giovedì 5 gennaio 2012

CRUISING di WILLIAM FRIEDKIN

Un capolavoro?Un cult?Non lo so,e nemmeno mi interessa saperlo.Fatto sta che mentre i ragazzini sgomitano per far i cattivi discoli,il buon caro William ti dirige un film che non lascia scampo.Il maledettismo e il dannatismo di certi buffoni si sgretola contro questa sua opera,la quale è principalmente un viaggio agli inferi,(mentali,morali,sessuali,sociali),una riflessione che potrebbe tirare in ballo la psicanalisi e quelle cose lì ,perchè ci mostra come la mente umana sia assai fragile e come sia possibile che nell'animo di persone del tutto anonime possano dormire delle bestie folli.
New York durante gli anni 70 :un serial killer massacra omosessuali del tipo che amano le robe pesanti,come il sadomaso. La polizia brancola nel buio,anzi miagola nel buio e quindi un ispettore ha la brillante idea di introdurre nel mondo gaio un suo agente di polizia.
Il ragazzo è uno di quelli fin troppo normali,ed è bravissimo il regista e sceneggiatore a non dirci troppo di lui,perchè dobbiamo aver l'idea che sia un mediocre,uno dei tanti,con la sua piccola storia.Steve così prende l'identità di Joe e inizia la sua indagine ,che lo porta a conoscere certi ambienti che potremmo definire perversi?Penso di si.
Piano piano la pressione della polizia,la solitudine in un mondo alieno,lo smarrimento sulla propria identità portano fin troppo lontano il povero poliziotto. Prenderà il serial killer?Forse,ma prenderò anche la sua parte più nera e la farà esplodere-ci viene così suggerito.

Friedkin mica ci mette tre anni a spiegari le cose,in meno di 90 minuti ti crea un saggio lucidissimo sul perdersi,sulla strana creatura che è l'essere umano,sul male dentro di noi,su un mondo crudele e perverso.Senza moralismi,senza nemmeno però esageratissimi cattivismi.
Crudo ed essenziale.Certo è naturale che uno pensi all'omosessualità ,una volta tanto condannata,ora consuetudine televisiva con i gay del circo mediatico ,servi sciocchi del sistema.
Io come la penso?Concordo assolutamente sul matrimonio,forse anche sull'addozione,perchè credo che l'amore nel suo senso più profondo non sia cosa che riguardi l'uso dei nostri organi sessuali.Non tollero però certe allegrie isteriche,certe carnevalate,una certa presunzione al contrario,queste cose mi danno fastidio.
Poi chiaramente non capisco come possa piacerti sessualmente un altro uomo,visto che la donna è perfetta dal punto di vista fisico,(non psichico eh?),ma questi sono dettagli.La felicità sentimentale è un dovere per tutti.Trovo pacchiane perciò le critiche sul desiderio di sposarsi dei gay,ma appena vedo in tv i gay del circo e del leccaculismo mediatico,mi viene una botta di omofobia clamorosa.
Tornando al film:è bellissimo.Cosa possiamo dire di più?Al Pacino senza troppi sforzi giganteggia:da uomo "normale" e un po' smarrito in un gioco pericoloso a feroce e sadico assassino (?)
Insomma guardatelo è una immensa lezione di cinema

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Aò, Friedkin è un genio assoluto, mica cazzi.
E questo è il suo film che amo di più.
Se ti capita, e se lo trovi in giro, dai un' occhiata a Bug. Sono sicura che lo ameresti moltissimo.

babordo76 ha detto...

Si,è davvero un Genio.Ogni suo film è una lucidissima visione dove la violenza e la morte sono violenza e morte,non cose messe lì alla cazzo per divertire o far gli alternativi.
Bug ce l'ho in lista.

Io sono indeciso tra scegliere quale film sia il migliore.Questo però è talmente radicale,pessimista,nerissimo,che davvero merita un trattato a parte