lunedì 7 novembre 2011

I SOBBORGHI di BORIS BARNET

Il film inizia nel 1914,alcuni calzolai accorrono a sostenere e vedere lo sciopero degli operai di numerose fabbriche russe.Non si è spenta la voglia rivoluzionaria del 1905,nonostante tutto la borghesia liberale e zarista vive e prospera in pace.Scoppia la guerra e i ragazzi convinti dalla propaganda dello zar e dei suoi uomini partono per la guerra.Evento che segnerà la fine improvvisa di una lunghissima amicizia tra due anziani uomini,uno russo e uno tedesco.L'uomo russo poi scoprirà la figlia in casa con un prigioniero teutonico,bravo ragazzo ma inviso alla cittadinanza.Il soldato-prigioniero troverà lavoro presso un calzolaio e forse spera che qualcosa potrebbe andare bene,ma la lettera che informa il calzolaio della morte del figlio in guerra rompe l'idilio.
Poi arriva la rivoluzione di ottobre a spazzare via zar,kerenskji e altre losche figure.La storia della più grande impresa mondiale ha inizio,sul volto di un soldato morto ,ma felice della svolta.

Boris Barnet è un grandissimo autore sovietico.Popolare,trascinante,porta avanti un modo energico,potente di fare cinema.Non è tipo da pellicole come Stalker o Solaris-oh,due capolavori leggendari sia ben chiaro- no,lui vuole raccontare la storia sovietica al popolo sovietico.L'epica della nazione,della vita,dell'impegno,della gioia furiosa di essere parte della SSSR.
Amatissimo da Stalin e ricambiato ,sicuramente fa film di propaganda e allora?Lo fanno in molti anche oggi attraverso filmacci di romanticume piccolo borghese.
Questa pellicola commuove,diverte,insegna e ha momenti di grande cinema-lo stivale lanciato in aria da un soldato che cade sul tavolo da lavoro di un capitalista che si arricchisce con la guerra.
Insomma scoprite il suo cinema!

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