giovedì 15 ottobre 2015

CHI E' SEPOLTO IN QUELLA CASA? di STEVE MINER

Sean S Cunnigham è un vecchio volpone. Uno di quelli che ti porta sullo schermo un piccolo film che segnerà la storia del genere horror, come Venerdì 13, uno che arriva dal softcore, che naviga nel mondo del cinema confezionando prodotti per un pubblico che vuole spaventarsi e mangiare pop corn. Nel bene e nel male una persona fondamentale per il genere. Steve Miner,  invece è un ottimo regista di genere. Ha diretto il miglior episodio della saga di Jason, il secondo, un film divertente e pieno di ritmo come Placid Lake, sa ben coniugare tensione, horror e ironia. Tanta ironia. Per me sarebbe stato anche un ottimo regista di commedie e infatti ne diresse una. Non rammento il titolo, ma c'entrava Mel Gibson, Eljiah Wood e insomma...era una commedia.

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"Chi è sepolto in quella casa?" è un brillante film di genere horror, con forti incursioni nella commedia ironica, seppur tratti di temi per nulla leggeri e sbarazzini. Però negli anni 80 andava forte questo modo di girare opere d'intrattenimento "orrorifiche." Il team dei Venerdi 13 (produttore regista e autore delle colonne sonore: Henry Manfredini), si ritrovano in questo piccolo gioiello per raccontare la storia di uno scrittore: Roger. L'uomo ha ereditato una vecchia casa da sua zia, morta impiccata,e qui si rifugia per portare a termine la sua ultima opera: una sua autobiografia sulla guerra in Vietnam. Costui ha anche un altro grosso problema: suo figlio è scomparso e questo ha portato anche alla fine del suo matrimonio con una giovane star delle soap opera. La casa ben presto però mostra un aspetto inquietante e l'uomo si ritrova vittima di terrificanti apparizioni, creature infernali, misteriose presenze
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Il film potrebbe diventare un macabro e cupissimo film pieno di dolore, colpire duro lo spettatore con i drammi devastanti dello scrittore, farci sentire la discesa nella follia e negli inferi, cosa che avrei gradito, ma come dicevo: siamo negli anni 80. Sicché il dramma è accennato, ma mai esplicitato. Complici le figure del vicino di casa impiccione e di molte trovate che fanno di questo horror anche una commedia piuttosto adorabile.
Perché intendiamoci: è davvero un buon film. Altro che!
I personaggi, per quanto legati al genere, sono scritti abbastanza bene, il film si prende tempo per entrare nel vivo delle infernali presenze che poi è essenzialmente : Big Ben, un ex compagno della guerra in Vietnam, di Roger. Ci si diverte a veder i mostri di gomma, i trucchi artigianali, il caro vecchio cinema di tanti sabati pomeriggi con gli amici della scuola.
William Katt, era un buon attore, che ha ballato anche per un po' nella grande produzione, poi è finito nella serie b. Qui offre una buona interpretazione, ci piace il suo Roger e siamo felici che si batta per salvare il figlio. Non ci sono drammi o particolari riflessioni, io ne risento assai, ma in fondo codesta pellicola mi è garbata assai.
Per gli amanti del genere e per chi vorrebbe avvicinarsi ad esso, un buon inizio. Direi.


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