Non tutti nascono con la fortuna di essere dei grandi artisti o dei geni,qualcuno deve faticare per portare a casa un film che abbia un suo senso.Alcuni basta che prendano una penna in mano e ti scrivono la divina commedia,altri devono passare giorni e notti davanti a maledettissimi fogli bianchi per far nascere uno straccio di trama.
In comune però i geni e i gregari dovrebbero avere una cosa:il rispetto per il cinema,lo spettatore,il critico,insomma fare un buon lavoro.Poi se per caso dovesse andare male,bè di pellicole brutte ce ne sono in giro e ci saranno sempre,ma toglietevi dalla testa che tanto poi il nostro genio italico che con due lirette e quattro cazzate salverà la baracca.Non è vero,vale solo per pochissimi esempi e sopratutto per via di un Culo clamoroso.
Massimo Dallamano era un direttore della fotografia,ha lavorato ad esempio con Leone in Per un Pugno di dollari.Film epocale,direi.Passato alla regia si dimostra un artigiano di lusso,capace di confezionare godibilissime pellicole western,poliziesche,gialle.Mi piace il suo stile che non bada a virtuosismi esasperanti,uno stile secco,stringato,essenziale.Ogni inquadratura ha un suo perchè.Scrive anche i film che dirige,magari facendosi aiutare da qualche scrittore,e anche le sue storie sono spesso in giusto equilibrio tra una certa violenza e una sottile malinconia ,amarezza.
Come scrivevo all'inizio del post:non parliamo di Hitchkock,ma di uno che ama il cinema e lo rispetta.Questo si vede dal suo film e da spettatore ne son appagato.
Ora leggenda vuole che questi registi fossero rinchiusi in angoli bui,con film che costavano pochissimo,magari pure visti da poche persone e così via.La pellicola che stiamo analizzando è stata girata a Londra,con un buon cast,le musiche di Morricono,la fotografia assai ben fatta da Aristide Massaccesi, il noto Joe D'Amato,il montaggio di Antonio Siciliano.
La storia è quella di un affascinante e aitante insegnante di ginnastica e italiano Enrico,sposato con una tedesca sua collega nell'esclusivo collegio cattolico per ragazze della buona borghesia inglese.Il nostro eroe è un latin lover,si intrattiene in particolare con una ragazzina di nome elisabeth.La ragazza mentre amoreggia in barca con il suo professore nota una puella che corre spaventata e poi un tizio che l'accoltella.
Scattano le indagini e chiaramente uno scavezzacollo italico è il colpevole che tutti vorrebbero impiccare. Enrico comunque se la cava e la tedescona lo perdona pure,anzi:insieme incominceranno a indagare sui delitti.Perchè nel frattempo muoiono diverse fanciulle.Scoprono che le ragazze facevano un gruppo esclusivo a parte e che c'entra qualcosa che hanno fatto a una di loro:Solange.
Questo è un classico esempio di robusto,solido,buon film di genere.Una trama interessante,seppure con qualche cedimento,una regia diretta,interpreti diginitosi,(vabbè Fabio Testi..Avrei visto meglio nel ruolo Franco Nero,ma questa è una mia idea visto che ammiro l'attore de il Giorno del Cobra),un finale agrodolce.Insomma vale davvero la pena di guardare codesta opera.
ps:l'ho visto ieri per festeggiare Halloween,no vabbè:dovevo evitare il GF.Mi han impressionato molto le scene di accoltellamento e quella dove spiegano cosa sia successo a Solange,perchè diciamo che vengono accoltellate in una parte moooolto intima...argh!
martedì 1 novembre 2011
COSA AVETE FATTO A SOLANGE? di MASSIMO DALLAMANO
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6 commenti:
Questo è un ottimo film di Dallamano. E bisogna dire anche che, all'epoca del film il thriller horror all'Italiana sfornava delle pellicole sublimi. Bava, Fulci, un certo Dario Argento alle prime armi e tanti, tantissimi altri. Eh, bei tempi gli anni '60 ,'70.
si,davvero un gran bel film.Questo è il cinema di genere da difendere e far conoscere perchè è Cinema e non una cosa fatta alla cazzo di cane e alla speraindio.
Io più che il trhiller horror,sono appassionato di western e polizieschi.
Dallamano era davvero un buon regista,almeno per me
Bello Bello Bello!
Io credo che la reale differenza tra allora e i tristi tempi cinematografici attuali consista soprattutto nella sparizione della dignità del cinema di genere. Insomma, è colpa degli intellettuali.
si sopratutto di quelli che vogliono fare i popolani e mitizzano ogni cosa,senza senso critico.Anche perchè molti registi di genere mica son dei pirla,anzi!
Però ci sta una differenza profonda tra un Di Leo e un Andrea Bianchi suvvia!
Malabimba...malabimba...
Non l'ho mai visto, ma il titolo mi ha sempre incuriosita.
Sarà perché Solange mi fa venire in mente quell'astrologo un po' gayo che c'era in tv una volta...
astrologo gayo che vidi dal vivo in viale ceccarini a riccione.
Sono incontri che ti cambiano la vita!^_^
Comunque questo è un buon giallo italiano.Ben fatto
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