giovedì 12 gennaio 2012

VENDICAMI di JOHNNY TO

Cosa conta:la storia o il narratore?Cioè diamo massima importanza all'intreccio narrativo e ai personaggi,oppure al modo in cui una vecchia storia ci viene narrata.
Sulla carta Vendicami è semplicissimo:un uomo,Costello,un francese con un passato misterioso e forse criminale da anni si è ritirato e gestisce un ristorante.A Macao però qualcuno stermina la famiglia di sua figlia,la quale sul letto d'ospedale chiede al genitore di vendicarla.
L'uomo si trova perduto in terra straniera,non sapendo che fare.Fino quando ,per caso,incontra tre killer. Li assume e loro metteranno a rischio la loro vita per aiutarlo.
Una trama ripeto tuttosommato semplice,eppure questa semplicità viene rielaborata in una dolentissima,amarissima,malinconica,ballata di morte,vendetta,amicizia,sacrificio,solitudine,coraggio,onore,insomma la grande materia per fare un grande noir,come effettivamente è questo film

Johnny To è un nome di grande garanzia per chi ama il genere,qualcuno ha tirato in ballo Micheal Mann per definire lo stile del regista asiatico.Certo,potrebbe essere.In ogni caso è un maestro del cinema di genere e non solo,per me.Mentre molti stimati registi italici di genere usano il rallenty in modo spesso pacchiano,To è bravissimo a creare amarissime danze di morte per ogni sparatoria- quella nel parco di notte è memorabile-condisce il tutto con una certa umanizzazione dei personaggi: i killers che si trovano al parco per spararsi,ma poi l'intervento dei famigliari li blocca,alcune gentilezze tra loro prima di spararsi,sono cose che gli ammmmeriggggani manco per il cazzo son capaci di gestire.La stessa figura del giustiziere è scritta benissimo:un uomo solo,che per causa di una pallottola perde la memoria e non solo non riconosce le persone,(splendida la scena sotto la pioggia con Costello che non rammenta il viso degli amici),ma anche il perchè deve fare alcune cose.Un personaggio di profonda disperazione e solitudine,umanissimo.
Altro che i reazionari giustizieri da barzelletta interpretati da Merli o da qualche yankee.
Perfetto il cantante degli anni 60 Johnny Halliday,ottimo e memorabile
L'Asia ci insegna moltissimo,sopratutto nel mondo del cinema

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Bellissimo veramente!! Io amo To. Comunque la roba delle polaroid e della memoria non ti ricordava un po' Memento? Io l'ho visto come una specie di piccolo omaggio.

Ale55andra

babordo76 ha detto...

Ho visto pochissimo di questo grande regista,faccio fatica anche a trovarlo nel negozio Il Mulo.Però è sicuramente tra i miei preferiti come stile,non gigioneggia come Woo,ha un ritmo più disteso,ma colpisce totalmente.Ieri ero estasiato durante la visione,poi ci mette tanta malinconia.Figata!
Si,la storia della polaroid un po' richiama il film di Nolan.Due grandi nomi,no?

babordo76 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Simone Corà ha detto...

Ce l'ho lì da un bel po' di tempo, adesso mi hai fatto venire la curiosità. :)

babordo76 ha detto...

per me vale la pena,poi se non dovesse piacerti mi puoi maledire in assiro babilonese!

Elio ha detto...

Adoro To da un po' di anni e aspettavo Vengeance con trepidazione. Però poi quando l'ho visto non mi ha soddisfatto pienamente. TEcnicamente mostruoso ed elegante come al solito, ma poco cuore, secondo il mio modestissimo parere. E pensare che prima di vederlo avevo già deciso che l'avrei amato.

babordo76 ha detto...

no,io invece ci ho visto anche molto cuore.Nel senso che le scene al parco tra i killers prima di spararsi,quando sono a cena con le loro famiglie,l'arrivo del francese nella casa in riva al mare,l'intesa fortissima e commovente tra i tre killers e Halliday,per me funziona assai anche da quel punto di vista.
Mi ha esaltato!^_^