mercoledì 4 marzo 2009

A PROPOSITO DI SCHMIDT di ALEXANDER PAYNE

Warren Schmidt è un modesto e mediocre assicuratore che dopo una vita di lavoro giunge alla pensione.
La vita però gli appare insostenibile:si annoia,non sopporta la compagnia della moglie,si sente perso nel grigiore quotidiano,nella normalità soffocante. Un giorno all'improvviso rimane vedovo e il mondo gli crolla addosso. Sopratutto quando scopre che la moglie lo tradiva con il suo migliore amico.Warren così si lascia andare ,unici scopi: scrivere lettere a un bambino africano che ha adottato a distanza e far saltare le nozze della figlia con un baldo giovine che lui non sopporta.
Parte perciò a bordo del suo camper per un lungo viaggio verso Denver,dove sta la figlia. Qui incontra la strana ed allargata famiglia del futuro sposo e nonostante cercho di non farli sposare non riuscirà nel suo intento. Tornato a casa e assalito dalla disperazione per una vita che sente di avere sprecato,riceve tramite la posta un disegno del bimbo africano. Questo piccolo gesto d'affetto fatto da un bambino che vive situazioni assai più difficili della sua,lo commuoveranno e lui piangerà di disperazione e gioia.

Un grande film che mescola sapientemente e senza strafare:dramma,commedia,grottesco. Il regsta segue il suo personaggio e con pochissimi elementi,(una notte insonne a guardare una parte del letto vuota,il girovagare per casa,un primo piano)egli ci fa entrare nell'universo di Warren , che rappresenta un ottimo simbolo del maschio medio occidentale. L'apparenza della felicità :casa,lavoro,famiglia,ma che in realtà nasconde sottile disperazione e inquietudine. La figlia idealizzata,ma non capita ..Tanto che il loro rapporto naufragherà nell'egoismo di lei che pensa al suo matrimonio con un tizio forse non giusto e quello dell'anziano che teme la solitudine.
Una società la nostra incapace di costruire dei rapporti relazionali seri e duraturi,persi nelle nostre beghe,nell'egoismo tipico della società individualista.
Fino a quando un semplice disegno,un gesto di amore disinteressato proveniente dal terzo mondo-ridotto così per colpa della società occidentale- ci trasporta nella giusta dimensione. Siamo qui per dare un po' di speranza e affetto agli altri,non per altro

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