martedì 15 novembre 2011

CON GLI OPERAI DELLA PANSAC

Tralasciamo per un attimo il cinema,con il suo mondo fatato e le sue mirabolanti emozioni,lasciamo per un attimo un mondo dove anche se le cose per qualcuno andassero male,bè alla fine torni a casa..Era solo una recita.
Lasciamo queste cose perchè ancora una volta ,una delle tantissime volte, c'è una ditta che rischia la chiusura.Ci sono operai che non vogliono e non possono perdere il posto di lavoro,c'è la solita litania dei "poverini ci dispiace,ma sai..",ci sono quelli che parleranno di rendita e bilanci,(solitamente sono quelli che il massimo della fatica è rispondere al cellulare per speculare allegramente,per distruggere quel poco di servizio sociale che lo Stato offre)questi sono i tempi.Si dirà,diranno senza ombra di dubbio così affidando la messa cantata per il funerale a qualcuno della sinistra.Si arriveranno quelli che applaudono i banchieri e finanzieri al governo,perchè sono seri e non cialtroni,senza comprendere che queste crisi sono dovute alla riorganizzazione del capitalismo che per avvanzare e sopravvivere deve adattarsi a tempi che lui stesso crea.E deve sacrificare qualcuno:in questo caso la classe operaia.Quella della mia famiglia,della gente che ho conosciuto.Troppo umana per saper adattarsi alla merda dei regimi liberali,delle ipocrisie istituzionalizzate,del democretinismo che ha lasciato la sua classe di riferimento per diventare i cagnolini dei colonialismi e imperialismi,in nome di diritti civili interventisti.

Sono bruttissimi tempi,e noi lasciati soli.Pochissimo dire o scrivere che siamo con questi operai,davvero troppo poco,ma è quello che un blogger può e deve fare.Il minimo.

Il lavoro,la casa,l'istruzione,la sanità,queste sono cose fondamentali per il genere umano,cose che nella dittature delle finanziarie,delle banche,del sistema liberale dei liberi mercati e delle catene per popoli e classi dominate non troveremo da noi.Moderni,liberi di scrivere,esprimersi,stampare,quello che fa comodo e vogliono loro.Non sentirete Grimaldi parlare di Libia.Non lo faranno
Non vedrete nemmeno gli operai,se non per trattarli da porelli,da vittime
Alziamoci da terra,o almeno cerchiamo di farlo,io per quanto pochissimo possa contare sono con gli operai della Pansac.

metto un link sulla situazione

http://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna/cronaca/2011/11/13/618971-crisi_pansac_matteucci.shtml

e un piccolo omaggio alla mia classe e al cinema,per ricordare...

http://www.youtube.com/watch?v=VGSSmGUkkH8

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