sabato 3 dicembre 2011

BEKCET E IL SUO RE di PETER GLENVILLE

Possiamo tranquillamente ,senza temere dissensi di sorta,affermare che qui ci troviamo di fronte al capolavoro assoluto.
Il film narra la storia di amicizia,(ma sarà anche qualcosa di più?) e di odio tra Thomas Beckett ed Enrico II.
Lì vediamo a inizio pellicola amici inseparabili che pensano a divertirsi e ad andare a donne.Copulatori professionisti davvero degni di nota.
Poi Enrico II in lotta contro il clero,perchè essi pretendono di giudicare i preti che si macchiano di delitti comuni nei loro tribunali e sopratutto perchè come sempre sti zozzoni non sganciano soldi e non danno soldati all'inghilterra che sta per iniziare una guerra contro i francesi per riprendere le terre normanne che spetterebbero al re inglese, decide di dare la carica di cancelliere a Beckett ex diacono e sopratutto sassone,(il film spiega bene il razzismo feroce che i normanni conquistatori usano contro i sassoni).
Conclusasi la guerra per i territori normanni,senza spargimento di sangue ma in modo diplomatico grazie a Beckett, il re decide di far diventare Vescovo o insomma il capo della banda pretesca in inghilterra il suo amico Thomas,perchè convinto così di avere un alleato.
Invece cominciano i guai:Beckett saputo che un prete pedofilo-guarda un po'..strano-è stato assassinato mentre cercava di scappare,scomunica il lord che ha posto giustizia davanti a ogni cosa.
Questo fatto scatenerà una guerra tra l'uomo di chiesa e il re.

Ripeto è assolutamente uno dei film migliori mai fatti,merito anche di uno straordinario cast che vede in piccoli ruoli anche il nostro Stoppa-fa il Papa- e Cervi-un cardinale-ma sopratutto:un memorabile Peter O'Toole nel ruolo di un re fragile,ambiguo,tormentato eppure superbo e un immenso Burton in quello di Beckett.

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