cominciato a far capire che anche, noi, nel vecchio continente, eravamo capaci di fare produzioni fantastiche e con il valore aggiunto di non interpretarli soltanto come blockbusters da guardare a cervello spento e bocca piena di pop corn. Spielberg aveva assistito alla previeuw, gli era piaciuto tantissimo e aveva strabuzzato gli occhi quando gli avevano detto quanto avevano speso a girarlo. "Solo??" pare avesse risposto.
Il libro di Ende è ntevole e per nulla banale, i livelli di interpretazione sono molteplici e ovviamente, il film ne tocca solo alcuni e anche un po' ingenuamente ma resta quella forza potente e leggiadra del volo pindarico, del sogno sfrenato e liberatore... Sì, bella recensione e delle doverose note di tipo più politico. A proposito... La famiglia di Ende (pace all'anima sua) dovrebbe chiedere i danni alla Giovine Italia. Atreyu è anche il nome della conventios dei ggiovani del centro destra!

Anonimo ha detto...

P.s. dimenticavo di firmarmi.
Fabrizio Borgio

babordo76 ha detto...

si,me l'ha detto un mio amico che i fasci, come è loro costume, si son impossessati del nome di Atreyu
Si,è europeo e si sente e vede.C'è tutto quello che in un film ammmeregggano sarebbe diventato indigesto e invece qui:è poesia,se possiamo dirlo.Si avverte la magia,ma anche la profonda tristezza della fine di un mondo.Malinconia e divertimento.L'ho rivisto ieri sera dopo 25 anni e insomma..mi piace ancora.Seppure con occhi diversi rispetto a quando ero piccino picciò.
Il libro lo ricordo come una lettura complessa,ricca di spunti..spero solo che - nel mio furore realista- non l'abbia messo in qualche cestone..se così fosse magari ora è nelle mani di un bambino timido e malaticcio e gli darà quella energia che solo un buon libro o un buon amico sanno darti