Un grande film che resiste al tempo.Per me questa pellicola di Verhoeven è da mettere tra i classici del genere e comunque tra i migliori degli anni 80.
Un poliziotto ,Alex Murphy,viene assassinato da una banda di sadici banditi.Questi sono comandati da un feroce killer Clarence,alle dirette dipendenze di un potente uomo d'affari Dick Jones,vicepresidente dell'ocp,azienda che gestisce anche la polizia.
Rinato come Robocop ,lo sbirro mediterà vendetta.
La regia di Veroevhen è potente,robusta,solida.La storia ben scritta , è una variazione per alcuni del mito di frankestein in salsa fantascientifica,action,poliziesco.La violenza è ben gestita e diretta,la recitazione è nelle regole del genere ,senza grandi disastri..anzi alcuni personaggi rimangono alla mente !
Bè,che dire?Scordiamoci i due seguiti,ma cerchiamo Robowar..grande mattei!
venerdì 4 novembre 2011
ROBOCOP di PAUL VERHOEVEN
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6 commenti:
Io adoro Robocop e nutro un' insana passione per Verhoeven.
Ma piuttosto, Robowar, io non l'ho mai visto. Dimmi se vale la pena e se scattano le matte risate che in caso recupero
bè, è mattei!Che ripropone Predator con però una sorta di robot tipo,ma molto tipo,robocop.Ci sono questi mercenari che devono distruggerlo.Guarda per me una visione la merita,però tieni conto che avevo 13 anni quando l'ho visto.
Invece Verhoeven è un grande regista anche quando gira delle cazzate tremende.Poi con l'inizio di Basic Instict per noi maschietti ha filmato quello che uno potrebbe definire la Bella Morte!^_^
indubbiamente, uno dei film cult più spassosi degli anni '80. Secondo me Verhoven ha fatto un film senza grosse pretese, e in questo modo ha evitato di scadere nel ridicolo (come invece gli è capitato troppe volte dopo questa pellicola). Iper-violento, fracassone, e anche l'ambientazione post-apocalittica non delude. Bel film, ed effettivamente i due seguiti sono da dimenticare...
si,è un ottimo action fantascientifico.Rappresenta anche bene,tra le righe,una certa deriva del mondo occidentale:delinquenza e dirigenza che vanno a bracetto,una società rimbabita da troppe immagini,spot e informazione unite nel rincoglionire la gente.Poi anche il tema della riscoperta dell'identità non è affatto scritta o girata alla cazzo di cane.
Poi la violenza!Scene quasi splatter per un film da grande pubblico.
Verissimo, ricordo con piacere immenso quel gangster ch prima finisce investito dall'acido, e poi si spappola in mille pezzi investito da un'auto...leggenda...
leggenda!Una delle mie scene preferite!
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